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Autore: midori_ninjin    03/04/2016    1 recensioni
Quando non si conosce l'amore si finisce per confonderlo con altro finche la verità non arriva prepotente! Dal testo: "Draco sentiva il tocco, che pareva rovente, dell'altro sulle proprie labbra, sentiva i loro corpi a contatto ma Potter non avanzava ne indietreggiava era lì... Fermo".
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Disclaimer: Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di J. K. Rowling; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro

Allora... Rieccoci qui per un qualcosa (Non so cosa) scritto da me! Spero che piaccia e che qualcuno riesca ad arrivare alla fine! Se poi volete per favore recensite, anche solo per farmi una critica costruttiva!
P.S. Mi ha dato qualche problema il Browser, per inserire il testo, quindi scusate eventuali problemi.

Era in ritardo, tremendamente in ritardo, doveva tornare alla torre del grifondoro! Cercava di camminare il più velocemente possibile, rimanendo comunque silenzioso per evitare di svegliare qualche quadro o addirittura di richiamare l'attenzione di Pix, gli sembrava quasi di sentire la voce di Hermione mentre questa lo sgridava, dicendogli che non poteva sforare sempre il coprifuoco solo per andare chi sa dove a fare chi sa cosa o quella di Ron che ricominciava con la cantilena in cui gli chiedeva cosa andasse a fare tutte le sere dopo cena. Doveva sbrigarsi o qualcuno l'avrebbe potuto trovare, stava giusto controllando se avesse ancora la bacchetta quando alzò gli occhi, giusto in tempo per intravedere una testa bionda prima di scontrarcisi contro e vedere il proprietario della testa bionda cadere all'indietro, mentre lui indietreggiava di qualche passo per la botta sentì un colpo di tosse provenire dal corridoio laterale e, con suo malgrado, dovette apprendere che Piton si era gustato tutta la scena, con un fastidioso ghigno. Si avvicinò ai due, Draco ancora seduto sul pavimento, e guardando principalmente Harry disse.
-E già scattato il coprifuoco punizione entrambi domani dopo cena- Con un accenno di gioia nella voce. Harry non protestò, era consapevole che se non fosse stato richiamato insieme ad un serpeverde probabilmente Piton gli avrebbe levato anche dei punti, così neanche troppo arrabbiato tese la mano verso Draco che era caduto per colpa dello scontro, il gesto fu quasi completamente automatico... Gli sembrava così normale aiutarlo a rialzarsi, si accorse, solo grazie agli sguardi molto sorpresi di Piton e Draco, che quello che stava facendo era tutto fuorché normale. Ovviamente Malfoy allontanò la mano, con un gesto veloce, e si rialzò da solo, Piton riprese la parola e disse.
-Adesso filate nei vostri dormitori- Finita la frase i due si diressero in direzioni opposte, per tornare ai propri dormitori.
E così una decina di secondi più tardi, dopo aver sorpassato la signora grassa ed aver attraversato il passaggio, Harry si ritrovava finalmente nella sala del suo dormitorio dove invece di due visi arrabbiati ne trovò solo uno.
-Ron dov'è Hermione?- Chiese infatti non trovandola nella stanza.
-Domani aveva una lezione importante e così è andata a letto infuriata dicendo che domani la senti... Comunque amico si può sapere dove vai tutti i giorni dopo cena!?-
-Ron te l'ho già detto... prima o poi ve lo dirò!-
-A si certo e nel frattempo magari ti fai beccare pure da un professore mentre sei fuori durante il coprifuoco... Guarda oggi si sono fatte le tre di notte- Ma Harry non rispose guardava solo un angolo della stanza, era strano che proprio Ron gli stesse facendo la paternale, lui non era certo tipo da rimproveri, ma aveva ragione doveva stare più attento, non era affatto sicuro quello che stava facendo.
-E poi mi saltano i nervi a pensare che tu vai chi sa dove-
-Scusa... Ma per ora non voglio dirvi dove vado, ti assicuro che prima o poi vi dirò cosa vado a fare di notte ma ora dovete sopportarmi per un po'-
-Oh tranquillo ormai siamo abituati a sopportarti- Disse Ron accennando un sorriso -Comunque sei fortunato che Hermione non sia qui... Lei sicuramente non si farà incantare da tante belle parole-
-Già... Cosa più importante domani dopo cena non ci sarò ma questa volta perché Piton mi ha messo in punizione-
-Ti ha beccato?-
-Si... E la cosa peggiore e che mi ha beccato con Draco e quindi finirò in punizione con lui-
-Non ti invidio proprio... Forse se domani lo dici ad Hermione prima che possa iniziare con la sua sfuriata potresti riuscire a fargli pena-
-Mi sembra un ottima idea... Almeno non tutto il male viene per nuocere-
-Ti assicuro che se domani la tua punizione sarà con Draco e Piton nuocerà abbastanza-
-Grazie Ron sei di grande consolazione- Finì Harry in un sorriso.
Poi i due andarono a dormire e la mattina seguente, come era prevedibile, Hermione si apprestava a sfogarsi ma quando Harry riuscì a dirgli della punizione lei si calmò molto e disse.
-Harry te l'avevo detto che era una pessima idea aggirarsi per i corridoi della scuola... Be almeno adesso farai più attenzione- Fu sollevato da queste parole di Hermione, per fortuna l'idea di Ron aveva funzionato ed ora l'unica sua preoccupazione era la punizione. Hermione si era addolcita anche perché, giorni prima, una brutta esplosione nell'ora di incantesimi aveva causato ad Harry un inquietante taglio sulla mano sinistra, Madame chips medicò la ferita e disse che gli sarebbe potuto andare molto peggio e che doveva mantenere la fasciatura applicatagli almeno per un mese, così Hermione, passato il terrore dell'evento, era stata grata che non fosse successo niente di peggio.
Harry passo l'intera giornata più serenamente del solito, era quasi sollevato dal fatto che non sarebbe dovuto andare dove andava sempre, fra l'ansia di essere scoperto e la frustrazione del non riuscire a capire tutto, quindi quando finì la cena si diresse verso l'ufficio di Piton senza tante storie, salutando velocemente i due amici.
-Allora io vado... Se non torno per domani...
-Lo sappiamo amico vuoi un funerale modesto e che il tuo ora sia diviso equamente fra noi due... vero?- Harry rise a quell'affermazione di Ron mentre Hermione li guardava vagamente sconvolta dall'ironia del rosso.
Harry arrivo davanti all'ufficio di Piton e quando si decise a bussare fu solo per i passi di Malfoy che si avvicinavano dietro di lui, la scura porta in legno si aprì per lasciar vedere ai due l'angusto laboratorio di Piton.
-Finalmente- Disse quest'ultimo alzandosi dalla scrivania, per poi continuare -Io questa sera ho da fare ma senza alcun preavviso sono arrivate le nuove scorte della scuola e quindi sarete voi a riordinarle... Il lavoro e talmente facile che riuscirebbe a farlo persino un grifondoro- Guardò verso Harry mentre un accenno di risata di Draco faceva da sottofondo - Dovete semplicemente scendere da quella porta e lì estrarre dalle scatole i vari contenitori con dentro i vari ingredienti e riporli nello scaffale indicato dal numero e dalla lettera scritti sui barattoli...- Guardo distrattamente l'orologio alle sue spalle, per poi concludere -Ora devo andare vedete di non fare danni... Quando avrete finito basterà che voi vi tiriate dietro la porta e questa si chiuderà a chiave... Ah un ultima cosa le bacchette sotto non sono ammesse, anche se le portaste non funzionerebbero, quindi lasciatele sulla mia scrivania- E così dicendo uscì dalla porta e scomparve, come anche il rimbombo dei suoi passi che si fece sempre più assente ed impercettibile.
Harry non voleva proprio, quella sera, iniziare a discutere con Draco per stupidaggini e così posò la bacchetta per poi dirigersi veloce verso la porta ed iniziare a scendere le scale che vi erano dietro... Ultimamente svariati avvenimenti poco piacevoli si stavano sommando il calderone che decideva in modo del tutto autonomo quali ingredienti potesse usare Harry, il molliccio che non si sa come aveva deciso di prendere residenza nel suo baule giorni prima e che aveva dovuto neutralizzare, il libro di storia della magia che aveva iniziato a comportarsi come quello di cura delle creature magiche ed infine l'incidente durante l'ora di incantesimi per colpa del quale per poco non perdeva la mano, mentre pensava a quest'ultimo strano evento e scendeva le scale una fitta scossa di dolore l'attraversò, poggiarsi la mano sulla cicatrice fu un gesto automatico ma si accorse solo dopo che il dolore proveniva dalla mano sinistra dove il taglio profondo nascosto da una bendatura aveva iniziato a pulsare in modo spiacevole... Ignorò il dolore e continuò a scendere quella scala a chiocciola, infondo era abituato a sopportare il dolore. La scala era più lunga di quanto si aspettasse e quando finalmente raggiunse l'uscita si volto per controllare che Draco fosse ancora lì per poi andare al centro della stanza ed inginocchiarsi davanti ai svariati scatoloni.
-Saranno un centinaio... Non finiremo mai- Bisbigliò sconsolato più a se stesso che ad un reale interlocutore, mentre Malfoy stranamente silenzioso iniziava ad aprire uno scatolone e si allontanava di qualche scaffale per posare un barattolo di vetro contenente una strana erba nera. Il lavoro continuò in completo silenzio fino alle nove di sera quando Harry pensò ad una cosa.
-Draco cosa facevi alle tre di notte in giro per il castello?-
-Draco?- Si rianimò questo posando un vaso su di uno scaffale.
-Abbiamo la stessa età e ridicolo chiamarti per cognome-
-Sarei molto più felice se non mi rivolgessi la parola-
-Felice...? Non sapevo tu provassi emozioni!- Quello scontro verbale era strano, i due non erano mai riusciti a confrontarsi così, infondo il problema, se vogliamo chiamarlo così, dell'essere maghi era che, appunto, si finiva sempre per cacciare le bacchette per ogni litigio, invece ora erano liberi da quella limitazione e ovviamente la cosa stimolava entrambi.
-Stai sottintendendo che invece sai qualcos'altro di me?- Chiese Malfoy sarcastico, posando un altro contenitore.
-Comunque stai sviando la domanda, che ci facevi alle tre di notte in giro per corridoi-
-Non sono tenuto a risponderti... Comunque potrei farti la stessa domanda- In realtà Malfoy non aveva problemi a dirgli cosa faceva in giro.
-Si... Ma te lo chiesto prima io-
-Questo vuol dire solamente che tu sei più interessato di me alla questione... Se tu mi rispondi io ti rispondo- Ma sapeva che per avere delle risposte da Potter doveva avere una moneta di scambio.
-Ed io mi dovrei fidare-
-Ti do la mia parola... Mantengo sempre la mia parola-
-E va bene... Ero in biblioteca-
-Perché?- Chiese Draco vagamente sorpreso.
-Devo riuscire a prendere una E in pozioni e da circa due settimane sto studiando tutto il materiale che è nella biblioteca riguardante le porzioni-
-Non ce la farai mai-
-Grazie sei di grande sostegno-
-Hogwarts vanta la più vasta biblioteca della magia... Pensare di leggere tutto quello che riguarda le pozioni e da pazzi- Sembrava Hermione.
-Per ora riesco a finire un libro a notte e poi il mattino seguente ne faccio un riassunto... Ho fatto dei calcoli e se continuo con questo regime dovrei riuscire a leggerne un quarto-
-Ti stai impegnando così tanto per una E? Che ci devi fare con una E in pozioni?-
-Ah... no! Una domanda a testa! Che ci facevi in giro di notte alle tre-
-Passeggiavo-
-Cosa?-
-Il serpeverde è sempre pieno di idioti...-
-Lo so- Intervenne Harry.
-Ogni tanto me ne esco di notte per fare due passi in silenzio- Continuò Draco ignorando l'intervento dell'altro.
-Che angoscia-
-Già penso proprio che tu non sappia stare in silenzio-
-Stare in silenzio obbliga a pensare-
-Pensare... Ecco un altra cosa che tu non fai spesso-
-Questo perché se pensi poi arrivi a delle domande... Crei congetture... Elabori risposte... E sbagli... La gente muore e tu sei obbligato a sentirti in colpa- Eccolo il "grande eroe" lì piegato in due su di uno scatolone mentre si passava fra le mani svariati contenitori... E campava in aria discorsi vaneggianti, Draco non se ne capacitava, Potter non era così, lui sorrideva sempre con i suoi amici, si lamentava per i compiti e per l'orario di lezione, vagava per chissà quali stupidi piani e non per studiare e poi aveva sempre quell'aria di astuzia e un pizzico di arroganza quando finiva per litigare con qualche serpeverde.
-Ed anche se pensi a quanto pare arrivi a dei ragionamenti strani e insensati d'altronde almeno tu riesci a mettere su un ragionamento a differenza del tuo amico traditore- Draco stava evidentemente cercando di infastidire Harry ma quest'ultimo era caduto nel vortice di malinconia che ultimamente lo travolgeva sempre più spesso... E a Malfoy vedere Potter così non gli piaceva affatto, era felice quando Harry si arrabbiava tanto a causa sua, essere odiato era meglio di ignorato, ma ora che lui provava questi sentimenti senza un motivo preciso Draco si sentiva confuso. Passarono minuti in completo silenzio, Harry e Draco riordinavano gli ingredienti, non si parlarono ne guardarono fino a quando non si ritrovarono entrambi allo scaffale 76B dove uno doveva posare degli strani fiori cremisi e l'altro delle radici nere come la pece, i due ripiani erano molto vicini, quello di Draco più in basso dell'altro così che questo si dovette inginocchiare, di nuovo, per terra, incredibile nella sua vita non aveva mai dovuto lavorare ed ora si ritrovava sempre per terra per riordinare degli stupidi contenitori.
-Draco c'è la fai a rialzarti?- Chiese Harry vedendo l'altro fermo sui suoi pensieri.
-Eh...?- Si voltò Draco verso Potter, rivedendo la sua mano di nuovo tesa verso di lui, era fastidioso e insistente, e la cosa ancora più fastidiosa era che Malfoy questa volta era stato tentato di allungare anch'esso la sua mano, di lasciarsi aiutare da quel insistente grifondoro, lui, un Malfoy, lasciarsi aiutare da Harry Potter, o ancora peggio un Malfoy che ora si ritrovava praticamente inginocchiato ai piedi di Harry Potter... Ridicolo!
-Draco sicuro di stare bene- Chiese Harry, piegandosi sulle ginocchia per vedere meglio gli occhi di Malfoy stranamente vacui.
-STO BENE!- Sbottò ad un tratto il biondo alzandosi di scatto e spingendo Harry, che cade all'indietro finendo seduto per terra,a questa strana reazione fece da sottofondo un forte rumore di vetri infranti, e il silenzio che la seguì  fu impiegato da entrambi per capire cosa fosse quel rumore, infatti Harry, quando si era piegato verso draco, aveva ancora, nella mano sinistra, il contenitore di vetro che, con la caduta, si era infranto sul pavimento provocando, sulla mano non bendata, una miriade di ferite sanguinanti ancora frastagliate di frammenti di vetro ed un taglio più profondo e preoccupante... Dopo qualche secondo, in cui i due ancora cercavano di inquadrare la situazione, si sentirono in sequenza: dei passi scendere per le ripide scale, una porta aprirsi cigolando ed in fine di nuovo gli stessi passi che si fermavano di fronte agli scatoloni, esitavano e poi si dirigevano fra i vari scaffali cercando evidentemente i due ragazzi. Per questo i due non furono tanto sorpresi quando videro comparire da dietro uno scaffale Piton che si guardava intorno spazientito finché non vide i due.
-Eccovi si può sapere perché non avete finito di sistemare...- Iniziò avvicinandosi, finché non riuscì a vedere la scena e, soprattutto, la mano di Harry, ridotta ad una pozza di sangue. -Si può sapere che diavolo è successo?- Chiese inginocchiandosi verso la mano.
-Eh...? No sono solo inciampato mentre sistemavo un barattolo e...-
-Che pianta conteneva?-
Cosa potava importare che pianta?! Inizio a pensare Harry un tantino infastidito ma poi disse capì e sussurro.
-Fiori di algabranchia- E si ricordò cosa aveva letto su un libro di pozioni la notte scorsa: "I fiori di algabranchia, anche detti fiori emorragici, causano una veloce dilatazione dei vasi sanguigni e un aumento del battito cardiaco, per questo motivo vengono..." Harry cercò di alzarsi ma ricadde all'indietro, evidentemente anemico, mentre il sangue continuava a scendere copioso dalle ferite... Ciò che ricordava poi era che tutto si era fatto stranamente scuro fino a svanire completamente, mentre Piton muoveva la sua bacchetta verso la ferita...
   
 
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