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Autore: Lachiaretta    11/04/2016    4 recensioni
Amelia River, dopo quattro lunghi anni torna a New York per frequentare la Columbia University. Era scappata da un passato che non riusciva ad affrontare, ma soprattutto dimenticare. Nonostante tutti i suoi sforzi però questo passato tornerà a bussare alla sua porta, inghiottendola completamente.
Cattivi ragazzi, corse illegali, auto illegali, scommesse, sesso, droga e alcol.. ma soprattutto lui, Jake Haiden.
QUESTA STORIA PRENDE SPUNTO DALLA TRAMA DI GOSSIP GIRL, IN PARTICOLARE I PRIMI EPISODI, E DA FAST AND FURIOS. LEGGETE L'AVVISO IN APPENDICE AL PRIMO CAPITOLO PER TUTTE LE INFORMAZIONI AL RIGUARDO.
PRIMI CAPITOLI IN REVISIONE.
Genere: Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
Capitoli:
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Capitolo 37
 
MIA’S POV.
 
All’ennesimo colpo alla porta Jake decide di alzarsi dal letto, infilarsi la camicia e avvicinarsi all’ingresso. Vorrei dirgli di non farlo ma so che presto i vicini si sveglieranno e potrebbero chiamare la polizia quindi mi infilo un paio di pantaloncini e una canottiera e saltando su un piede solo seguo Jake lungo il piccolo corridoio.
 
Appena il ragazzo al mio fianco apre la porta ci troviamo di fronte Ryan Bass, perfetto come sempre nel suo elegante abito grigio scuro nonostante l’aria affannata e gli occhi carichi di rabbia.
 
“Bene bene. Chissà perché immaginavo di trovarvi  ancora insieme!” Sibila Ryan soffocandomi con il sua alito pesante. Deve aver bevuto e non poco. In mano stringe una delle prime copie stampate del New Yorker, in prima pagine le nostre foto e il bacio tra me e Jake.
Istintivamente Jake solleva il braccio destro portandolo davanti a me, pronto a parasi tra noi nell’ipotesi in cui Ryan volesse avvicinarsi a me.
“Dovresti proteggere te stesso, non lei.” Continua maligno il castano di fronte a noi schioccando le dita di entrambe le mani e stringendo i pugni con fare minaccioso. È arrabbiato, troppo arrabbiato. In tutti questi anni sono riuscita ad evitare uno scontro diretto tra loro ma adesso non vedo via d’uscita. Non sarei nemmeno in grado si mettermi tra loro in queste condizioni e senza stampelle.
 
“Non ho paura di te Ryan.” Gli risponde Jake, il tono di voce fiero mentre con il braccio destro mi intima ad indietreggiare all’interno dell’appartamento.
Inspiro profondamente per reprimere la paura che mi sta inchiodando al suolo. Non possono permettere loro di picchiarsi a causa mia, le conseguenze sarebbero disastrose. Barcollando sul solo piede sinistro oltrepasso Jake e mi porto in mezzo ai due ragazzi, nonostante tutti i tentativi del più giovane dei due di bloccarmi, pregando che nessuno dei due sia disposto a fare niente che possa mettere in pericolo anche me.
 
“Ti prego Ryan, hai bevuto.” Lo supplico fissando i miei occhi nei suoi carichi di rabbia. Se è rimasto un solo briciolo di amore in lui proverà a capirmi.
 
“Taci Mia, non voglio sentire più una parola da parte tua. STAI ZITTA.” Mi assale avvicinandosi pericolosamente a me. L’odore della tequila raggiunge le mie narici bloccandomi il respiro. Ryan tiene molto l’alcol ma deve averne bevuta veramente tanta. “Come puoi tornare con lui, buttare via la nostra storia così?” Continua avanzando di un altro passo e sbattendo il pugno destro sullo stipite della porta.
 
Sobbalzo per lo spavento perdendo il mio equilibrio instabile e barcollando pericolosamente verso il suolo se non fosse per le pronte mani di Jake che mi afferra per i fianchi, mi sollevano da terra, e mi depositano nuovamente alle sue spalle, ben lontana da Ryan e la sua rabbia. “Quale storia? Non ti ha mai amato e nemmeno tu!” Gli risponde al mio posto sfoggiando il suo fantastico ghigno che tanto odio quanto adoro.
 
“IO LA AMO!” Grida Ryan di rimando colpendo ancora una volta lo stipite della porta con il pugno chiuso. Più lui perde la pazienza più sento i muscoli della schiena di Jake irrigidirsi, pronto a difendermi se Ryan dovesse perdere totalmente il controllo.
Un’ondata di ricordi prende possesso di me, sento di aver già vissuto questa scena, molti anni fa, dentro il Victrola. Quella volta però era stato Jake ad aggredirci e Ryan a farmi da scudo con il suo corpo.
 
“Adesso smettila Ryan, se tra voi due è finita è solo colpa tua. L’hai tradita, accettane le conseguenze.” Jake fa un passo verso Ryan il quale non sembra intenzionato ad indietreggiare, è più grande e più muscoloso, oltre a conoscere perfettamente le arti marziali. Faccio un passo abbracciando con entrambe le mani la schiena di Jake per supplicarlo di non accettare le sue provocazioni.
 
“Ho sbagliato è vero, ma Mia possiamo ancora rimediare. Cosa è cambiato tra voi due? Non volevi vederlo mai più, lo hai lasciato e sei tornata da me. Non oso nemmeno ricordare lo stato terribile in cui sei tornata da Washington e ora giocate alla bella coppietta felice. Vi è bastata una cena con gli amichetti d’infanzia per sistemare tutto?”
 
Alle sue parole sia io che Jake ci irrigidiamo, non abbiamo ancora affrontato ciò che è successo dopo la mia fuga e sicuramente questo non è il momento più adatto. Ryan però sta distorcendo la verità quel tanto che basta per mandare Jake su tutte le furie. “Io non sono tornata da te.” Ribatto velenosa. Tornata a New York mi sono rifugiata in casa di Josh, sono stata malissimo ma Ryan non ha visto nulla del mio stato d’animo, se non quella triste facciata che mi portavo dietro mio malgrado.
 
“Hai ragione.” Si difende Ryan sollevando entrambe le mani di fronte a sé quasi fossero uno scudo. Sta sorridendo, segno che sta per sparare un’altra delle sue cattiverie. “Hai ragione. Ci hai messo qualche mese a venire a letto con me. Devo ammettere però che le prime volte non era così brava nonostante i tuoi insegnamenti, ma tranquillo grazie a me è migliorata!” Le sue parole mi colpiscono come lame taglienti ferendo il mio cuore da parte a parte, so bene però che le sue provocazioni non sono dirette a me ma al ragazzo al mio fianco ormai livido di rabbia. Sta perdendo la pazienza e presto non sarò più in grado di contenerlo, e questo è esattamente quello che vuole Ryan.
 
“Basta. Ti prego Ryan smettila.” Lo supplico mentre stringo con le dita i muscoli tesi della braccia di Jake.
 
“Perché? Sto solo dicendo la verità.” Ride maligno lanciando indietro la testa e mostrandoci la sua perfetta dentatura bianca. “Tu stessa hai ammesso che con me hai sperimentato sensazioni mai provate prime.” Bugie, solo bugie. Dalla mia bocca non è mai uscita una sola parola in tal senso e nella mia testa è sempre stato il contrario. Ogni volta che giacevo con lui pensavo a Jake, sognavo di stringere Jake, di fare l’amore con lui, e mai una volta ho provato veramente piacere.
Ryan però è il migliore nel suo lavoro e sa bene come ingannare le persone al punto da spingerle a dire o peggio a fare ciò che gli interessa.
E infatti Jake si stacca da me spingendomi contro il muro e si scaglia contro l’uomo in giacca e cravatta, afferrandolo per il colletto e premendolo con forza contro la porta del mio appartamento. Ryan soffoca un sospiro di dolore senza però dargli la soddisfazione di farsi vedere ferito mentre io grido accasciandomi al suolo in assenza di un qualsiasi sostegno che mi aiuti a rimanere in piedi.
Il tonfo del gesso contro il pavimento attira l’attenzione di entrambi i ragazzi su di me.
 
“Hai visto cosa le hai fatto? Sei solo capace di farle del male.” Ryan rincara la dose facendo perno sulle sue debolezze, vuole che sia lui a colpirlo, sta tramando qualcosa.
 
“IO L’AMO!” Grida Jake togliendomi il respiro. “L’HO SEMPRE AMATA. E NON LE FAREI MAI DEL MALE VOLONTARIAMENTE.”
 
“Vi prego finitela. Cosa pensate di ottenere mettendovi le mani addosso? Attireremo solo l’attenzione di tutti, arriverà la stampa in tempo per vedere il grande cardiochirurgo e il futuro sindaco picchiarsi come due ragazzini per una donna.” Sentenzio cercando invano di sollevarmi da terra per poi riaccasciarmi al suolo stremata. Con il palmo aperto indico la pagina del New York volata al suolo accanto a me, forse questo potrebbe restituire ad entrambi la lucidità.
 
E in effetti lo sguardo di Ryan si posa ferito sul mio corpo accasciato al pavimento, la mia gamba ingessata e la mia espressione dolorante. In fondo mi ama e non riesce a vedermi in questo stato. “Ha ragione lei, non otterremo nulla così.” Continua serio Ryan fissando i suoi grandi occhi chiari in quelli azzurro cielo di Jake dopo avermi guardato un’ultima volta, i pugni ancora stretti per la rabbia segno che non è ancora intenzionato a lasciar perdere questa sua battaglia.
 
Jake slega la presa dalla sua camicia indietreggiando di qualche passo verso di me, si inginocchia al suolo e, senza dire una parola, mi solleva da terra di peso adagiandomi contro il muro. I suoi occhi temporeggiano sul mio volto e leggo il suo dolore nel vedermi così, ferita ed indifesa. “Che cosa proponi allora?”
 
“Sfidiamoci. Chiamiamo Mr Crab e chiediamogli di organizzare una corsa per stanotte. Solo noi due. Chi perderà si toglierà di torno.” Ryan ci racconta il suo piano, è serio come se Jake potesse veramente prendere in considerazione una tale cavolata. Nessuno dei due corre più da molti anni, troppi anni, ed è comunque impensabile che possa essere una maledetta gara a decidere del nostro futuro.
Mi giro verso il ragazzo al mio fianco aspettandomi di sentirlo ridere da un momento all’altro per l’assurdità della proposta. Lui invece fissa il mio serio, mentre il suo vecchio ghigno maligno che tanto mi era mancato gli si dipinge in volto. “Ci sto.” Annuisce infine togliendomi il respiro.
 
“No, no, no.” Mi agito tra le sue braccia afferrando il suo splendido volto tra le mani e costringendolo a voltarsi verso di me e guardarmi. “Non lo fare Jake. È tutto inutile. Io non permetterò ad una stupida sfida di decidere per me.” Lo supplico sforzandomi di reprimere le lacrime che ormai bussano pericolosamente ai miei occhi.
 
“Tranquilla Mia, non ho mai perso e non perderò contro questo damerino.” Mi rassicura facendo incontrare le nostre labbra in un veloce bacio a stampo.
 
Ryan alla sola vista di quel gesto colpisce ancora una volta il muro con un pugno quindi ci volta le spalle dirigendosi verso l’ascensore. “Staremo a vedere ragazzino. Ci vediamo al molo.”
 
“Jake ti prego, non andare.” Non appena il possente corpo di Ryan esce dal nostro campo visivo abbraccio Jake stringendolo a me con tutta la forza che mi è rimasta in corpo. Le lacrime iniziano a scendere incontrollate bagnandomi entrambe le guance, un brutto presentimento mi invade il torace togliendomi il respiro.
 
“Non preoccuparti amore. Finirà presto e tornerò da te, aspettami.” Unisce le nostre labbra baciandomi dolcemente, approfondendo appena il nostro contatto. Appena si stacca da me corre via lasciandomi sulla porta sognante e con il respiro irregolare, completamente in balia di lui e del cattivo presentimento che mi sta lacerando.
Perché Jake è caduto nella sua trappola? Ryan sta sicuramente tramando qualcosa e Jake gli sta correndo dietro incurante del pericolo. Come possono anche solo pensare che io mi adatterò al risultato di una corsa. Certo, se dovesse vincere Jake Ryan sarebbe costretto a lasciarmi in pace, non potrebbe più mettersi in mezzo e io e Jake saremo finalmente felici. Ma se dovesse vincere il procuratore? Non hanno mai corso l’uno contro l’altro, Jake era imbattibile ma anche Ryan era molto bravo.
Cosa succederebbe se dovesse vincere lui? Non lascerò di nuovo Jake per questo motivo.
 
 
“Pronto. Mia?” Risponde al primo squillo, la voce chiaramente preoccupata per l’ora tarda.
 
“Josh! Dove cavolo sei?”  Chiedo al mio amico senza nemmeno salutarlo.
 
“Mia, sono le tre del mattino, sono a letto.” Risponde sarcastico prima di tornare serio improvvisamente. “Ma che succede? Hai litigato con Jake per caso?”
 
Inspiro profondamente all’idea che ancora non si fidi di lui, quando invece la colpa di tutto è solo di Ryan Bass. “Josh. Smettila di dire cavolate. Scendi da me e aiutami a vestirmi. Dobbiamo andare al molo.”
 
 
 
INTANTO AL MOLO.
 
MR CRAB’S POV.
 
 
“Assolutamente no. Jake non ti asseconderò in questo piano strampalato. Ryan Bass è un uomo pericoloso e se ti ha sfidato è perché è sicuro di vincere.” Scuoto il capo violentemente guardando il ragazzo davanti a me. Non posso permettergli di rovinarsi la vita per una stupida sfida. L’ho visto crescere ed è sempre stato come un figlio per me, ho addirittura pianto quando ho scoperto essere diventato un famoso cardiochirurgo. “Mia ti ama, ti ha sempre amato, una gara non cambierà i suoi sentimenti. Ha deciso di perdonarti e di stare con te.”
 
Jake si passa nervosamente la mano tra i capelli finendo di spettinarli definitivamente quindi sistema la camicia sgualcita all’interno dei pantaloni. “In verità non c’era molto da perdonarmi, è stato solo un grande incomprensione. Non l’ho mai tradita.”
 
“Ancora meglio. Lascia perdere questa corsa, sposatevi e lasciate perdere Ryan Bass. Prima o poi se ne farà una ragione.” Suggerisco scuotendo ancora la testa. Sono convinto che non è una buona idea. Ryan Bass è subdolo, calcolatore, farà di tutto per vincere e se l’ha sfidato vuol dire che ha qualche asso nella manica. Ad esempio: dov’è adesso?
 
“No! Sono troppi anni che vive tra noi, non lo sopporto più. Non ho paura di lui e questa è la mia occasione per togliermelo di torno.”
 
La nostra conversazione viene interrotta dal rombo della Ferrari di Ryan Bass che ci raggiunge al molo accompagnato da un grido di esulto dei numerosi spettatori che si sono riuniti nel piccolo molo. Il procuratore candidato sindaco scende dalla vettura sistemandosi l’elegante abito grigio scuro. “Siete pronti?” Domanda serio. Jake aveva detto di averlo visto completamente ubriaco meno di mezz’ora fa, deve aver preso qualcosa per aiutare la sbornia.
 
Jake annuisce stupidamente avanzando sicuro verso la sua macchina già parcheggiata alla linea di partenza. So già che me ne pentirò ma loro lo faranno con o senza di me.
 
“PERFETTO RAGAZZI. LE SCOMMESSE SONO STATE PIAZZATE. GODETEVI QUESTA GARA PERCHE’ NESSUNO DI VOI NE VEDRA’ MAI PIU’ ALTRETTANTO BELLA.
ALLA LINEA DI PARTENZA DUE PIONIERI DEL THE RACER, I DUE CAMPIONI STORICI CAMPIONI SI SFIDERANNO PER LA PRIMA VOLTA. CHI SARA’ IL MIGLIORE?”
 
 
 
 
Angolo autrice:
 
Una nuova sfida, una nuova gara. Cosa succederà adesso? Chi vincerà? Jake o Ryan?
Saranno fondati i sospetti di Mr Crabb?
Al prossimo capitolo!!!! Mi raccomando che aspetto di sentire i vostri pareri <3
Un abbraccio.
Lachiaretta.
 

 
 
 
 
   
 
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