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Autore: Nichi824    05/04/2009    1 recensioni
Ambientata nel mondo di Death Note ma con una storia alternativa,ad esempio un kira quindicenne che viene arrestato all'inizio della sua carriera da un altrettanto giovane L. La storia è però particolarmente incentrata sulla relazione tra Matt e Mello. E' la mia prima fic su DN spero vi piaccia ^-^
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Matt, Mello
Note: Lemon, What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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matt x mello capitolo5 Ok.. sn in ritardo, lo so... Il fatto è k ho finito x innamorarmi a mia volta e qst ha comportato una certa crisi creativa... xkè se è vero k qst fic c'è l'ho già pronta in brutta da un pezzo qll k ho scritto a matita è poco + di una bozza k dv quasi smp riscrivere =-='' (si ma a noi cosa ce ne frega? nd:Tutti) Inoltre ho davvero poco tempo e nn riesco nemmeno a leggere altre fic...poi ho ank i miei problemi cn la posta elettronica k nn va mlt bene e nn mi arrivano tt le mail... (e qst k centra? nd: Tt) Ok cm al solito xdo trpp tempo a tergiversare... adexo vi lascio al capitolo k è l'unica cs k vi interessa...XD

Capitolo 5 =Risveglio=

Bip... Bip...
"D-dove sono? Sono morto?"
Pensò Mello con gli occhi chiusi, nn riusciva ad aprirli e ogni minimo movimento k tentava di fare gli costava uno sforzo enorme.
Bip... Bip...
"Questo rumore... Cos'è?"
Quel ritmico Bip lo stava riportando piano piano alla realtà, ma qualcosa ce lo riportò molto più in fretta.
SCIAF!
Sentì dolore al viso, era stato colpito da.. Uno schiaffo?
"Questa senzazione.. Dolore? Quindi sono vivo..."
"Matt! Ti avevo detto che potevi vederlo ma non disturbarlo, tanto meno prenderlo a schiaffi! E spegni quella sigaretta! Ti ho già detto che qui nell'istituto non si può fumare!"
Il biondo non capì a chi apparteneva quella voce. Sembrava venire da così lontano.
"E' già sveglio, prima si è mosso."
Questa invece gli era familiare... Matt? Che fosse stato lui a schiaffeggiarlo? Ma cosa ci faceva lì? Da quel che si ricordava l'ultima volta che si erano visti avevano litigato...
Tentò di aprire nuovamente gli occhi, e stavolta, anche se con un certo sforzo, ci riuscì, anche se impiegò un po' di tempo per riuscire a tenerli aperti bene. Il posto dove si trovava era tutto bianco e la luce lo accecava. Vedeva tutto sfuocato, ma riuscì a capire che si trovava in infermeria.
Chi lo aveva portato lì? E perchè? L'ultimo ricordo che aveva era di lui che si ubriacava mangiando cioccolato poi tutto nero...
"M..M-matt" Disse piano e con un po' di fatica.
"Era ora che ti svegliassi, stupido pazzo!" Gli urlò contro Matt e lo schiaffeggiò di nuovo.
Per fortuna l'infermiera era dovuta uscire un attimo e non aveva assistito alla scena.
"Hai la benchè minima idea di quello che mi hai fatto passare? No! Non ce l'hai perchè hai passato gli ultimi due giorni in questo letto! Quando ti ho trovato, aprendo la botola della cavità, mi sono cadute in testa due bottiglie e una te l'ho trovata in mano, insieme a non so quante carte di tavoletta! Eri privo di sensi, anzi il tuo cuore non batteva quasi più, ti ho portato qui in braccio e mi hanno permesso di vederti solo oggi. Hanno detto che se non ti avessi trovato saresti sicuramente... Sei un idiota! Hai rischiato di morire per uno stupido avvelenamento da alcol!"
Mello, che fino a quel momento aveva ascoltato in silenzio la predica dell'amico, ribadì tanto forte quanto glielo concedevano le sue forze "T-tanto.. A te non d-dovrebbe importare... S-se anche decidessi...D-di morire.. Per te non sono altro c-che parte di uno s-stupido gioco..."
"Sei tu che hai fraintesto idiota! Se mi avessi lasciato spiegare..."
Il suo tono cambiò improvvisamente.
"Ricordi quella volta, due anni fa, quando stavamo per... Ti dissi che quando fosti stato pronto avremmo concluso il nostro gioco... Io....Io... Ho paura che se noi... Finissimo il gioco allora finirebbe anche tutto quello che c'è tra noi... Se qualcosa andasse storto, se io dovessi farti del male... Io non potrei più guardarti in faccia e tutto quello che abbiamo costruito in questi anni andrebbe a farsi fottere per una notte.. Io non voglio che finisca tutto...."
Concluse triste Matt.
"T-taci... S-sei tu che sei un idiota... S-se ti dico che sono pronto... Puoi anche uccidermi se vuoi..."
"mhf.."Matt sorrise "Mi sono innamortato di un folle"
"Tsk." Anche Mello sorrise. "E io di un codardo"


***

Dopo aver pregato l'infermiera di farlo restare per la notte, Matt, presa una sedia più comoda, si mise di fianco al letto di Mello, che nel frattempo si era addormentato.
Gli spostò una ciocca di capelli dal viso e con un dito disegnò il contorno sottile delle sue labbra, ma poi smise, non voleva svegliarlo.
Appoggiò la testa sul cuscino difianco a quella del biondo e si addormentò quasi subito.

"Mello, hai solo 13 anni, non puoi passare tutta la notte fuori! Poi non è permesso dalle regole dell'istituto." Stavolta era Watari a sgridare Mello, infatti la punizione fu più lieve. Watari non riusciva mai ad essere cattivo coi suoi alievi.
"domani sera
dovrai pulire la mensa, se vuoi puoi farti aiutare da Matt."
"Uff..." Il biondino se ne andò sbuffando.
D'altronde non aveva tutti i torti a volersela spassare alla sera, in quel periodo non glene andava una giusta. Quel bambino slavato di Near continuava a superarlo in tutte le prove, e l'odio che provava per lui non faceva che crescere. Inoltre il suo comportamento non era dei migliori. Aveva rischiato più volte una sospensione per aver mandato dei suoi compagni di istituto in infermeria.
Purtroppo però tutte le volte che scappava per andare a spassarsela con qualche ragazza veniva scoperto da Watari, o peggio, da Roger.
Bisognava infatti dire che quei lineamenti dolci pe ri quali veniva preso in giro da piccolo erano ora fonte di un fascino particolare, che aveva un certo effetto sulle ragazze. E non solo...C'era qualcun'altro che presto si sarebbe accorto di risentire del fascino del biondo...
Tornò in camera sua seguito dal rosso, che aveva assistito alla scena da dietro un angolo.
Matt era da tempo diventato il migliore amico di Mello, nonchè l'unico amico ch eavesse mai avuto, infatti erano quasi sempre insieme ed era in coppia che organizzavano i loro piani, come quella volta che avevano rubato gli alcolici dall'ufficio di Watari e avevano bevuto in cortile, tornando poi all'istituto completametne ubriachi.
Mello si buttò a sedere scomposto sulla sedia.
"E che cacchio! Non si può nemmeno andare un po fuori a svagarsi!"
"Mel, lo sai che non ci è concesso lasciare l'istituto..."
Gli andò dietro e iniziò a massaggiargli il collo. Mello si irrigidì leggermente a quel gesto, era il suo migliore amico, si, ma non erano soliti avere contatti fisici così stretti.
"Rilassati, senò non funziona."
"Lascia stare Matt..."
"No, invece dico che ne hai proprio bisogno, sei a pezzi."
"Uhm..." Si limitò a mugugnare il biondo, ma poi lasciò andare i nervi e si rilassò completamente sotto il tocco delle mani di Matt.
Alla fine era persino bello, gli dava una senzazione di calore umano, quel calore umano che tanto bramava, anche se non lo avrebbe mai ammesso, e che non riusciva mai a trovare nei baci delle ragazze con cui andava a ballare alla sera..
"Ma cosa cavolo vado a pensare! Paragonare questa senzazione a... Bah!" Si riprese di colpo "Non sono micca gay..."
"Non ti irrigidire Mel! Proprio ora che inizia a funzionare"
"Ok.."
Nonostante le strane senzazioni che le mani di Matt gli procuravano aveva comunque deciso di lasciarlo continuare, non sapendo neanche lui il perchè.
Anche Matt aveva pressochè gli stessi problemi dell'amico. La pelle del collo di Mello, così morbida sotto il tocco delle sue dita... Gli dava quasi i brividi. Gli piaceva, altrochè se gli paiceva e le sue mani erano sempre più avide di qual contatto che si era accorto desiderare da tempo. Gliele infilò sotto la maglietta, per massaggiargli anche le spalle, e Mello stranamente non lo fermò.
Il suo corpo era totalmente in balia del suo dolce ma al contempo avido tocco.
"Basta, ora sei a posto" Disse ad un tratto Matt un po' più seccamente del solito, sfilò le mani da sotto la maglia di Mello e  salì sul suo letto accendendo il DS.
Lui aveva davvero provato attrazzione per il suo migliore amico? Si stava... Innamorando di lui? No, era sicuramente uno scherzo della stanchezza, alla fine era notte fonda.
Mello dal canto suo aveva risolto che quello che provava era dovuto al fatto che nessuno lo aveva mai trattato così affettuosamente, e che quelle senzazioni fossero normali, così si sdraiò sul suo letto e si addormentò ancora vestito.
La giornata passò tranquilla, con Mello che al solito litigava con qualcuno e Matt che regolarmente interveniva a calmarlo. Alla sera, dopo cena, quando tutti se ne erano andati dalla mensa, il biondo cominciò a scontare la sua punizione, molto di malavoglia, aiutato però dal suo miglore amico.
Cominciò con l'impilare svogliatamente i piatti, quando gli venne un idea geniale. Prese i resti di una cotoletta e li lanciò dritti in testa a Matt, che era girato di spalle. Questo sobbalzò al gesto improvviso. "Ehi! Io ti aiuto e tu mi ripaghi così?" Gli urlò dall'altra parte della sala, fingendo di essere arrabbiato, poi prese il torsolo di una mela e glielo tirò colpendolo ad una spalla.
"Ehi! Questo faceva male!" E gli tirò un altro pezzo di cotoletta ma stavolta il rosso si abbassò in tempo e schivò il colpo, così che la carne andò a spiaccicarsi contro il muro. In risposta lanciò verso l'altro un pezzo di pane morsicato, ma anche Mello aveva i riflessi pronti e si difese con un piatto.
Dopo mezz'ora di lanci, schivate e parate si buttarono a sedere vicini dicendo all'unisono "tregua!".
Avevano il fiatone tanta era stata la foga del loro gioco, e la mensa era ridotta molto peggio di come l'avevano trovata. Avevano fatto l'esatto contrario di pulirla. Si sarebbero presi una bella sgridata da Roger, ne erano sicuri.
"Haha! Mel hai una foglia di insalata nei capelli" disse ridacchiando il rosso, togliendo una foglia verde dalle ciocche bionde di Mello, sventolandoglela davanti agli occhi.
"Tsk!" Il biondo si sfilò dalla tasca una barretta di cioccolata e ne morse un pezzo.
"Mhf, se è per questo tu hai del sugo di cotoletta che ti scende dal labbro e sembra sangue..." E senza pensarci allungò una mano a pulirgli il viso, Matt arrossì leggermente a quel contatto, allora quello che aveva provato la notte prima non era solo uno scherzo della stanchezza? Bisognava verificare...
"Mel... Sai, una di queste volte dovrai farmi assaggiare la tua cioccolata..." E rivolse un'occhiata avida alla barretta che il biondo teneva in mano, ma fu raggelato dai suoi occhi azzurri che lo fulminarono all'istante.
"Non c'è dubbio. La cioccolata è mia e basta." E ne prese un pezzo che tenne tra le labbra, con aria beffarda.
"Allora me la prendo da solo." E avvicinò le sue labbra a quelle del biondino, in modo da prendere in bocca il cioccolato. In pratica lo stava baciando.
Mello rimase shockato da quel gesto. "Matt mi sta... Baciando?"
Nonostante questo non si spostò subito, ci mise qualche secondo a reagire, tento lo avea stupito. Quandò però sentì in bocca anche qualcos'altro oltre il dolce, fece un salto indietro di due metri. "Quella era la lingua di Matt? Ma si è ammattito del tutto? Forse l'ho colpito troppo forte con quel pane..." Pensò sconcertato il biondino. Poi espresse ad alta voce il suo pensiero.
"Matt! Ma che cazzo.. Sei impazzito?"
"Ma no cretino! Stavo solo scherzando!" Disse tirandogli addosso l'ennesimo torsolo di mela. "E tu ci sei cascato come una femminuccia!"
"Ma stai zitto pervertito!"Gli rispose Mello, di nuovo giocoso, tirandogli a sua volta del pane addosso.
Ripresero la battaglia da dove l'avevano lasciata, giocando tutta la notte.
Se fosse stato davvero solo uno scherzo lo sapeva solo Matt.

Prossimo capitolo "Perdono?"




  
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