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Autore: micchan91    12/04/2016    3 recensioni
TakuRan - AU
temi delicati/violenza
...< E' sempre così, verso le tre di notte lei compare, canta, si fa desiderare e poi sparisce. Nessuno sa il suo nome, nessuno l'ha mai vista fuori di qui. In molti hanno provato a cercarla, ma non sono mai arrivati oltre quella porta >...
Genere: Angst, Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Kirino Ranmaru, Shindou Takuto, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Nella stanza buia i lievi gemiti erano coperti dai forti grugniti soddisfatti dell'uomo. Le sue mani callose percorrevano senza sosta il corpo magro e sinuoso sopra di lui, tastando la pelle liscia e delicata, solo in quel momento deturpata da morsi e lividi, ma esclusivamente in punti che era possibile coprire. Per Ran era sempre la stessa storia, ogni rapporto era uguale all' altro. Gli era stato insegnato a recitare in tutto e anche nel sesso era così. Il mito della sua verginità era una cosa risaputa da molti e se un giorno qualcuno avesse pagato profumatamente per ottenerla Ran non si sarebbe mai dovuto tirare indietro, ma non si sarebbe nemmeno dovuto comportare come una delle tante prostitute che lavoravano nel Moulin Rouge. Così, ogni qual volta che lo desiderava, il suo patrigno lo addestrava, gli aveva imposto un modo di gemere, di comportarsi, lo aveva abituato a posizioni e torture di ogni genere così che chiunque lo avesse avuto sarebbe stato ripagato dei soldi spesi. In realtà nel corso degli anni ce n'erano stati di uomini che avrebbero potuto pagare, ma che appena scoperto che in realtà era un ragazzo avevano abbassato il prezzo minacciando di dirlo a tutti. Ovviamente i loro corpi stavano ancora marcendo nel vicolo sul retro.

Il rosa si morse forte il labbro per trattenere un urlo misto tra piacere e dolore e tirò la testa all'indietro, chiudendo gli occhi e pregando che finisse presto. Odiava quella vita, ma ogni desiderio di fuggire era superato dalla paura del mondo esterno. Fin dalla nascita gli era stato impedito di uscire, così tutto il suo mondo erano quelle poche stanze sopra il teatro e il palco sul quale si esibiva tutte le notti. Il resto del mondo per lui era formato dalla sua immaginazione, dalle chiacchere dei suoi "colleghi" e dalle menzogne dei suoi tutori.

Quando finalmente sentì un grugnito più forte e lo sentì venire dentro di lui scivolò via dalla sua presa, infilandosi velocemente una vestaglia per sottrarsi allo sguardo dell'uomo. Col tempo aveva iniziato ad odiare il suo corpo, forse se fosse stato veramente una donna tutto quello non sarebbe mai successo, in fondo nessuna delle donne che consceva era rinchiusa come lui. Si strinse meglio la stoffa attorno alla vita magra e lanciò uno sguardo all'uomo già addormentato profondamente, poi con un sospiro aprì la porta e a piedi nudi tornò rapidamente nella sua stanza.

Non riuscì a riposare bene nemmeno quella volta, ogni volta che lo addestravano sentiva male ovunque, ma poche ore dopo era già seduto davanti al suo specchio per prepararsi allo spettacolo. Si truccava e si vestiva da solo, odiava che qualcuno lo sguardasse o lo toccasse, lì quasi nessuno sapeva della sua identità e non c'era nemmeno pericolo che qualcuno la scoprisse vista la sorveglianza sempre presente. I pochi che avevano mai provato a toccarlo erano finiti molto male e questo aveva scoraggiato chiunque lavorasse lì dal provarci. Quando quella notte mise piede per la milionesima volta sul palco però non si accorse che due persone lo guardavano con aria diversa, seduti ai lati opposti del teatro. Da un lato Shindou lo fissava, cercando di imprimere nella sua mente quanti più dettagli possibile, cercando di capire cosa ci fosse dietro a quello sguardo triste e quale fosse la sua storia, ma dall'altra parte un uomo sembrava guardarlo in modo così famelico da far temere che gli sarebbe saltato addosso mentre stava cantando. Fu solo quest'ultimo uomo ad avvicinarsi alla porticina dove si metteva sempre il buttafuori e sussurrare qualcosa all'uomo per chiedere udienza, ottendendola poco dopo. Fu quello il momento in cui tutto iniziò ad andare a rotoli, anche se nessuno di loro ancora lo sapeva.

Pochi giorni dopo quella notte la città degli artisti iniziò a riempirsi di manifesti, sembravano comparsi da soli visto che nessuno aveva visto qualcuno appenderli. Fu uno di quei manifesti a far fermare Shindou così di scatto da rischiare che Kariya gli andasse addosso.

< Eih! Sta un po attento > brontolò l'azzurro, ma l'altro era talmente tanto preso da non prestargli attenzione. I suoi occhi scorrevano sulle scritte rapidamente e le sue pupille si dilatavano man mano che leggeva, come se ci fosse scritta la cosa più bella del mondo.

< Terra chiama Takuto? > ridacchiò a quel punto Ryoma.

< Ve l'avevo detto che non avrebbe dovuto berlo quel bicchiere! > sospirò Tsurugi.

< Ho trovato il modo! > esclamò in quel momento Shindou, voltandosi verso i suoi amici con un sorriso.

< Un modo per fare cosa? > chiese Kariya alzando un sopracciglio.

< Un modo per incontrarla! > rispose come se fosse una cosa ovvia e con un gesto secco strappò il manifesto dal muro per metterlo sotto il naso dei tre.

< Stanno cercando scrittori per un nuovo, grande spettacolo al Moulin Rouge! > esclamò al limite della felicità.

< E pensi davvero che potrebbero prendere te? > lo smontò subito Kariya.

< Il Moulin Rouge fa spettacoli a dir poco allucinanti, dove depravazione, nudità e sesso sono i temi principali! Tu sei un verginello che per vedere un seno da vicino deve essere ubriaco, cosa pensi di poter scrivere? > ridacchiò Tsurugi facendo sbuffare il castano.

< Qualcosa mi inventerò! > ribattè infilandosi il manifesto nel borzello che portava sempre con se, dove teneva penna e fogli per appuntarsi idee e storie. I suoi amici si misero a ridere e ripresero a camminare, ma la determinazione di Shindou non diminuì minimamente, tanto che appena tornato a casa si mise subito al lavoro, ma più le ore passavano, più capiva di non saper scrivere niente che andasse bene ad un teatro come il Moulin Rouge, Kariya e Tsurugi avevano ragione. Lui era un sognatore e scriveva storie d'amore, dove la bellezza e la bontà avevano sempre la meglio.

Lanciò l'ennesimo foglio accartocciato fuori dalla finestra e sospirò pesantemente, aveva terminato le idee e il suo morale era arrivato a terra. E fu uguale per i tre giorni successivi. Oramai si era convinto che il posto era già stato preso e che la sua occasione era sfumata, anche perchè per strada non si vedevano più i manifesti. Quando però ebbero di nuovo i soldi per andare al Moulin Rouge e vide l'enorme manifesto attaccato all'ingresso sentì di avere ancora una minima speranza. Passò le ore al tavolo, guardando i vari spettacolini che gli si presentavano davanti alla ricerca di idee, ma niente gli faceva scattare quella scintilla. Quando si fecero le tre e la ragazza misteriosa comparì puntuale come sempre ebbe un'idea, un'idea terribile che con ogni probabilità gli sarebbe costata un pestaggio se gli andava bene, ma non riuscì a trattenersi dal dirla ai suoi amici. Forse quelli erano anche più pazzi di lui, o forse erano semplicemente ubriachi persi, ma accettarono senza battere ciglio.

Attesero trepidanti il momento giusto, poi si alzarono quasi di scatto e Kariya, Tsurugi e Ryoma si avviarono verso il palco, cercando di salirci sopra per raggiungere una delle tante ragazze che si spogliava. Immediatamente il buttafuori insieme ad altri due uomini scattarono verso i tre e per soli pochi minuti la porta che dava sul retro restò incustodita. Quel tempo bastò però a Shindou per sgattaiolarci dentro, per sua fortuna era minuto e non dava nell'occhio. Si ritrovò in un corridoio stretto e poco illuminato e subito sentì il cuore iniziare a battere fortissimo, si era andato a mettere proprio in un bel guaio e non c'era possibilità di tornare indietro visto che molto probabilmente il buttafuori a quell'ora era tornato davanti alla porta. Non gli restava che andare avanti così poggiò una mano sul muro tempestato di brillantini e iniziò ad avanzare. Salì delle scale con le gambe che tremavano e davanti ad un bivio restò interdetto per qualche istante. Furono delle voci che si avvicinavano a spingerlo su una seconda rampa di scale. Arrivato in cima però si trovò poco distante da una donna che per fortuna gli stava dando le spalle. Shindou dovette tapparsi la bocca con le mani per non urlare e istintivamente aprì la prima porta che si trovò a fianco, infilandocisi dentro. Poggiò la fronte sul legno freddo e sospirò pesantemente, prendendosi un momento per riordinare le idee, ma quando si voltò per osservare la stanza per poco non gli cadde la mascella. Davanti a lui c'era la ragazza dai capelli rosa, indossava degli shorts molto corti e si stringeva le braccia attorno al seno per coprirselo. Aveva i capelli bagnati, quindi con molta probabilità era appena uscita dalla doccia, ma Shindou nonostante tutto non riusciva a staccare gli occhi dal viso, che struccato era ancora più bello nonostante l'espressione di puro sconcerto. Notò subito i polmoni di lei gonfiarsi, pronta ad urlare così che si affrettò ad alzare le mani.

< No non urlare! Non voglio farti del male! > esclamò subito e per fortuna lei lo ascoltò. Vide solo le sue mani scattare verso un asciugamano per poi buttarselo addosso, coprendosi.

< Io...credo di essere ubriaco e di aver avuto un'idea idiota! Il fatto è che vorrei tanto diventare io lo scrittore che cercano per lo spettacolo, ma non faccio che scrivere storie d'amore e sono sicuro che non andrebbero bene, così ho pensato che incontrandoti..o vedendo il retro mi sarebbe venuta l'ispirazione...idea idiota vero? > iniziò a parlare senza nemmeno prendere fiato mentre la ragazza davanti a lui lo fissava come se stesse guardando un fantasma, poi però il rumore della porta che si apriva alle spalle di Shindou fece irrigidire entrambi.

< Sono fottuto > soffiò semplicemente il castano, pronto a morire...

 

 

Angolino dell'autrice

Ciao! Come promesso l'aggiornamento è arrivato relativamente presto! Spero che anche questo secondo capitolo vi sia piaciuto, fatemi sapere che ne pensate, baci <3

 

Ps, sto lavorando anche alle altre fict incomplete, ma sto andando lentamente siccome l'ispirazione (almeno per quelle) mi ha abbandonato ç_ç abbiate fede però!

 

Ps2 visto che me lo avete chiesto in tante, questa è la mia cucciola vestita da Endo <3

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