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Autore: Rcbs    12/04/2016    3 recensioni
Shouyou è strano. Non solo per come si comporta, ma anche per le cose che gli capitano.
Nasconde qualcosa e Tobio ha bisogno di scoprire di che si tratta. Bisogno e non dovere perché infondo prova qualcosa di più della semplice amicizia per il compagno.
-Dal Cap. 3-
Procedeva lentamente lungo la strada sterrata, disseminata di pozze scure.
Solo il cigolare della bici che portava a mano si faceva sentire, talvolta più piano, nelle parti più lisce, talvolta più forte, laddove il terreno era più irregolare.
Non pioveva più, anche se il cielo non si era completamente rischiarato.
Camminava lentamente, sguardo perso nel vuoto. Era tranquillo.
Ci avrebbe messo più di mezz'ora procedendo a quella velocità, ma non gli importava. Non gli interessava nemmeno il fatto che ormai fosse tardi.
Sulla sua testa udì un leggero sfrigolio. Si arrestò e alzò lo sguardo osservando il lampione accedersi.
Era tardi. Sorrise.
Non si mosse.
Non era solo.
Voltò un poco il capo, osservando la figura alta e scura in avvicinamento.
[KageHina e KuroKen principalmente, con accenni a KuroHina e altre coppie classiche]
Genere: Mistero, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Shouyou Hinata, Tetsurou Kuroo, Tobio Kageyama, Un po' tutti
Note: Lemon, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Cap. 6: Non dire gatto se non ce l'hai nel sacco




/\ (tenuto premuto) - ricarica chakra 

/\ (2 volte) + X - Scatto veloce verso il nemico

/\ (1 volta) + O - arte ninja: Rasengan



/\ (1 volta) + X + levetta sinistra in giu - scatto veloce allontanandosi dal nemico

/\ + [] - attrezzo da lancio avanzato: shuriken


Barra vita -20%, Raggiunto livello zero.


GAME OVER. [*]



Le palpebre scattano nervosamente verso l'odiosa scritta bianca intermittente sullo schermo nero. Riparte l'odiosa musichetta che dovrebbe vagamente ricordare l'antico Giappone di Ninja e Samurai, ma a causa dei vari strumenti di cui è composta causa solo un effetto di straniamento che Kenma trova quasi comico.
Tiene premuto il tasto centrale del joystick attendendo con impazienza che appaia la schermata Opzioni della playstation, per poter spegnere la console. Naruto ninja storm ormai lo ha stancato, meglio passare a Tomb Rider sulla Psp.

Si gira per cercare l'amato oggetto, ma i suoi occhi invece di fermasi sul letto, dove la console giaceva ancora dalla sessione gaming del pomeriggio, per proseguire oltre, verso la finestra.

Un leggero spalancamento degli occhi tradisce la sua espressione annoiata, ma solo per pochi secondi.

Kuroo se ne accorge comunque.

Il più piccolo non dice niente, semplicemente si arrampica sul letto afferra la Psp e l'accede, sedendosi a gambe incrociate e dando le spalle all'amico di infanzia.

È nervoso, il moro lo può percepire, ma non capisce perché.


Kenma sente il materasso abbassarsi sotto il peso dell'altro, poi sente il fiato caldo sul collo.

Un brivido.

Il cuore gli batte molto forte.

Stringe di più la console.

Lara scivola e muore.
GAME OVER.



"Come hai fatto a mancare la sporgenza? C'è l'avrei potuta fare anche io"
Sussurra Tetsuro al suo orecchio.


Nessuna reazione.

Solo il battito cardiaco in aumento.


Kuroo si sporge un poco in avanti e appoggia l'orecchio alla sua schiena dell'altro.

"Perché il tuo cuore batte così forte?"


Preso il sussurro come un invito, l'organo accelerò ulteriormente, causando anche l'aumento della respirazione.


Kozume stringe gli occhi, troppo concentrato a riprendere il controllo delle sue normali funzioni corporee, quasi non si accorge delle braccia che gli avvolgono il petto e costringono la sua schiena a collidere al corpo dell'altro. 


"Posso tenerti con me?"


Le labbra del mezzo biondino si piegano in un lieve sorriso sentendo quella citazione del film di Casper. Quante volte hanno ripetuto quella scena da piccoli? Così, senza motivo, in situazioni fuori luogo, completamente a caso, o durante un gioco, o, ancora, durante un momento così, come dire, quasi intimo... Sicuramente il numero supera le volte in cui hanno rivisto quella pellicola, che era sempre stata la loro preferita. 

Il battito cardiaco si è calmato immediatamente, insieme al respiro.
Kenma è ancora apatico mentre si rigira in quell'abbraccio.


"Fallo davvero" sussurrò apatico il più piccolo, guardando a sguardo spento, apparentemente annoiato, gli occhi dell'altro.

Kuroo non riuscì a non trattenere il respiro.

La stanza semi-buia, in cui aveva passato innumerevoli notti, fin da bambino, di cui conosceva ogni angolo, ogni soprammobile, ogni singolo centimetro, ora appariva quasi estranea, ma non per questo meno accogliente o confortevole.

Le labbra di entrambi si incontrarono piano, a metà strada. 



Un bacio lento, dolce, ma non per questo meno appassionato.


Giusto, giusto, assolutamente giusto.

Sicuro di niente, insicuro di tutto. 
Le situazioni sociali, i rapporti con gli altri, sempre tutto così complicato, così strano soffocante.
Questo però no.

*Shouyou provi qualcosa per Kuroo? Me lo avresti detto se fosse stato così no?*



Si staccano piano, le labbra leggermente livide e le guance completamente arrossate.


Kenma non riesce a sostenere lo sguardo, istintivamente finisce per ricercare conforto nella stessa persona che gli stava causando tutta quell'ansia. Appoggiando la testa nell'incavo del collo dell'altro, non dovette aspettare molto l'abbraccio che bramava.


"Sono stato con Hinata"
"Lo so"
"Siamo andati fino in fondo"
"Lo so"
"Più di una volta..."
"Lo so"
"Lui non è te"
"Davvero?"
"Non sarebbe davvero possibile"


Kozume chiude gli occhi e inala forte l'odore dell'altro.  
Aghi di pino, terra, cocco e... Ferro*.
Aggrotta le sopracciglia, ma non accenna a muovere un muscolo, completamente rilassato grazie al calore dell'amico.


"Rimani?" Chiede in un sussurro, apatico, che nel silenzio della notte risuona comunque chiaro. 

Ma la speranza, ben nascosta da anni e anni di abitudine a reprimere le proprie emozioni, viene comunque totalmente colta dall'altro.

Crescere insieme ha sicuramente i suoi vantaggi.

"Si"

Come se quella semplice sillaba fosse stata una dolce ninna nanna, il più piccolo si lasciò andare ad un sonno profondo.


Il moro non resistette e finì per posare le labbra sulla fronte dell'altro.

Con cautela si stese nel letto così famigliare, dove aveva passato metà delle notti fin dall'infanzia.


Semplice, era tutto così semplice.
Così dolce e sentito...

Non come con Shouyou, dove era sempre tutto in bilico, confuso e complicato.

Dove c'era solo sesso, libido e...

Distacco.
Doveva staccarsi dal rosso.

Sessualmente parlando...

Beh facile a dirsi, ma resistergli non era così scontato, così semplice.

Poco importava chi aveva il suo cuore, dov'era il cuore di entrambi.


Lui e Hinata erano legati da qualcosa di molto più forte del semplice desiderio carnale.
Era davvero possibile rinunciarvi?
Quali sarebbero state le conseguenze?

Ne valeva la pena?

Un mugugno e uno scatto.
Le mani di Kenma si stringono più forte alla maglia del migliore amico.

Stare qui davvero o temporaneamente?

Voleva tenerlo con se davvero.

Avrebbe potuto?


Un respiro profondo.

Il cuore dell'altro batteva forte, dritto nei suoi timpani, accentuato dal silenzio e dai suoi sensi ancora attenti.


Questo non era semplice.
Questo non era normale, non lo sarebbe mai stato, non come con Shouyou.


Questione di mesi e non sarebbe stato così.
Questione di coraggio e sarebbe stato tutto assolutamente semplice.

Nessun dubbio, nessun problema, nessun...

Mostro...

Un mostro? Si, un mostro... Ecco come si sentiva ora.

Lo poteva davvero ferire? Poteva ferire la persona che aveva protetto per anni? La persona che aveva sempre amato in un certo senso?
Che ora probabilmente amava nel senso più concreto e completo del termine?

Si poteva davvero uscire da quella situazione senza che nessuno si facesse male?
No, questo era sicuro... L'importante era però che non venisse ferito lui.

Un'altro bacio sulla tempia.


Si sentiva così confuso, combattuto. 

Parlare con Shouyou avrebbe peggiorato o migliorato la situazione?


Se ci aveva visto giusto, nell'incontro avuto prima con il rossino, le cose finiranno solo per diventare più incasinate di quanto già non siano.


Sospirò pesantemente. 

Come se mai avesse avuto libera scelta.


Parlare con Hinata non sarebbe stato né piacevole, né facile.










Un brivido attraversò il corpo di Kenma trascinandolo dal sonno al dormi-veglia. Si sentiva ancora avvolto da Kuroo. 
Era davvero piacevole essere coccolati da incoscienti. Anche se una sensazione stima lo rendeva emotivamente inquieto.

C'erano solo due persone a cui Kenma si era mai confidato... E dato che il suo problema era Kuroo, gli rimaneva solo Shouyou... Ma l'amico lo avrebbe capito? 



Parlare con Hinata non sarebbe stato né piacevole, né facile.









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*Riemerge dall'oscurità*
Eh-em... Ciao a tutti! 
Ormai mi sono rassegnata a passare la maggior parte del tempo sui libri da studiare e il mio tempo per scrivere è piuttosto esiguo... Sono abbastanza soddisfatta di come è venuto il capitolo anche se non l'ho riletto con attenzione... Spero piacerà anche a voi! E che non rimaniate troppo delusi da questo finale piuttosto aperto.

Alla prossima! Un bacio :*


[*] Chi legge anche le mie storie del fandom di Naruto forse lo ha trovato famigliare, è perché l'ho ripreso da uno dei capitoli di una mia storia, perché sono pigra e così facevo più in fretta lo ammetto! :D

* L'odore del ferro e quello del sangue sono uguali
   
 
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