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Autore: _malandrina    01/04/2016    1 recensioni
«Avada Kedavra» gridò una voce, la voce.
Lily sentì il cuore sbriciolarsi, ma non aveva tempo di piangere: doveva correre.
Continuò a salire velocemente gli scalini stringendo forte Harry al suo petto.
«Ti voglio bene amore. La mamma ti vorrà bene per sempre, ricordatelo» continuava a sussurrare al piccolo.
[...]
«Fatti da parte» sibilò la voce, ma Lily non rispose.
E si posizionò davanti a suo figlio coprendolo con il suo corpo.
«Avada Kedavra» gridò allora la voce.
Prima, però, che la luce verde potesse colpirla, Lily rivide tutti i momenti più significativi della sua vita.

Una raccolta di tutti i ricordi più importati per Lily Evans.
Genere: Guerra, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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Lupo Mannaro

di _malandrina

 


 
Gennaio 1976

Lily iniziò a incamminarsi velocemente verso la sua Sala Comune: gliel'avrebbe cantate quattro questa volta.
«Potter!» sbraitò al ragazzino spaparanzato sulla poltroncina rossa vicino al fuoco.
Peter, che si trovava vicino a quest'ultimo, fece un salto per lo spavento e si spostò vicino a Remus, che era intento a leggere un vecchio libro dalla copertina illeggibile.
«Oh Evans, mi dispiace essere proprio io a dovertelo dire, ma dovresti proprio farti una doccia.» disse James, fingendosi provato per quello che le stava dicendo. «Evidentemente Mocciosus è per te una cattiva influenza.»
Sirius ghignò vedendo un pezzo della sostanza viscida verde, che si trovava sui capelli di Lily, spiaccicarsi per terra.
«Black!» gridò ancora Lily e mezza Sala Comune si voltò a guardarla. «Cosa diavolo avete fatto ai miei capelli?» chiese, non curandosi degli sguardi dei curiosi.
«Noi?» domandò James con voce innocente. «Oh sappiamo di essere sempre nei tuoi pensieri, ma no, noi non c'entriamo niente.»
«Oh sì, che sbadata!» iniziò Lily, imitando la voce di James. «Mi ero proprio dimenticata che voi non c'entrate mai niente!»
Un altro pezzetto della sostanza verde scivolò dalla sua testa spiaccicandosi per terra e questo provocò un'altra serie di risatine di Sirius.
Lily lo guardò torva, ma non disse niente e iniziò a incamminarsi verso i Dormitori.
«E ricordati di lavarti!» le urlò dietro James.
«James, lasciala stare.» disse Remus, alzando gli occhi dal libro per guardarlo severamente.
Lily non riuscì a sentire la risposta di James, ma era stupita che Remus l'avesse difesa... Era pur sempre un Malandrino!
In realtà, ora che ci pensava, non si era mai capacitata di come quel ragazzo, studioso e diligente, potesse essere amico di quegli idioti infantili.

«Non fate domande.» disse alle amiche, non appena mise piede nel Dormitorio.
«Cos'hai fatto ai capelli?» chiese Mary, ignorando la richiesta.
Lily sbuffò sonoramente, prese l'accappatoio che teneva ai piedi del letto e si infilò in bagno.
«È stato un piacere parlarti!» le urlò Mary, prima che quest'ultima potesse sbattere la porta.

«Dannazione, non se ne va!» gracchiò Lily pochi minuti dopo.
Dall'altra parte del bagno, però, nessuno rispose e così decise di infilarsi l'accappatoio e uscire per chiedere aiuto alle amiche.
«Em, scusami, non è che riusciresti ad aiutarmi con ques-» iniziò a dire, aprendo la porta del bagno, ma poi si bloccò come impietrita.
«Non ho visto niente!» disse Sirius, emettendo un gridolino acuto e mettendosi le mani davanti agli occhi. «Ma aspetta... Evans, sei uno spettacolo! Dovresti vestirti così un po' più spesso.» disse, ammiccando nella sua direzione.
«Lily è tutto okay?» chiese timidamente Emmeline, vedendo l'amica rimanere ferma immobile davanti alla porta del bagno senza proferire parola.
Mary, invece, ridacchiò tra i baffi, vedendo Lily impallidire e iniziò a bisbigliare: «Uno... Due...»
«Cosa diavolo ci fa Black in camera nostra?» urlò Lily, avvicinandosi spaventosamente a quest'ultimo.
«Tre!» finì di sussurrare Mary e sul suo volto comparve un'espressione soddisfatta: anche questa volta aveva confermato di conoscere Lily come le sue tasche.
Alice sbuffò e si alzò dal letto su cui era sdraiata.
«Possibile che non si possa mai avere un momento di tranquillità con voi?» disse esasperata. «Voglio sapere se Lizzie accetterà o no di sposare il Signor Darcy!»
I cinque la guardarono sorpresi e così lei aggiunse: «Libro babbano.»
Così dicendo prese il libro che aveva posato sul letto e uscì dalla camera.
Lily la seguì uscire con lo sguardo e poi ripuntò i suoi occhi verdi su Sirius: «Allora vuoi dirmi cosa diamine ci fai in camera nostra o te lo devo far dire io?» chiese, incrociando le braccia appena sotto il seno. «Guardami negli occhi quando ti parlo.» aggiunse.
«Oh certo! Ti ho già detto che stai d'incanto in accappatoio?» iniziò.
«Black...» lo ammonì Lily.
«Comunque sono venuto qui per chiedervi gli orari della Biblioteca.» disse e subito dopo aggiunse: «Sono sorpreso quanto voi, quindi richiudete pure quelle bocche.»
Lily stava per rispondergli, ma poi si fermò e sul suo volto comparve un piccolo sorriso molto simile a un ghigno.
«Naturalmente tutto ha un prezzo.» iniziò a dire molto tranquillamente, godendo silenziosamente per la faccia preoccupata di Sirius. «Dimmi come faccio a togliere la sostanza che ho sulla testa e io ti darò gli orari.» concluse vittoriosa.
Sirius non rispose e così Lily lo incalzò: «Allora?»
«Ci sto!» esclamò infine Sirius.
«Bene allora dimmi il nome dell'antidoto.» gli disse.
Sirius iniziò a tamburellarsi le gambe con le dita nodose e borbottò qualcosa di incomprensibile.
«Almeno il nome della pozione! All'antidoto ci penso io.» provò a dire Lily speranzosa.
Quest'ultimo, però, fece un grosso sospiro, pronto a dire qualcosa, ma poi tornò in silenzio.
«Sputa il rospo, Black!» esclamò esausta l'altra.
«Ecco, non so esattamente che pozione sia. Moony deve aver sbagliato qualcosa facendo la Pozione Scacciabrufoli perché l'ha fatta esplodere e così noi... Hai capito.»
«Quindi avete ben pensato di mettermi in testa una sostanza verde maleodorante la cui origine è dovuta all'esplosione di una pozione di un certo Moony?» provò a riassumere Lily con il viso paonazzo.
«Moony? Ho detto Remus. Comunque non starla a fare così tragica. Lumacorno ti adorerà pur per una buona ragione, o no? Sono sicuro che riuscirai a trovare l'antidoto da sola.» disse in tono di sfida e le sue labbra si sollevarono leggermente, accennando un piccolo ghigno soffocato.
«E io sono sicura che riuscirai a sapere gli orari della biblioteca da solo!» esclamò l'altra in risposta.
«Dovete continuare a lanciarvi frecciatine voi due?» chiese Mary esasperata. «Sirius, qual'è il vero motivo per cui sei qui?»
«Gli orari della Biblioteca sono sulla porta della Biblioteca e anche quelli del primo anno lo sanno...» proseguì Emmeline.
«Era giusto quello che volevo sapere. Un bacio a tutte e buona lavata a te, Evans.» disse Sirius, incamminandosi verso la porta.
«Fermo dove sei! Abbiamo fatto un accordo.» esclamò Lily. «Ora tu e i tuoi amichetti mi direte come faccio a togliere questa roba dalla mia testa.»
Sirius fece spallucce e domandò: «E come vuoi che lo sappia io?»
Così dicendo aprì la porta e uscì.
Lily guardò la porta chiudersi stupefatta: Black non aveva mantenuto il patto che avevano preso.
«Onesti e leali, eh? Chi si è inventato questa idiozia?» mugolò e poi aggiunse: «Em, non potevi aspettare a dirgli degli orari?»
«Ma io non credevo che fosse venuto davvero a chiedere quelli... A noi, poi.» disse quest'ultima mortificata. «In fondo avrebbe potuto chiedere a Remus; lui va spesso in Biblioteca.»
Emmeline non aveva tutti i torti, cosa voleva andarci a fare Black in Biblioteca?
Si domandò Lily.
L'avrebbe scoperto, questo era sicuro, ma prima doveva togliersi quella sostanza verdastra dai capelli!  


 
***



«Scacciabrufoli con un'aggiunta di due code di topo e sei giri in senso antiorario!» stava dicendo Lily entusiasta alle amiche tra un boccone e l'altro. «Sono le due code di topo ad aver fatto esplodere la pozione. Di per sè i giri non avrebbero provocato nulla, se non una puzza molto forte di marcio.»
Mary borbottò: «Lily, ti prego basta! Sei peggio di Lumy in persona.»
Lily mise su un piccolo broncio: Lumacorno era sicuramente molto peggio di lei.
«Ma chi abbiamo qua?» chiese una voce fin troppo conosciuta, interrompendole.
Lily si zittì e incominciò a mangiare più velocemente.
«La Evans!» esclamò per nulla turbato dalla mancata considerazione.
Perché ovunque andasse e qualunque cosa facesse Potter era sempre e costantemente tra i piedi? Pensò esausta.
«Potter, levati!» gli disse continuando a mangiare  e non degnandolo di uno sguardo.
«Sempre scontrosa, vedo. E io che volevo dirti che stai molto meglio senza quella robaglia sulla testa!» esclamò offeso.
«Davvero, Potter, io non capisco se tu sia scemo veramente o meno.» sbuffò Lily. «Ah, e ringrazia Black per il suo aiuto.» aggiunse.
James rimase silenzioso qualche istante, stupito. Poi chiese: «Ti ha aiutata?»
«Oh sì, il suo aiuto è stato indispensabile!» borbottò Lily.
«Sono contento.» disse scontroso e poi aggiunse: «Ora devo proprio andare, ci vediamo dopo.»
«Non ti preoccupare a tornare!» gli strillò dietro Lily, vedendolo allontanare.
Quando si rigirò per continuare a mangiare, notò lo sguardò severo delle amiche puntato su di lei, così esclamò: «Cos'ho detto di male?»


 
***



«E questo è tutto!» finì di dire Alice alle amiche, infilandosi il pigiama a strisce.
Frank Paciock -l'ultima conquista di Alice- aveva raccontato a quest'ultima di essersi svegliato in piena notte e di aver trovato i letti di James, Sirius e Peter vuoti e di averli sentiti rientrare poco prima che Remus si svegliasse.
«È chiaro che stiano organizzando qualcosa di losco!» aggiunse esaltata.
Mary mugolò qualcosa e poi disse: «Forse non dovremmo metterci in mezzo agli affari dei ragazzi.»
Quest'ultima aveva iniziato a legare parecchio con James e Sirius da pochi mesi e Lily sapeva che era per questo che si stava tirando indietro; non disse quindi niente, nonostante fosse desiderosa quanto Alice di sapere cosa stessero combinando.
Emmeline continuò: «Magari non stanno facendo niente di male. Io direi di aspettare. Tu, Lily?»
Lily si passò una mano tra la chioma rossa, pensando cosa fosse meglio dire, poi propose: «Potremmo vedere come si evolve la situazione e agire in seguito.»
Anche Alice, che era la più convinta a scoprire cosa combinassero, acconsentì a quest'ultima proposta, mugolando, però, che aveva delle amiche troppo pigre.

Dopo un'oretta da quando avevano spento la luce, non riuscendo a dormire, Lily decise di provare a scoprire il segreto dei Malandrini da sola: se l'avessero scoperta la colpa sarebbe ricaduta su di lei e Mary non avrebbe dovuto patire i litigi che sicuramente si sarebbero venuti a creare.
Si infilò la vestaglia a quadretti di sua madre e le piccole ciabatte verdi che teneva ai piedi del letto, aprì l'antica porta in legno cigolante e uscì a tastoni dalla camera.
Gli scaloni bianchi erano illuminati dalla luce della luna piena che filtrava attraverso i grossi finestroni e Lily riuscì abbastanza facilmente a raggiungere la Biblioteca, che si trovava quattro piani sotto la loro Sala Comune.
Nonostante la Biblioteca fosse chiusa a quell'ora e lei non potesse girovagare in piena notte nel castello, decise di entrare.
«Shh! Ho sentito dei rumori.» bisbigliò qualcuno dietro a un vecchio scaffale impolverato.
«Peter, è la terza volta che senti dei rumori sospetti... Hai paura?» domandò un'altra voce.
Lily cercò di avvicinarsi lentamente verso lo scaffale e intravide tra un'ultima edizione di "Babbanologia" e una più datata di "Storia della magia" tre dei Malandrini.
«Lo sapevo!» esclamò e subito dopo si tappò la bocca con la mano.
«Io» mugolò ancora Peter guardandosi intorno preoccupato «...niente.»
James gli diede una leggera patta sulla spalla per incoraggiarlo a continuare la ricerca tra i libri e Lily non riuscì a trattenere un profondo sospiro di sollievo.
«Sir» iniziò James, guardando l'amico. «Ma davvero sei riuscito a farti dire dalla Evans gli orari della Biblioteca?»
«Naturalmente e senza insistere troppo... Evidentemente è rimasta accecata dal mio fascino.» disse l'altro in tono di superiorità.
Lily trasalì: quanto avrebbe voluto poter uscire da dietro lo scaffale per dire che non era stata lei a darglieli e che assolutamente non era stata accecata dal fascino di Black.
James continuò: «E non hanno sospettato nulla?»
«Non credo. In fondo mica potevano sapere che volevo sapere gli orari per essere certo di andarci quando non c'era nessuno.» disse Black.
Una mano paffuta prese un libro vicino a "Storia della magia" e Lily riuscì ad abbassarsi appena in tempo per non farsi vedere.
«"Incantesimi, pozioni, materializzazioni e tanto ancora" di Tom Geen.» disse Peter, mostrando il libro agli amici.
James e Sirius sollevarono un attimo lo sguardo per poi tornare entrambi a sfogliare le pagine ingiallite di un libro.
«Non ne posso più!» esclamò James posando su una pila ormai troppo alta e pericolante l'ultimo libro sfogliato. «Penso di non aver mai passato così tanto tempo in una biblioteca come nelle ultime settimane.»
«Perché eri mai entrato in una biblioteca prima?» ghignò Sirius.
«Parla l'altro! Scommetto che ci sei entrato meno volte di me.» disse James.
«Andata! Se vinco io, mi fai i compiti di Pozioni per una settimana.» disse Sirius, accettando la sfida.
«In caso contrario me li fai tu.» proseguì l'altro e aggiunse: «Preparati a farmi i compiti, bello. Ci sono entrato per nove volte per cercare dei libri di Quidditch quando ero bambino, ma poi non ci sono più andato perché ho capito che preferivo imparare tutto ciò che c'era da sapere con l'esperienza.»
Lily rimase stupita: Potter si stava vantando per essere entrato nove volte in tutta la sua vita in una biblioteca.
«Usa l'inchiostro nero per i compiti, mi piace di più.» iniziò Sirius. «Ci sono entrato tutte le settimane per tutta un'estate.»
James lo guardò stupefatto e così Sirius aggiunse: «Ero in punizione per aver digerito poco elegantemente il pasto domenicale di fronte a mezzo albero genealogico di casa Black.» disse imitando la voce della madre.
James fece un sospiro di sollievo: «Temevo fossi impazzito.»
«A-n-i-m-a-g-u-s» sillabò Peter, mostrando la pagina di "Incantesimi, pozioni, materializzazioni e tanto ancora".
Perché si stavano informando sugli animagus? Si domandò Lily.
Sirius fregò con uno scatto felino il libro all'amico e James esclamò un "Grande, Pet" prima di avvicinarsi agli altri due.
Lily cercò di tendere l'orecchio il più possibile per udire il bisbiglio di Sirius che aveva iniziato a leggere la vecchia pagina.

«...e che ha la possibilità di trasformarsi in un animale.» concluse quest'ultimo e poi esclamò: «Bella roba, lo sapevo anche prima di leggere questa cosa!»
«Per avere maggiori informazioni consultare "Tutto ciò che c'è da sapere sugli Animagus" di Tom Geen.» lesse Peter, indicando agli amici una scritta in piccolo che si trovava in fondo al foglio.
«E ora come facciamo? Non credo ch-» iniziò a dire James, ma si bloccò sentendo il rumore di una pila di libri rovesciarsi a terra.
Lily cercò di non fiatare, nonostante sapeva che questa volta era davvero impossibile che non l'avessero sentita.
«Sir» sussurrò James, indicandogli la fonte del rumore e avvicinandosi pericorosamente a lei.
«Non è possibile!» esclamò. «Guardate chi è venuto a fare una passeggiata notturna senza permesso.»
Lily, ormai scoperta, si alzò in piedi fieramente e con altrettanto orgogliò disse: «Non sono l'unica che non sta rispettando le regole, se è per questo, ma per questa volta chiuderò un occhio e non avvertirò la McGranitt di questa vostra uscita notturna. Buonanotte!»
«Ehi, ehi, ehi, Evans, dove credi di andare?» le domandò Sirius, bloccandola con una forte stretta del braccio.
«Lasciami, Black.» gli disse acidamente.
Sirius la ignorò e proseguì: «Ci stavi spiando?»
«Perché? Avete qualcosa da nascondere?» chiese l'altra con un ghigno.
«Non si risponde a domanda con un'altra domanda, Lily.» disse James, allontanando la mano di Sirius da intorno al braccio di lei.
«Non chiamarmi Lily.» disse fredda.
«Ragazzi, ho sentito dei rumori!» esclamò Peter, che era rimasto silenzioso fino a quel momento.
«Peter, non è possibile che tu senta sempre rumori sospetti!» esclamò Sirius, prima di sentire la voce di Gazza provenire da dietro alla porta della Biblioteca.
«Andiamo!» disse James, muovendosi tra gli scaffali, seguito da Sirius e Peter.
«Buona fortuna, Evans!» esclamò Sirius, sorridendole.
Lily rimase ferma per qualche istante e poi corse dietro ai tre Malandrini.
«James, non possiamo usarlo con lei!» esclamò Sirius disperato vedendo Lily correre dietro di loro.
James si voltò di scatto e rivolto a Lily che li aveva raggiunti disse: «Se vuoi essere aiutata ora, dovrai aiutarci tu con... una cosa. Siamo intesi?»
«Va bene.» disse quest'ultima sbrigativa.
«James, io non credo che dovremmo far-» iniziò a dire Sirius, a cui l'idea di una Evans in punizione non dispiaceva per niente.
«Giuralo.» insistette, invece, James e aggiunse: «E non dovrai raccontare a nessuno quello che vedrai!»
«Ragazzi, sta arrivando!» squittì Peter, sentendo dei passi avvicinarsi.
«Giuro!» promise Lily.
James allora tirò fuori da una tasca un qualcosa di fluente e color grigio argento che ricadde con morbidezza sulle sue mani nodose in un mucchietto di pieghe lucenti.
Lily riuscì a vedere appena in tempo comparire un luccichio negli occhi color nocciola di James mentre mostrava il tessuto, che poi quest'ultimo sparì insieme a Sirius e Peter.
Rimase qualche secondo a fissare il punto dove erano spariti, senza capire cosa fosse successo
«Ahi!» mormorò, sentendosi tirare per un braccio e ritrovandosi sotto una stoffa argentea insieme ai tre Malandrini.
«Cosa diavolo sarebbe quest-» iniziò a borbottare.
Peter, però, le fece segno di tacere mettendosi un dito paffutello sulle labbra.
«Ci spuntano i piedi!» esclamò preoccupato Sirius. «Siamo troppi. Qualcuno deve sacrificarsi per la causa... Evans!»
«Sarebbe questa la galenteria che ti rende famoso tra le ragazzine?» domandò Lily, fingendosi stupefatta.
«Se non la smettete di parlare e non muovete quei piedi per uscire di qui, io...» iniziò a dire Peter preoccupato. «Muovetevi e basta.» concluse.
Mrs Purr comparve dietro a uno scaffale della Biblioteca e iniziò a miagolare nella loro direzione.
«STUDENTI FUORI DAL LETTO!» iniziò a gridare Gazza, sentendo la gatta miagolare e comparendo dietro di lei.
Lily tirò uno strattone al tessuto e lo tese in modo da coprire tutto il loro corpo, lasciando, però, così scoperta la parte dietro che non era visibile al guardiano.
Gazza cercò di vedere nel punto dove stava guardando la gatta, ma non vedendo o sentendo nessuno, mormorò: «L'età, Mrs Purr. È l'età!»
E scomparve di nuovo dietro lo scaffale.
I quattro non fecero nemmeno in tempo a tirare un sospiro di sollievo dopo che il vecchio guardiano era scomparso alla loro vista, che quest'ultimo ricomparve dietro allo scaffale per vedere se qualche ingenuo scolaretto si fosse nascosto nel buio.
Confermando, però, che non c'era veramente nessuno, biascicò un «Mh...» e scomparve di nuovo.
«Salvi!» esclamò James poco dopo, non vedendo più ritornare il guardiano. «Ci devi un favore.» proseguì, puntando gli occhi su Lily.
«Se non ci fossi stata io avrebbe visto i piedi spuntare da sotto il... Che cos'è?» chiese, sfiorando con le dita affusolate la stoffa argentea.
«Lily Evans che non sa qualcosa!» esclamò Sirius.
«Il Mantello dell'invisibilità.» le rispose, invece, tranquillamente James e aggiunse: «Comunque se non ci fossi stata tu i piedi non sarebbero nemmeno spuntati.»
«Pensatela come volete. Io, però, intanto torno a dormire. A mai più!» disse Lily, incamminandosi verso la porta della Biblioteca, ma anche questa volta fu bloccata dalla salda presa di Sirius. «Black, non vorrei tornare a ripetermi... M-o-l-l-a-m-i!» disse scandendo bene le parole per essere sicura che l'altro le capisse.
«Non sono mongoloide!» esclamò Sirius offeso, mollando la presa. «Comunque devi mantenere l'accordo.»
Lily roteò gli occhi per far notare il suo disappunto e poi sbuffò: «Proprio tu mi vieni a parlare di accordi da mantenere? Comunque, se proprio devo, manterrò la mia promessa nei limiti del possibile.»
«Beh allora siamo d'accordo!» esclamò James entusiasta. «Pet, fai vedere alla Evans il libro che hai trovato.»
Peter mostrò a Lily la vecchia pagina del libro che teneva ancora stretto tra le braccia e le indicò la piccola scritta.
«Non sappiamo dove sia questo libro.» sussurrò con voce pastosa.
«"Tutto ciò che c'è da sapere sugli Animagus"?» chiese Lily stupita. «Perché volete saperlo?»
«Non è affar tuo.» le sibilò Sirius, che non cercava nemmeno di nascondere l'odio che provava nei confronti di Lily.
Quest'ultima sbuffò e poi disse: «Penso che un libro del genere possa trovarsi solo nel Reparto Proibito... È una magia molto complessa e pericolosa, se non viene usata nel modo opportuno.»
«Grazie.» disse Peter timidamente.
«Allora posso andare ora?» chiese Lily, che non vedeva l'ora di potersi allontanare dai tre Malandrini.
Quest'ultimi le fecero segno di sì con la mano e, mentre Lily si stava già allontanando, James le disse: «Ricordati che hai promesso di non dire niente!»
Lily non rispose e, senza girarsi, sollevò le mani in segno di resa.

Si allontanò a passo svelto dalla Biblioteca ed era già nella propria Sala Comune, quando sentì degli strani lamenti provenire da un angolo della Sala.
Si avvicinò silenziosamente, cercandone nel buio l'origine.
«Remus!» esclamò, vedendo il ragazzo, coperto di cerotti e ferite appena chiuse, contorcersi su una poltroncina rossa.
Aveva la pella giallastra e profonde occhiaie appena sotto le palpebre chiuse, le mani erano strette in un forte pugno ed erano poggiate sul torace esile.
Lily passò quasi involontariamente la mano tra i capelli di Remus: non riusciva a capire cosa gli fosse successo e chi gli avesse medicato le ferite.
Ma appena sentì le voci degli altri tre Malandrini avvicinarsi alla Sala Comune, le fu subito tutto chiaro.
Si allontanò a passo svelto dal ragazzo e corse verso il suo Dormitorio: non voleva che Remus fosse obbligato a dirglielo, in fondo per lui lei era nessuno.
Chiuse la porta della propria camera e chiuse gli occhi, cercando di riuscire a capacitarsi della terribile verità che aveva appena scoperto.
Quella fu la prima volta che vide i Malandrini con occhi diversi, perché in fondo quanti altri amici avrebbero fatto lo stesso per un Lupo Mannaro?





NdA: Eccomi qua! Lo ammetto: vi ho fatto aspettare un'eternità e avrei anche una decina di motivi per giusticare questo mio ritardo, ma alla fine credo sia più giusto chiedervi solo scusa.
Parlando del capitolo, ormai credo che abbiate capito com'è "inquadrata" la  storia: essendo che si tratta di ricordi di Lily, la "telecamera" è puntata sempre su di lei e possiamo (potete) vedere e sentire solo quello che vede e sente lei.
Il capitolo è ambientato al quinto anno dei nostri friends (che stanno per diventare Animagus) e quindi l'odio tra Lily e James si sente ancora.
Quest'ultimo in particolare, però, sta già cambiando: la prende in giro, le fa scherzi e crede anche di odiarla, ma nel momento in cui lei rischia di essere beccata da Gazza l'aiuta.
Sirius dal canto suo ha probabilmente iniziato a intuire il cambiamento che sta avvenendo in James (che come ho detto è un cambiamento quasi impercettibile) e quindi odia ancora di più Lily.
Amo il rapporto tra Sirius e Lily, questo odiarsi e poi scoprirsi così simili e diventare grandi amici (pippe mentali a gogò).
Ah ancora una cosa: Lily se ne fa un baffo che Remus sia un Lupo Mannaro, ma trova comunque onorevole il comportamento degli altri tre (che continuerà a considerare degli idioti).
E bom non vi dico altro e intrattengo oltre!
Un bacio,
_malandrina


 
   
 
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