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Autore: LittleFallenAngel_    31/03/2016    9 recensioni
Sono passati tanti anni ormai da quando Lord voldemort è stato sconfitto e tutto sembra andare per il verso giusto nel mondo magico.
Ma come si sa il male è sempre dietro l'angolo e un nuovo nemico minaccia i maghi, mentre un nuovo gruppo di eroi cercherà di salvare il mondo.
Riusciranno questi ragazzi a sconfiggere il nemico?
Genere: Azione, Drammatico, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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SALA COMUNE TASSOROSSO
-Faccio schifo- sentenziò Joy guardandosi allo specchio. Era una ragazza minuta, raggiungeva di poco il metro e sessanta. Indossava un corto abito rosso in stile anni cinquanta, il suo stile preferito, che aveva ricevuto per natale da sua madre Kitty e che si intonava perfettamente con i suoi corti capelli biondi e gli occhi marroni.
-Non riniziare, Juniper, stai benissimo- la brontolò da dietro Alec, l'unico altro Tassorosso presente nella Sala Comune. -Non credi che mi faccia grassa?- borbottò ondeggiando leggermente sul posto -Neanche due torte a tre strati ti farebbero grassa, Joy- replicò il ragazzo dando uno scappellotto alla bionda e andandosi a sedere su una delle poltrone. Cominciava davvero a pentirsi di aver accettato di aiutare Joy a provarsi quel vestito, ma non aveva potuto dire di no a quel tenero faccino. -Se lo dici tu. Ma comunque non avrò mai l'opportunità di indossarlo- sospirò desolata mentre raccoglieva la sua divisa per andare a cambiarsi.
-Che ne dici di chiedere a quel Tyler di uscire? Scommetto che accetterebbe senza pensarci due volte- disse sorridendo sornione -Specialmente se indosserai quello- a Joy sfuggì un gemito -Ti prego, smettila con quel Tyler, non ne posso più.- Tyler era un altro Tassorosso che non se l'era mai filata di striscio e viceversa, eppure Alec sosteneva ormai dal loro primo anno che quei due erano destinati a stare insieme. A distanza di sei anni Joy non aveva ancora capito il perchè e non gliene fregava più di tanto -Vabbè, vado a cambiarmi- disse mentre correva nel dormitorio.
Proprio mentre spariva nella stanza il passaggio della sala si aprì. Ad entrare fu un ragazzo del quinto anno. Sembrava piuttosto arrabbiato e procedeva a passo spedito nella stanza. Sotto l'ascella sinistra reggeva un grassissimo gatto color rame, che miagolava come a dimostrare il suo disappunto.
-Dov' è Juniper?- chiese senza troppi complimenti fermandosi davanti ad Alec. Il ragazzo lo guardò male -Ciao anche a te Orvoloson, io sto bene, grazie per averlo chiesto. E tu come stai?- disse acido. Orvoloson non sembrò molto contento, ma fece un sorrisetto tirato -Ciao Alec, io sto benissimo. Ora potresti gentilmente dirmi dove trovare la nostra cara Joy?- Alec trattene a stento una sorriso, con il risultato di irritare ancora di più l'altro ragazzo che lo fulminò con i suoi occhi azzurri. -Perchè lo vuoi sapere?- chiese Alec appena si fu ripreso. Per tutta risposta Orvoloson afferrò il gattone con entrambe le mani e lo piazzò davanti alla sua faccia. Il micio iniziò a miagolare come un ossesso e ad agitarsi tanto che il ragazzo fece fatica a tenerlo. -Perchè il suo gattaccio ha...- iniziò, ma proprio in quel momento la porta del dormitorio si aprì e Joy entrò tutta trafelata, probabilmente allarmata dal rumore di quello che effettivamente era il suo gatto -Meda!- strillò andando incontro ad Orvoloson. Il ragazzo guardò allibito la bionda, distraendosi il tempo necessario perchè il gatto riuscisse a liberarsi e a correre tra le braccia della padrona. Joy strinse forte la bestiona, che fissava con quella che poteva sembrare un' aria compiaciuta quello che era stato il suo rapitore.
-Oh, Meda, piccolina mia. Cosa ti ha fatto quel ragazzaccio?- chiese guardando male Orvoloson. -Beh, forse faresti meglio a chiedere a lui che cosa ha fatto a me!- rispose acido fissando il gatto, che per tutta risposta cominciò a fare le fusa.
-Lui è una lei, quante volte te lo devo ripetere ancora!- si infuriò Joy mentre metteva giù la gatta. Orvoloson la squadrò come se fosse un ratto -Beh, non è che me ne importi tanto se quella bestiaccia è maschio o femmina, fatto sta che si è mangiato la mia cioccorana!- urlò e mostrò la cartaccia vuota a dimostrazione che la caramella non ci fosse più. A quella rivelazione Joy andò quasi in iperventilazione mentre Alec rise di gusto. La ragazza riacciuffò subito la gatta da terra e la esaminò con cura -Meda, stai bene? Tutto a posto?- chiese quasi isterica -Lo sai che non devi mangiare il cioccolato! Potresti morire- appena appurò che la sua micia non era in pericolo di vita la strinse forte, cosa che Meda non apprezzo molto.
-Fidati, quel coso sta benissimo- sentenziò Orvoloson guardandola con aria truce -Mi ha fatto correre dal lago a qui in meno di un secondo! Sarà anche grasso, ma è veloce-.
A quella rivelazione Alec si mise nuovamente a ridere, probabilmente divertito dalla scena di Orvoloson che inseguiva una grossa gatta con una rana di cioccolata in bocca, guadagnandosi quasi un Avada Kedavra dal ragazzo. Ma non fu l'unico a trovare tutto molto divertente, Joy, molto più ben disposta ora che aveva deciso che la gatta non sarebbe morta, scoppiò a ridere, piegandosi quasi in due. Orvoloson guardò allibito i due, indeciso se ucciderli o se unirsi a loro. Alla fine optò per la seconda e la sala comune dei Tassorosso fu invasa dalle allegre risate dei tre amici.


SALA COMUNE CORVONERO

L'aria era molto tesa nella sala comune dei Corvonero. La carcassa di una poltrona giaceva nell'esatto punto in cui fino a pochi minuti prima sedeva Roxanne James -Tu sei completamente pazzo!- urlò al Corvonero che stava davanti a lei, la bacchetta ancora in mano puntata verso la poltrona distrutta -Perchè?- chiese innocentemente Misha Sloane rimettendo la bacchetta nello stivale. La ragazza spalncò gli occhi -Forse perchè mi hai appena lanciato contro uno Stupeficium!?- chiese retorica guardandolo sconcertata. Misha la guardò sorpreso -Oh, per quello- disse come se non capisse.
Roxy stava per ricominciare a urlargli contro quando la porta si spalancò facendo entrare una giovane donna con i capelli che sembravano un cespuglio rosso, seguita a ruota da Corinne Blake, prefetto della casa Corvonero.
-Cosa succede qui?!- chiese irata la donna guardando prima Misha e poi Roxanne. Quest'ultima si avvicinò alla professoressa - Professoressa Butterflie, finalmente! Succede che lui- disse indicando il ragazzo -Mi ha appena lanciato contro uno Stupeficium!- adesso stava quasi urlando. La Professoressa guardò sconcertata il ragazzo che a sua volta la guardò come se non capisse cosa aveva fatto di male -Perchè?Perchè?- chiese esasperata al Corvonero. Non era certo la prima volta che incidenti del genere capitavano con Misha.
-Beh, ha iniziato lei, mi stavo solo difendendo- si giustificò alzando le spalle. Roxy guardò il ragazzo e provò il forte impulso di saltargli addosso e strangolarlo -Ti stavo lanciando contro una fattura mangialumache!Non mi sembra una cosa da cui difendersi con uno Stupeficium!- disse alla fine.
La professoressa era sempre più confusa e esasperata -Qualcuno può spiegarmi cosa è successo?- si lamentò. Proprio in quel momento si avvicinò Iside Northman. Nella mano destra reggeva un sacchetto contenente sangue 0 negativo e lo beveva come se fosse un succo di frutta. La mezza vampira prese un altro sorso poi cominciò a parlare -Vede, non so di preciso come è iniziato il discorso, ma comunque la signorina James ha detto al signor Sloane che non era abbastanza intelligente per giocare a scacchi contro di lei e così Misha...beh, non gli piace molto essere sottovalutato, così naturalmente hanno iniziato a giocare. Alla fine ha vinto lui, cosa che non è andata molto giù a Roxanne, lei odia perdere, e così ha provato a lanciargli contro una fattura mangialumache ma Misha si è difeso con uno stupeficium- concluse la ragazza tornando a sorseggiare la sua "bibita". Ma la professoressa non aveva ascoltato molto del discorso e fissava pallida il sangue, incerta se vomitare o svenire. Le altre ragazze invece non ci facevano neanche caso mentre Misha fissava affascinato il sacchetto.
-O-ok- disse la professoressa distogliendo lo sguardo da liquido rosso -Direi...cinque giorni di punizione a lui e...tre a lei signorina James...no signorina, questa è la mia decisione...e ora me ne vado...ah, e cinquanta punti in meno a Corvonero- detto questo si voltò e si avvio verso la porta, ma la voce di Corinne la fermò -Professoressa Butterflie?- la giovane donna si girò di scatto -Prima che vada via, posso chiederle una cosa?- proseguì la ragazza. La professoressa sorrise a Corinne e le fece cenno di proseguire -Può dirci qualcosa su queste sparizioni? Nessuno vuole farci sapere niente, dicono di non preoccuparsi, ma intanto sono già spariti sei maghi- a quelle parole la professoressa si irrigidì e rimase in silenzio, indecisa su cosa dire. -Dai professoressa, abbiamo il diritto di saperlo! Specialmente se le nostre famiglie possono essere in pericolo! Persino noi potremmo esserlo!- provò a convincerla Iside. La professoressa fisso uno ad uno i ragazzi, poi parlò -Mi dispiace, non posso dirvi niente. Sappiate solo che voi siete al sicuro qui e che niente potrà farvi del male finchè rimarrete tra le mura del castello. Per quanto riguarda le vostre famiglie...non preoccupatevi, okay. Ora andate a dormire che domani avete lezione. Buonanotte ragazzi- sorrise un ultima volta ai ragazzi poi uscì dalla stanza.
Tutti e quattro i ragazzi erano piuttosto delusi dalla risposta ricevuta, che era la stessa che continuavano a rifilarli tutti i professori. Nessuno di loro ovviamente andò a letto, restarono tutti in piedi come stoccafissi a fissarsi. Alla fine Corinne ruppe il silenzio -Non mi piace tutta questa storia- sussurrò torcendosi nervosamente le mani. Anche Roxy si riscosse -Ha detto "niente potrà farvi del male finchè rimarrete tra le mure del castello", questo significa che c'è effettivamente qualcosa di pericoloso là fuori- osservò cupa mettendosi a sedere. Iside trattenne un brivido, non che avesse paura, solo che l'idea che una terribile minaccia aleggiasse su tutto il mondo magico non le faceva venire voglia di ballare allegramente. Si mise a sedere anche lei, imitata da Corinne. Misha, invece, si ritirò nel suo dormitorio.
-Insomma, voi cosa ne pensate di questa storia?- chiese alla fine Roxy. Le altre due la guardarono tristi -Io proprio non lo so- ammise Corinne -E' tutto così assurdo. Far sparire dei maghi non è una cosa da tutti, finora solo...beh...avete capito, Lui c'è riuscito- osservò tetra. Roxanne sussultò -Alcuni pensano che sia tornato- sussurrò, come se il solo dirlo ad alta voce avrebbe potuto rendere reale quella orribile possibilità. Iside sbuffò -Cavolate! Lui non può essere tornato, Harry Potter lo ha ucciso più di un secolo fa- disse convinte, anche se una vocina dentro di lei le diceva che non poteva esserne sicura e che, anzi, poteva essere qualcosa di più terribile. La mezza vampira si alzò di scatto e se ne andò nel suo dormitorio.
Entrambe le altre invece restarono sedute ancora un po' a rimuginare su tutto ciò che era successo. Alla fine il sonno ebbe la meglio e così si ritirarono nelle loro stanze lasciando la sala comune dei corvonero in un silenzio agghiacciante, interrotto solo più tardi dal rumore di una porta che sbatteva e dei passi di Misha Sloane che attraversava la stanza in punta di piedi.


TORRE DI ASTRONOMIA

Cris si sbattè la porta di astronomia alle spalle e tirò un sospiro di sollievo. Aveva fatto tutte le scale di corsa per non essere beccato ed adesso aveva il fiatone. Scappava spesso dal dormitorio e almeno la metà delle volte veniva quasi beccato, ma quella sera c'era andato proprio vicino.
Appena si riprese abbastanza da potersi muovere si trascinò lentamente verso la balaustra e ci si sedette sopra.
Da lassù aveva una vista quasi completa di Hogwarts e Cris pensava che fosse una delle cose più belle che lui avesse mai visto. Ma lui non saliva lì solo per la vista, lui saliva lì perché era tranquillo e perchè era abbastanza sicuro che nessuna anima sana sarebbe salita lassù alle due di notte beh, apparte lui, ovviamente.
Contemplò ancora per un po' la vista, resa perfettamente visibile dalla luna piena che quella sera dominava il cielo, poi prese un paio di occhiali con montatura nera e se li infilò e tirò fuori ventimila leghe sotto i mari e si mise a leggere per la triglionesima volta uno dei suoi libri preferiti.
Era completamente assorto nella lettura quando sentì un rumore strano. Aspetta, non era un rumore, era una canzone. O meglio, un fischiettio. Si girò di scatto verso destra, da dove era sicuro provenisse il suono e ciò che vide lo disorientò. Seduto sul parapetto a pochi metri da lui se ne stava seduto con le gambe nel vuoto un ragazzo biondo che non riconobbe. La cosa che lo sconcertò di più era il modo in cui era vestito. Indossava un pigiama rosso con sopra degli...unicorni? Si, quelli erano decisamente unicorni, ai piedi non aveva assolutamente niente e portava la cravatta della sua casata, che a quanto pare era corvonero. Questo non ci sta molto con la testa pensò osservandolo meglio. Aveva i capelli biondi lunghi fino alle spalle e gli occhi azzuri nei quali si rifletteva il blu della notte, spalancati mentre osservava un punto non definito nel cielo. Si chiese da quanto fosse lì ma soprattutto perchè. Non sembrava minimamente disturbato da Cris, anzi, sembrava quasi che non si fosse neanche accorto della della sua presenza.
Si chiese se dovesse almeno provare ad intavolare una conversazione con quello strano tipo, ma alla fine decise che non ne valeva la pena, così ritornò alla sua lettura.
-Secondo me la notte è uno dei momenti più belli, non trovi?- la voce del ragazzo sconosciuto lo raggiunse costringendolo a staccarsi dal libro. Guardò il ragazzo, sembrava ancora assorto a osservare il cielo ed era così concentrato che Cris si chiese se avesse davvero parlato. Forse è stata solo la mia immaginazione si disse, così ritornò a leggere. Aveva appena iniziato quando lo strano ragazzo parlò ancora - Si, insomma, è così tranquilla. Sembra che di notte tutto si fermi e che non possa succedere nulla fino a che non rispunta il sole- questa volta era sicuro che il ragazzo avesse parlato e non se ne rallegrò. -Si, è bella- disse, sperando che il discorso sarebbe finito lì. Ma sognava troppo. Il ragazzo si girò verso di lui e gli sorrise amabilmente, poi si avvicinò fino a che non li separarono solo qualche centimetro -Io sono Misha- disse allegramente porgendoli la mano. Perché, perché a me si chiese Cris mentre afferrava la mano del ragazzo che a quanto pareva si chiamava Misha. Ancora una volta sperò che la cosa sarebbe finita e ancora una volta i suoi sogni vennero infranti. -Allora?- chiese Misha guardandolo insistentemente. Il serpeverde resistette all'impulso di alzare gli occhi al cielo -Allora cosa?- chiese irritato. Non era salito sulla torre più alta di Hogwarts per farsi un'allegra chiacchierata notturna. Misha non sembrava notare il poco entusiasmo dell'altro o forse semplicemente non gliene importava. Non aveva esattamente l'aria di un ragazzo che rispetta gli spazi personali. -Non mi dici il tuo nome?- chiese fiducioso scrutando Cris con i suoi occhioni blu -No- replicò l'altro ragazzo secco. Ma il biondo non sembrava soddisfatto -E daiiii- continuò a insistere, arrivando anche a dare una spallata a Cris, cosa che non apprezzò molto. Decise che la miglior soluzione era di evitarlo, così magari avrebbe smesso di parlare. Purtroppo non fu così fortunato. Misha sbuffò e mise il broncio -Sei antipatico, lo sai?- disse cercando di provocare il serpeverde -Tanto lo so che ti chiami Cristiano- sbottò alla fine. Questo catturò l'attenzione del moro -Come fai a saperlo?- chiese girandosi di scatto verso il corvonero -Sei nella squadra di Quidditch, ricordi?- rispose Misha come se fosse la cosa più ovvia del mondo - Oh, già, è vero- borbottò Cris.
Ancora una volta il moro cercò di riprendere a leggere, ma la conversazione non sembrava dover finire così semplicemente. -Mi piace il Quidditch, è uno sport...- iniziò Misha, ma si bloccò all'improvviso. Cris, che si era già preparato ad ignorare tutto il discorso, lo guardò incuriosito.
Il biondo stava fissando affascinato l'orecchio destro di Cris. Quello che stava osservando in realtà era l'orecchino che portava, un cerchio argento con appesa una chiave di violino. Misha si riscosse -Ti piace la musica?- chiese curioso cercando di afferrare l'orecchino. Cris lo fermò appena in tempo. -Io...suono il pianoforte- ammise cercando di allontanarsi di qualche centimetro. Niente da fare. -Anche a me piacerebbe tanto suon...- ma non riuscì a terminare la frase, perché Cris chiuse il libro di scatto e si alzò altrettanto velocemente. Si era stufato di quel Misha ed inoltre erano ormai le quattro del mattino. Fece per andarsene ma da dietro gli arrivò la voce del corvonero -Aspetta- qualcosa nel suo tono di voce lo convinse a girarsi. Misha stava scrutando l'orizzonte con uno sguardo preoccupato -C'e...c'e qualcosa che non va, qualcosa di strano- sussurò senza spostare di un millimetro lo sguardo. Cris si avvicinò per capire quello che intendeva il ragazzo -Intendi dire apparte te? - chiese mentre camminava verso di lui. Ma non appena vide quello che aveva catturato l'attenzione di Misha sentì il sangue gelarsi nelle vene. Un enorme nube nera si stava avvicinando velocemente al castello. Solo che non era una nube, erano persone, o comunque qualcosa di molto simile. -Cosa credi che sia?- chiese appoggiandosi al parapetto -Credo che quello...sia un esercito- sentenziò Misha, talmente a bassa voce che Cris lo sentì a malapena. Ma non c'erano dubbi, quello che si stava avvicinando era decisamente un esercito.


Angolo Autrice;
Wow! Finalmente sono riuscita ad aggiornare! Vi giuro che non mi ero neanche resa conto di quanto fosse passato.
Mi dispiace di non riuscire ad aggiornare regolarmente, ma ho veramente poco tempo per scrivere.
Vi avverto che dal prossimo capitolo ci saranno i POV.
A questo punto abbiamo tutti i personaggi, yay!
Adesso dovrete mandarmi un messaggio privato con come oggetto "Approfondimenti-Nome OC" nel quale mi dovrede scrivere:
Almeno due nomi di chi volete che sia amico il vostro Oc (e come nasce e si sviluppa l'amicizia)
Almeno due nomi di chi volete che abbia una relazione con il vostro Oc(e come nasche e come si sviluppa)
Cosa volete che gli succeda durante il corso della storia (può essere di tutto, siate fantasiosi)

Naturalmente non potrò accontentarvi tutti. Mi dispiace di farvi lavorare, ma questa è un' interattiva, no?
Qui c'e la lista di tutti i personaggi:
MICHELA WONG - Serpeverde - Etero - 5 anno - cacciatrice ChicaCate94
CRIS RAMIREZ - Serpeverde - Bisessuale - 6 anno - cacciatore - prefetto C o c o
FEDERICA DAYLERK - Serpeverde - Etero - 7 anno - cercatrice Jennifer Daylerk
EWAN MCGORAN - Serpeverde- Etero - 7 anno Siria_Ilias

JAMES MARTIN - Grifondoro - Etero - 5 anno - cacciatore Zoey Charlotte Baston
CANDY ACKLES - Grifondoro - Etero - 6 anno pricipessac
JACE MELODIAN - Grifondoro - Etero - 6 anno pink sweet
ISAAC EDWARDS - Grifondoro - Etero - 7 anno Sesilia Black

CORINNE BLAKE - Corvonero - Etero - 6 anno - prefetto Alidifarfalla_
MISHA SLOANE - Corvonero - Bisessuale - 6 anno No Face
ROXY JAMES Corvonero - Etero - 7 anno Signorina Granger
ISIDE NORTHMAN - Corvonero - Bisessuale - 7 anno CloveRavenclaw39

ORVOLOSON ROSIER - Tassorosso - Etero - 5 anno ShiNear
ALEC FOSTER - Tassorosso - Etero - 7 anno Inazumiana01
JUNIPER BLOSSOM - Tassorosso - Etero - 7 anno TatianaRomanova

Spero che vada tutto bene.
Saluti,
Angel
   
 
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