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Autore: LanceTheWolf    29/03/2016    2 recensioni
Questa storia è svolta nell'universo di "Avatar: la leggenda di Korra". Si svolge dopo la saga televisiva e comprende personaggi conosciuti e inventati. Il protagonista del primo libro è il Generale Iroh, che incontra su un'isola della Nazione del fuoco una ragazza dolce, ma agguerrita, che dichiara che non sposerà nessuno che non sia in grado di batterla ad Agni Kai.
Ogni libro chiude la trama principale, ma ne introduce un'altra.
Ci tengo a precisare che questa storia è stata scritta da una mia carissima amica (non è una burla, a breve pubblicherò anche alcune delle mie e noterete la differenza :-D) che per motivi di tempo e disponibilità non ha potuto pubblicarla direttamente.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Iroh, Quasi tutti
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Draghi, Metallo e Cavalieri'
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Capitolo 04


 
Mokuren camminò di buon passo lungo il giardino esterno del palazzo imperiale per raggiungere il giardino interno e ricongiungersi agli altri ospiti. Akane, la dama di compagnia assegnatale, camminava al suo passo, appena un po’ più indietro come era proprio, nonostante l'età avanzata. La donna era gentile ma energica, abituata ad avere a che fare con la nobiltà di palazzo, conscia di avere la protezione della famiglia regnante grazie al suo ruolo di governante degli appartamenti del principe Iroh. Mokuren non era stupida. Iroh le aveva affiancato come dama di compagnia una persona a lui così vicina come dichiarazione ufficiale che la giovane Daimyo era sotto la sua personale protezione, il che significava che si aspettava problemi. Mei l'aveva messa in guardia sulle "paperette", come le chiamava lei, le pretendenti al ruolo di fidanzata del Principe Imperiale. Più di una volta avevano cercato d'infiltrarsi sulla nave e lei e le altre ragazze dell'equipaggio avevano spontaneamente fatto fronte comune per difendere la privacy e la tranquillità del proprio superiore. Inutile dire che di fronte a rudi soldatesse le principessine erano fuggite inorridite. Mokuren mantenne la sua maschera impassibile visto che il giardino esterno era un luogo aperto ai normali frequentatori del palazzo, ma poteva sentire su di se gli sguardi dei presenti, nobili e guardie, reprimendo il desiderio di poter arrossire d'imbarazzo. Al suo arrivo alla capitale era rimasta talmente affascinata dalla sua maestosità che un divertito Iroh l'aveva condotta per tutto il lungo tragitto fino alla residenza Imperiale, ed all'interno di essa. Solo quando l'aveva lasciata nelle sapienti mani di Akane, la ragazza si era resa conto che l'aveva tenuta per mano tutto il tempo. Ai testimoni di quel fatto questo era un'altra chiara dichiarazione da parte del Principe. Mokuren non dubitava affatto che la voce dell'arrivo del principe mano nella mano con un'estranea avesse già fatto il giro del palazzo imperiale...se non di tutta la capitale. Una nota piacevole era la stessa Akane che aveva conosciuto in passato il padre di Mokuren e le aveva regalato dal suo arrivo parecchi aneddoti della giovinezza di Yushoto Touga. Represse il sorriso che voleva affiorare sulle sue labbra ed occhieggiò con sollievo la porta del corridoio che dava al giardino interno, ma la strada le fu di colpo sbarrata da una giovane donna vestita elegantemente, accompagnata da un'altra poco più vecchia di lei, una governante a giudicare dal mon che decorava un semplice collare invece che cucito o ricamato sugli abiti sobri. << Si è parlato molto della straniera che ha avuto l'ardire di entrare a palazzo mano nella mano con il Principe Imperiale.  >> Esordì la giovane mentre Mokuren la squadrava freddamente. I Lunghi capelli neri erano intrecciati in una complicata acconciatura, non uno fuori posto. Il vestito era lungo, di seta rossa e le avvolgeva il corpo in maniera un po’ troppo palese per i gusti della giovane che la osservava. Il viso perfetto dagli affilati tratti del fuoco, esaltati dal trucco, era sormontato da due occhi neri che la fissavano con aperto disprezzo. Diversi gioielli adornavano la figura, i capelli e le dita affusolate che stringevano il ventaglio d'avorio e che mostravano chiaramente, complici anche le lunghe unghie laccate, la loro totale estraneità a qualunque arte combattiva. Mokuren si trovò a pensare che quello era un tipo di vestiario eccessivo che lei non avrebbe accettato di rivestire neppure per la più sontuosa delle feste, figuriamoci per una semplice passeggiata. Come era suo privilegio in quanto dominatrice e titolata, distolse lo sguardo da quella bambola viziata, lasciando che fosse la propria dama di compagnia a parlare con lei. Akane mosse un passo avanti fissando con aperta disapprovazione la loro antagonista. << Lady Michiko, speravo che i vostri nobili genitori vi avessero impartito un'educazione migliore. Presentatevi invece di apostrofare direttamente qualcuno che vi è superiore in rango.  >> L'altra assunse un'espressione scandalizzata > La sua espressione mutò in sufficienza per poi puntarsi con aspettativa su Mokuren, che con suo disappunto la ignorò completamente. << Lady Akane, non perdiamo altro tempo. Detesto essere così scortese da fare aspettare chi mi attende.  >> Disse con tono neutrale ma fermo e la vecchia annuì. << Avete indubbiamente ragione, Daimyo Yushoto. Trovo anche io disdicevole fare attendere i vostri compagni di viaggio, ancora di più perché si tratta dell'Avatar e del suo seguito.  >> Poi si volse verso una furiosa Michiko << Seppure non cosciente di avere a che fare con un Lord Daimyo vi sareste dovuta rendere conto che la persona a cui vi stavate così irriverentemente rivolgendo veste in rosso ed argento, mia cara. Con tutta la vostra boria, voi vestite solo in rosso e bronzo.  >> Gli occhi della giovane nobile si puntarono increduli sui fregi delle vesti di Mokuren per poi spalancarsi di sorpresa << Ma...non è posssibile!  >> Biascicò prima d'incupirsi << Anche così la posizione a palazzo di mio padre...  >> << Michiko!  >> Sbottò Akane furiosa interrompendola  << Stai offendendo un membro dell'aristocrazia d'argento, un Lord Daimyo ed una maestra del fuoco...Vuoi veramente continuare?  >> La ragazza strinse le labbra a quel rimbrotto ma non concesse sconfitta. << Mio padre mi confermerà o meno le vostre parole!  >> Disse per poi voltarsi ed allontanarsi sprezzante a testa alta, seguita dalla governante che mostrò più garbo di lei inchinandosi prima alle due donne. Mokuren aprì il proprio ventaglio portandolo davanti parte del viso e sussurrando esterrefatta << Ha appena attaccato un ospite sotto la palese protezione del Principe Imperiale, messo in dubbio le parole della governante di quest'ultimo e crede di esserne uscita vittoriosa?  >>  Akane la imitò << Questo è il risultato degli insegnamenti materni.  >> Le sussurrò di rimando mentre la guardavano allontanarsi << Lord Haji lascia troppe libertà a sua moglie e sua figlia.  >> Le due donne si avviarono poi incuranti dei bisbigli che si erano alzati dopo quel confronto.
 
Una volta raggiunto l'interno della parte privata, e meno affollata, del palazzo Akane continuò il discorso con più tranquillità mentre avanzavano verso la loro meta a passo più rilassato. << Michiko è stata convinta da sua madre, Lady Akiko, di essere la più probabile candidata al ruolo di futura moglie di Iroh.  >> << Ed è vero?  >> La più vecchia scosse il capo << Se ci fosse mai stata una lista di candidate ti assicuro che Michiko non sarebbe presente in essa. E' viziata e capricciosa, superba e crudele oltre a vestirsi in modo eccessivo... tutti quei gioielli e quel trucco non sarebbero stati indicati per una festa, figuriamoci per una passeggiata pomeridiana nel giardino. E non farmi nemmeno menzionare il taglio rivelatore di quella veste e quella scollatura vertiginosa.  >> Il tono della donna era tra lo scandalizzato ed il rassegnato e Mokuren le sorrise << Paperette...la mia amica Mei chiama così le pretendenti di Iroh. Paperette starnazzanti, dalle piume lucide ed il cervello pieno di cipria e sciocchezze. Una volta mio padre mi disse che solo un uomo debole o stupido sceglierebbe coscientemente per se e come madre dei suoi figli una bambola vestita a festa. Donne la cui unica preoccupazione era accalappiare il miglior partito possibile prima che il tempo tolga loro la bellezza di cui vanno tanto fiere.  >> Akane ridacchiò << E' proprio da Touga dire qualcosa del genere.  >> << Perdonami, Akane...ciò che hai detto alla bambolina dalle mani morbide...che significa che io vesto in rosso ed argento?  >> La donna si fece perplessa << Touga non te ne ha parlato?  >> << Avevo solo 10 anni quando è morto.  >> << Ah, capisco. La famiglia Imperiale del fuoco veste in oro, a sottolineare la discendenza più diretta dal primo avatar del fuoco. Altre discendenze degli avatar rivestono il colore argento, per sottolineare il prestigio di avere uno o più avatar nella propria ascendenza. Gli altri nobili rivestono il colore bronzo, a sottolineare il proprio rango ma la carenza di questi illustri antenati. Nel tuo caso Yushoto era il 7° avatar del fuoco.  >> << Oh...  >> << C'è un'altra cosa che devi sapere, ragazza mia. Della tua generazione non c'è un solo dominatore proveniente dalle famiglie d'argento, ed in generale nessuna ragazza in età da marito. Tu sei l'unica.  >> << E' per questo che Michiko non si è resa conto del mio status?  >> L'altra annuì << E' vero che tra le famiglie di bronzo Michiko è la fanciulla in età da marito più alta in rango. Ma ora ci sei tu che la sovrasti. Sei della nobiltà d'argento, un Lord ed una dominatrice del fuoco. Curioso che proprio tu che hai una ascendenza mista sia non solo una dominatrice, ma una maestra della fiamma, un dominatore completo. Non lo trovi Ironico?  >> Mokuren sorrise annuendo, lieta che la sua ascendenza mista non fosse criticata.
 
Akane aveva salutato con calore Mokuren alle porte che davano sul giardino interno, e si accingeva a tornare sui suoi passi quando venne fermata da Iroh. << Akane. Ho saputo che a figlia di lord Haji ha infastidito ed insultato la mia ospite.  >> Akane annuì osservando l'uomo che aveva aiutato a crescere per più di quarant'anni. Le sorrideva ma al suo assenso gli occhi avevano preso un'espressione dura che mal si accompagnava a quel sorriso << E' ora che Haji si renda conto che solo perché non ha il carattere ne gli attributi per tenere a freno l'arpia che ha sposato, e quella che ha generato, non significa che il resto del mondo debba sopportarle.  >> Mormorò sovrappensiero << Sono d'accordo con te. La piccola ha tutti i difetti del fuoco senza alcun pregio a redimerla.  Hai già detto a tua madre e tuo nonno che hai trovato la tua regina?  >> Gli chiese cambiando discorso ed osservando con piacere la sua espressione tornare serena << Non appena ti ho lasciata con Mokuren mi hanno richiamato a colloquio privato per chiedermi il perché di queste manovre. Si fidano del mio giudizio ma sono curiosi. Tu cosa ne pensi di lei?  >> << Quel che vedo finora mi piace. Ha un gusto nel vestire che mi ricorda sia tua nonna che tua madre. Abiti dai materiali di qualità ma dalle linee semplici e che lascino libertà di movimento e permettano di nascondere le sue daghe. Nonostante la sua figura piena non ama i tagli troppo attillati ed è assolutamente disgustata dalle ampie scollature che le ragazze di oggi sembrano favorire. Come gioielli ha preferito un semplice e sottile girocollo, ed uno spillone per capelli. Sotto a tutto ciò i tradizionali stivali sabbiati di un dominatore del fuoco.  >> Sorrise nel dirlo mostrando la sua approvazione << La Mei che ha nominato è quella Mei Lin della nave? Quella che si è occupata più di una volta delle tue ammiratrici più...audaci?  >> Lui annuì << Una buona amicizia... approvo particolarmente la definizione di paperette.  >> Ridacchiò la donna ed il sorriso di Iroh si allargò << Qualcosa a che fare con penne lucide e cervello vuoto?  >> Rise a sua volta per poi tornare serio << Come ha preso l'attacco di Michiko?  >> << L'ha totalmente ignorata, come si conviene al suo ruolo ed al suo rango. Anche quando Michiko ha dichiarato che suo padre avrebbe confermato o meno le mie parole sul suo status.  >> Iroh strinse gli occhi in una espressione di furioso disappunto << Ti ha dato della bugiarda?  >> Sibilò e la donna annuì << Nel giardino esterno davanti a buona parte dei nobili e delle guardie, tutti testimoni illustri.  >> L’uomo emise un sospiro come a cercare di calmarsi << Devo parlare con lord Haji prima di quanto credessi.  >> Concluse. << Anche se non mi aspettavo che qualcuno agisse così presto.  >> << Nemmeno io...non avevamo contato il cervello pieno di cipria e sciocchezze.  >> Akane osservò di nuovo la sua espressione passare al sorriso, nonostante la rabbia. << A quanto pare la tua regina ha solo amicizie femminili agguerrite...come tua madre e tua nonna.  >> Lui annuì << Una soldatessa dominatrice del metallo e disgustata dalle damine delicate, Asami Sato che pur non essendo una dominatrice è uno dei cavalieri dell'avatar e l'avatar stessa.  >> << Ne vedremo delle belle a palazzo.  >> Sentenziò Akane soddisfatta ed Iroh annuì pensando al discorso che avrebbe intavolato da lì a presto con Lord Haji.
 
Mokuren si mosse ad occhi chiusi ripetendo i kata del fuoco con fluida velocità, rilassandosi nel familiare esercizio mentre la sua mente vagava altrove. Quei due giorni erano stati tranquilli rispetto a quello movimentato del loro arrivo, ma non meno ricchi. La ragazza aveva passato molti momenti con Bolin, Asami e Korra, altri con Akane, parlando di suo padre, della Nazione del Fuoco e della corte. La sera prima l'aveva passata con Iroh, una cena privata solo per loro, sulla balconata degli appartamenti dell'uomo ma con Akane nelle immediate vicinanze come accompagnatrice, com'era consono per una giovane nubile che interagisca con un affascinante celibe in un luogo privato. La serata era stata perfetta e la ragazza aveva quasi rimpianto la presenza garbata ma aleggiante della vecchia governante. Quasi, perché nonostante il desiderio di averlo tutto per se, si rendeva conto che per entrambi era importante rispettare certe consuetudini, ed i due non erano ancora ufficialmente fidanzati. Almeno non prima dell'Agni Kai, discorso che i due avevano accuratamente evitato durante la serata. Oggi, però, l'inquietudine sembrava non volerla abbandonare. Oggi: il giorno dell'Agni Kai. La sua mente era in subbuglio e, mentre il suo corpo si piegava alla disciplina della propria memoria, il suo pensiero andava ad Iroh. Era veramente sicuro di quello che faceva? Si era reso conto di cosa significasse per il principe della Nazione del Fuoco sposare una donna che, seppure proveniente da un lignaggio prestigioso, aveva un retaggio misto? Che cosa ne pensava la Famiglia Imperiale? Cercò di eliminare quei dubbi dal suo cuore dicendosi che Iroh non era uno sprovveduto, ma un generale, uno stratega, ma continuavano a girarle in testa.
 
Dalla sua posizione seduta accanto al tavolo di ferro battuto, in un angolo del cortile, Akane osservò la giovane di cui si era occupata in quei giorni utilizzare l'esercizio fisico per calmare il suo tumulto interiore. Quando percepì la presenza accanto a lei si volse procedendo poi ad alzarsi in segno di rispetto solo per essere fermata dalla mano forte di Lord Zuko sulla spalla. Lo sguardo dell'uomo era puntato sulla giovane dominatrice << Parlami di lei.  >> Le disse solo ed Akane fu ben lieta di accontentarlo. << E' la degna figlia di suo padre. Considera la nobiltà un onere invece di un privilegio ed è stata cresciuta non come una nobildonna ma con la disciplina mentale di un dominatore. E' pratica e modesta quanto le ragazzine di palazzo sono frivole e volgari, una vera boccata d'aria fresca. Riesce a mantenere una facciata impassibile, ma è emotiva, come ci si aspetta da qualcuno con il retaggio dell'acqua, ed è fortemente protettiva di coloro che le sono cari, anche se in questo momento il numero di persone così vicine a lei è comprensibilmente basso. Ha gestito con indifferenza la sfuriata di Lady Michiko e con gelida cortesia il tentativo di scuse di Lord Haji, affermando che era Michiko stessa che doveva prendere responsabilità delle proprie azioni, sia verso di lei che verso di me.  >> Poi sorrise << Ha fatto sudare freddo Lord Haji quando gli ha chiesto se Iroh era particolarmente arrabbiato quando gli aveva notificato il comportamento di sua figlia.  >> Zuko annuì << Dalla figlia di Touga non mi aspettavo altro  >> Sentenziò per poi tornare a chiedere << Lei ed Iroh?  >> << Francamente mio Signore?  >> << Certo.  >> Il sorriso sulle labbra della donna divenne dolce << Sono due perfetti idioti. Entrambi innamorati tanto da girarsi intorno e sentirsi goffi e stupidi uno alla presenza dell'altra, come solo un uomo ed una donna del fuoco cotti a puntino sanno fare.  >> L'uomo sorrise << Come mi sentivo io con la mia Mai.  >> Ricordò con rimpianto la moglie, combattiva eppure dolcissima. Come animato da quei ricordi si avviò verso la ragazza di cui parlavano, sorprendendo non poco Akane.
 
Mokuren fu acutamente cosciente dell'avvicinarsi di qualcuno, ma dal passo capì immediatamente che doveva trattarsi di un altro dominatore ancora prima di aprire gli occhi. Quando si vide di fronte in posizione d'attacco lo stesso Signore del Fuoco rimase non poco sorpresa << Mio signore?  >> << Concentrazione.  >> Le rispose lui secco prima di attaccare ed i due si trovarono ben presto invischiati in un furioso intrico di quella che ad esterni sarebbe sembrata una vorticosa e mortale danza.
 
Zuko si stava divertendo un mondo anche se mai lo avrebbe ammesso. La ragazza era abile, agile e veloce, e dopo la prima sorpresa non si era tirata indietro, affrontandolo a testa alta. Nonostante la ragazza favorisse sicuramente la madre in aspetto, a parte il colore di occhi e capelli, riusciva a vedere molto di Touga in lei, soprattutto negli atteggiamenti. Iroh non aveva esagerato sulla sua bellezza e su quella flessuosità che le derivava sicuramente dal suo retaggio dell'acqua e Zuko si trovò a ripensare all'amica Katara mentre la osservava così concentrata nello scontro. Ad un suo cenno ritornarono in posizione di saluto terminando quella improvvisata sessione. << Vedo che Touga ha insegnato bene a sua figlia.  >> Lei s'inchinò con rispetto << Mio padre sarebbe stato felice di sentirvelo dire, Lord Zuko.  >> Lui le sorrise << Niente formalità, ragazza mia. A breve avremo da parlare per scegliere il rappresentante che governerà per te le Isole del Sud. Iroh mi ha raccontato abbastanza da sapere che anche io non sarei potuto rimanere in quel luogo, al tuo posto.  >> Lei annuì poi inclinò appena il capo << Siete qui per l'Agni Kai di oggi?  >> << Cosa te lo fa pensare?  >> Lei prese un profondo respiro << IL mio lignaggio non è puro, Lord Z...Signore.  >> Si corresse ad una sua occhiataccia ma poi lo vide scuotere il capo << Il tuo lignaggio del fuoco è abbastanza puro da aver generato una dominatrice completa pur commistionato all'acqua. Inoltre sei una maestra del fuoco, una che ha padroneggiato anche la parte spirituale più difficile del nostro elemento. Non ci sono problemi per la tua ascendenza mista.  >> Poi le sorrise ancora << Era questo che ti preoccupava, vero? Che la tua ascendenza potesse essere criticata dalla famiglia di Iroh?  >> Lei annuì << Signore...c'è sempre la possibilità che un figlio mio e di Iroh non sia un dominatore...o nasca dell'acqua.  >> Il sorriso di Zuko si allargò << Vuoi dirmi veramente che avete intenzione di fermarvi al primo?  >> Lei arrossì << No.  >> << Brava ragazza. Voglio sentire di nuovo piccoli passi riecheggiare nel palazzo. E' stato silenzioso per troppo tempo, anche se non me lo sentirai mai ammettere ad alta voce.  >> La prese sotto braccio mentre la riconduceva verso Akane << Lo sai che perderai, vero? Iroh ti è superiore di esperienza ed ha troppo da perdere da questo Agni Kai per non metterci tutto se stesso.  >> Lei annuì con un sorriso << Vero, signore, ma ciò non significa che gli renderò le cose facili. Mi vuole in moglie? Che mi dimostri quanto.  >> Lui parve soddisfatto da quell'affermazione << Bene. Le cose più belle devono essere conquistate o perdono significato.  >> Una volta ricondotta la ragazza al tavolo l'uomo si congedò dalle due donne soddisfatto di aver lasciato una Mokuren notevolmente più rilassata. Non vedeva l'ora di vedere la faccia di quella vecchia incartapecorita quando le avrebbe detto che le aveva trovata un'altra guaritrice della fiamma... ma prima aveva un'Agni Kai da officiare.

 
   
 
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