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Autore: miky923    02/04/2016    4 recensioni
La storia narra le vicende di Naruto proprio come nell'anime/manga, ma con situazioni, eventi e incontri diversi.
Scusate per l'orribile prologo, spero tanto che la storia vi piaccia. Lasciate una recensione (positive e negative).
Genere: Avventura, Azione, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Kurama, Naruto Uzumaki, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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“Sono Ibiki Morino, e per quest'anno sarò io l'esaminatore della prima prova per gli esami chunin. Ora muovetevi a prendere il posto che vi è stato assegnato.” Ordinò l'uomo con la bandana.

Dopo che tutti si furono seduti alcuni jonin comparsi insieme a Ibiki distribuirono dei fogli, posandoli sui banchi rivolti verso il basso.

-Cavolo non una prova scritta vi prego!- Pensò Naruto iniziando ad andare in panico afferrandosi la testa con le mani.

“Naruto-kun.” Chiamò la ragazza vicino a lui.

“Oh Hinata!” Salutò Naruto sorpreso per non essersi accorto dell'arrivo della ragazza.

“Facciamo del nostro meglio.” Disse la ragazza timidamente.

Akitsu intanto aveva osservato l'atteggiamento di Hinata e aveva fatto un piccolo ringhio come per delimitare il territorio su Naruto, anche se nessuno la aveva sentita eccetto il biondo.

“Non girate ancora i vostri fogli, ora vi dirò le regole di questa prova e non accetto domande.” Disse Hibiki avvicinandosi verso la lavagna e iniziando a scrivere.

“Partirete tutti con 10 punti a testa e ve ne verrà tolto uno per ogni risposta errata. Per il conteggio finale verranno contati i punti complessivi per squadra. Quindi ogni squadra competerà per vedere quanti punti riesce a mantenere partendo da un totale di 30 punti. ” Continuò a spiegare.

“Inoltre a chi verrà sorpreso copiare o imbrogliare verranno sottratti altri due punti. Se puntate a diventare dei chunin comportatevi da degni ninja.” Disse con un piccolo sorriso.

Naruto si girò verso i lati della stanza notando tutti i jonin seduti con un blocchetto degli appunti e una penna a testa.

“Ultima regola, chi arriva a zero punti o non da nessuna risposta verrà bocciato insieme alla sua squadra.” Disse infine causando un sussulto dalla maggior parte dei presenti.

-Haku mi ammazza Haku mi ammazza Haku mi ammazza.- Pensò Naruto completamente andato in crisi e sbattendo la testa sul tavolo.

Bee lo guardò alzando un sopracciglio e nascondendo l'ampio sorriso che gli era comparso in volto, mentre Hinata guardava il ragazzo in soggezione non sapendo come comportarsi.

“Avete un'ora a disposizione. Cominciate!” Ordinò Ibiki e tutti voltarono il foglio.

-Ok forza non c'è problema. Anche se all'accademia nessuno mi ha insegnato nulla, Akitsu, Kurama e Yoken mi hanno istruito bene. Andrà alla grande.- Pensò Naruto dandosi delle pacche sulle guance e girando il foglio guardandolo.

Il primo quesito riguardava un riquadro pieno di simboli e bisognava decifrarne il codice inserito all'interno.

-Ok prima meglio leggerle tutte.- Pensò passando alle domande dopo.

Dopo averle lette tutte capì che non conosceva la risposta a nessuna delle domande. L'unica speranza che gli rimaneva era la decima domanda, ma sarebbe stata data solamente dopo 45 minuti dall'inizio della prova.

-Ok devo calmarmi e rilassarmi.- Disse tra se.

-Kurama mi puoi aiutare?- Domandò alla sua coinquilina dentro di se.

Non ricevendo risposta Naruto chiuse gli occhi e si concentrò entrando all'interno del sigillo.

“Hey Kurama, ho bisogno di te.” Chiamò Naruto entrando attraverso le sbarre.

La volpe si stava ancora muovendo avanti e indietro all'interno della gabbia presa dall'agitazione.

Dannazione avere Shukaku, Matatabi e Gyuki tra i piedi complica le cose.” Borbottò tra se.

“Kurama?”

In più due jinchuuriki fanno parte della nuvola e non hanno un bel rapporto con Konoha, probabilmente sono stati mandati per Naruto. Avevo detto a Zabuza che era ancora troppo presto per creare una reputazione al moccioso.” Disse emettendo un ringhio nervoso.

“Kurama!” La chiamò urlando per sovrastare i tuoni provocati dai pesanti passi della volpe.

Oh Naruto.” Disse prendendo la forma della ragazza dai capelli rossi.

“Che ci fai qua?” Domandò ancora nervosa torturando con le dita una ciocca di capelli.

“Dai Kurama adesso calmati. Se ce ne sarà bisogno combatterò contro di loro per te, inoltre sei il demone più forte di tutti quindi non c'è nulla da temere.” Disse Naruto puntandosi il pollice al petto e sorridendo ampiamente.

La ragazza lo guardò intenerita sapendo che il ragazzo avrebbe affrontato quegli odiosi dei suoi fratelli se ce ne fosse stato bisogno, ma non poteva fare a meno di gonfiarsi di orgoglio nel sentirsi dire che era la più forte tra tutti. Certo questo lei lo sapeva già ma venire lodata cosi le faceva sempre un bel effetto.

“Forza adulatore che non sei altro. Di cosa avevi bisogno?” Chiese la ragazza sorridendogli.

“Ecco sto facendo la prima prova dell'esame e... bhe è una prova scritta.” Disse imbarazzato.

Kurama emise un piccolo sospiro vedendo il ragazzo davanti a se in difficoltà per cosi poco.

“Non ti assicuro nulla ma diamo un'occhiata a questa prova.”

Naruto tornato alla realtà si concentrò sul foglio e lesse in fretta le domande, mentre Kurama le osservava attraverso i suoi occhi.

“Naruto... La maggior parte di queste domande sono fate in modo che anche i ninja più esperti abbiano problemi a rispondere. Non hai pensato che questa prova avesse un doppio fine?” Chiese Kurama già intuendo in cosa consistesse la vera prova.

-In che senso?- Domandò confuso, e la ragazza scosse la testa sconsolata.

“Lascia perdere, comunque non so rispondere a nessuna di queste domande.”

-Come no?-

“Essendo un gigantesco demone non è che mi sia mai servito decifrare codici segreti o sapere a che angolazione deve essere lanciato un kunai. L'unica domanda a cui potrebbe aiutarti Akitsu è la sette.”

Naruto la rilesse attentamente. La domanda chiedeva il nome dei signori delle evocazioni dei tre ninja leggendari.

-Tu non ne conosci nemmeno uno?-

“Se ricordo bene quando ero rinchiusa in tua madre ho sentito che le tre evocazioni dei ninja leggendari erano i rospi, i serpenti e le lumache. Molto prima di essere imprigionata in Mito conobbi Katsuyu la regina delle lumache, Gamamaru sovrano dei rospi e Yamata no Orochi signore dei serpenti. Ma parliamo di decenni fa, di sicuro saranno cambiati da allora, per questo è meglio se domandi ad Akitsu.” Disse dopo aver elencato i sovrani che aveva conosciuto di persona.

-Ok!- Rispose felice sentendosi rassicurato del poter rispondere ad almeno una delle domande.

“Aki.” Chiamò Naruto picchiettando con la penna sulla testa della volpe addormentata su di lui.

“Mhm?” Mugugnò socchiudendo gli occhi.

“Aiutami a rispondere a questa.” Sussurrò a bassissima voce.

Akitsu grazie al suo udito sviluppato non ebbe problemi a sentirlo e lesse la domanda da lui indicata senza scendere dalla sua testa.

“I signori delle evocazioni si chiamano Katsuyu per le lumache, Gamabunta per i rospi e Manda per i serpenti.” Rispose con un filo di voce per non farsi sentire da nessun altro.

Naruto non avendo l'udito allenato come la compagna riuscì a sentire a fatica che aveva parlato, non distinguendo però le parole.

“Non ti ho sentito. Puoi ripetere?” Chiese tenendo sempre basso il tono di voce.

“Ho detto che si chiamano Katsuyu, Gamabunta e Manda.”

“Cosa?”

“Katsuyu, Gamabunta e Manda.” Ripetè leggermente stizzita aumentando il tono di voce scandendo bene i nomi.

Bee sentendo parlare al suo fianco guardò con la coda dell'occhio il suo compagno jinchuuriki, e alzò un sopracciglio divertito vedendo il biondo parlare con la volpe posata sulla sua testa. Anche Hinata si era voltata verso il ragazzo per cui provava una profonda cotta e si sorprese nel sentire la piccola volpe dire qualcosa. Naruto ancora concentrato nel capire cosa diceva Akitsu non notò gli sguardi diretti a lui.

“Aki non riesco a sentirti! Parla più forte!” Disse Naruto nervoso iniziando a sentirsi osservato e temendo che fosse uno degli esaminatori a scrutarlo.

“HO DETTO CHE SI CHIAMANO KATSUYU, GAMABUNTA E MANDA.” Disse perdendo la pazienza.

La stanza piombò ancora più nel silenzio di quanto fosse prima. L'unico suono che si sentiva era la penna di Naruto che scorreva sul foglio, rispondendo alla domanda. Hinata lo stava fissando paralizzata, Bee tratteneva a stento le risate e qualche fila più indietro come lui anche Kiba si mordeva la lingua per non scoppiare a ridere. Haku era rimasta più o meno impassibile, l'unica dimostrazione della sua sorpresa era la contrazione di un sopracciglio e l'incrinatura di uno dei suoi finissimi specchi sparpagliati per la stanza che si frantumò. Yugito guardò attentamente la piccola volpe e Naruto che rispondeva alla domanda non accorgendosi in che situazione si trovasse. Alcune file più in la a Sakura gli venne quasi un infarto quando davanti a lei si frantumò uno specchio pressoché invisibile, provocando un forte rumore man mano che i frammenti cadevano a terra. Alcuni jonin esaminatori guardavano confusi allo spettacolo davanti a loro, mentre Izumo e Kotetsu sorrisero non aspettandosi niente di meno da quella peste di Naruto. Akitsu accorgendosi di cosa aveva appena fatto si mise seduta, guardandosi intorno e boccheggiando appena non sapendo se dire qualcosa o restare in silenzio. Dopo aver incrociato il suo sguardo sperduto con quello rigido e impassibile di Ibiki scese con un balzo dalla testa di Naruto, e con le orecchie basse si mosse tra i banchi osservata dalla maggior parte dei genin e saltò in grembo ad Haku, dove si appallottolò nascondendo il muso tra il ventre della ragazza e la sua coda. Quando Naruto ebbe finito di rispondere alla domanda alzò lo sguardo con un ampio sorriso, che scemò non appena si accorse che tutti stavano fissando lui.

“Ehmm... Cosa?” Domandò ignaro di tutto guardandosi intorno.

Ibiki chiuse gli occhi per un istante non mostrando nessuna emozione. Certo quel ragazzino sarebbe morto se avesse commesso una cavolata del genere durante una missione, ma doveva ammettere che usare quella piccola volpe per ricavare informazioni era una tecnica interessante. Dando una rapida occhiata a tutti contò varie squadre eliminate perchè sorpresi a imbrogliare più volte.

“Ora vi comunicherò la decima domanda, prima però c'è un'altra regola. Chi deciderà di affrontare questa domanda e la sbaglierà gli sarà cancellato il diritto di frequentare nuovamente l'esame chunin. Chi invece si ritira potrà ritentare nuovamente l'esame la prossima volta.” Spiegò Ibiki con sguardo freddo e vigile scrutando i presenti.

-Bhe anche se va male basterà trovare un altro modo per farsi un reputazione.- Pensò Naruto.

Solo poche squadre si ritirarono mentre la maggior parte decisero di affrontare la domanda. Ibiki scosse la testa e sospirò. Il biondo e quella volpe avevano distrutto l'atmosfera di disagio e oppressione che aveva costruito all'inizio della prova, facendo in modo che gli altri genin si rilassassero.

“Bene, a tutti quelli che sono rimasti complimenti. Avete superato la prima prova.” Disse Ibiki con un ampio sorriso.

Ad un tratto sfondando la finestra in fondo all'aula dove si trovava la cattedra entrò qualcuno avvolto completamente in uno straccio nero, dal quale uscirono quattro kunai che si impiantarono due sul soffitto e due a terra aprendo lo straccio davanti alla lavagna. Ora a fianco di Ibiki di fronte allo striscione si trovava una ragazza che scrutava tutti i genin con un sorriso alquanto inquietante.

“Te ne sono rimasti parecchi Ibiki, la prima prova è stata decisamente troppo semplice.” Sbuffò incrociando le braccia al petto.

-E questa svampita chi è?- Pensò Naruto osservandola con sguardo indagatore.

“Quest'anno ci sono parecchi tipi interessanti.”

“Poco importa, ci penserò io a sfoltirli. Ora tutti quanti ascoltatemi! Sono Anko Mitarashi e sarò l'esaminatrice per la seconda prova. Ora muovetevi e seguitemi.” Ordinò prima di saltare fuori dalla finestra da cui era entrata.

 

Poco dopo.

 

In breve tempo tutti avevano raggiunto Anko davanti ad uno dei cancelli che portavano alla foresta della morte. La maggior parte dei genin stavano ascoltando la spiegazione della prova, mentre altri erano in disparte a parlare o a tenere d'occhio gli altri, prestando però sempre attenzione alla spiegazione dell'esame.

“È una fortuna che prima non ci abbiano bocciati, devi fare più attenzione altrimenti rischi che il piano fallisca ancora prima di cominciare.” Disse Haku a Naruto e alla piccola volpe tornata sulla testa del biondo.

“Scusa Haku. Non aveva capito che il test metteva alla prova la nostra capacità di ricavare informazioni. Se lo avessi saputo non mi sarei agitato tanto per rispondere ad almeno una domanda. Scusami.” Disse guardandola con occhi supplicanti.

Haku sorrise dolcemente al comportamento infantile di Naruto e gli posò una mano sulla spalla.

“Dai non è andata cosi male. Grazie ad Akitsu ti sei fatto mettere in mostra già dalla prima prova.”

“Vero! Ancora un po di fama e saremmo pronti a mettere in atto il nostro piano.” Disse Naruto sghignazzando.

“Dobbiamo muoverci.” Disse Akitsu indicando con il muso il tendone dove consegnavano i rotoli del cielo e della terra.

“Si. Andiamo!” Disse Naruto con rinnovato vigore, seguito presto dalla ragazza di ghiaccio.

Poco lontano da loro Yugito aveva ascoltato attentamente la loro conversazione, sperando di capire cosa passasse per la testa del possessore del Kyuubi.

“Yo Yugito, scoperto nulla?” Domandò Bee vedendo il biondo allontanarsi.

“Sembra che Naruto abbia una sorta di piano da compiere durante gli esami. Non so di cosa si tratti nello specifico però.”

“Appena possiamo al piccolo nove chiediamo ♪” Canticchiò Bee.

“Non credo sia cosi idiota da spifferare tutto. Ma possiamo sempre provare.” Disse avviandosi anche lei a prendere il rotolo.

 

Qualche minuto dopo.

 

Naruto, Haku e Akitsu trasformata in forma umana si trovavano in piedi alla base di un grande albero formando un cerchio.

“Ora ci dividiamo e ci prenderemo più rotoli possibili per ridurre le squadre nemiche da affrontare in seguito. Ci ritroveremo qui appena inizierà a calare il sole, meglio non muoversi da soli quando è buio.” Disse Naruto prestando attenzione intorno a lui.

Le due ragazze fecero un segno d'assenso prima che tutti e tre si allontanassero in direzioni diverse.

 

Alcune ore dopo.

 

“E anche questa è andata.” Disse Naruto con un ampio sorriso.

Si avvicinò ai tre genin di Konoha che aveva appena sconfitto e iniziò a frugare nelle loro tasche finchè non trovò il rotolo del cielo.

“E con questo fanno otto. Direi che può bastare.” Pensò ad alta voce inserendo il rotolo nello zaino insieme a tutti gli altri e volgendo lo sguardo verso il cielo, diventato ormai rosso per via del sole che calava.

Ad un tratto Naruto sentì un brivido percorrergli la schiena e si girò di scatto non trovando nessuna minaccia. Facendo un respiro profondo si calmò e si guardò intorno ascoltando attentamente ogni suono. L'atmosfera che si respirava in quel momento era simile a quando aveva incontrato Zabuza per la prima volta, ma questa volta era molto peggio. Quando riuscì a sentire il suono di uno scontro in lontananza, non perse tempo a pensarci e si diresse subito verso la sorgente dell'intento omicida che opprimeva l'area saltando di albero in albero, finchè non raggiunse le vicinanze del luogo dello scontro e si nascose tra le foglie di un ramo.

“Prendo in prestito la tua mano Orochimaru.” Disse Anko afferrando la mano sinistra dello strano uomo con la faccia rovinata, mentre l'altra mano era bloccata al tronco insieme a quella di lui impiantate da un kunai.

Naruto per un momento vide la sagoma distorta di un serpente viola a due teste uscire dal ramo alle spalle della donna.

“Vorresti suicidarti insieme a me? Quella è solo una mia copia.” Disse l'uomo che si era spostato in un ramo su un albero vicino.

“Mi deludi. Ora che sei una rispettabile jonin di questo villaggio non mi aspettavo che usassi le tecniche che ti ho insegnato io.” Continuò con un ghigno di scherno e alzò l'indice e il medio concentrando una piccola quantità di chakra intorno a se e Anko cadde in ginocchio tenendosi il collo.

“Non dirmi che sei venuto per uccidere l'hokage.” Disse la ragazza più come una domanda respirando a fatica.

Naruto resta calmo e ragiona. È totalmente fuori dalla tua portata.” Avvertì Kurama nella testa del ragazzo ma questo aveva cominciato a stringere i pugni con forza e prestava totale attenzione all'interazione dei due davanti a lui.

“Uhuhu... Forse si forse no. Ora come ora quel vecchiaccio non è la mia priorità. Pensavo di lasciare il segno maledetto a qualche ninja notevole. Il piccolo erede del clan Uchiha sarà un perfetto contenitore per me in futuro.” Rispose strappandosi la parte di faccia rovinata, rivelando sotto di essa la pelle bianca senza un graffio.

“Non provare a sospendere l'esame Anko. Ci sono anche tre sottoposti del mio villaggio che partecipano all'esame e ho intenzione di vedere cosa succede fino alla fine. Se qualcuno proverà ad intralciarmi sarà la fine per il villaggio della foglia e ogni suo singolo abitante.” Avvertì iniziando a scomparire in una nuvola di fumo partendo dai piedi, ma venne scagliato contro il tronco di un albero vicino da un pugno in pieno volto.

Anko spalancò gli occhi totalmente sorpresa quando vide Naruto in piedi dove si trovava fino ad un istante fa il suo vecchio maestro.

“Non so chi sei o cosa vuoi. Ma non ti permetto di parlare male del vecchio hokage e di minacciare le mie persone care che vivono in questo villaggio.” Disse Naruto puntando il pugno contro Orochimaru.

“Uhuhu le tue persone care? Non temere, ti prometto che quando giungerà il momento le eliminerò personalmente con le mie mani.” Ridacchiò l'uomo allungando il corpo intorno al ramo sopra al cratere che aveva creato nel tronco.

“Vedi di chiudere quella boccaccia.” Ringhiò Naruto con disprezzo.

Il biondo saltò sul ramo dove si trovava l'uomo serpente e corse verso di lui con l'intenzione di colpirlo nuovamente. Orochimaru alzò una manica mostrando un strano tatuaggio che gli saliva lungo il braccio e passò con il pollice una scia di sangue su di esso. Con uno sbuffo di fumo comparve un gigantesco serpente che scagliò in aria Naruto colpendolo con il muso come se niente fosse. Anko vedendo quello che stava accadendo cercò di alzarsi per salvare il moccioso, ma il dolore lancinante provocato dal segno maledetto la costrinse nuovamente in ginocchio.

“Dannazione! Tecnica dell'ombra del serpente!” Convocò la tecnica Anko e dalla sua manica uscirono due serpenti che si scagliarono contro Orochimaru posizionato sulla testa del serpente gigante.

Con un sorrisetto l'uomo congiunse le mani difronte a se e soffiò fuori una vampata di fuoco che incenerì i due serpenti.

“Non pensavo che giocando con quel moccioso ti saresti ingelosita cosi Anko. Ora penso anche a te.” Disse con il sorriso diventato un ghigno e il gigantesco serpente spalancò le fauci diretto verso di lei.

Quando il serpente era vicino alla ragazza dal cielo cadde Naruto come un fulmine rosso e colpì il serpente con un potente calcio sul muso che lo fece svenire.

Ci resterai secco prima o poi se continui a fare l'eroe.” Disse con un sospiro Kurama scuotendo la testa, sapendo che ormai convincerlo a scappare era inutile.

Naruto ora stava in piedi tra Anko e il serpente svenuto. Gli occhi rossi avevano le pupille dilatate e le unghie, come i canini e i segni sulle guance erano diventati più pronunciati. Il chakra rosso che fuoriusciva da lui lo aveva avvolto come un mantello e un prolungamento simile ad una coda si era avvolto intorno ad Anko. La jonin sapeva benissimo a chi appartenesse quel strano chakra, e quando vide che si avvolgeva intorno a lei si ritrasse pronta a provare un dolore ancora peggiore di quello precedente, ma al contrario gli effetti del segno maledetto sembrarono svanire, e perse conoscenza a causa della fatica.

“Non mi aspettavo di trovare il contenitore del nove code in questo posto.” Disse Orochimaru tirando velocemente fuori la lingua e bloccando i movimenti di Naruto con essa.

“Lasciami andare schifoso serpente!” Ordinò Naruto dimenandosi senza successo.

L'uomo tirò il ragazzo alla sua altezza e gli alzò la maglia scoprendo il sigillo sulla pancia.

-Mhmm sembra che il ragazzo stia usando il potere del demone di sua spontanea volontà.- Pensò osservando il sigillo.

“Sigillo pentastico!” Disse piantando le cinque dita intorno al sigillo che rinchiudeva il Kyuubi.

In un attimo il chakra che aveva avvolto il ragazzo iniziò a dissolversi e i tratti demoniaci iniziarono a rittrarsi.

-Dopo dodici anni mi aspettavo che il sigillo si stesse rompendo, ma non mi aspettavo che il chakra del Kyuubi reagisse in simbiosi con quello del ragazzo. Potrebbe essere un soggetto interessante in futuro.- Pensò rilasciando il ragazzo che teneva bloccato con la lingua ma quando la stava per ritirare venne afferrata e strattonato verso il biondo. Naruto colpì Orochimaru in pieno volto spingendolo qualche metro indietro e quando questo si preparò a reagire vide il ragazzo cadere in ginocchio svenuto e rotolare giù dal serpente atterrando a terra con un forte tonfo. Sentendo qualcosa colarli sul viso Orochimaru portò la mano sulla fronte, ma dove doveva trovarsi il copri fronte del suono ora risaltavano cinque segni lasciati dagli artigli del ragazzo.

“Uhuhu si, sarà decisamente interessante.” Disse riuscendo a scorgere nella mano del ragazzo il suo copri fronte e se ne andò in uno sbuffo di fumo.

 

Qualche ora dopo.

 

Anko aprì gli occhi di scatto e si alzò immediatamente a sedere. Nonostante fosse notte fonda riusciva a distinguere benissimo le bianche maschere rappresentanti degli animali indossate dalle squadre speciali di Konoha intorno a se.

“Anko cosa è successo?” Domandò uno degli uomini.

La ragazza si portò una mano alle tempie ripensando allo scontro contro Orochimaru e dell'arrivo del moccioso.

“Il ragazzo. Dove è il moccioso?” Chiese guardandosi intorno.

“Non c'era nessun altro oltre a lei.” Rispose un altro anbu.

Anko passo per un attimo le dita sul segno maledetto, ripensando come il ragazzo lo avesse soppresso con il chakra del demone.

“Ordinate a tutti i jonin di mantenere la guardia alta, Orochimaru è tornato ma non so ancora le sue vere intenzioni.”

“Se è Orochimaru dobbiamo subito interrompere l'esame.”

“No, tra i partecipanti ci sono anche dei suoi uomini, e poi non sappiamo come potrebbe reagire. Avviserò l'Hokage e gli dirò tutto quello che ho scoperto, sarà lui a decidere cosa fare. Voi allertate i jonin per il villaggio ma che nessuno agisca chiaro?”

Gli anbu intorno a lei annuirono e sparirono in un lampo, seguiti subito dopo da lei.

 

Poco lontano.

 

“Cavolo che male.” Mugugnò Naruto girandosi di lato e tenendo le mani premute all'altezza del sigillo che bruciava.

“Ti avevo avvertito che a forza di fare l'eroe avresti rischiato.” Lo sgridò Kurama con voce calma passandogli una mano sulla fronte che scottava.

Naruto borbottò ancora qualcosa chiudendosi ancora più a palla sperando che stringendo le braccia al ventre allietasse il dolore. La ragazza con i capelli rossi si sedette accanto a lui sul pavimento bagnato della sua prigione e osservò i cancelli della gabbia attorcigliati da numerosi serpenti che strisciavano uno sull'altro.

“Finchè non riuscirai a spezzare il nuovo sigillo non potrai più usare il mio chakra o comunicare con me, ma ci sarò sempre.” Disse con un piccolo sorriso notando che il ragazzino si era addormentato.

 

Esterno del sigillo.

 

Il corpo inconscio di Naruto giaceva vicino ad un piccolo falò scoppiettante, riparato dalla vista esterna da due grandi massi sui lati e da un albero che chiudeva uno dei due accessi. L'unico modo di accedere in quel piccolo rifugio naturale era dall'alto o dall'unico accesso lasciato aperto tra le due rocce che dava su un piccolo fiumiciattolo. Sedute dall'altra parte del falò a vegliare sul ragazzo svenuto si trovavano Akitsu e Haku immerse nel silenzio. Le due ragazze dopo che si furono ritrovate attesero l'arrivo del loro compagno in uno stato di inquietudine che aumentava man mano che il tempo passava. Quando percepirono il chakra di Kurama in lontananza si diressero il più velocemente possibile verso di esso. Una volta arrivate trovarono Naruto a terra svenuto a fianco ad un gigantesco serpente anch'esso svenuto. Ora si trovavano la, ad osservare il ragazzo che si stringeva il ventre con le braccia e il volto imperlato di sudore. Ogni dieci minuti Haku si sarebbe spostata e avrebbe posato una mano sulla fronte di Naruto abbassandoli la febbre utilizzando il ghiaccio, mentre Akitsu continuava a fissare con sguardo vuoto il copri fronte che il biondo stringeva tra le dita quando lo trovarono.

“Come sta?” Domandò Akitsu alla compagna tornata a sedersi accanto a lei.

“Non bene. La febbre continua ad alzarsi, e sembra che il suo stesso chakra sia andato in confusione a causa del strano sigillo posto sopra quello di Kurama.” Rispose Haku.

“Appena si alza il sole andiamo a cercare quei tre del villaggio del suono.” Disse Akitsu stringendo con forza il copri fronte di metallo tra le mani torcendolo.

 

Mattina.

 

“Ti prego Sasuke... Smettila.” Pregò Sakura abbracciando da dietro il moro.

Piano piano il sigillo maledetto che si era espanso per metà del corpo di Sasuke inizio a ridursi fino a tornare alla sua forma base sul collo.

“Sasuke, sei troppo forte per noi.” Disse Dosu posando a terra il proprio rotolo.

“Prendi questo rotolo per ringraziarti della tua generosità.” Disse avvicinandosi verso Zaku con le braccia distrutte da Sasuke, e Kin piuttosto contusa.

Dosu si sentì improvvisamente afferrare ad una gamba e sollevare per aria prima di essere sbattuto a terra con violenza due volte e lanciato in direzione dei suoi due compagni. Quando si voltò per vedere chi lo avesse attaccato cosi all'improvviso restò pietrificato come tutti i ninja della foglia presenti nel vedere un lungo braccio nero uscire dal terreno, che si dimenò e contorse prima di svanire in una pozza nera.

“C-cosa era?” Domandò Kin intimorita dalla cosa che aveva visto.

“Proprio voi stavamo cercando.”

Tutti videro Haku in piedi poco lontana dai tre ninja del suono. Dosu stava per aprire bocca quando senti una leggera risata ancora alle sue spalle e voltandosi vide una ragazza mai vista formarsi davanti ai suoi occhi dalla pozza nera da cui era uscito il braccio.

“Neji?” Domandò Tenten al compagno vedendolo che si era improvvisamente irrigidito.

“Chi sono?” Chiese Choji a Shikamaru.

“Uff come faccio a saperlo?” Sospirò il ragazzo grattandosi la testa e guardando le due arrivate.

“Quella con i capelli lisci se non sbaglio è la nuova compagna di Naruto, mentre l'altra non so chi sia.”

“Anche l'altra è una compagna del ragazzo.” Continuò Neji rivolto verso i suoi due compagni che avevano ascoltato Shikamaru, e tornando poi a osservare Akitsu con il byakugan attivato.

L'attenzione di tutti venne attirata dai ninja del suono ora agonizzanti a terra. Zaku era riverso a terra svenuto, mentre Dosu aveva le braccia e le gambe impallate al terreno da dei spuntoni di ghiaccio ma era ancora cosciente. Akitsu intanto aveva preso Kin per il collo con un solo braccio e la aveva sollevata da terra come niente.

“Ora per l'ultima volta, uno di voi è cosi gentile da venire con noi? Sapete, non vorrei dover diventare violenta.” Disse Akitsu con un sorrisetto, trattenendo a stento la voglia di pestare a sangue quei tre.

“S-si.” Rispose Kin aggrappandosi alla mano cercando di allentare la presa.

“Ottimo!” Disse Akitsu lasciandola cadere a terra in malo modo.

“Andiamo. È passato già troppo tempo.” Disse Haku iniziando a incamminarsi verso il loro rifugio provvisorio.

Rin si alzò barcollante aiutata in parte da Akitsu che le fece segno di seguire Haku e lei chiuse la fila.

-Prima Sasuke e ora questo Naruto. Che cosa hai in mente di fare Orochimaru?- Pensò Dosu iniziando a concentrare le vibrazioni provocate dai suoi bracciali per frantumare gli spuntoni di ghiaccio che lo bloccavano.

I genin della foglia si guardarono non dicendo nulla, non capendo cosa fosse successo tra i compagni di Naruto e il trio del suono.

 

Rifugio provvisorio.

 

Kin era inginocchiata a fianco di Naruto e controllava il sigillo sul ventre di Naruto, mentre le due ragazze attendevano fuori stando in allerta per eventuali nemici.

  
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