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Autore: lalluby    05/04/2016    3 recensioni
Margot Harris è una matricola dellla Columbia University con una visione innocente e una paura di cadere.
Calum Hood è il crudele, figlio di un miliardario e un senior della Columbia University con un passato oscuro e un gusto del rischio. Entrambi sono totalmente l'opposto, ma forse, sono solo ciò di cui l'altro ha bisogno.
- - -
- Tu e Calum Hood eravate amici?- Chiesi con cautela. Ma questo anticipava il fatto che io già sapessi la risposta, sorprendendo tutti, il volto di Ashton si dipinse con espressione di amarezza verso il pensiero della sua amicizia con Calum , mascherando il tutto con apatia e fastidio.
- Molto tempo fa. Sono contento che adesso non lo siamo più -
- Perchè? - Chiesi, sperando di ottenere delle risposte e di non essere troppo impulsiva.
- Lunga storia. Ma tutto sommato, lui non è il tipo di persona con la quale vorresti essere impegnata - ( … )
- Penso che ci sia del buono in tutti. Alcune cose... alcune persone, a lui importano - ( … )
Ashton mi guardò , prese un'altra boccata dalla sua sigaretta cercando il mio sguardo. (... ). Ashton portò la sigaretta nel posacenere, schiacciandola contro di esso e guardandola per un attimo.
- Ad Hood non importano le persone. Lui le brucia -
Genere: Dark, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford
Note: AU, Lemon, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Baby, just spend the night




Da: Calum, 05:12 pm.

Hei, stasera hai qualche impegno o sei troppo impegnata ad essere una nerd?

A: Calum, 5:15 pm.

Si,il mio livello di nerdaggine sta crescendo ultimamente.

Da: Calum, 5:16 pm

Ho come l'impressione che tu viva in biblioteca, invece che in un dormitorio.

A: Calum, 5:17 pm.

Che sembrerebbe proprio così.

A: Calum, 5: 17 pm.

Aspetta, perchè non sei mai in biblioteca? Non hai da lavorare ad una tesi di laurea?

Da: Calum, 5:18 pm.

Ho la mia biblioteca.

Da: Calum, 5.20 pm.

Una biblioteca che dovresti preferire.

A: Calum, 5:21 pm.

E dovrei venire?

Da: Calum, 5.21 pm.

Forse...

A: Calum, 5:22 pm.

Devo finire un sacco di letture...

Da: Calum, 5:23 pm.

Non ti distrarrò, devo finire del lavoro anch'io.

A: Calum 5:25 pm.

Non lo so...

Da: Calum, 5:35 pm.

Beh,questo è terribile, ho alcuni libri di Dickens nella mia biblioteca che aspettano di essere letti. Ed è un peccato non poterlo fare dato che è lo scrittore preferito di qualcuno...

A: Calum, 5.37 pm.

...Sei insopportabile, arrivo.

 

* * *

 

 

- Non hai idea di quanto tu sia fortunato ad avere queste edizioni-Dissi, mentre i miei occhi scansionarono la libreria di Calum che andava dal pavimento al soffitto. Quando venni qui la prima volta, vidi solamente la libreria della sua stanza. E rimasi colpita. Ma questa era incredibile. Le pareti della stanza erano ricoperti di libri e alcuni quadri, mentre al centro della stanza vi era un piccolo salottino con un tavolino da caffè.

Questa stanza era accogliente, rispetto al resto dell'attico definito con design minimalista di Calum, e non potei fare a meno di continuare a guardare la biblioteca.

Calum era appoggiato allo stipite della porta con le braccia incrociate al petto, guardandomi divertito.

Alzai lo sguardo. E i miei occhi si illuminarono quando lessero il titolo di una delle mie opere preferiti di Dickens: Grandi Speranze.

-Non ci credo- Espirai, alzandomi sulla punta dei piedi e cercando di prendere il libro.

Calum si fece avanti, solcando le sopracciglia. Ma mi prese in tempo nel momento in cui stetti per perdere l'equilibrio e sorrise come se niente fosse. Successivamente, si appoggiò contro la libreria adiacente, scuotendo la testa mentre io provai nuovamente ad alzarmi sulle punte per cercare di prendere il libro.

-Dio, Margot- Disse Calum, scuotendo la testa e ridendo con una risata che risultò tra l'affetto e frustrazione.

Anche se ero ancora in punta di piedi tenendo in mano il libro, lui torreggiava su di me.

-Non ho intenzione di cadere nuovamente, non ti preoccupare-

Calum alzò le sopracciglia, silenziosamente disse un ''Si, certo''

-Beh,ok, forse ero sul punto di cadere, ma non l'ho fatto! E' questo ciò che conta. Posso controllarmi- Ribattei indignata.

-Non dubito di questo- Disse sinceramente, sorridendo ironicamente- Beh, in molti aspetti-

-Molti aspetti?-

-La maggior parte. La stragrande maggioranza- Sogghignò pieno di sé.

-La stragrande maggioranza? E che ne dici del resto?-

-Beh, sei venuta qui per studiare. Giusto?- Fece un passo più vicino a me e mi appoggiai contro la libreria.

-Si-Dissi a bassa voce, non capendo dove volesse arrivare con questo.

-Ma cosa farai quando farò questo?- Calum si avvicinò ancora di più in modo che i nostri corpi si toccassero appena, i nostri volti erano a pochi centimetri di distanza.

Mi spinsi ulteriormente contro la libreria.

-Io...devo studiare- Dissi, prendendo un breve e superficiale respiro, rimanendo relativamente composta, desiderando di non collassare.

Alzò la mano, le sue dita si muovevano furtivamente sulla mia vita, prima di spingersi in avanti in modo che le sue labbra furono a pochi centimetri di distanza dal mio orecchio.

-Che dire di questo?-

Deglutii.

-Io, ehm, dovrei... devo... devo studiare-

Il mio cuore iniziò ad accelerare, stavo cedendo completamente. Sentii un brivido percorrermi la schiena.

-E...- Si chinò - Questo?-

Riuscii a malapena ad respirare, come sentii le sue labbra sfiorare l'incavo del mio collo. Il suo corpo si premette contro il mio, i miei occhi si chiusero di propria iniziativa mentre i brividi alla schiena si fecero più intensi.

Tutto quello che sentii in quel momento, fu il battito del mio cuore.  Ero a corto di parole, figuriamoci di pensieri.

I miei occhi rimasero ancora chiusi e potei sentire il ronzio della sua voce mentre le sue labbra sfioravano il mio collo.

-Devo dire...- Disse, aprii gli occhi - Hai un eccellente...- Muovendo le labbra più in basso, mentre le sue mani si mossero appena sotto il tessuto della mia maglietta -...Autocontrollo- Mormorò con voce bassa e roca come sfiorò le sue labbra contro la mia pelle e sollevò l'orlo della mia maglietta. Le sue labbra dolorose salirono lentamente fino alla mia mascella, facendomi sciogliere. Le sue mani erano un'allettante tortura e lentamente mi avvicinò sempre di più a se per creare contatto.

-...Ma - E poi all'improvviso, sentii il suo corpo muoversi bruscamente e l'aria intorno a me diventare meno calda. I miei occhi erano ancora aperti, quando misi a fuoco e vidi che aveva il libro che tenevo fra le mani con un sorriso compiaciuto sul suo volto.- Ma, tu lo sapevi già-

E poi posò il libro che teneva tra le mani su una delle poltrone e si sedette di fronte a questa, lasciandomi completamente senza fiato.

 

 

 

* * *

 

 


La tensione tra di noi poteva essere tagliata con un coltello. Avevo un sacco di letture da completare e lentamente stavo finendo la maggior parte delle letture assegnate, sempre sbirciando oltre il mio libro e guardando Calum sulla poltrona di fronte a me.

 

Indossava la sua felpa della Columbia e dei pantaloncini da basket neri. I suoi occhi scuri e penetranti erano incollati sul suo taccuino, sfogliando i suoi appunti pieni di elenchi puntati e grafici.

Erano appena passate le undici, sentii le mie palpebre incominciare a farsi pesanti e avrei preferito fare altro che finire queste letture. Proprio come girai pagina, Calum chiuse il suo taccuino silenziosamente si alzò dalla poltrona, lasciando il suo taccuino e documenti vari in una piccola pila sul tavolino.

Respirò un sospiro di soddisfazione e i miei occhi si bloccarono immediatamente su di lui mentre si passò le dita tra i capelli. Ma Come si voltò a guardarmi, immediatamente portai il mio sguardo sul mio libro trattenendo un sorriso.

Capii che avesse finito e avrei voluto chiedergli dove stesse andando. Ma prima che potessi farlo, vidi con la coda dell'occhio che lasciò tranquillamente la stanza.

Scossi la testa, abbozzando un sorriso.

Quando finii di leggere mi alzai in piedi, chiusi il libro e lo rimisi dentro la mia borsa, appoggiando quest'ultima sopra la poltrona di pelle.

Diedi un ultimo sguardo alla biblioteca per poi chiudere la porta alle mie spalle, percorsi il soggiorno seguendo il dolce profumo di quello che sembrava burro sfrigolante.

Entrai in cucina, vedendo Calum voltato di spalle, sbirciando poi oltre le sue spalle per vedere cosa stesse combinando.

-Vuoi qualcosa da mangiare?- Chiese, tenendo gli occhi sul burro sfrigolante nella padella.

-Cosa stai facendo?-

Fece un cenno verso la ciotola contenente un composto liscio e omogeneo.

-Pancakes-

-Può andare- Dissi a bassa voce, sistemandomi una ciocca dietro l'orecchio e raggiungendo Calum per vedere meglio.

-Hai fatto tu la pastella? -

-No, sono un fottuto disastro in cucina. Nilda aveva preparato la pastella, devo solo fare in modo di non bruciare i pancakes -

Calum si spostò, ritrovandoci fianco a fianco.

Vidi la fiamma impostata al massimo e non potei fare a meno di ridacchiare.

-Beh, impostare la fiamma al massimo è già un buon inizio-

Rise anche lui e gli dissi di impostare la fiamma media come avrebbe dovuto essere. Posai una mano sul granito, aspettando.

-Ecco, così, ora prendi con il mestolo un po' di pastella-

-Proprio così?-

Lui mi guardò e io guardai verso di lui.

-Proprio così-

Prese un po' di pastella con il mestolo, versando velocemente la pastella e facendo schizzare fuori un po' di burro, feci immediatamente un passo indietro non volendomi bruciare con gli schizzi di burro bollente.

-No! Non così in fretta- Feci un passo avanti a lui e ridacchiando per la deformazione del pancake.

Mi porse il mestolo e presi dell'altra pastella, versandola lentamente nella padella, disegnando dei piccoli cerchi con il mestolo appianando la pastella nella padella.

-Devi farlo...lentamente. Vedi? Così- Presi un altro po' di pastella con il mestolo e disegnai con cura nuovamente dei piccoli cerchi. - Ci vuole tempo-

Gli occhi di Calum erano bloccati nei miei e non potei fare a meno di sorridere.

-Allora, come fai a sapere quando il pancake è pronto per essere capovolto?-

-Beh, inizia a gorgogliare la parte superiore. Ma devi avere pazienza- Dissi mettendo il mestolo nel lavandino- E devi aspettare il momento giusto-

Ne capovolsi uno lentamente con la spatola, mentre Calum si appoggiò contro il piano in granito dell'isola della cucina.

-Credo, che questo possa essere capovolto da te- Indicai il pancake deformato che aveva fatto prima Calum e ridacchiò.

-Quattro pancakes sono sufficiente per uno spuntino di mezzanotte, giusto?-

-Si,vanno bene. Vuoi capovolgere gli ultimi due?-

-Certo -Disse, gli porsi la spatola guardandolo come lui mi guardò e poi delicatamente capovolse il pancake senza combinare disastri ed esultò prima di delineare i bordi del pancakes con la spatola. Alzai gli occhi divertita e risi.

Aspettammo un paio di minuti e poi Calum mise i pancakes nel piatto, tirando fuori dal frigo il burro e lo sciroppo d'acero, appoggiano il tutto sul piano in granito dell'isola.

-E tada, pancakes-

Cercò di mettere una noce di burro per decorare la pila di pancakes, ma questa iniziò a sciogliersi. Alla fine, si arrese sbuffando. Mi porse la bottiglia di sciroppo d'acero e ne versai un po' sopra alla pila.

Quando chiusi la bottiglia mi porse una forchetta e condividemmo lo snack, mangiando in silenzio. Beh, fino a che lo schermo del mio cellulare si illuminò iniziando a vibrare.

Era un messaggio, da parte di Ethan, un ragazzo della mia classe di civiltà contemporanea

 

Da: Ethan, 11:41 pm.

Hei, tu e Calum state insieme? Tutto il campus ne parla, ma ho pensato di chiedere direttamente alla fonte.

 

Avrei voluto alzare gli occhi al cielo. Ma poi mi resi conto che probabilmente avrei potuto chiedere anch'io la stessa cosa. Non avevo idea di ''cosa'' fossimo io e Calum.

Tutto quello che sapevo fu che non avevo voglia di dire cosa fossimo realmente io e Calum, ci bastavano già le varie voci che circolavano su entrambi. E non sapevo come avrei potuto reagire se tutti avessero avuto la conferma della nostra relazione. Così feci finta di niente e Calum non lo notò, fortunatamente. Sapevo che lui fosse a conoscenza di queste voci da prima di me. Ma potevo dire che la cosa che lo infastidiva maggiormente era quando io ne venivo a conoscenza.

In seguito ci fu silenzio. Un silenzio confortante.

-Mi piace questo silenzio- Dissi con calma, tagliando con la forchetta il pancake.

-Anche a me-

Calum mi guardò e non potei fare a meno di sorridere.

Continuammo a mangiare in silenzio e quando finimmo, misi il piatto nel lavandino ed iniziai a lavarlo.

-Aspetta,vieni qui-

-Cosa?No, devo finire di lavare il piatto-

-Vieni qui-

Mi voltai e lui raggiunse la mia mano, afferrandola e tirandomi più vicino a lui così i nostri corpi furono perfettamente allineati, appoggiati l'uno contro l'altro.

-Ho aspettato tutta la serata per fare questo-

Alzò la mano e la poggiò sul mio collo, mentre il suo pollice giaceva contro la mia mascella, alzandomi il viso. Non riuscii a togliere il mio sguardo dal suo. Serpeggiò l'altro braccio sulla mia vita. Mi teneva stretta a se con l'avambraccio, appoggiato alla base della mia spina dorsale, facendomi inarcare lievemente all'indietro la schiena.

E poi, le sue labbra, furono sulle mie. Mi catturò in un bacio nei migliore dei modi. Il suo tocco mi provocò un calore piacevole che si diffuse in tutto il  corpo. E mi chiesi se sentirsi in questo modo fosse essere felice dopo tanto tempo, e volere niente di meno che baciare qualcuno che fosse capace di farti provare quel tornado di emozioni.

Mi ritrovai al alzarmi in punta di piedi per approfondire il bacio, godendo del modo in cui la sua bocca si adattasse contro la mia. Feci serpeggiare le mie braccia, allacciandole dietro al suo collo e lentamente lasciai che le miei dita si intrufolassero trai i suoi capelli.

Calum chiuse qualsiasi frammento di spazio tra di noi con un bacio ancora più passionale che quasi mi lasciò senza fiato, tenendo ancora appoggiato il suo avambraccio alla basa della mia spina dorsale e poi lasciò viaggiare l'altra mano sulla mia schiena fino a che questa non fu alla base della mia spina dorsale.

Lasciai le mie dita tracciare la sua nuca e lo sentii emettere un breve e basso gemito contro la mia bocca prima di tirarsi via di poco e borbottare un rapido -Aspetta-.

Fece scorrere le sue mani nella parte anteriore delle mie cosce, alzandomi e facendomi sedere sul piano di lavoro dell'isola.

Ridacchiai contro la sua bocca come lui chiuse lo spazio che ci divideva. Afferrò nuovamente le mie cosce per far agganciare le mie gambe intorno alla sua vita e lo tirai più vicino a me. Il bacio era bisognoso abbastanza, lento e dolce. Fu tutto quello di cui avevo bisogno. Calum mi attirò maggiormente a se e mi sentii come se avessi perso traccia dello spazio e del tempo, prima che mi staccassi dalle sue labbra. Confusamente cercai di raggiungere il mio cellulare. Inarcai la schiena come  iniziò a baciare appena sopra la mia clavicola e improvvisamente sentii come se tutto fosse offuscato come guardai l'ora sul mio cellulare.

12.35 pm.

- Calum, devo andare- Dissi, la mia voce uscì normalmente, intrappolata tra un sospiro ed un gemito.

-No, resta-

Le sue labbra viaggiarono lungo la mia spalla e la sua mano percorse la mia coscia per poi infilarsi sotto la maglietta, facendomi girare la testa quando la nostra pelle si toccò e non permettendomi di scendere dal piano della cucina.

-Sono a piedi e poi sono eccessivamente in ritardo-

- Tesoro, passa qui la notte-

Mi sorprese, mi attirò più vicino a sé, facendo sussultare il mio cuore.

Mi lasciai andare quando fece scontrare nuovamente le sue labbra contro le mie. Facendomi quasi cadere a pezzi. Ma non potevo, dovevo ritornare al campus. Se avessi passato la notte qui, i paparazzi che quotidianamente erano fuori dall'ingresso del palazzo di Calum per vedere tutte le ragazze che entravano e uscivano , avrebbero ottenuto terreno.

-Mmmh, no, non posso-

Non so come arrivammo a questo punto, dove io sentivo il bisogno di essere trattenuta da lui così tanto. Tutto si stava muovendo troppo velocemente, ma non mi interessava.
- Vorrei, ma.... puoi la gente continuerebbe a farci domande-

E sconfitto, lui lentamente si allontanò. Si rimboccò le maniche della sua felpa, esasperato appoggiò la mano sulla nuca.

-Cazzo, hai ragione- Il modo in cui lo disse sembrava come se si stesse scusando. Nessuno di noi due voleva più queste voci, quindi era questo quello che dovevamo fare - Hai ragione- Sospirò.

Scivolai dal piano dell'isola e tornai in biblioteca mettendomi il capotto e afferrando la borsa prima di incontrarlo presso il foyer, guardandolo mentre si appoggiava allo stipite del portone

-E' tardi. Vuoi che chiami il mio autista?-

-No, posso camminare. Starò bene-

-Sicura?-

-Si, ne sono sicura-

-Ok- Mi attirò verso di lui baciandomi un ultima volta, persistendo prima di tirarsi via.

Mi accompagnò fino all'ascensore, aspettando con me fino a che non arrivò. Quando feci per entrare dentro una volta che le porte si aprirono, Calum afferrò velocemente il mio polso, attirandomi nuovamente a se e lasciandomi una bacio sulla fronte indugiando per qualche secondo.

-Devo andare- Mormorai staccandomi lentamente e appoggiando una mano sulla sua guancia, strofinando il mio pollice sul suo zigomo. Calum chiuse gli occhi, sospirando. Feci per togliere la mano, ma lui aprì i suoi occhi scuri e afferrò velocemente la mia mano lasciando un bacio tra le mie nocche.

Quando Calum lasciò andare la mia mano indietreggiai entrando nell'ascensore, lo guardai mentre i nostri sguardi si scontrarono per l'ultima volta quella sera.

Una volta che le porte si furono chiuse, mi appoggiai con la schiena contro il lussuoso ascensore in marmo. Per la prima volta mi sentii davvero felice. Tutto sembrava perfetto, ma ancora non riuscivo a togliere via quel messaggio dalla mia mente.

Tu e Calum state insieme?

Non lo sapevo. Sapevo solamente che mi piaceva passare del tempo con lui, baciandolo pur sapendo che tutto questo era insano per entrambi. Mi sentivo a mio agio con lui che con chiunque altro. Ma la cosa che mi spaventava maggiormente era: come avremmo fatto a stare insieme se tutti e due avremmo tenuto troppi segreti nascosti  l'un l'altro?








 

SPACE AUTHOR
 

Hi, my beautiful people!!! So Im here again. YAAY
Come state?
Nuovo capitolo, che ne pensate?
Insommma, con questo appare una sfumatura differente di Calum. Non più il solito personaggio scontroso e cupo, ma più sensibile e comprensivo.
Mentre Margot è preoccupata però di cosa potessero pensare gli altri e del loro passato che è ancora nascosto per entrambi.
Ringrazio infinitamente coloro che hanno messo la fanfiction tra: PREFERITI, SEGUITI e RICORDATI.
GRAZIE MILLE, davvero.
See ya soon & Stay tuned...
Baci Lalluby

 
  
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