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Autore: Mitsuki91    06/04/2016    2 recensioni
"L'ha cercato nel volto di mille studenti.
Giorno per giorno, così calma e attenta che i suoi compagni credono che la preside l'abbia torturata per farla scendere a più miti consigli.
Lei non ascolta nessuno.
(Cerco un volto da corrompere, la stessa espressione...)
L'ha trovato, alla fine dell'anno.
Scorpius Malfoy, due anni più grande di lei, sorprendentemente Corvonero e ancor più sorprendentemente amico di quell'ameba di Albus, osserva il mondo a testa alta, distribuendo superiorità e disprezzo verso chi non considera alla sua altezza.
Anche a lei.
E' biondo e ha gli occhi azzurri.
(E' luce, la luce da incrinare; non so ancora come ma so che lo farò mio.)"
.
[Lily Luna/Scorpius - onesided Lily Luna/Severus]
Genere: Dark, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Potter, Lily Luna Potter, Minerva McGranitt, Scorpius Malfoy, Severus Piton | Coppie: Lily Luna/Severus, Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Nuova generazione
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Il quadro


Non ricorda esattamente quale sia stata la causa scatenate. Probabilmente uno dei suoi soliti scatti d'ira, che le mandano in tilt il cervello e la fanno uscire di senno.
Quando è in quello stato i suoi compagni di Casa hanno imparato ad ignorarla e evitarla; non va altrettanto bene con gli altri ragazzi. C'è chi si diverte appositamente a prenderla in giro, forse per la rivalità fra Case, e ridacchia di fronte alle sue guance arrossate e ai suoi pugni stretti, mentre dalle sue labbra escono le peggio contumelie.
E, se c'è una cosa che la manda in bestia più di ogni altra, è quella di sentirsi derisa mentre si crogiola nel giusto orgoglio ferito.
Quindi, in qualche modo, è finita dalla preside, poiché aveva già ottenuto troppi richiami.
Ed è solo il suo primo anno scolastico.
Un arrabbiatissimo professor Vitious la sta scortando davati ai gargoyle di pietra, mentre lei, ancora piccata, ha incrociato le braccia al petto e si è fatta letteralmente trascinare a peso morto (mi lascerà un livido, posso denunciarlo, posso distruggerlo...).
"La parola d'ordine è Felix. Sali e aspetta, io ho lezione ma farò in modo di avvertire la preside se non è già nel suo ufficio." ha sputacchiato il professore (fottuto nano da giardino mascherato da insegnante, emerita cacca di troll che ha una patata al posto del naso, forse per non sentire la puzza che emana, lurido vecchio bavoso che se non la smette di sputarmi addosso sbriciolerò fra le mie mani...).
Lei, contraritata, ha strattonato il braccio per liberarsi dalla sua presa ed è salita.
Il suo malumore si è spento solo quando ha visto il quadro.
Severus Piton è proprio dietro la scrivania della preside, fortunatamente vuota, accanto al ritratto di Albus Silente. Ha osservato il suo ingresso con sguardo annoiato – come se lei fosse niente, solo uno spostamento d'aria mentre la porta si apre – e ora la sta ignorando platealmente.
Lily ha avvertito un brivido.
Si è avvicinata, meravigliata e stregata da quel viso, da quegli occhi impassibili, e si è seduta sulla sedia posta davanti al suo ritratto, dall'altro lato della scrivania.
L'ha guardato per bene, bevendosi il suo viso, ogni minima imperfezione. E lui, sentendosi osservato, dopo i primi istanti di indifferenza, ha ricambiato con uno sguardo sprezzante e un ghigno che promette guerra.
Brividi, brividi lungo la schiena, in una lunga onda colma d'eccitazione.
"Severus." ha iniziato lei, sussurrando, senza quasi rendersi conto di aver pronunciato davvero il suo nome.
"No." l'ha stroncata subito lui "Sono il professor Piton per te, bambina."
La sua voce è annoiata, quasi strascicata. Il ghigno si è spento e lui si limita a fissarla come se si sentisse superiore.
Lily ha avuto un rigurgito d'odio.
(E' mio, lui è mio, come si permette? E' mio, è assoluto nel suo amore e quindi è ciò che voglio).
"Professor Piton." ha risposto freddamente lei, sibilando fra i denti "Forse non sa chi sono io."
"Capelli arancioni e lentiggini, direi che non serve altro per identificarti come Weasley. Non che mi interessi."
Questo distaccamento, questa... Derisione... La stanno mandando su tutte le furie.
(Sono io, nipote di mia nonna, oggetto della tua ossessione; sono io e mi devi rispetto).
"No." continua lei "Sono una Potter."
Mai, come in quel momento, avrebbe voluto strappare a quell'indegno di Al le sue iridi verdi.
Severus alza un sopracciglio.
"E quindi?" chiede, tranquillo, leggero, come se davvero non importasse.
(E quindi devi essere mio, mio mio mio...)
La preside spalanca la porta in quel momento, interrompendo la sua replica piccata.
"Signorina Potter!" esclama, distogliendo la sua attenzione dal quadro "Le sembra questo un comportamento adeguato alla scuola? Il professor Vitious mi ha detto che si è messa a lanciare incantesimi per il corridoio inseguedo un'altra studentessa."
Lily chiude gli occhi.
Minerva McGranitt non è solo la preside di Hogwarts, ma un'amica di famiglia. In passato aveva assistito anche lei ai suoi scatti d'ira e sicuramete sapeva di che pasta era fatta, ma era pur sempre un'autorità e aveva il potere di espellerla da Hogwarts.
Con uno sforzo titanico rinchiude ogni emozione negativa (orgoglio ferito, ingiustizia) nei profondi recessi di sé e inizia a blaterare scuse, incolpando quell'idiota di averla insultata.
La preside sospira e si chiude la porta alle spalle; aggira la scrivania e si siede, osservandola con fermezza.
"Lily, io ti conosco." (un guizzo verso di lui, che ha mantenuto un cipiglio indifferente nel sentire il mio nome. Rabbia. Rabbia a fiumi e voglia di spezzare quel volto, di renderlo burro sotto le mie dita ferme) "So bene che hai un carattere... Difficile. Ma questa è una scuola e non posso tollerare questi scatti d'ira. Siamo intese? Se capiterà ancora, sarò costretta ad avvertire Harry e Ginny." (Quell'immagine fissa sulla retina, quei capelli neri e quegli occhi neri, il buio delle ombre e della perdizione. Come poterlo distorcere? Come farsi amare?)
Dopo un tempo fin troppo lungo, Lily riporta la propria attenzione sulla preside.
"Va bene. Mi scusi se le ho dato delle preoccupazioni."
Contrita al punto giusto ma non preda di rimorsi. Non sta dicendo una bugia, quindi va davvero bene.
Ha una missione, ora, che la terrà impegnata per il resto dell'anno scolastico e forse anche durante i prossimi.
(Come prendere ciò che è mio di diritto?)

***

L'ha cercato nel volto di mille studenti.
Giorno per giorno, così calma e attenta che i suoi compagni credono che la preside l'abbia torturata per farla scendere a più miti consigli.
Lei non ascolta nessuno.
(Cerco un volto da corrompere, la stessa espressione...)
L'ha trovato, alla fine dell'anno.
Scorpius Malfoy, due anni più grande di lei, sorprendentemente Corvonero e ancor più sorprendentemente amico di quell'ameba di Albus, osserva il mondo a testa alta, distribuendo superiorità e disprezzo verso chi non considera alla sua altezza.
Anche a lei.
E' biondo e ha gli occhi azzurri.
(E' luce, la luce da incrinare; non so ancora come ma so che lo farò mio.)
   
 
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