Ciau…lo so che
sono in stra-ritardo, ma dovevo aggiornare un paio di ff vecchie che non ho
toccato per mesi. Vi chiedo di perdonarmi per avervi fatto attendere
tanto…SCUSATE!!!!!!
Spero comunque che il
capitolo vi piaccia…!!!!!
Allora…questo
è il primo dei 3 cap che comprendono la parte “ricerche”. Ho dovuto suddividerla più per
praticità che per altro.
Buona lettura…
“
Parole che si perdono nel vuoto…
…promesse che riecheggiano
nel silenzio…
…la fiducia che si scioglie
come la neve al tiepido sole primaverile…”
Ricerche
Una voce nel buio
Chocola Mellieur camminava a
testa alta per le strade di quello che, fino a poche ore prima, era stato il
suo Regno; il passo deciso e calibrato le davano una sicurezza che molti
neppure sognavano.
Al suo passaggio tutti si
voltavano e la squadravano con sufficienza e indifferenza, ma lei non ci faceva
caso e continuava imperterrita per la sua strada. I mormorii e i bisbigli
accompagnati da occhiate e dita puntate contro erano per lei solo il segno di
quanto poco il popolo sapesse cosa stava succedendo; per loro andava tutto
bene, non c’erano pericoli all’orizzonte e la vita scorreva serena
e tranquilla come sempre.
Per loro questo era Extramondo in quel periodo! E l’azione
compiuta dalla loro ex-Regina era solo un segno di codardia e mancanza di
fiducia, in se stessa e nel Regno.
Ma a Chocola, delle loro
opinioni, non importava nulla. Tutto calcolato: se l’era aspettata quella
reazione! E nemmeno le accuse che, poco prima, suo nonno le aveva mosso contro
le avevano fatto un qualche effetto.
“ Tu disonori in nostro nome e lo stesso
Extramondo!” le aveva urlato
contro preda della rabbia. “
Sarebbe stato meglio se Vanilla non ti avesse mai ceduto il trono quel giorno,
almeno ora avremmo una Regina degna di questo titolo, e non una ragazzina che
molla tutto perché non ha voglia di regnare o si sente poco motivata. Un Regina codarda e menefreghista! Ecco cosa sei! Va al
diavolo e non osare mai più ripresentarti qui!”
Chocola ricordava di aver
sorriso dolcemente al nonno e di averlo abbracciato per un nano secondo prima
di staccarsi e osservare il suo viso sconcertato; gli aveva dato un bacio sulla
guancia e, dopo avergli sussurrato un flebile “ Addio.”, se n’era andata a testa alta,
lasciando il vecchio con gli occhi ancora sbarrati e mille domande che gli
rodevano l’anima.
La ragazza abbassò la
testa prima di rialzarla ad osservare il sole che stava pian piano tramontando
segnando la fine di un’avventura, così come il sole che sarebbe
sorto avrebbe illuminato l’alba di un nuovo giorno, un giorno dal quale
in poi Extramondo avrebbe avuto una nuova e vecchia regina insieme.
Candy aveva accettato di
guidare nuovamente il Regno, e ora spettava a lei saper fare del suo meglio
affinché
Chocola osservò per
l’ultima volta i volti delle persone che le camminavano accanto, che la
superavano e le lanciavano occhiate poco benevoli;
poi, improvvisamente, i suoi occhi si posarono su un gruppo di bambini dalle
voci allegre e gioiose. Di colpo seppe che ciò che aveva fatto era la
cosa giusta. Perché era anche per loro, per quei bambini che giocavano e
ridevano spensierati che aveva preso quella decisione; dovevano riuscire in
quello che si erano prefissati per poter offrire un futuro alle nuove
generazioni.
I bambini sarebbero
cresciuti, e lo avrebbero fatto in un mondo in cui splendeva la luce, e non
dove la violenza perpetrava causando morte e dolore.
Anche e soprattutto per loro
dovevano combattere.
÷ ÷ ÷ ÷ ÷
Il sole era ormai scomparso
da tempo dal cielo di Extramondo, e aveva lasciato il posto alla notte scura.
Chocola, insieme a Pierre,
Houx e Saule si trovava ora seduta nel salotto di Vanilla, a preparare la
partenza che sarebbe giunta di lì a poco.
“ Allora,” iniziò Saule. “ come ci
muoviamo?” chiese mentre levitava a pochi centimetri da terra, imitato
dal fratello; Pierre era invece seduto su una sedia e Vanilla e Chocola
occupavano il divano.
“ Bè, dato che
l’unico indizio che abbiamo è il sogno di Chocola…io
proporrei di partire da lì.” Disse Pierre spostando lo sguardo dai
ragazzi alla rossa.
“ Hai detto di aver
visto un cuore, giusto?” le chiese Houx a testa in giu.
Lei annuì. “ Si,a ma quando ho provato a toccarlo si è allontanato
da me fino a scomparire.” Raccontò la ragazza ripensando la sogno. “ Non ne avevo mai visto uno simile.”
Tutti annuirono, tutti tranne
Pierre che sembrava perso in chissà quali pensieri; Chocola lo
notò e gli andò vicino sventolandogli una mano davanti agli occhi.
“ Eh?” fece lui
come svegliandosi da un sogno ad occhi aperti.
“ A che stavi
pensando?” gli chiese la ragazza mentre anche gli altri si avvicinavano
curiosi.
“ Niente.”
Sospirò il biondo stancamente, ma l’espressione della rossa la
diceva lunga, e lui dovette arrendersi davanti ai suoi occhi. “ Pensavo
che, forse, c’è un posto dove possiamo
trovare le risposte che cerchiamo.”
“ Dove?” chiese
Vanilla portandosi le gambe al seno a circondandole con le braccia.
Pierre li fissò per un
momento uno ad uno. “ Nel Labyrinth Library!”
“ Il Labyrinth Library???” chiesero in coro con un’espressione sorpresa
dipinta sul volto.
Il biondo sospirò
chiudendo gli occhi. “ Si, il Labyrinth
Library.” Annuì con voce bassa. “ Si tratta di una
biblioteca segreta che esiste ai confini di Extramondo, al confine del nostro
mondo.”
“ In confine…del
nostro mondo?!” fece Houx senza capire.
“ Gia.”
Sospirò Chocola avvicinandosi alla finestra e poggiandovi sopra la
fronte. “ Il confine…quello che nessuno ha mai
osato superare, la barriera che divide noi
dalla fine. Ne avevo sentito
parlare quando studiavo la storia di Extramondo per diventare Regina, ma tutto
quello che ho sentito sono solo leggende, non credevo che ci fosse davvero un
qualche collegamento.” Aggiunse rivolta a Pierre
che sorrise mestamente.
“ in teoria dovrebbe
essere così, ma…lo sai come si dice, no?” le chiese con
un’alzata di spalle. “ Tutte le leggende hanno un fondo di
verità!”
La rossa annuì ma non
rispose; nella sua mente scorrevano veloci immagini che aveva visto tempo
addietro, 10 anni prima per l’esattezza, e si chiedeva se fosse mai
possibile che quello che pensava fosse giusto. Perché se così
fosse stato, allora tutto quello che aveva creduto possibile avrebbe smesso di
esistere, e l’impossibile sarebbe divenuto il suo pane quotidiano. Gia
una volta, in passato, si era trovata nella stessa situazione – anche
quella volta il mondo le aveva mostrato un altro lato – e come allora
aveva l’impressione che sarebbe andata a finire.
Guerra!
Ecco cosa le urlava quella
situazione che l’aveva portata a guadagnarsi l’odio e il
risentimento di Extramondo, il Regno ch’era stato suo ma a cui lei aveva
voluto rinunciare!
Portò lo sguardo
all’orizzonte, dove ormai non poteva vedere più nulla; chiuse gli
occhi e poi si voltò verso Pierre per fissarlo così intensamente
da spaventarlo quasi.
“ Pierre, devi portarsi
nel Labyrinth Library!” decretò decisa come mai.
Non si sarebbe tirata
indietro da quelle situazione, lei stessa aveva deciso
la sua strada, e l’avrebbe percorsa fino alla fine. A qualunque costo.
Pierre annuì con il
capo alla decisione della ragazza mentre Houx, Saule e Vanilla sorridevano alla
loro amica; erano tutti d’accordo sul da farsi. E l’avrebbero
fatto!
÷ ÷ ÷ ÷ ÷
“ AAAAAH!!!”
Chocola prese al volo la mano
di Vanilla che stava per essere trascinata via dal vento che sferzava tutto
ciò che trovava sul suo cammino.
“ Grazie
Chocola…” disse la bionda riprendendo quota e tirando un sospiro di
sollievo.
La rossa annuì con la
testa e aumentò la velocità fino ad arrivare di pari passo con
Pierre.
“ Quanto manca?”
gli chiese quasi urlando a causa degli ululati del vento.
“ Non molto. Tranquilla ” Disse il ragazzo. “ Ma da qui in
poi è meglio stare attenti; la zona è piena di rischi e
trappole.”
“ Adesso si che sono
tranquilla!” ribatté lei alzandosi ancora di più,
fregandosene del dolore che le procuravano le sferzate gelide sulla pelle del
viso.
Guardò in basso non
riuscendo a vedere nulla se non una coltre di nebbia impenetrabile; aveva come
l’impressione che più andassero avanti e più sarebbe stato
poi difficile tornare indietro.
Certo aveva gia letto di quel
posto, ma la fine com’era
descritta nei libri non era nulla in confronto alla realtà che aveva
davanti in quel momento. Intorno a lei solo vento e nebbia. Nessuna traccia di
vita, ne di morte. Come se quel posto fosse stato
abbandonato da chissà quanto tempo.
Ricordava molto bene cosa
dicevano i libri riguardo a quel posto, e anche le ammonizioni!
Quel luogo era proibito agli abitanti di Extramondo!
Nessuno avrebbe mai dovuto
metterci piede a meno che non volesse incorrere nella rabbia del Consiglio dei
Saggi, e Chocola sapeva bene quanto potessero essere restii a cambiare idea su
qualcosa.
Quei 10 anni da Regina le
aveva insegnato qualcosa.
Una mano le batté
sulla spalla risvegliandola dai suoi pensieri e Pierre le fece cenno di
scendere di quota.
“ Ah,
finalmente!” dissero Houx e Saule quanto toccarono terra.
“ Non abbassate la
guardia per così poco.” Li redarguì Pierre serio come non
mai. “ Questo è solo l’inizio!”
“ EH?!?!?!?”
Chocola rise istintivamente
davanti alle loro facce, ma non poté fare a meno di chiedermi come
“ Ti ricordo che ero il
Principe dei Malefici.” Le disse sospirando, intuendo i suoi pensieri.
“ Molte volte mi hanno parlato di questo posto; pare che avessero
intenzione di entrarvi in qualche modo, ma non ci sono mai riusciti a quanto ne
so io. E per di più noi vivevamo agli estremi confini del Regno. Ovviamente mai così lontani, ma
diciamo abbastanza vicini a questo posto.”
“ Ma
allora…” Vanilla guardò prima Chocola e poi Pierre con
un’espressione indecifrabile.
“ Allora cosa?” incalzò Saule.
“ Allora…ci
troviamo nel territorio dei Malefici.” Disse tutto d’un fiato la
ragazza trattenendo il respiro.
Il sangue gelò nelle
vene di tutti, consci improvvisamente che si trovavano in pieno territorio
nemico e che, naturalmente, si sarebbero potuti aspettare un attacco da un
momento all’altro.
“ Non credo che
corriamo pericoli.” Chocola diede voce ai suoi pensieri quasi senza
rendersene conto. “ Vi ricordate? I Malefici hanno provato ad arrivare in
questo posto, ma non ci sono mai riusciti. Dico bene,
Pierre?” aggiunse rivolta al ragazzo che annuì.
“ Chocola ha ragione.
L’unico pericolo che corriamo è quello che rappresenta il luogo
stesso in cui ci troviamo adesso.”
Non aveva nemmeno finito di
parlare quando, improvvisamente, il terreno sotto ai loro piedi si
tramutò in ghiaccio come d’incanto; il CRACK che sentirono i ragazzi non era proprio un suono rassicurante
per così dire, ecco…
“ Ho sentito male,
vero?” chiese Houx iniziando a sudare freddo seguito dal fratello.
“ No, non cred…AAAAAAAH!!!”
Chocola urlò mentre il
terreno si sfaldava sotto di lei e li faceva precipitare nel vuoto più
vuoto.
“ NON RIESCO HA VOLARE!!!” gridò la rossa cercando in tutti i modi di
riprendere quota.
“ NON CREDO SIA
POSSIBILE.” Le rispose Pierre. “ PROBABILMENTE
“ PERFETTO!”
decretò Houx. “ QUALCHE IDEA???”
Ma la risposta era ovviamente
negativa.
Chocola guardò il
nulla che si apriva sempre più minaccioso sotto di lei, e un terribile
groppo alla gola le impedì di urlare; forse sarebbe stato meglio se
avesse potuto farlo, almeno si sarebbe liberata sia della paura sia
dell’adrenalina che in quel momento le scorrevano come fiumi nelle vene.
Chiuse gli occhi e
cercò dentro di se la calma che le serviva per dominare la situazione e,
proprio in quel momento, tutto accadde.
[Chocola…]
[Chocola…]
[Chocola!]
Aprì gli occhi e lo rivide.
Il Cuore!
Proprio come la prima volta,
con gli stessi colori luminosi che cercavano di sopraffare gli altri e la
stessa luce che l’aveva in qualche modo tranquillizzata. Cercò
come la prima volta di sfiorarlo e quello, come la prima volta, si ritrasse al
suo tocco.
La ragazza si portò
una mano sul cuore, delusa e amareggiata da quella situazione.
“ Perché hai
paura di me?” chiese involontariamente; le parole erano uscite da sole
dalle sue labbra, e non le avevano dato il tempo per poterle fermare.
Chocola rimase ferma,
sorridendo come una sciocca, a chiedersi come fosse possibile che un Cuore
rispondesse ad una domanda. Era davvero messa male…!?
[Chocola…]
Di nuovo!
Di nuovo quella voce la stava
chiamando!
Ma chi era? A chi apparteneva
quel tono dolce e al contempo deciso? Un tono che aveva gia sentito in
passato… Un tono che non aveva mai posseduto in realtà…
“ Chi sei?”
chiese guardandosi intorno, ma trovando solo il buio.
“ Io sono te.” Rispose la voce. “
O almeno…quello che ne rimane…”
“ C-Cosa
significa?” chiese la rossa mentre, chissà perché,
l’inquietudine s’impadroniva di lei.
“ Vieni Chocola…” la invitò con voce suadente. “ Vieni…”
La ragazza si ritrasse
istintivamente scuotendo la testa. “ N-No…” sussurrò
flebile, quasi inudibile.
“ Devi tornare…” disse la voce con tono triste e addolorato. “ Devi tornare ad essere quella che
eri…”
“ Promettimi che tornerai…”
“ Prometti…”
E tutto si spense,
così com’era iniziato tutto finì.
Chocola aprì di scatto
gli occhi e si ritrasse tanto violentemente che l’aria che la circondava
la ferì…fisicamente!
Raddrizzò la schiena
assumendo una posizione fiera e determinata e, senza sapere perché,
allargò le braccia quasi a voler abbracciare tutto e tutti; Vanilla,
Pierre, Houx e Saule sgranarono gli occhi nel vedere il comportamento anomalo
della ragazza, ma non poterono formulare nessun pensiero coerente che smisero
di cadere. Si ritrovarono sospesi a mezz’aria, con il vuoto sotto di
loro, e il nulla sopra.
Chocola, con le braccia
ancora aperte, chiuse gli occhi ed inspirò quanta più aria
poté prima di battere le mani l’una contro l’altra fino a
provocare un’onda d’urto immensa, che spazzò via tutto
quello che trovò sulla sua strada.
I suoi amici furono costretti
a chiudere gli occhi per non restare accecati da tanta potenza.
Poi, come tutto era iniziato,
finì!
La coscienza di Chocola prese
a svanire lentamente, fino a farla piombare nell’oblio più tetro.
[Chocola…!]
Allora…che ne
pensate??? Come inizio delle ricerche
com’è????
Grazie mille a sara85
e a Paretta che continuano a seguirmi commentato anche. Mi fa davvero piacere.
Grazie di cuore!!!
E grazie anche a:
Allen_Anne_Black [Contatta]
BAbyDany94 [Contatta]
fulmy
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Paretta [Contatta]
redeagle86 [Contatta]
_chocola_
[Contatta]
_NeMeSiS_
[Contatta]
…per aver
aggiunto questa storia tra i preferiti. Grazie davvero!!!
Al prossimo capitolo.
Baci…Rain!!!