A volte mi chiedevo se una tigre bianca fosse nata per combattere, esattamente come tanti altri allievi in giro per la Cina Maestro Croc mi diceva sempre di sì, che avevo tante qualità e la capacità di studiare ogni mossa dell'avversario con solo uno sguardo. La memorizzavo, la analizzavo e ne trovavo il punto debole.
“Maestro, lei crede
che una semplice tigre bianca come me possa diventare una vera e
propria guerriera del kung fu?”
“Certamente,
avrai anche la possibilità di diventare la mia erede, di
essere la nuova custode di questa pagoda.”
Diventare maestra di Kung Fu era il mio più grande sogno, ma non mi sentivo in grado di gestire la pagoda di Maestro Croc. Non solo ero troppo giovane, ma ero inesperta. In diciannove anni non avevo imparato granché, avevo solo le basi e nessuna guida spirituale su cui contare. Maestro Croc lo era, ma sentivo che non fosse abbastanza. Dovevo consultarmi con il Guerriero Dragone – era strano anche a me che fosse proprio un panda – e il giorno dopo, ritornai alla Valle della Pace. Consigli, mi servivano solo consigli. Oltre a sapere cosa ci fosse scritto nella pergamena di Maestro Croc. Lui non aveva voluto dirmi nulla.
Durante il cammino, vidi alcuni degli abitanti
spaventati e una casa completamente distrutta, davanti la porta c'era
uno strano simbolo a forma di triangolo rovesciato e un cerchio
disegnato sopra.
“Cosa è successo?” domandai ad uno di
loro, accucciato spaventato.
“Era... era un
mostro con due grandi corna, portava un mantello nero e una palla di
vetro” rispose il papà coniglio.
“Ha distrutto la nostra casa, e si è portato via
la nostra biglia di vetro” proseguì la madre
coniglio, tenendo stretto suo figlio fra le
zampette. “Non c'è traccia de Guerriero
Dragone! Come faremo?”
Po non era intervenuto? Dovevo fare qualcosa, non potevo di certo
lasciarli soffrire. “Andate dal Maestro Croc nella Pagoda di
Krocàn, lì sarete al sicuro. Riferite tutto al
Maestro, saprà come aiutarvi a scacciare la
maledizione” e detto ciò, la famiglia Coniglio
obbedì.
“Maestra Dawn, finalmente vi ho trovata.” Mi voltai e vidi Maestro Scimmia venirmi incontro, con lui c'erano anche i maestri Gru e Mantide. Fui sorpresa, visto che non avevo ancora incontrato i Cinque Cicloni durante il primo viaggio verso la Valle.
“Come fai a sapere il mio nome?”
“Non c'è tempo per spiegare, seguici al Palazzo di
Giada. Il Maestro Shifu vi deve parlare urgentemente.”
“Eravamo giusto diretti verso la Valle di
Krocàn” continuò Maestro Gru.
“Abbiamo saputo del messaggio di Maestro Croc.”
Tutto... cosa?
Scossi la testa e senza replicare, seguii gli altri
verso il Palazzo. Correndo verso l'entrata, notai la statua di Oogway
completamente rovinata e quello strano simbolo che avevo visto prima,
ma con qualche frase nella lingua demoniaca. Aveva decisamente qualcosa
di familiare... Mi fermai. Non era possibile che il demone di
fuoco fosse tornato dagli Inferi, lo
avevo spedito laggiù più di dieci anni fa. Non
sarebbe potuto scappare
per via del Sigillo della Pace.
“Perché ti sei fermata?”
domandò Gru.
“Questo simbolo lo riconosco, ne ho visto uno anche sulla
porta di una casa andata a pezzi.”
“Che cosa potrebbe significare, Maestra Dawn?”
“Non ne ho idea. Piuttosto, accompagnatemi da Po e il Maestro
Shifu.”
Arrivammo davanti le porte del Palazzo. Scimmia
aprì la porta e mi accompagnò da Po, il maestro
non era lì con lui. Tutti sembravano preoccupati, ed io
sempre più confusa. Sorressi il mio zaino sulla spalla, la
coda fra le gambe e un senso di terrore e ansia che fino a quel momento
non avevo provato.
“Maestra Dawn, è successa una cosa davvero
terribile. Alcuni Maestri hanno perso completamente la testa e tutte le
biglie di vetro sono scomparse” esordì il panda,
le zampe impegnate a giocherellare fra loro con fare ansioso. Non era
stato l'unico, a quanto pareva.
Improvvisamente, Maestra Tigre apparve dietro le sue spalle con un
disegno. “Non è tutto, da ogni parte si trova
questo simbolo e chiunque lo tocca perde una parte di energia
vitale.”
Guardai quel simbolo, identico a quelli che avvo
già visto. Era tutto chiaro; c'entrava davvero il Demone di
Fuoco. Sapevo che sarebbe tornato per vendicarsi ma... inizialmente non
avevo pensato fosse arrivato a devastare metà Valle. Le
maledizioni intorno erano state solo il preludio della catastrofe che
sarebbe giunta di lì a poco, e il Guerriero Dragone non
sarebbe stato pronto. Neanch'io, a dire il vero. E anche se lo avevo
già affrontato una volta, non avevo alcuna intenzione di
rispedirlo negli Inferi.
“C'entri tu in tutto questo?” domandò
Tigre.
“Non farei mai
una cosa del genere, e poi ci vorrebbe una forza incredibile per
distruggere una casa” risposi a braccia conserte, conservando
l'orgoglio.
“Tutte fandonie! Tu lo sapevi e non ci hai avvertiti, ecco
perché il Maestro ti ha consegnato quella
pergamena!” gridò ed io mi feci piccola
piccola dall'imbarazzo.
“Tigre, un po' di contegno, non accusarla senza una ragione.
E' un'allieva del Maestro Croc e la conosco molto bene.”
Shifu interruppe la conversazione, il bastone in mano e battendo la
punta sul pavimento per mantenere il clima più civile.
Maestra Tigre sbuffò e si ritirò nell'ombra, non
prima di avermi lanciato una seconda occhiataccia. Certo che eravamo simili in
tutto e per tutto.
Shifu si schiarì la gola, andando avanti
con il discorso. “Ho ricevuto alcuni messaggi dove scrivono
che alcuni Maestri sono completamente impazziti. Sembra siano
controllati da qualcosa o da qualcuno. La pergamenta del Maestro Croc
mi ha avvertito della probabile minaccia di un nemico dai poteri
demoniaci, un ex allievo che aveva già avuto il privilegio
di entrare qui quando Oogway era ancora a capo del Palazzo di Giada.
Jia Li, sai chi è il colpevole?”
Po mi guardò
e il lo sguardo m'incoraggiava, ma io non parlai. Tutti
mi guardarono impazienti di sapere chi fosse il vandalo che ha causato
il panico nella Valle. Alla fine, sputai il rospo. Raccontati di quella
battaglia, Krocàn distrutta e maledetta dal suo Attacco
della Fiamma Nera, mio fratello scomparso dopo che il demone del fuoco
aveva abbassato la sua falce... ricordi dolorosi che mi fecero cadere
in ginocchio e in lacrime.
“Lo hai fermato in passato, non puoi farlo ancora?”
domandò Po, poggiandomi la zampa sulla spalla per consolarmi.
“Il fatto
è che... sono passati dieci anni e non ricordo
più niente della battaglia, né di come l'ho
esiliato.”
“Ci dovrà essere una mossa speciale che possa
fermarlo una volta per tutte.”
“Io... non lo so.”
“Allora lo sconfiggeremo alla vecchia maniera!” Il
Guerriero Dragone si alzò e iniziò a correre
verso l'uscita, con lui anche i Cinque Cicloni. Shifu non li aveva
fermati, aveva solo riaperto la pergamena del Maestro Croc. Tentai di
fermarli, ma non ci riuscii. Il potere del Demone di Fuoco era troppo
forte e delle semplici mosse di kung fu non gli avrebbero fatto alcun
danno, poiché la sua arma segreta era la falce.
E se non fossero tornati? Non mi rimaneva altro che sperare.