Capitolo 4
Riflessioni in un pomeriggio
“Apportare cambiamenti è importante,
il difficile è il come”
Anonimo
Jenny era seduta davanti al pc, intrattenendo una
conversazione molto intelligente con Stacie. In realtà l’argomento verteva sul
nuovo vicino, che dopo quella chiacchierata, non era più tanto misterioso. Il
fatto assurdo era che in pratica loro sapevano pochissimo su quel ragazzo, e
già il fatto di parlarne così animatamente era pazzesco, ma al tempo stesso un
ottimo passatempo.
-Ma
secondo te domani verrà?-doveva se voleva essere al passo col programma
-credo
di si ormai…-
-senti
ora ti devo lasciare, devo ancora finire la ricerca per storia-
-che
pizza ancora con Luigi XVI-
-eh
già a quanto pare il prof è fissato-
-sicuro,
ed ora scusa ma ti lascio anch’io, ci sentiamo domani-
-ciao-
Jenny chiuse la discussione. La ricerca non era il modo più divertente per
passare il pomeriggio, ma a quanto pare il prof era stato abbastanza chiaro,
niente ricerca, niente superamento del corso.
-quando
ti obbligano a far qualcosa, non ti riesce mai bene come vorresti- ed era vero,
obbligare una persona a far qualcosa che non si desidera e come privarla della
libertà “decisionale”. Qualcuno che sceglie al proprio posto è da considerarsi
come un acerrimo nemico. Ma, molto probabilmente, questa affermazione non
c’entrava niente al momento. Infatti Jenny senza pensarci su due volte cominciò
a fare accurate ricerche, qualcosa da questo libro e qualcosa da quest’ altro.
Dopo circa un paio d’ore, la ricerca era quasi ultimata e Jenny decise di
prendersi una meritata pausa. Scostandosi dalla scrivania si accorse che il
sole stava tramontando. Effettivamente era uno spettacolo da mozzare il fiato. Spesso
non ci si sofferma ad ammirare le meraviglie che la natura ci offre, il mondo
corre, è frenetico. Anche lo sbocciare di un nuovo fiore o, come in questo
caso, un bel tramonto, cose a cui non si da più molta importanza.
Ma
la quantità di colori e di emozioni presenti in un solo istante:magia.
Questo
era quello che provava Jenny, che fin da quando era bambina, intraprendeva
infiniti viaggi sulle ali della fantasia. E infatti cominciò a fantasticare, in
un mondo tutto suo.Un mondo che col tempo si era creata e aveva perfezionato.
Un mondo in cui rifugiarsi, per non pensare ad altro, a ciò che la faceva star
male.
Poi
riscossasi dal sogno, si alzò e scese in cucina. La casa poteva risultare
deserta se non si considerava la baby-sitter con la sua sorellina al piano di
sopra. I suoi erano ancora a lavoro e suo fratello era a casa di un compagno.
Aprì
il frigo e prese un succo di frutta. C’era un silenzio totale che al confronto
un cimitero era più rumoroso. Eppure non ricordava di essersi mai soffermata a
pensare al vuoto che, da un po’ di tempo a questa parte, si era creato in casa.
Forse stava cambiando qualcosa, forse era lei o forse qualcos’ altro che le
sfuggiva. Qualcosa a cui non aveva prestato attenzione. Un dubbio sempre più
lancinante, stava prendendo spazio nella sua mente. Ma ora basta pensare a
queste cose. Jenny finì il succo e salì in camera, sedendosi rilesse
attentamente la ricerca, apportando qualche modifica qua e la, il gioco era
fatto e anche la ricerca.
Dopo
circa una mezz’oretta tornò a casa il padre e successivamente la madre col
fratello. Riecco di nuovo il frastuono che c’era sempre stato, eppure quella
sgradevole sensazione di “cambiamento” non accennava a diminuire.
Riflessiva
la ragazza eh? Ma piuttosto, cosa sta succedendo?Qual è questo cambiamento? Ed
è reale o è solo frutto della fervida immaginazione di un’adolescente?
Continuate a seguire e lo scoprirete
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ed io
inserirò il consiglio all’interno della ff. Spero di esserne all’altezza (il
mio cervello è piuttosto bacato XD).
Saluti a tutti