Libri > Shadowhunters
Segui la storia  |       
Autore: Charlie Winchester    29/03/2016    1 recensioni
La storia è una Greek mythology AU, è stata ispirata da un'immagine che ho trovato su Facebook di cui poi vi linkerò l'autrice.
Riprende il mito di Ade e Persefone e nella mia storia Magnus è Ade, mentre Alec è Persefone.
Ovviamente ho dovuto cambiare alcuni elementi del mito perché Alec che viene rapito mentre raccoglie fiori mi sembrava un po' ridicolo.
Buona lettura!
***
–Vedo che hai conosciuto Chairman Meow.
Alec lo guardò stupito. La vipera si arrampicò sulla gamba del dio e gli salì sulla spalla.
–Quello è tuo?
–Sì. È la mia vipera.
–Perché Meow?
–Ho sempre desiderato un gatto.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
You'll come to me





Passarono giorni e Alec non vide più Magnus, era sollevato, non voleva vederlo, la sua figura lo intimidiva. Nonostante Alec fosse fisicamente più grande della forma umana di Magnus si sentiva comunque in soggezione.
Il dio sapeva come farti sentire piccolo e insignificante anche solo con uno sguardo.
Non mangiava da giorni, sapeva che il cibo mangiato negli inferi lo avrebbe costretto a restare là per sempre perciò stava facendo la fame e il suo corpo umano cominciava a risentirne.
Era dimagrito molto e il suo corpo generalmente muscoloso cominciava a mostrare i primi segni di debolezza.
Era stata l’anima di un soldato a scortarlo nei suoi alloggi la prima sera; gli era stato preparato un enorme letto a baldacchino con le lenzuola di seta nera, tutto era così monotono, i mobili, i quadri. Alec pensò che stonassero con la personalità di Magnus, sicuramente però non era stato lui ad arredare le stanze.
Nella sua stanza c’era anche un armadio con abiti per tutti i gusti, certo alcuni erano troppo nello stile di Magnus, cosparsi di glitter ovunque, ricoperti di perline e pailletes, Alec avrebbe preferito buttarsi nello Stige piuttosto che indossarli.
Improvvisamente cominciò a chiedersi come fosse la sua camera, sempre che gli dei avessero bisogno di dormire ovviamente, probabilmente rispecchiava la sua personalità un po’ eccentrica.
Scosse la testa, infastidito, non voleva dedicare troppi pensieri alla camera da letto del suo rapitore e allora cominciò a pensare alla sua vecchia vita.
Quanto gli mancava il sole. Sin da quando era bambino aveva sempre vissuto all’aria aperta, inevitabilmente pensò a sua madre che era sicuro avrebbe mosso mari e monti per cercarlo.
Ma cosa avrebbe potuto fare la dea dell’agricoltura contro il dio dell’Ade?
Niente.
La consapevolezza che non sarebbe mai tornato sulla terra lo colpì come un’onda che si infrange sugli scogli. Non sapeva come reagire, voleva distruggere Magnus ma era altrettanto consapevole che non avrebbe potuto fare niente.
Ecco di nuovo quella sensazione di impotenza contro la quale è impossibile combattere, Alec si sentiva così anche quando trovava una preda ma questa fuggiva prima che potesse prenderla, la sensazione era la stessa ma moltiplicata per mille.
Improvvisamente uno di quei portali si aprì nella sua stanza, o forse avrebbe dovuto chiamarla prigione, Alec capì che era ora di cena. Certo non si lamentava della grandezza dei suoi alloggi ma si sentiva come un uccellino in gabbia senza via d’uscita.
Varcò il portale e si ritrovò nella sala del trono, il lungo tavolo apparecchiato era sempre là, si stava già preparando mentalmente a non toccare tutte quelle cibarie quando seduto al capo del tavolo vide Magnus.
–Ben arrivato, Alexander.
Alec fece per sedersi all’altro capo del tavolo, il più lontano possibile da quell’essere che tanto disprezzava, ma bastarono un paio di gesti di Magnus che il tavolo si accorciò e rimase solo una sedia per lui.
–Siediti qua. Affianco a me. –Magnus lo guardò intensamente, si aspettava una qualche reazione da parte del cacciatore ma Alec era troppo debole persino per reagire.
L’unica cosa che poteva fare era rassegnarsi, l’idea non gli piaceva però chi avrebbe mai potuto affrontare il dio dell’Ade per lui?
–Alexander, oggi mangerai. È un ordine. Non puoi morire. Ti ho rapito perché ti amo, lo sai questo?
Ti ho rapito perché ti amo, lo sai questo?
Quelle parole rimbombarono insistenti nella sua testa. Fu la goccia che fece traboccare il vaso, la scintilla che accese il fuoco dentro di lui, sbatté con forza il pugno sul tavolo e cominciò ad urlare contro Magnus: –Tu non mi ami. Questo non è amore. Sono solo un giocattolo per te, sei viziato come tutti gli dei. Non sei capace di amare. Se mi amassi veramente, non mi lasceresti rinchiuso come un animale in gabbia, non basta preoccuparti perché non mangio, se fossi sincero potrei anche crederlo, tu in realtà sei preoccupato per te stesso, perché se io morissi allora saresti di nuovo solo.
Le parole gli uscirono dalla bocca come un fiume in piena, probabilmente aveva fatto arrabbiare Magnus così tanto che lo avrebbe ucciso lui stesso, era preparato a qualsiasi reazione ma inaspettatamente il dio gli strinse la mano chiusa a pugno.
–Forse hai ragione Alexander. Io non so cos’è l’amore ma è altrettanto vero che tu non mi conosci. Non sai che cosa provo e io non so cosa provi tu.
Magnus incatenò il suo sguardo a quello di Alec e per un istante gli sembrò di perdersi in quelle pozze celesti.
Ad Alec sembrò davvero umano in quel momento, sarebbe potuto essere un terrestre qualsiasi che non avrebbe saputo riconoscerlo, sembrava sincero.
–No.– cambiò subito idea, era solo un altro dei suoi trucchetti da dio per far cadere tutti ai suoi piedi. –Non mangerò. Tutti conoscono le storie, chi mangia un frutto coltivato nell’Ade è costretto a rimanere qui per sempre.
Magnus sorrise a quell’affermazione.
–È vero. Tutte le storie sono vere, Alexander. Però, dovresti imparare ad ascoltare meglio. Ciò che è coltivato nell’Ade ti legherà per sempre a me, dove pensi che prenda la carne? Non posso tenere creature vive qui. La carne mi viene spedita da Artemide, la dea della caccia che ti è tanto cara. A proposito, era un po’ seccata quando le ho scritto che volevo rapire proprio un cacciatore.
Alec guardò la carne, era affamato come non lo era mai stato in tutta la sua vita, la coscia di maiale sul suo piatto lo stava invitando a divorarla.
Prima di mangiarla però si fermò: –Come so che non mi stai mentendo? Se mi legassi per sempre a te non dovresti più preoccuparti, a quel punto sarei comunque tuo per sempre.
Nessuno potrebbe più fare niente per salvarmi.
–Non ti sto mentendo. Lo giuro su mio fratello Valentine*!– quando disse ciò un tuono rimbombò nella stanza ed entrambi saltarono per lo spavento –Stai calmo fratellino! Non ti arrabbiare.– Magnus si sistemò seccato e poi continuò: –Inizialmente ci avevo anche pensato ma non voglio usare dei subdoli giochetti per averti.
Alec alzò un sopracciglio, era ovvio che non credeva ad una parola di quello che stava dicendo.
Magnus rimase colpito dalla diffidenza di quel ragazzo, sapeva di doversi conquistare la sua fiducia, era davvero intrigato da lui, quasi si sentiva in colpa per averlo rapito…
Eppure era così bello, così forte e così innocente allo stesso tempo, in tutta l’eternità Magnus non aveva mai visto o conosciuto creatura più complessa. Nessuno mai l’aveva affascinato come Alec.
Con un gesto magico lo fece avvicinare e poi gli sussurrò all’orecchio:–Te l’ho già detto che devi imparare ad ascoltare meglio? Quando sei arrivato, ti ho detto che saresti stato tu a venire da me e attenderò con ansia quel momento.
Subito dopo guardò il cacciatore negli occhi, si soffermò qualche secondo sulle sue labbra piene e si poi ritrasse per tornare a sorseggiare il suo bicchiere di nettare.



*Ho deciso che Valentine sarà Zeus



Angolo autrice:
Ciao fanciulle:)
Come promesso ecco il secondo/primo capitolo, non vedo l'ora che esca la puntata Malec stanotte *-*
Ora vado a dormire perchè mi aspetta un'interrogazione sui limiti domani!
Notte.

 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Shadowhunters / Vai alla pagina dell'autore: Charlie Winchester