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Autore: BilanciaDream8280    30/03/2016    1 recensioni
Nives era giovane e sin da quando frequentava Hogwarts, aveva i capelli lunghi, neri e lisci, la carnagione pallida e delle labbra carnose e rosse come il sangue. Aveva avuto la sfortuna di conoscere Tom Riddle e di innamorarsene perdutamente a tal punto da credere che anche lui meritasse una chance, anche lui meritasse di essere amato.. Ebbero una figlia, Crystal che in quel momento giaceva accanto alla madre, avvolta in lenzuola di lino, era sveglia e sorrideva, ignara di ciò che le succedeva intorno.
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E se Voldemort avesse avuto una figlia? Come sarebbe stata la sua vita?
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Il trio protagonista, Nuovo personaggio, Tom Riddle/Voldermort, Un po' tutti
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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- Questa storia fa parte della serie 'Una Vita che non c'è'
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Odio e Dolore





 

Era arrivata nella villa di famiglia con la nonna Clelia che l'era andata a prendere stranamente alla stazione e Crystal capì che si prospettava un Natale orribile.

La nonna le disse delle gravi condizioni di salute del nonno che non si sarebbe potute curare con la magia e che sarebbe potuto morire in qualsiasi momento.

Ciò avvenne pochi giorni più tardi il suo arrivo alla villa, precisamente il 21 Dicembre, a pochi giorni dal Natale e mentre molti lo festeggiavano, Crystal viveva i giorni più raccapriccianti della sua vita fino a quel momento.

Al funerale vennero molti maghi, Crystal non conosceva quasi nessuno tranne che per lo zio Barty Crouch e la famiglia McMillan, con suo cugino Ernie, che aveva evitato tutto l'anno.

Sperava che quel funerale non finisse mai. Aveva paura di ciò che sarebbe successo dopo: la nonna sarebbe impazzita e le avrebbe reso la vita ancora più infernale di quanto non lo fosse già e quindi, senza la sua unica figura maschile, non le restava che fare ufficialmente i conti con la solitudine.

 

Passarono lenti quei giorni, e tristi. Tutto era diventato grigio e nella villa erano cambiate parecchie cose: senza nessuno che lavorava e portava a casa i Galeoni, Clelia aveva deciso di liberare tutti gli elfi domestici, ad eccezione di Biby che Crystal aveva insistito a tenere, la villa era ora sporca, buia, incurata e si cucinava il minimo indispensabile. Clelia non voleva vedere nessuno e se ne stava tutto il giorno chiusa nelle sue stanze, quelle poche volte che usciva dalla camera da letto si dirigeva o verso la lapide del defunto marito o da Crystal semplicemente per ricordarle quanto fosse stata una disgrazia che le aveva causato la perdita di due figli e del marito.

A queste parole Crystal non faceva altro che piangere e nascondersi nella stanza più alta della villa, l'osservatorio. Lì c'erano un sacco di mobili ormai logori e dei bauli e, uno di quei giorni, in preda allo sconforto e alla rabbia, tirò un calcio ad uno di quelli. Il baule si rovesciò, aprendosi, e da dentro uscirono un sacco di foto alla rinfusa e quelli che sembravano libri. Crystal si avvicinò per rimettere tutto apposto e quando vide le foto iniziò a guardarle una ad una.

 

Nella prima foto c'erano due bambini: uno doveva avere appena 11 anni, era Algor e portava al collo la sciarpa dei Serpeverde, affianco a lui c'era Nives, che si aggrappava alla gamba del fratello per rimanere in piedi, aveva forse 3 o 4 anni. Si trovavano nel giardino della villa e doveva essere proprio il periodo di Natale perchè si vedeva il suolo ricoperto di neve e i fiocchi cadere giù dal cielo. Nella foto Algor parlava sorridendo e mostrava fiero la sciarpa, evidentemente stava dicendo qualcosa riguardo il suo smistamento in Serpeverde.

La seconda foto che Crystal prese ritraeva Clelia e Amelius, appena sposati. Erano giovani e bellissimi e Crystal non potè fare a meno di notare quanto fosse strano il vestito della nonna.

Era aderente, persino troppo, ed era in pizzo bianco ma la cosa che attirò la sua attenzione fu la lunghezza delle maniche: il braccio destro era completamente scoperto, infatti a reggere il vestito c'era solamente una spallina, mentre il sinistro era completamente coperto, la manica era lunga e piena di ricami color nero che si univano al bianco. Era strano, la nonna portava sempre abiti con le maniche lunghe, perchè lì copriva solo uno dei due bracci?

Non sapendo dare una risposta a quella domanda passò alla foto successiva. In questa c'erano due persone, riconobbe subito la madre: i capelli neri e lisci e quelle labbra scure, non molto alta eppure doveva avere una trentina di anni in quella foto. Stava abbracciando un uomo, anch'esso aveva i capelli neri e leggermente ricci, era sfacciatamente bello eppure il suo viso non esprimeva emozioni.

Era impassibile mentre Nives lo abbracciava e ogni volta che la foto ricominciava a muoversi e a fare gli stessi movimenti, era sempre più evidente che quell'uomo, Tom Riddle, non possedeva un'anima.

Alla visione di quella foto, le lacrime di Crystal ricominciarono a rigarle il viso nuovamente.

Si portò la foto al petto come se sperasse che quel gesto potesse far cambiare gli avvenimenti della storia e i sentimenti di suo padre e con grande delusione capì che mai nulla avrebbe potuto far cambiare Lord Voldemort.

Si addormentò sul pavimento stringendo ancora forte la foto a sè e poche ore dopo Biby, che sapeva perfettamente dove Crystal si fosse nascosta, la andò a svegliare per farla andare a letto. Velocemente prese tutto ciò che le sembrava interessante dal baule e scese con l'elfa nella sua stanza, dove si addormentarono insieme definitivamente.

I giorni seguenti Crystal iniziò ad attaccare le foto più belle al muro e mise quella dei suoi genitori sul comodino, tra le foto trovò anche un diario, era della madre ma c'era un incantesimo che impediva di aprirlo così decise di rinunciare fin quando non avrebbe scoperto come fare e, tra tutte quelle cose, quasi si dimenticò di cercare tra i libri del nonno, qualsiasi informazione riguardasse Nicolas Flamel.

Proprio gli ultimi giorni prima di tornare a scuola, quando i pensieri iniziavano ad alleviarsi e la sua voglia di aprire il diario diminuì che sfogliò uno dei libri del nonno e fece una grande scoperta.

   
 
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