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Autore: Vanex23    08/04/2016    0 recensioni
"Lo sai che fai più chiasso tu che tutto questo flusso di persone senza una meta il primo giorno di scuola?" Mi chiese una ragazza posizionandosi dietro di me, ridendo.
"Ciao anche a te Lydia Martin, sto bene grazie e tu?" Domandai non curandomi della sua presenza.
"Come siamo permalosi di prima mattina." Brontolò alle mie spalle ma io non le diedi più retta.
Poi di colpo, finalmente l'armadietto si aprì ed io riuscii nella mia impresa vittoriosa. Ero così soddisfatto della mia impresa mattutina che volevo davvero andarmene per tutto il corridoio saltellando come un pazzo, ma come sempre la sfiga aveva qualcosa in serbo per me e quel qualcosa o meglio, qualcuno, in quella giornata era proprio Lydia Martin.
"Cos'è, oggi ti hanno morso la lingua e non parli? Non mi ricordavo di te così taciturno!" Mi disse sospettosa.
"A quanto pare neanche io mi ricordavo di te così chiacchierona, soprattutto di prima mattina." Mormorai io, chiudendo il mio armaditto forte, perché aveva anche il difetto di rimanere aperta sta cagata.
Genere: Comico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Allison Argent, Jackson Whittemore, Scott McCall, Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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NB: vi prego con molta gentilezza di leggere con attenzione l'angolo autrice, vi verranno spiegate molte cose.

                                                                                                                                               ________________



"Stiles maledizione svegliati, non vorrai far tardi anche oggi che è il nostro primo giorno di scuola, vero?" Fui svegliato di soprassalto da una voce quasi sussurrata al mio orecchio. Aprii leggermente gli occhi e mi accorsi subito di essere nel mio adorato letto, quindi questo voleva dire che ero per fortuna, in camera mia. Mi girai lievemente per vedere in faccia chi mi aveva completamente rovinato il mio bel sogno, di cui però non ricordo niente, e mi ritrovai Heather a sorridermi a circa 5 cm di distanza, mentre con la sua mano mi stava ancora accarezzando la spalla, complice.
"Chi ti ha dato il permesso di entrare in camera mia e soprattutto chi ti da il permesso di interrompere i miei sogni erotici?" Chiesi sarcasticamente, beh, il sarcasmo sicuramente sarebbe stata l'unica cosa che mi avrebbe accompagnato fino alla morte.
"Ho dormito qui, non ti ricordi?" Chiese le perplessa.
"No." Affermai sinceramente, spalancando un po' gli occhi, impaurito da quest'ultima affermazione.
"Il solito." Commentò lei alzandosi dal letto e ridendo.
"Abbiamo fatto qualcosa..?" Chiesi ancora un po' preoccupato. Purtroppo ricordo vagamente cosa in realtà era successo la sera prima, anche perché tutti sanno che ho una pessima memoria quando si tratta delle feste e dell'alcool. Ma Heather era mia amica da praticamente sempre e sapere di aver fatto qualcosa con lei poteva essere davvero un brutto colpo per la nostra amicizia, non mi andava proprio di rovinare certi tipi di rapporti.
"Ma certo che no, signor Stilinski, non te lo avrei permesso io comunque." - Mi liquidò prima di uscire dalla stanza. - "Ti aspetto di sotto, ti prego fa presto, non voglio far tardi." Mi ricordò e dopo chiuse la porta alle sue spalle.
Decisi di alzarmi finalmente dal letto, i vestiti addosso li avevo quindi non stava mentendo, così andai in bagno, mi diedi una sistemata che, a dire il vero, ci voleva un'impresa edile a rimettermi in sesto per l'aspetto che avevo in quel momento e poi, chi mai poteva essere pronto a rivedere le solite facce dopo un'estate passata nel paradiso più totale? E chi soprattutto voleva tornare a scuola? Nessuno!
Tornai in camera di corsa, dando un leggero sguardo all'orologio, esattamente quindici minuti per essere salvato dalla campana, mi vestii velocemente, presi lo zaino anche se credo proprio fosse vuoto, ma poco importava e scesi subito le scale.
"Allora? Non sono stato veloce?" Chiesi soddisfatto mentre Heather era davanti a me, vicino alla porta.
"Velocissimo." Mi rispose ridendo.
"Mi merito un premio per questo." Dissi soddisfatto.
"Prima arriviamo a scuola e poi vediamo." Si limitò a rispondermi, prima di salire in macchina.

***


Appena arrivammo a scuola io ed Heather ci lasciammo, ognuno per i propri corsi. Lei era di un anno più piccola di me, era la mia vicina di casa ed eravamo sempre cresciuti insieme. Sapeva praticamente tutto di me ed io ogni tanto mi limitavo semplicemente a sorvegliarla e a starle accanto per capire cosa stesse combinando, quella ragazza quando voleva sapeva essere davvero molto astuta e pericolosa e mi piaceva anche per questo. 
Andai dritto verso il mio armadietto e come ogni santo anno, c'era sempre la stessa storia: non avevano ancora aggiustato la maniglia. Avevo fatto ben cinque segnalazioni, anche quest'anno mi toccava farne un'altra e saremo saliti a sei. Ma è mai possibile che per una fottuta maniglia bisogna fare sei segnalazioni?
Quindi, come mio solito ormai, decisi di attuare il metodo Stiles: aprire l'armadietto a forzatura. Cominciai a spintonarlo in avanti un paio di volte, cosicché appena la mia mano provasse a tirarlo all'indietro, per le leggi della fisica che avevo inventato io nel mio cervello e che dovevano darmi ragione, sarebbe stata maggiore la spinta per aprirlo. Ma come sempre le leggi della fisica, sappur inventate da me, non stavano mai dalla mia parte, ma se ne sarebbero pentite un giorno.
"Lo sai che fai più chiasso tu che tutto questo flusso di persone senza una meta il primo giorno di scuola?" Mi chiese una ragazza posizionandosi dietro di me, ridendo.
"Ciao anche a te Lydia Martin, sto bene grazie e tu?" Domandai non curandomi della sua presenza.
"Come siamo permalosi di prima mattina." Brontolò alle mie spalle ma io non le diedi più retta.
Poi di colpo, finalmente l'armadietto si aprì ed io riuscii nella mia impresa vittoriosa. Ero così soddisfatto della mia impresa mattutina che volevo davvero andarmene per tutto il corridoio saltellando come un pazzo, ma come sempre la sfiga aveva qualcosa in serbo per me e quel qualcosa o meglio, qualcuno, in quella giornata era proprio Lydia Martin.
"Cos'è, oggi ti hanno morso la lingua e non parli? Non mi ricordavo di te così taciturno!" Mi disse sospettosa.
"A quanto pare neanche io mi ricordavo di te così chiacchierona, soprattutto di prima mattina." Mormorai io, chiudendo il mio armaditto forte, perché aveva anche il difetto di rimanere aperta sta cagata.
"Quante cose si scoprono." Cantilenò lei sorpresa.
"Sono solamente tre mesi che non ci vediamo e già inizi a darmi fastidio, almeno risparmiati per la prossima settimana o qui bruciamo già le tappe." Le dissi facendole l'occhiolino.
Diciamo che con Lydia c'era sempre stato questo strano rapporto di amicizia e odio totale. Per un periodo eravamo stati anche grandi amici ma era durata solamente due mesi, tempo record comunque per Lydia Martin. Ma dopo era tutto finito, non ricordo neppure io perché, ci eravamo divisi per amicizie diverse forse. Io stavo sempre con Scott, ovvero il mio migliore amico praticamente da sempre, mentre lei aveva deciso di divertare amica del gruppo in cui faceva parte il suo ex ragazzo, meglio noto come Jackson Whittemore. Boh, a capirla.
Ad ogni modo io e Lydia non ci siamo mai sopportati veramente tanto. C'era stato un periodo dell'anno precedente in cui, me la ritrovavo praticamente ovunque e sapeva anche più o meno quello che facevo. Non che mi creasse qualche problema, ma non avevo neppure la mia intimità per qualche secondo, era molto inquietante come cosa.
"Ma va? Mica sei così credulone da pensare che ci stia provando con te, vero?" Mi chiese sospettosa.
"Lydia è stato un piacere vederti, ma adesso scusami ma ho di meglio da fare." Me ne andai subito, sperando di non doverla più incontrare per quella giornata. 
"Dove stai andando? La nostra classe è dall'altra parte, idiota." Mi riprese, ridendo.
Ah già, vero, avevamo anche la classe insieme.
"Grandioso!" Esultai per finta, pensando che la sfiga avesse finito lì per il momento.
Entrammo in classe e con grande sollievo per fortuna, mi ritrovai ad aspettarmi il mio caro amico fidato che mi aspettava sorridente come sempre. Non aveva mai sonno lui?
"Emozionato?" Mi domandò Scott, continuando a ridere.
"Scoglionato e tu?" Domandai sedendomi accanto a lui.
"Anche." Rispose smettendo di ridere e crollando sul banco. Adesso sì che riconoscevo il mio ragazzo preferito.
"Buongiorno anche a voi." Si sedette accanto a noi Isaac. 
"Bella sciarpa, non vedevo l'ora di tornare a scuola per vedere le tue sfilate armoniose delle tue sciarpe più belle del momento, magari poi me ne presti anche una per rimorchiare, sai, ne avrei bisogno." Dissi ad Isaac, mentre lui continuava a guardarmi storto, ma ormai ero abituato.
Scott scoppiò a ridere ma non mancò la sua ammonizione nei miei confronti per questa battuta. Io lo avevo detto che il sarcasmo mi avrebbe sempre accompagnato nel cammino della mia vita, ma nessuno voleva credermi. 
"Cosa c'è, la fidanzata non apprezza più il tuo stile?" Mi domandò Isaac ridendo. Duro colpo da buttar giù, non rispondere Stiles, fa finta di niente, non spaccare niente e non prendertela col mondo. Non devo assolutamente parlare, anche perché avrebbe sentito pure Lydia Martin e non avevo voglia di sopportare proprio loro due in quella giornata così odiosa che non aveva voglia di finire nemmeno lontanamente bene, visto che già l'inizio era stato pessimo.
Isaac però non poteva saperlo, nessuno poteva sapere in realtà com'erano andate veramente le cose, né tanto meno al momento potevano saperle. Dovevo tenermi tutto per me, come sempre del resto e sinceramente parlando c'erano cose più importanti a cui pensare piuttosto che piangermi addosso per una ragazza. 
"Stamattina parlare con te è come pretendere di voler risposte da un muro!" Sentenziò sempre Isaac, sbuffando sonoramente. Ormai noi due non litigavamo più come un tempo, ci punzecchiavamo ogni tanto, ma non era assolutamente nulla di serio, anzi, al contrario, capendo proprio l'intesa tra il mio sarcasmo e la sua ironia, il più delle volte riuscivamo anche a viaggiare sulla stessa lunghezza d'onda.
"E' il primo giorno di scuola, cosa pretendi?" Domandai io, annoiato.
"Adesso sì che ti riconosco." Rispose lui ovvio.
E meno male.
Le nostre discussioni furono però interrotte dall'arrivo in classe della professoressa tanto amata di storia che, come sempre, non si risparmiava complimenti quando stava nella nostra classe.
"Siete al terzo anno ragazzi e il prossimo anno avrete gli esami, quindi cominciate già da ora a dare il massimo, prima si comincia e meglio si finisce." - Ci disse orgogliosa del suo discorso. Io non avevo seguito assolutamente niente, me ne stavo solamente seduto a giocare con la matita, era anti stress e mi piaceva. - "Mi sono permessa solamente di creare un gruppo all'interno della classe con le medie più alte per poter aiutare chi aveva solo una materia che destava problemi alla media complessiva." - Ci accennò prima di prendere il foglio con i nomi della classe. - "Ok, bene, ho deciso di raggrupparvi tutti insieme: Stilinski, McCall, Martin, Argent, Whittemore, Tate, Lahey e Raeken." Appena sentii pronunciare tutti questi nomi, mi girai di scatto guardando con una smorfia evidente sul volto Martin e subito dopo Tate. Mmh, la mia rovina in cinque secondi: loro due.


***

Le lezioni erano appena finite per fortuna e non vedevo l'ora di ritornarmene a casa già adesso, il primo giorno di scuola era stato molto più impegnativo del previsto e anche molto preoccupante e a me l'ansia non fa certo bene.
Stavo quasi per arrivare alla mia adorata e amata Jeep, l'unica che non tradirà mai il mio amore quando fui completamente rapito, perché di rapimento si trattava dalla grandissima ragazza delle gentilezze in persona: Lydia Martina.
"Ma ciao ancora." Salutai con un sorriso finto.
"Zitto e seguimi." Mi disse solamente tirandomi il braccio.
Andammo dietro il cortile della scuola e con allegria ritrovai tutto il gruppo al completo della lista che aveva dato la prof di storia. Scott e Isaac erano entusiasti tanto quanto me ovvero zero, mentre Theo era annoiato più che mai. Ah già Theo, non mi ero neppure ricordato della sua esistenza, sarà perché lo ignoravo praticamente da sempre? 
Allison era appoggiata ad un angolo del muro mentre Jackson stava seduto su una panca a guardarci con fare interrogativo.
"Ora che siamo tutti, spiegatemi che volete e perché mi avete costretto a rimanere ancora qui?" Chiese Jackson, sempre con modi molto fini ma che ormai avevo metabolizzato da tempo, conoscendo il soggetto.
"Sapete quanto tengo alla mia media, quindi organizziamoci adesso." Puntualizzò Lydia prendendo un foglio. Ma questa ragazza non era mai stanca?
"Vuoi organizzarti ora?" Domandai io sconvolto.
"Sì, perché?" Chiese lei senza neanche guardarmi.
"E' una follia, non abbiamo neppure i programmi e poi non so in quale materia sarò calante quest'anno." Spiegai io risentito.
"Storia come tutti gli altri anni."- Puntializzò ancora lei. Ecco forse perché non riuscivamo ad andare d'accordo: lei troppo precisa ed io troppo sarcastico per capirci. - "Scrivete su questo foglio le materie in cui andate male, dal primo anno." Disse lei facendo girare il foglio.
Tutti scrissero la loro materia, eccetto me che l'avevo già espressa, anche se in realtà era stata lei e non io.
"Tutto qui?" Chiese Jackson alzandosi.
"Quindi Scott vai male il biologia, Allison in chimica, Jackson in matematica, Isaac in matematica, Malia in matematica, Stiles in storia.. E Theo, tu?" Domandò Lydia stranita del perché non avesse scritto niente sul foglio.
"Non vado male in niente." Rispose lui facendo spallucce. Ah esisteva? Perché non me ne ero neppure accorto.
"Impossibile, ci sarà qualche materia in cui non sei capace." Riprese Lydia.
"Nessuna." Rispose secco lui. Certo che però pure Lydia a farsi rispondere così, se le cercava.
"E tu?" Domandai io alla reginetta delle materie.
"Ogni tanto anche per me la chimica è un po' dura ma riesco sempre a cavarmela perché studio e mi impegno." Mi rispose sfoderando un sorriso a 32 denti.
"Sì lo sappiamo quanto tu sia studiosa e precisina, quanto ami la matematica e la biologia, quanto tu sia dedicata all'informazione la futura ambizione al premio Nobel." Mormorai io, girando su me stesso. 
"Stiles.." Mi rispose lei stupita.
"E tu come fai a sapere tutte queste cose?" Mi chiese Scott curioso.
"Ma come? Non la sentite mai blaterare queste cose? Le dice sempre, da 8 anni che le ripete. Ma dove vivete ragazzi!" Esclamai stupito.
"Qui l'unico che se lo ricorda, veramente, sei tu." Disse ovvio Isaac. Ma cosa ne poteva sapere lui.
"Ragazzi, l'ascolto è importante e di sicuro voi non potete capirlo." Brontolai annoiato.
"Va bene, mi fa piacere che abbiate riscoperto il piacere della vita ma io dovrei anche andare a casa, abbiamo finito?" Si intromise Malia alla discussione, che non aveva smesso di guardarmi neanche per un secondo. Già, Malia.
"Sì certo." Si riprese Lydia da quella specie di assenza momentanea in cui era entrata.
"Perfetto." Sentenziò contento Jackson e ognuno di noi andò per la sua strada.
Io, Scott, Allison e Isaac, ci dirigemmo insieme verso la mia auto, tutti e quattro rigorosamente in silenzio però.
"Ah Stiles, mi raccomando stasera." Mi disse Scott, prima che mi mettessi a sedere sulla Jeep.
"Cosa?" Chiesi stranito per un attimo.
"Stasera è la sera." Mi richiamò lui all'attenzione.
"No Scott, non dirmi che stasera.." Non finii la frase perché avevo già capito a cosa si riferisse.
"Stasera ricominciamo." Mi guardò, cambiando il colore dei suoi occhi.
























Angolo Autrice:
 
HOLAAAAA! Adesso scrivo anche ff su teen wolf, una delle mie serie tv che più amo in assoluto. Allora, che dire, da dove posso iniziare? Diciamo che per scrivere questa ff su teen wolf me ne sono presa di tempo anche perché io non scrivo molto e sulle mie serie tv non ho mai scritto nulla e questa è la prima volta. Vi prego di fare molta attenzione a questo spazio autrice perché vorrei spiegarvi molte cose. Innanzitutto sono stata ispirata da un'altra ff che però non ha nulla a che vedere con lo stile che userò io per questa fan fiction e anche l'autrice di quella ff mi ha consigliato di buttarmici quindi la ringrazio già da ora (Grazie Francesca, tvb) e poi volevo spiegarvi molte cose.
Questa ff parla molto di Stiles, ma uno Stiles completamente diverso dalla serie tv. L'unica nota principale è il sarcasmo, cosa che devo essere onesta amo e che mi fa rispecchiare molto nel suo personaggio. Ho voluto eliminare per un momento quella nota da impanicato potente e lasciare solamente quella da impacciato quando si ritrova a parlare con Lydia, anche se il loro sembra un inizio molto travagliato ma è proprio questo che voglio. Diciamo che Stiles in questi primi capitoli vede Lydia come la vedevo io nella mia stagione, molto sulle sue e abbastanza arrogante mentre alla fine è la rivelazione della donna più forte che possa esistere nella storia di teen wolf, ma non temete, Lydia deve solo uscir fuori, non sarà perennemente così. Del resto neanche Stiles sarà così in eterno, diciamo che mi sono ispirata molto più al Nogitsune, ho lasciato la sua parte spiccante e condita da qualche punta di malizia per poi però far conoscere al vero lettore il vero Stiles che sarà ben oltre e forse anche più struggente della serie tv. Stiles è un personaggio fin troppo complesso e per analizzarlo ci vorrebbe molto più di questo spicciolo angolo autrice. La trama comunque è fondamentalmente la stessa, cambia il primo impatto con Stiles e il primo impatto con Lydia e soprattutto diciamo che forse qui si ribaltano i ruoli, non vedremo più uno Stiles sofferente alle sue condizioni sia da umano che da protagonista ma vedremo uno Stiles che imparara a crescere da ciò e poi ci saranno anche mille sorprese eheh, idem per Lydia, quindi occhio.
I personaggi sono sempre gli stessi, Allison non è morta, Jackson e Isaac ci sono ancora e soprattutto c'è Theoooooooo che amo da morire e che non ho intenzione di far fuori assolutamente quindi occhio, scontro fra titati.
Cambia solamente la trama iniziale, potrebbe cambiare qualcosa forse per Stiles e poi cambia la datazione, qui sono al terzo anno ma sanno già tutto mentre nella serie tv si comincia dal primo anno per arrivare all'ultimo.
Comunque ci tenevo molto a precisare questa cosa e tranquilli, non è nulla di diverso, semplicemente è una visione un po' mia particolare dei personaggi, soprattutto di Stiles e come me lo immagino senza alcuni lati del suo carattere più forzati rispetto ad altri.
Mi auguro comunque che questo capitolo iniziale vi sia piaciuto, buona lettura, xoxo Vanex23.




 

SPOILER:


[...]
"Ah e perché io non ne sapevo nulla?" Mi chiese Scott, dubbioso.
"Non puoi sapere tutto dalla vita, neanche io potevo immaginarmi di avere un migliore amico lupo mannaro e invece eccomi qui, con te.. E lui, che francamente non ho ancora capito cosa vuole." Dissi indicando la sagoma oltre gli alberi.
[...]
  
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