03/04/2016
3 recensioniRating: Verde
Personaggi/Pairing: Kariya Masaki, Kiyama Hiroto, Midorikawa Ryuuji, Ranmaru Kirino
Tipologia: Flash-fiction
Genere: Fluff, Sentimentale
Avvertimenti: Dedicata a Vari China, maledetta tentatrice.
Disclaimer: Personaggi, luoghi, nomi e tutto ciò che deriva dalla trama ufficiale da cui ho elaborato la seguente storia, non mi appartengono.
AH,
LA FAMIGLIA
“Ryuuji,
da dove viene questa?”
Kiyama Hiroto osservava perplesso la tazza a pois colorati che, nuova in mezzo alle altre, aveva attirato la sua attenzione nel momento in cui aveva aperto l'armadietto per apparecchiare la tavola per la colazione.
Il compagno, voltatosi di scatto col mestolo ancora in mano, lo osservò dubbioso: “Non è chiaro? E' la tazza per Ranmaru-kun. Ogni membro della famiglia deve avere la sua per la colazione.”.
“Da quando Kirino-kun è diventato un membro della famiglia?”
“Da quando ha cominciato a restare a cena qui da noi almeno tre sere a settimana?”
“Strano, pensavo da quando gli hai comprato il pigiama e lo spazzolino da denti da tenere nell'armadio di Masaki.”.
“E' naturale che l'abbia fatto, occupa il vecchio futon in camera di Masaki almeno quattro notti a settimana.”.
“...Dovremmo adottarlo?”
“Manco per sogno! E io dovrei sopportare il senpai Kirino tutto il giorno tutti i giorni? No, grazie.”.
Dalla porta della cucina, assonnati, entrarono Kariya e Ranmaru, i quali si andarono a sedere meccanicamente ai lati opposti del tavolo, uno di fronte all'altro, mentre Ryuuji armeggiava col bollitore: “Ti ho preso il tè verde, Ranmaru-kun! E la cioccolata calda per Masaki!” esclamò lui.
Con un sospiro, Hiroto scosse la testa: se si fosse sbrigato, forse sarebbe riuscito ad accompagnare i due ragazzi a scuola in tempo per passare a ordinare un nuovo futon.
Ah, la famiglia.
Kiyama Hiroto osservava perplesso la tazza a pois colorati che, nuova in mezzo alle altre, aveva attirato la sua attenzione nel momento in cui aveva aperto l'armadietto per apparecchiare la tavola per la colazione.
Il compagno, voltatosi di scatto col mestolo ancora in mano, lo osservò dubbioso: “Non è chiaro? E' la tazza per Ranmaru-kun. Ogni membro della famiglia deve avere la sua per la colazione.”.
“Da quando Kirino-kun è diventato un membro della famiglia?”
“Da quando ha cominciato a restare a cena qui da noi almeno tre sere a settimana?”
“Strano, pensavo da quando gli hai comprato il pigiama e lo spazzolino da denti da tenere nell'armadio di Masaki.”.
“E' naturale che l'abbia fatto, occupa il vecchio futon in camera di Masaki almeno quattro notti a settimana.”.
“...Dovremmo adottarlo?”
“Manco per sogno! E io dovrei sopportare il senpai Kirino tutto il giorno tutti i giorni? No, grazie.”.
Dalla porta della cucina, assonnati, entrarono Kariya e Ranmaru, i quali si andarono a sedere meccanicamente ai lati opposti del tavolo, uno di fronte all'altro, mentre Ryuuji armeggiava col bollitore: “Ti ho preso il tè verde, Ranmaru-kun! E la cioccolata calda per Masaki!” esclamò lui.
Con un sospiro, Hiroto scosse la testa: se si fosse sbrigato, forse sarebbe riuscito ad accompagnare i due ragazzi a scuola in tempo per passare a ordinare un nuovo futon.
Ah, la famiglia.