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Autore: VelenoDolce    28/03/2016    1 recensioni
Loki si lascia cadere dal bifrost, Thor si dispera, ma poi vuole andare a riprenderselo...
Tiene conto solo del primo film di Thor. Il resto l'ho stravolto.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Loki, Thor
Note: What if? | Avvertimenti: Incest, Mpreg
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Thor si rigira nel letto, non riesce a smettere di piangere. Loki è morto. Davanti a tutti riesce a non pensare al fatto che suo fratello non sia più lì con loro. Ma quando è solo non riesce a scacciare dalla sua mente l'immagine di Loki che cade nel vuoto. Avrebbe potuto fermarlo, invece ha lasciato che il suo amore si distruggesse in quel modo. Cosa avrà pensato Loki quando il loro padre gli ha detto di essere uno jotun? Non riesce ad immaginarlo. Si alza, non riesce a stare ancora a letto. Vaga per il castello, in giro ci sono solo poche guardie, che lui ignora nonostante i saluti che gli vengono rivolti. Cerca invano di non passare davanti alle camere di Loki, ma si ritrova lì ogni notte. Ormai sono mesi che si ferma a quella porta chiusa. Sa che deve trovare il coraggio per aprirla e vedere che non c'è nessuno lì dentro. Poggia una mano sulla maniglia, sospira ed entra. È tutto fin troppo a posto. I libri sui tavoli e nella libreria, le pergamene sullo scrittoio, su una delle sedie c'è ancora appoggiata una maglia. È tutto identico all'ultima volta che è stato in quella camera, tranne che per un piccolo dettaglio. Loki è morto, e lui si sente come svuotato. Si avvicina al letto, sopra ci sono dei libri, probabilmente quelli che stava leggendo. Sedendosi fa attenzione a non far cadere nulla, prende quello più vicino a lui. Anatomia dei nove regni. Se lo rigira tra le mani, inizia a sfogliarlo, dentro ci trova una pergamena piegata e la apre. Mostro. È una sola parola, ma sa che è stata scritta dal fratello, e una lacrima gli scivola via. La pagina segnata è quella degli jotun, accende una lampada per vedere chiaramente le figure e le scritte. Il libro è molto più dettagliato di quanto lui volesse, gli jotun sono ermafroditi, e hanno sia il... che la... Thor si vieta di leggere anche solo con la mante quelle parole. Chiude gli occhi e rivede il sogno che lo tormenta da mesi, era poi davvero un sogno? Con quel libro tra le mani ne dubita, ma cosa serve pensarci adesso? Ormai è tutto perduto.



Thor, vieni ad allenarti?” I guerrieri sono andati a cercarlo, hanno lasciato passate troppo tempo e ora vogliono far svegliare il loro amico dal torpore in cui è caduto.

Non oggi, magari domani.” Thor sorride, non vuole farli preoccupare, ma no vuole nemmeno stare con loro.

Dai Thor, cos'hai da fare? Vieni con noi, solo per allenarti, uscire da qui ti può fare solo bene.” Syf sorride, spera di essere convincente. Ma vede l'amico scuotere la testa.

Sono sei mesi che sei chiuso qui dentro, non ti fa bene. Devi smettere di pensare...” Hogun non finisce la frase, pronunciare il nome di Loki sarebbe controproducente.

Ma ci penso. Non posso semplicemente far finta di nulla, lo capite?” Thor fa alcuni passi per allontanarsi da loro, non vuole sentirli.

Sono passati mesi Thor. Devi reagire, vivere.” Sif gli si avvicina.

Non posso. Lasciatemi solo. Andatevene!” Il dio del tuono non sopporta più nulla e nessuno. Vorrebbe solo essere lasciato in pace. Per fortuna i tre cavalieri lo capiscono e si portano via anche Sif, che li guarda male.



Principe.” Una guardia gli si inchina davanti.

Ho un messaggio per lei dal custode del bifrost.” La guardia aspetta un suo cenno prima di continuare.

Chiede la presenza del principe al ponte, ha urgenza di parlarvi.”

Thor annuisce e si alza. Raggiunge Haimdall in pochi muniti, ha paura di sapere cosa succede. Non vuole pensarci nemmeno.

Thor. Come mi hai chiesto ho cercato tutti i giorni.” Il guerriero dalla pelle scura guarda fisso davanti a se.

Ho sentito la magia di Loki...” Alle parole del moro Thor lancia un urlo di gioia.

Ma... era molto debole, e strana. È come se qualcosa interferisse con il flusso. Non riesco a capire esattamente dove sia.” Heimdal smette si scrutare alla ricerca del principe perduto e si volta a guardare Thor.

Ma è vivo. Ora devo solo ritrovarlo e portarlo a casa.” Il dio non sta più in se dalla felicità. Loki non è morto. È vivo. E lui lo riporterà a casa.

Se sarà destino, tornerà.” Il guardiano non sa se sia stato un bene comunicare quella scoperta, ma era un ordine diretto, e non poteva rifiutare.

Grazie. Partirò subito dopo aver parlato con padre. Dammi anche solo un luogo approssimativo, non chiedo altro.” Thor sorride, per la prima volta da più di sette mesi.



Loki cammina piano, il bosco è silenzioso e coperto di neve. Si siede su un tronco e prende un pezzo di dolce dalla borsa, sorride mentre guarda un uccellino volargli accanto. Gli da qualche briciola. Si sente stanco e manca ancora molto alla capanna. Si rialza a fatica e riprende a camminare. Vorrebbe poter avere madre lì con lui. E Thor, gli dice subito il suo cuore. Si appoggia a un albero, ansima appena. Non deve pensare a lui, gli occhi gli diventano lucidi. Stringe i pugni, non deve lasciarsi andare in quel modo. Tira un debole pugno al tronco. Odia sentirsi così debole. Odia essere così fragile. Ma non riesce a smettere di pensare a lui. Si arrende. Ripensa al sorriso di Thor, alla sua allegria e forza. Si domanda cosa stia facendo, se si sia dimenticato completamente di lui. L'unica risposta che riesce a darsi è che il suo stupendo dio biondo si stia allenano, che la sua vita stia procedendo felice e serena. Molto meglio di quando lui gli era vicino. Sospira, deve farsi forza, continuare a vivere. È difficile, ha perso tutto. Tutte le sue certezze, tutte le persone che ama, tutto. Ma deve farcela, non è debole, può resistere non ha altra scelta. Si alza, deve tornare alla capanna. Un passo alla volta, si dice. Per ora deve solo mangiare e riposare. Quando starà bene si riprenderà tutto, cerca invano di convincersi.


La landa ghiacciata è silenziosa e si estende a perdita d'occhio a partire dalla montagna alle sue spalle. Loki sospira, si sente svenire dalla stanchezza. Non doveva viaggiare, ma la gente dell'ultimo villaggio dove si era fermato faceva troppe domande e lui non voleva avere problemi. Entra in una capanna sul crinale della montagna, sistema le pelli su una branda che si trova contro al muro interno. Un enorme camino riempie l'angolo opposto. Si sdraia, gli si chiudono gli occhi. Non riesce a trovare pace, ha sonno, ma si rigira in continuazione, infastidito. Si sente sfinito, ma non riesce a riposare. Improvvisamente sente freddo, si avvolge in una delle pellicce. Un dolore improvviso gli toglie il respiro, ma quasi non se ne accorge, si sente troppo stanco, scivola lentamente nell'incoscienza. Sogna il suo dio caldo che lo abbraccia, calmando la sua anima tormentata da mille paure.

Thor...” Sussurra, per la prima volta da quando è si è lasciato cadere dal bifrost si lascia sfuggire quel nome. Stringe la stoffa della maglia, gli da fastidio sentirla sulla pelle, ha caldo. La toglie, quasi strappandola, per poi gettarla lontano. Si sente male, non capisce. O forse non vuole capire.

Thor.” Lo chiama, ha voglia di piangere, ma non riesce. Stringe i pugni. Vuole aiuto, ma sa che non ne avrà mai. Gli manca il respiro, non sa cosa fare. Chiude gli occhi, cerca di riposare e di calmarsi. È solo, come sempre.



Rieccomi qui ^.^ Scusate il tremendo ritardo, sono fuori di testa, credevo di aver aggiornato questa storia fino al cap 3... u.u

Altro capitolino per voi. Spero abbiate gradito, anche se è un po' strano... Thor riuscirà a riprendersi il suo Loki? Di certo non si è rassegnato e lo sta cercando.

A presto <3

Veleno



   
 
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