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Autore: Theyaremyworld    02/04/2016    0 recensioni
Cosa succederebbe se ad un tratto ti svegliassi non essendo più la stessa persona di prima?
Come reagiresti alla vista di angeli e demoni?
Come affronteresti il tuo destino?
Ma soprattutto: sceglieresti la vita o la morte?
Genere: Azione, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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HALF
-SENZA SCELTA-
 
 
 Ne era sicura.
Era sicura fosse lui.
Non avrebbe potuto dimenticare tanto facilmente il suo volto che vedeva, ormai da un po' di tempo, tutte le notti.
Non poteva dimenticare quel soprabito e la spilletta che portava all'altezza del colletto.
I suoi occhi poi...sì, era lui.
Si avvicinò un po' di più ad Harry stringendogli la maglietta.
<< Harry >> sussurrò per non farsi sentire.
Lui girò il volto quel tanto che bastava per rubarle un'occhiata.
<< Chi è ... >> si sentì la gola secca. Dovette prendere un respiro profondo prima di continuare la frase. << Il ragazzo con il soprabito grigio? >>
Harry sospirò.
<< Non ora, Rosy >>
<< Ma Harry io... >>
<< Non rendere le cose più difficili di quanto sono, dannazione. Ne parleremo dopo >> fu forse il fatto di sapere che dopo lui si sarebbe soffermato a parlare con lei che la spinse a rimanere in silenzio e annuire mentre Harry ritornava a guardare dritto di fronte a sé.
Rosy sbirciò di nuovo alzandosi sulle punte.
Ed eccola lì: la fila di ragazzi e ragazze dall'aria sinistra.
Si soffermò a guardare ancora quel ragazzo in particolare. Non si accorse che lui sentendosi osservato le aveva rivolto uno sguardo con tanto di sorriso tirato. Smise di guardarlo.
<< Harry, è un po' che non ci si vede.  Oh, e i tuoi amici! Come state ragazzi? Louis passato il piccolo mancamento? >>
Rosy sconcertata fece saettare lo sguardo da Louis al ragazzo che si trovava un passo più avanti degli altri.
La sua voce era bassa, il corpo magro rivestito da abiti completamente neri, i capelli scuri che svolazzavano spinti dalla forza del vento.
Come faceva a sapere di Louis e di quell'episodio?
<< Poche chiacchiere, Abel >> rispose deciso Harry. << Per quale dannato motivo hai voluto incontrarci? >> Abel rise.
<< Ottima scelta di parole amico mio! >>
<< Io non sono tuo amico, nessuno di noi lo è. Quindi potresti mettere fine a tutto questo e dire il motivo per cui siamo qui? >>
<< A tempo debito >> rispose tornando serio.
Scrutò ognuno di loro, si prese tutto il tempo che gli serviva.
Rosy alzò lo sguardo sentendosi addosso qualcosa bruciare. Incontrò lo sguardo di Abel.
Lui esitò prima di girarsi e guardare quello che era il ragazzo dei suoi sogni  che annuì.
Come se stessero comunicando tramite dei semplici sguardi. Poi il suo sguardo fu sulla figura slanciata di Harry.
<< Chi è questa bella fanciulla? >> chiese.
Di tutta risposta Harry si parò davanti a lei per coprirla e istintivamente Rosy portò le mani sulla sua vita.
<< Nessuno che ti riguardi >> Abel ricominciò a ridere.
<< Voglio solo sapere il suo nome >> disse come per giustificarsi.
Rosy alzò la testa per guardare Harry e scoprire che il suo sguardo fosse già rivolto verso di lei.
<< Va dietro Louis >> sussurrò.
Lei rivolse esitante uno sguardo al ragazzo che alla sinistra di Harry aveva già allungato il braccio per porgerle la mano. Afferrandola, dopo un sospiro, assunse la stessa posizione di prima dietro a quello che ormai considerava un amico e rimase a guardare. Era l'unica cosa che poteva fare.
<< Si chiama Rosy e con te non ha niente a che fare >> rispose Harry.
<< Già, per ora. >> Un ghigno si dipinse sul volto di Abel ed Harry scattò in avanti per avvicinarsi a lui. L'avrebbe fatto anche Rosy se solo Louis non l'avesse fermata. << Rosy, no >> aveva detto.
<< Se solo ti azzardi a toccarla... >> iniziò a dire, ma Abel non lo lasciò finire.
<< Non scaldarti troppo. Sono a conoscenza della sua ignoranza riguardo tutto questo. Non vorrai mica farglielo capire nel più brutale dei modi vero? >>
<< Non è nostra intenzione. >> La voce, stavolta decisa, di Liam tuonò in quello spazio aperto.
Abel iniziò ad avvicinarsi sempre di più fino a quando Harry non gli si parò davanti di nuovo.
<< Forse non sono stato chiaro >> ringhiò << non devi nemmeno avvicinarti. Non azzardarti nemmeno a pensare di poterla toccare o ti stacco la testa. E sai benissimo che sono in grado di farlo. >>
Rosy rimase colpita. Forse più per il fatto che Harry stesse cercando di proteggerla che dalle parole orribili che aveva usato. Stavano succedendo troppe cose per poter assimilare ogni singola parola che usciva dalla bocca dei ragazzi. Forse neanche si era davvero accorta di quell'ultima affermazione di Harry.
La sua mente e i suoi occhi erano già corsi ad Abel piegò di poco la testa guardando Harry e aggrottando le sopracciglia. Solo pochi attimi dopo, come se avesse avuto un'illuminazione, spalancò gli occhi.
<< È lei. Quella ti è stata destinata! Non è forse così, Harry? >>
Destinata?
Era ancora di lei che stavano parlando? Lei era destinata a qualcuno? E dov'era finito il suo libero arbitrio?
No, non era possibile. Lei era lì, con loro, con Harry, perché era lei a volerlo non per uno strano gioco del destino.
Spaesata Rosy guardò gli altri ragazzi: Niall guardava per terra, Zayn scrutava ogni singolo ragazzo davanti a loro, Liam ne guardava solo una.
Curiosa qual era seguì il suo sguardo che si posava sulla piccola figura alla sinistra di Ares.
I lunghi capelli rosso fuoco svolazzavano al vento, anche da quella poca distanza che le divideva riuscì a notare qualche lentiggine sul naso e guance.
Il suo sguardo ricambiava quello di Liam, ma non appena si accorse della curiosità di Rosy cambiò direzione.
Lo puntò a terra e lei vide quanta tristezza c'era dietro.
<< Come ho già detto non ti riguarda >> tuonò Harry facendole riportare l'attenzione su di lui.
<< Louis che succede? >>
<< Sta tranquilla >> sussurrò. Ma come faceva a stare tranquilla se Harry era ad un passo da prendere a sberle Abel?
<< Lo vedremo >> rispose quest'ultimo per poi tornare dal suo gruppo. << Torneremo, e non potrete evitarlo in alcun modo >> continuò procedendo dritto.
Tutti gli altri lo imitarono.
Abel e Ares lanciarono un'ultima occhiata a Rosy, ma lei non se ne accorse. Era troppo impegnata a sperare che Harry stesse fermo.
Le bracci lungo i fianchi, i pugni stretti...ti prego stai  fermo - pensò.
Ma la sua speranza divenne paura in un secondo.
<< Portate Rosy a casa sua e assicuratevi che non esca >> parlò prima di iniziare a camminare nella direzione in cui pochi istanti prima Abel era sparito.
Louis cercava di farla camminare tirando gentilmente il suo braccio, ma Rosy aveva così tanta paura di vederlo andare via -paura che non aveva la più pallida idea da dove provenisse- che si liberò della sua presa e gli corse incontro.
<< No! >>
Non appena lo raggiunse si parò davanti a lui che si fermò per non finirle addosso.
<< Ti ho detto di andare a casa >> la rabbia nella sua voce era più che evidente. Rosy rabbrividì sentendo il suo tono duro, ma non si spostò. Era decisa a non fargli fare qualsiasi cavolata.
Seguire Abel era sicuramente uno sbaglio.
<< Tu dove vai? >>
<< Mi hai sentito, Rosy? >>
<< D'accordo. Sì, ci vado a casa, ma solo se tu vieni con me. >>
Parlò così velocemente che non si rese nemmeno conto di quello che le era uscito dalla bocca.
Lo sguardo di Harry si addolcì un po'  incerto sul da farsi. Poi però, prese la sua mano e cambiò la destinazione.
<< Andiamo >>
Passando davanti agli altri ragazzi Rosy vide Zayn tirare Liam dalla manica della camicia.
<< Liam, andiamo. Lasciala andare >> aveva sussurrato.
 
 
Abel, davanti al resto del gruppo affiancato da Ares e Lodovic, camminava a passo deciso con l'immagine di Rosy in testa.
L'aveva riconosciuta subito nonostante l'avesse vista solo due volte in vita sua. Era bella.
Ed era destinata ad Harry... per ora.
<< Ares >> chiamò
Lui voltò di poco il viso verso di lui. << Si? >>
<< Avrai tua sorella indietro >> disse per poi non parlare più.
Ares sapeva che non lo faceva per fargli un favore: Abel voleva Rosy per sé.
Aveva passato tanto di quel tempo al suo fianco che, senza volerlo, aveva imparato a capire i suoi pensieri e i suoi gesti. Non tanto quanto Harry, ma anche lui ci riusciva.
Si limitò ad annuire sentendo quelle parole e dopo tornò a guardare dritto di fronte a sé.
Lodovic per estraniarsi da quel discorso affiancò sua sorella. Sapeva che Abel avrebbe potuto ucciderlo se si fosse immischiato in questioni importanti per lui. E lo sapeva benissimo: da Abel non potevi fuggire.
<< Che hai Scarlett? >> domandò sussurrando.
Lei lo guardò con gli occhi lucidi poi riportò lo sguardo per terra.
<< Niente >>
<< È ancora per quello vero?! >> sussurrò stizzito mentre lei tornava a fulminarlo con gli occhi. Nel tono della sua voce si poteva leggere tutto il disprezzo che provava. Soprattutto per quanto aveva spinto nel pronunciare "quello".
<< Non chiamarlo in quel modo >> disse a denti stretti
<< Quello, Liam, come vuoi chiamarlo! Dimenticati di lui! Non ha fatto niente per portarti via, se solo avesse tenuto a te ora non saresti qui. Lui non ti vuole >>
<< Sta zitto >> allungò di poco le falcate per superarlo e stringersi con le braccia.
Liam perché mi hai lasciata qui?
Le aveva spezzato il cuore.
Quando Lodovic era arrivato soddisfatto e aveva dichiarato che lui stava solo giocando con lei e le aveva rinfacciato il tutto con un "te lo avevo detto" si era sentita morire.
Lei lo...amava. Per quanto un demone potesse amare.
Le mancava. Le mancava così tanto, ma nemmeno lei aveva avuto altra scelta.
"O lui o la tua famiglia" le era stato detto e se non avesse saputo che per lui fosse solo un gioco, lo avrebbe scelto.
Quanto era doloroso quell'amore impossibile.
 
 
 
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Salve a tutti!
Mi scusa per l'enorme ritardo, ma purtroppo, frequentando l'ultimo anno non ho tutto questo grande tempo per sedermi al computer e rileggere i capitoli e renderli almeno leggibili come vorrei, di conseguenza, non posso nemmeno pubblicarli.
Detto questo mi scuso già per ritardi futuri  che sono sicura ci saranno.
Spero che il capitolo vi piaccia, a presto
Rors x.
 
  
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