Abbraccio
Aveva cercato di essere forte, Vera. Però, quando aveva visto il traghetto andarsene via senza di lei, non aveva più resistito. Tutti i suoi sforzi, gli sforzi dei suoi Pokémon… Gettati al vento. Dai suoi occhi, lucidi e di un blu più intenso del mare che guardava con amarezza, cominciarono a scendere le prime lacrime. Prese a singhiozzare flebilmente, cercando di metabolizzare quella realtà che le sembrava così ingiusta, così sbagliata. Non poteva davvero finire tutto così, era assurdo.
Ash, accanto a lei, si limitava a guardarla in dignitoso silenzio. «Mi dispiace tanto» disse, semplicemente, appoggiandole con delicatezza una mano sul braccio.
Vera alzò di scatto il capo e prese a sfregarsi frettolosamente gli occhi con una mano. Non voleva che lui la vedesse piangere, non doveva vederla piangere: doveva dimostrargli di essere forte e matura. Perciò fatte sparire quelle calde stille abbozzò un sorriso, per fargli credere che era acqua passata e non c'era bisogno che si preoccupasse per lei. Inaspettatamente, prima che potesse aprir bocca, si ritrovò avvolta dalle braccia di Ash. Il suo cuore accelerò bruscamente, era così sconvolta da non riuscire quasi a muoversi. L'aveva fatto davvero o era solo un sogno…?
«Troveremo una soluzione, stai tranquilla» le sussurrò lui, all'orecchio, con la voce estremamente dolce che le riservava solo per pochi momenti e riusciva sempre a rassicurarla.
Vera si limitò ad annuire piano, come in trance, mentre portava le braccia tremanti a stringere la sua vita. Affondò la testa sul suo petto, beandosi del calore che scaturiva dall'insolita ma piacevole vicinanza dei loro corpi. Era un momento magico, dove il tempo sembrava non esistere più. Riprese a singhiozzare, sfogando tutto il reale dolore che si portava dentro, mentre lui con un tenue sorriso le carezzava lentamente i capelli.