Anime & Manga > Lady Oscar
Segui la storia  |       
Autore: SabrinaSala    31/03/2016    14 recensioni
André l’aveva penetrata con quel suo sguardo irriverente e sornione, annientandola, spazzando via in un battito di ciglia la sua ostentata sicurezza, fragile come il più sottile bicchiere di cristallo.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Hans Axel von Fersen, Oscar François de Jarjayes
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic  
Capitolo 2 – Per amore… Solo per amore
 

Con un balzo fu a terra. Non esitò nemmeno un momento. Nessun indugio.
A cosa sarebbe servito? Il tempo trascorso in cassetta, lungo il tragitto che dalle sponde del fiume li aveva ricondotti nel cortile di palazzo Jarjayes non aveva che rafforzato le sue convinzioni.
Oscar ora sapeva e lui, André, non avrebbe fatto un passo indietro.
Che reagisse come meglio credeva, la sua cara amica d’infanzia. Era arrivato il momento, per entrambi, di dismettere i panni dei ragazzi per scoprirsi finalmente uomini... Uomo e donna, per la precisione.
Avrebbe sorriso, André, a quella constatazione, in circostanze diverse e se un affilato silenzio non lo avesse investito non appena aperta la portiera della carrozza.
Non un fiato, non una parola. E, cosa ancora più difficile da accettare, non uno sguardo.
André inspirò profondamente. Deciso a non lasciarsi intimorire. Non questa volta.
“Puoi fare e dire tutto quello che vuoi, Oscar” pensò seguendone con lo sguardo l’algida figura snella attraversare il cortile e salire lentamente, uno dopo l’altro, i gradini che l’avrebbero condotta all’entrata. “Ma niente potrà cambiare quello che hai scoperto stasera”. Serrò le labbra, ritrovandovi una traccia di lei. Forse solo  illudendosi di ritrovarvi il suo sapore. “Cosa c’è, Oscar?” pensò ancora,  gli occhi verdi, ingordi incollati a  quelle spalle candide, nascoste una volta di più dai lunghi capelli biondi. “Non hai il coraggio di affrontarmi, stasera? Pensi di umiliarmi, con il tuo silenzio, Oscar?”
Afferrò le redini e serrò la mano a pugno. Perché sorprendersi? Era così che affrontava le cose, quando la si metteva alle strette, in fondo… Con il silenzio, voltandogli le spalle o con una scazzottata.
Con un gesto secco, strattonò i cavalli perché lo seguissero verso la stalla. Li ammansì con un cenno del capo e la voce roca e profonda che conoscevano bene.  
Davvero avrebbe desiderato un confronto? Con lei? Quella sera? In quel preciso momento?
André sogguardò la ghiaia disseminata lungo il tratto di strada che lo separava dalle scuderie. Girò con lo sguardo attorno ad ogni minuscolo sasso. Analizzò quello strano torpore. E l’irritazione si sciolse nuovamente in eccitazione.
Sì, fu la risposta. Sì.
Quella sera si sentiva invincibile.
E per una sera, quella sera, non era di Oscar che si preoccupava. Ma di se stesso e dei propri sentimenti. Come se quell’uscire allo scoperto gli avesse trasfigurato l’anima. L’avesse reso forse un po’ più egoista. Ma diamine, che male c’era a essere un po’ egoisti se si era certi di volere solo il bene dell’altro? Perché era questo che voleva, che desiderava con tutte le sue forze… che aveva sempre desiderato. Il bene di Oscar! E il conte Hans Axel di Fersen, pensò serrando le labbra, il bel conte svedese amante della Regina di Francia non poteva essere il bene di Oscar…
Si sfilò la giacca e gettandola sullo steccato di fronte alle scuderie, liberò i cavalli e sistemò la carrozza. E una volta adempiuto il suo dovere, cercò un angolo del fienile e vi si buttò, incurante degli abiti da sera.
Un persistente formicolio gli divorava il petto, le spalle, il collo e poi giù fino alle gambe, passando per l’inguine. Sapeva esattamente qual era il motivo di quella eccitazione. Non era ancora riuscito a liberarsene e non era nemmeno certo di riuscirci. Non subito, almeno.
 Se un solo sguardo di Oscar lo stordiva e disorientava, stringerla finalmente tra le braccia lo aveva reso folle. Estasiato. Ubriaco.  
Sorrise ancora e questa volta di un sorriso malizioso e suadente. Si portò le mani al volto e vi nascose le guance accese e il respiro affannato.  
Si sollevò di scatto. Un paio di falcate decise  e trovò il secchio con il quale aveva abbeverato i cavalli e dove una sottile falce di luna si rispecchiava placida sul pelo dell’acqua. Lo afferrò con entrambe le mani e sollevandolo sopra la testa se lo rovesciò addosso.
L’acqua fredda gli percorse rapidamente il corpo, dalla testa ai piedi, solleticandogli il collo e carezzandogli il petto, scivolando implacabile sui lombi e sul ventre, inducendogli uno spasmo improvviso, impregnando la stoffa della camicia e dei calzoni che gli si appiccicò addosso.
Rise sommessamente. Pazzo! Pazzo come un cavallo, pensò.
Poi tornò a stendersi, le braccia dietro la nuca.
Socchiuse le palpebre alla luna, avvertì il battito accelerato del cuore e si voltò di scatto, incontrando il tocco ruvido del fieno sulla guancia ancora umida e il suo sapore aspramente dolciastro.
Oscar! pensò.
Allungò un braccio e affondò la mano nella paglia bionda e fresca.  Ne estrasse un ciuffo, ne separò un filo lungo e sottile e se lo portò alle labbra.
Non sarebbe riuscito a dormire, quella notte. A prender sonno. E non per il timore di una sua reazione. Non per il pensiero di una punizione.
Per amore… Solo per amore.
 
 ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
Dopo tanto pensare e soppesare, ecco che decido di proseguire questo “WHAT IF” nato, tempo fa, per essere una “ONE SHOT”. Devo ringraziare le care e affezionate lettrici che mi hanno suggerito di proseguire… di provarci, almeno. E Katia Tumbarello tra queste… Spero non resterà delusa e deciderà di “aver fiducia in me” fino alla fine di questa nuova avventura. Una menzione speciale alla cara MGRANDIER: “lo sai che ogni chiacchierata con te mi è da sprone, sempre! Anche quando siamo k.o.”
Sapete tutte come di solito preferisca  scrivere  “MISSING MOMENTS” piuttosto che “WHAT IF” e questo solo per l’enorme amore che provo per una storia (quella dell’anime) per me già perfetta così com’è. Con “SOLDATO BLU” avevo già fatto un tentativo di “variazione sul tema” anche se, piccoli dettagli a parte, non ho fatto altro che “accodarmi” alla storia completa aggiungendo quelle che mi piacerebbe definire “15 nuove puntate” all’anime (modesta, vero?). Con questa storia, provo un esperimento più “delicato”, ecco… e spero di esserne capace!
 
Grazie a chi vorrà provare a seguirmi!
Sabrina 
   
 
Leggi le 14 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Lady Oscar / Vai alla pagina dell'autore: SabrinaSala