The War of the
Worlds
CAPITOLO II
-Credi che andando
avanti di questo passo ce la faranno a concludere qualcosa prima
dell’alba?- sbuffò ironico Sai, lasciandosi andare con la schiena
contro la parete resa più chiara del solito dai riflessi lunari.
-Lo spero- borbottò
Sakura, pochi metri distante, passandosi freneticamente le mani tra i capelli
rossi -Sono li dentro da più di due ore…-
-Mi hanno rovinato un altro
sabato sera, cazzo- borbottò acida Ino,
accovacciata accanto a Sai, portandosi le gambe magre al petto.
Sakura per tutta risposta, la
fissò con astio, mostrandole con un grugnito i canini appuntiti ancora
sporchi di sangue -Non è il momento di dire stronzate Ino- concluse alla fine Sai per lei, una sottile luce
preoccupata nei grandi ed inespressivi occhi neri -Tsunade-sama, Pain e gli altri
non si stanno raccontando le barzellette. Il tuo compito è quello di seguire Sakura e me, non andare nelle discoteche
in cerca di persone da sbranare- sentenziò, guardandola truce -Sei
ancora un vampiro inesperto ed impulsivo, hai molto da imparare-
-Gentile come sempre, neh?- sbuffò Ino,
rigirandosi una ciocca bionda tra le dita.
-Coma va?- un borbottio
annoiato e apparentemente distante li fece voltare verso la parte opposta del
corridoio, solcato a passi lenti e strascicati da un moro
dall’improbabile pettinatura.
-Shikamaru!- lo chiamò Ino
saltando in piedi, e attirando l’attenzione di tutti gli altri vampiri di
guardia -Come mai da queste parti?- disse gioiosa, raggiungendolo.
-Che seccatura Ino- borbottò senza riuscire a nascondere un sorriso
-Nemmeno arrivo che già cominci a fare
domande?-
-Sei sempre il solito Shika- sbottò la bionda arricciando le labbra,
infastidita.
-Sakura, Sai- salutò dopo avere raggiunto gli altri
due, portandosi la mano destra dietro la nuca -Novità?-
-Nessuna- monosillabò
Sai -Sono li dentro da ore-
-Uhm- pensieroso,
abbracciò con gli occhi scuri quello che più che un corridoio
sembrava una sala d’aspetto. I leder dei maggiori clan della zona si
erano infatti riuniti nel quartier generale del clan Sarutobi nel tentativo di riuscire a trovare un modo per
contrastare la brama di potere degli Hyuuga. E come
se non bastasse si erano portati dietro un nutrito
numero di sottoposti.
Il modo migliore per non dare nell’occhio. Pensò sarcastico, fissando senza interesse Sasori e Deidara, del clan Akastuki, battibeccare animatamente -Chi ha saltato
l’incontro?-
-Il clan Suna al completo-
rispose Sakura, aggrottando le sopracciglia sottili -E sembra che abbiano
già stretto un patto con Hiashi-sama.-
-Questo è un problema-
decretò pensoso il moro, gettando lo sguardo annoiato verso la finestra,
in direzione della luna piena -Le bestiacce pulciose che si portavano
d’appresso ci sarebbero state sicuramente d’aiuto-
-Noi abbiamo gli Inuzuka, se è per questo-
si intromise Sai, facendo schioccare la lingua.
-Sai- lo contraddisse
immediatamente, i canini sporgenti in bella mostra -Vuoi per caso paragonare
gli Inuzuka a Kankuro e Temari Sabaku no? Non
c’è storia.-
-Hai ragione Shikamaru …-
si intromise Ino, ondeggiando la lunga chioma dorata
alla destra di Shikamaru
-Ne avevi dubbi, seccatura?-
-Maledetti Hyuuga!- quasi urlò Tsunade
Sarutobi, tirando un pugno contro la parete -Hiashi non ne vuole proprio sapere di stare tranquillo-
sospirò poi, osservando la crepa che andava diramandosi per dieci
centimetri e forse anche più.
-Sappiamo com’è
fatto Hiashi-sama- si
intromise un giovane dai capelli rossi, accomodandosi meglio sul divanetto
settecentesco dalle rifiniture eleganti -Ha già sterminato gli Uchiha, e non esiterebbe a fare lo stesso anche con noi se
ne avesse l’opportunità. Anni di pace e fedeltà per lui non
contano nulla…-
-Dobbiamo trovare un modo per
toglierlo di mezzo una volta per tutte- sentenziò la bionda, spostando i
grandi occhi nocciola sul pubblico in ascolto -Anche se
questo significa…- sospirò -Iniziare una nuova guerra-
Hiashi-sama aveva vinto.
***
-Mai più dobe. Mai.
Più.- sussurrò con odio Sasuke, digrignando i denti fino a
farsi male. Passò rapidamente un braccio dietro le spalle larghe
dell’amico barcollante al suo fianco, afferrandolo appena in tempo prima
che capitolasse al suono con un tonfo che sicuramente sarebbe risultato sordo, e doloroso.
-Oh teme!- sorrise ingenuo il
ragazzo in questione, aggrappandosi a quel sostegno improvvisato -Ma cosa dici
mai?- e scoppiò a ridere, mentre faceva fatica persino a mettere il
piede destro davanti a quello sinistro.
-Zitto, dobe.
O giuro che ti lascio qui- mugugnò, trattenendosi a stento dal gettarlo
nel cassonetto dei rifiuti a pochi metri di distanza.
-Dai Sas’kè!- sghignazzò, stringendo
simpaticamente i non più tanto
vispi occhi azzurri -Non fare l’orso come al tuo solito -Tanto lo so che
ti sei divertito anche tu!-
E colto da improvviso conato
di vomito, crollò al suolo, mentre il moro al suo fianco si allontanava
con un balzo repentino da lui, il volto di solito impassibile velato di
disgusto.
A Naruto Uzumaki
l’alcol faceva un pessimo effetto, lo sapeva già da prima ma
quella sera ne aveva avuto la conferma definitiva. Mai più permettergli di bere qualcosa di più forte di
una gazzosa.
Sbuffò, più
arrabbiato con se stesso che con un Naruto intento a rigettare anche la propria
anima sul ciglio di quel marciapiedi, per essersi
fatto convincere ad abbandonare il suo comodo divano di pelle per abbandonarsi
ad una nottata con gli amici nei migliori locali della città, al grido
battagliero -di Naruto naturalmente- di Sesso,
Droga e Rock’n’Roll. Peccato che la
ragazza che aveva deciso, romanticamente
parlando, di portarsi a letto, si fosse spaventata alla vista di un biondino
che a torso nudo, e con tutta l’intenzione di dare il peggio di
sé, si dimenava come impazzito al centro della pista da ballo urlando a squarcia gola “Sas’kè!raggiungimi!” dando il via a più che
leciti fraintendimenti.
E peccato che Naruto e
l’altro idiota di cui desiderava ardentemente dimenticare il nome, si fossero ubriacati con meno di due cocktail analcolici a
testa, costringendo il resto del gruppo a scortarli a casa prima del previsto.
-Muoviti Sasuke-
sentendosi chiamare, il Sasuke in questione alzò il volto più
ombroso del solito -Suigestu è più
morto che vivo.-
Ecco come si chiama… pensò tra un borbottio e l’altro,
spostando lo sguardo notte da Naruto al gruppetto restante.
Si passò una mano sul
viso infuriato -Karin, Juugo
andate avanti.- se ne uscì dopo altri secondi di silenzio, mentre
poggiava le spalle larghe al muro di mattoni dietro di sé
-Accompagnate quello- indicò
con sdegno il compagno finito disteso sul terreno, colpevole di aver approfittato
del momento per avvicinarsi alla rossa accanto a lui più del dovuto -a
casa. E vi prego- sbuffò, per nulla cortese -evitate di uccidervi per strada-
-Ma Sasuke-kun…-
tentò di protestare l’unica ragazza del gruppo, assolutamente
restia all’idea di lasciare il moro.
-Ci sentiamo presto- tagliò corto questi, agitando distrattamente il
braccio destro, come a voler scacciare un fastidioso moscerino -…e per
inteso, tu sulla mia macchina in
quelle condizioni non ci sali- sbraitò, puntandogli contro lo sguardo
infuriato, nella mente ancora l’immagine della preda che fuggiva via
impaurita alla vista di quello scherzo della natura biondo.
-Parli con me?- sorrise
ingenuamente Naruto, facendo leva sulle gambe per ritornare in posizione
eretta.
-Piantala baka.-
sentenziò velenoso, gli occhi due fessure appena individuabili -Non
costringermi ad ucciderti.-
-Sas’kè…-
sbadigliò, oscillando pericolosamente -Ho sonno- per poi precipitare
malamente al suolo ancora prima di poter sentire gli insulti dell’altro.
-Mai più.-
sbraitò afferrandolo per il colletto della camicia senza un minimo di
delicatezza -Mai. Più.-
Lo sollevò senza
apparente sforzo, trascinandolo fino all’angolo del
marciapiedi -Adesso vedi di riprenderti, baka. Non ho
intenzione di trascinarti fino al parcheggio in queste condizio…-
L’impatto improvviso e
violento con un corpo non meglio identificato lo
sbalzò al suolo, facendolo volare insieme all’amico per una
distanza imprecisata.
Sasuke, per la prima volta
gli occhi sbarrati per il terrore di fronte alla scena che gli si parava
prepotentemente davanti, riuscì solo a percepire il gelo emanato da quel
corpo, prima di sentirsi afferrare con forza per la vita.
Note dell’autore
Secondo
capitolo postato. Cercherò di pubblicare sempre di venerdì,
almeno fino a quando l’ispirazione starà dalla mia parte!
Qualche
noticina, per chiarire meglio la faccenda: allora, quello che avete letto
è un classico capitolo di transizione. In pratica non succede un tubo di
rilevante, ma lascia qualche spunto di discussione per i capitoli che verranno
(avanti, ditelo che le ultime frasi vi hanno incuriosito
XD).
Nel primo
troncone avete fatto la conoscenza di quasi tutti i vampiri “buoni”
(…) che avranno un ruolo importante nella storia, con il primo (di una
lunga serie XD) piccolissimo accenno tutto biancoH che non fa mai male u.ù
Mentre nel
secondo è finalmente è entrato in scena
il mio Sasuke *_* Ebbene si, il tizio
puntato da Sakura nel primo capitolo era proprio lui, ma adesso almeno si
è presentato come si deve *sviene pensando a Sasuke*
E dopo le
precisazioni del caso devo proprio bacchettarvi *inizia a puntare contro ai lettori il dito indice* Più di duecento letture,
quasi venti preferiti e solo due recensioni ç__ç
Vi
ringrazio, è logico u.ù,
però un segno del vostro passaggio non verrebbe che visto di buon
occhio.
Un
abbraccio speciale a Black Panther [sorellina *-*
non sai quanto possa apprezzare una tua recensione. Perché io so cosa vuol dire XD Il terzo capitolo
ti aspetta per l’anteprima speciale… sempre che non sia troppo
impegnata con il tuo postino personale XD] e Serysaku [grazie per le belle parole cara *-* spero ti sia piaciuto anche il
secondo capitolo. Un bacio.] le due anime pie a cui mi
riferivo XD.
Alla
prossima settimana :)
Domi_chan