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Autore: Oo_Alice_oO    04/04/2016    4 recensioni
La storia segue le vicende dell'anime a partire dall'ultimo episodio. Superato l'esame di Karate, Sana ed Heric riusciranno a parlarsi veramente a cuore aperto?
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Sana Kurata/Rossana Smith, Un po' tutti | Coppie: Sana/Akito
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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POV Sana
 
Questa mattina mi sento una bugiarda, una bugiarda felice sicuramente, ma pur sempre una bugiarda.
Omissione, si chiama omissione, mi suggerisce la testa, ma sedermi tra i banchi di scuola come se niente fosse, non correre dalle mie amiche e raccontare loro gli sviluppi degli ultimi giorni, rivelarle che tra me ed Heric è scoccato qualcosa, mangiare in mensa come un giorno qualunque mentre Heric mi lancia qualche sguardo furtivo per cui devo mantenere il mille per cento della mia calma per non arrossire come un peperone, mi fa sentire una bugiarda.
<< Hey, Sana, c’è qualcosa che non va? Tutto ad un tratto sei diventata rossa! >> mi dice Fanny, guardandomi tra il preoccupato e il perplesso. Ecco, sono una bugiarda e per di più una pessima attrice. Purtroppo devo ammettere che far conciliare testa e corpo è più difficile di quanto temessi.
<< Io, rossa? Cosa? Ma che dici? >> Farnetico sentendomi colpita e affondata. Sana, fai un respiro profondo e contieniti!
<< Alyssa, Terence, non trovate che adesso sia diventata ancora più rossa? >> continua la mia amica. La ucciderò!
<< Sì, più che rossa sta diventando gradualmente porpora… >>
<< … o bordeaux ! >> suggerisce Terence, dopo una lezione sulle tonalità di rosso che gli avrà impartito la sua dolce metà. Insomma, proprio me devono guardare oggi? Fuori c’è il sole, i ciliegi in fiore, gli uccellini canterini, in carretto dei gelati e loro devono prestare attenzione proprio a me e al mio colorito?
<< Ragazzi, sto benissimo! Sarà per via di tutto questo caldo… >> mi giustifico, sventolandomi con un tovagliolo e cercando di evitare gli occhi indiscreti e divertiti di Heric che mi stanno comunicando “e adesso vediamo come te la cavi!”. Maledetto.
<< Forse ha la febbre! >>, diagnostica Fanny imperterrita. Insomma, perché non la smettono di fissarmi?
<< Oh, guardate, fuori vola un dirigibile a forma di arrosticino! >> esclamo, svignandomela di soppiatto mentre i miei amici sono intenti a guardare fuori dalla finestra; ringrazio i Kami di avere degli amici alquanto allocchi, forse non ho perso del tutto le mie doti recitative!
<< Dove pensi di andare? >> Mi ferma Heric, giunta ormai a metà corridoio che separa la mensa dalle aule. Finalmente mi sento libera di arrossire quanto voglio e di sorridere senza dovermi spiegare, non mi ero nemmeno accorta che si era alzato dal tavolo e che mi aveva seguita.
<< Hey, in realtà pensavo di godermi un po’ di sole sul prato, considerata la bellissima giornata e prima che ricomincino le lezioni! >>
<< Vengo con te >> Laconico come sempre, mi affianca e silenziosamente ci incamminiamo verso l’uscita. Giunti sotto un albero ci sdraiamo, il corpo al sole e la testa all’ombra. Avrei voglia di posare la testa sul suo petto, ma ancora un po’ di disagio ci impedisce di essere spontanei come vorremmo. In fondo cosa siamo noi? Ok, non siamo semplici amici, gli amici comuni non si baciano due volte nell’arco di due giorni. Per lo meno, io non ho voglia di baciare Terence, o Charles, o nessun’altro. E nessun altro vorrei che mi baciasse all’infuori di lui. E non credo che Heric abbia l’abitudine di baciare le sue amiche, le sue labbra non si sono posate mai su quelle di Fanny, nemmeno quando contava che stessero insieme. Decisamente l’episodio all’asilo non conta.
<< A che stai pensando? >> mi chiede Heric interrompendo il mio flusso di pensieri, i suoi occhi chiusi che mi concedono di guardarlo come non guardo nessuno mai e i suoi capelli dorati mossi dal vento.
<< A niente >> Mento, per l’ennesima volta in questa giornata, mentre sento le mie gote ridipingersi senza consenso e rifletto su quanto la sua vicinanza mi renda vulnerabile.
<< Se lo dici tu >>
<< Tu… stai pensando a qualcosa? >> Gli chiedo, per spezzare il silenzio che mi imbarazza.
<< Penso… >> le sue braccia incrociate che sorreggono la sua testa << che i nostri amici abbiano capito tutto. >> Spalanco gli occhi e nello stesso momento i suoi si schiudono e si posano sulla mia faccia ancora colorata. Sto decisamente andando in iperventilazione.
<< Cosa? Oh… >> In realtà non so che dire, so soltanto che un pochino mi sento sollevata, a volte preferisco che certe cose si spieghino da sole… perché fare un uso improprio di parole? Un scusa mi scappa dalla bocca e le sue sopracciglia si sollevano curiose. Mi sollevo col busto e nascondo il viso tra le ginocchia, perché sono nata così imbranata in questioni sentimentali?
<< Scusa per cosa? Non è colpa tua, in questo modo offendi la loro intelligenza >>
Risollevo il capo e mi volto per guardarlo dritto negli occhi, quegli occhi sicuri che mi fanno sentire sempre a casa e mi fanno venire voglia di fiondarmi tra le sue braccia. Contieniti Sana, sei a scuola! In realtà non so cosa obiettare e resto zitta, a volte è più semplice così.
<< … e poi… >> continua lui, sorprendendomi << ci stanno fissando dalla finestra da un bel po’ >>
 
POV Heric
 
Camminiamo tutti insieme lungo li viale ormai fiorito. Le ragazze (Terence), considerata la bella giornata, hanno deciso che un gelato prima di tornare a casa da scuola era di dovere. La mia opinione non conta ormai più niente, se obietto vengo azzittito, se non li seguo vengo trascinato, se dico sì non vengo nemmeno ascoltato. Pertanto cammino con le mani in tasca, apparentemente disinteressato ma con l’orecchio teso a sentire cosa hanno da dire qualche passo dietro di me. Spettegolano su un film trasmesso ieri sera in televisione, mentre il mio amico è il mio fianco con una faccia soddisfatta che mi irrita non poco.
<< Sentiamo >> gli dico, giunto al limite della sopportazione e con una vena che mi pulsa imperterrita sulla fronte. In realtà so già che cosa vuole dirmi, come lui sa che se non lo invito a parlare non smetterà mai di guardarmi con quel sorrisino compiaciuto che, al momento, vorrei tanto togliergli dalla faccia.
<< Credo che per questa volta ti passerò la palla >>. La mia irritazione si sta trasformando in emicrania e desidero prendere a calci il primo palo che trovo. Quanto è odioso, non ho mai compreso la necessità di parlare, di essere schietti, di confidarsi. Non sono mica una femminuccia, io.
<< E allora puoi stare anche fresco! >>, gli rispondo di malo modo, accelerando il passo verso la gelateria.
“Non cambierà mai”, riesco a percepire il suo tacito pensiero, ma d’altronde che ci posso fare se sono fatto così?
<< Ragazze >> gli sento dire, voltandomi e notando che si è avvicinato a Sana, la mia Sana, Fanny e Alyssa. Sento odore di guai. << Non trovate che Heric sia più strano del solito? >>
Lei mi guarda, paonazza, perché - per quanto sia un’attrice dalle grandi doti, a detta degli altri – è la persona che più si imbarazza sulla faccia della terra, e quando si imbarazza tende a nascondere la sua agitazione con scene plateali e rumorose. Come tre, due, uno…
<< Ah! Che cosa? Ma no, forse avrà mal di pancia, non è così Heric? >> esclama, causando l’ilarità dei nostri amici, mentre, con non chalance, mi cinge le spalle e posa una mano sulla mia pancia. Gesto che non lascia indifferente nemmeno me che inizio a percepire un certo calore dentro e fuori. Mi starà venendo l’influenza. O è solo vergogna?
<< È inutile che vi nascondiate dietro a un velo, sappiamo già tutto! >> ci annuncia Alyssa puntandoci un dito contro, facendomi sentire in trappola. Sana smette di fare la buffona e si gratta la testa, io alzo gli occhi al cielo e cerco di porre un punto alla discussione.
<< Non sono affari vostri! >>
<< Non saranno affari nostri, ma siamo i vostri amici e non siamo stupidi! Non capisco il senso di tutta questa segretezza, sappiamo benissimo che tra di voi c’è del tenero… >> Quanto vorrei cancellare la faccia di quel saccente per sempre… i miei pensieri omicidi vengono spazzolati dalla mia testa quando lei mi stringe forte la mano e la solleva in segno di resa!
<< Ok, ci avete scoperti, ma adesso finitela, non è carino metterci in imbarazzo! >> La guardo sorpreso; forse con quelle parole ha messo un po’ di chiarezza anche in me, su ciò che siamo, sui suoi sentimenti, e il mio cuore si riempie di gioia. Restano tutti zitti, fermi sul posto, sorridenti, irritanti, stranamente silenziosi.
<< Forza, andiamo! >> Dico, prima di voltarmi e avvolgere con un braccio le spalle di Sana e avviandomi verso la meta pomeridiana. Di nascosto di tutti mi rivolge un sorriso.
Di nascosto di tutti il mio cuore ricambia.
 
 

Angolo autrice
Ciao a tutti! Ecco un nuovo capitolo di questa FF, spero vi piaccia! Personalmente mi divertita a scrivere questi momenti, chissà se strapperò un sorriso anche a voi… ;) Mi raccomando, fatemi sapere cosa ne pensate, nel bene e nel male ^^ A presto!
Alice
 
   
 
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