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Autore: mirko_ismine    15/04/2016    0 recensioni
"Non sei tanto male, sai? - inizia- Mi sono sbagliato su di te, ma mi sbagliavo anche a proposito di un'altra cosa. Non sei una calamita che attira incidenti, è una classificazione troppo limitata. Tu attiri disgrazie. Se c'è qualcosa di pericoloso nel raggio di 10 chilometri puoi scommettere che ti troverà."
"Tu rientri nella categoria?"
"Senza alcun dubbio."
Genere: Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Liam Payne
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
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-Broken Home, 5sos.


 

JUSTIN'S POV
 

03:57
 

Da Liam: Tic- tac.

"Va al diavolo" -borbotto.

Non avevo chiuso occhio, cercavo una soluzione a quella situazione di merda. Liam di certo non scherzava quando ha detto che ho un solo mese di tempo. Ma io non sto ai suoi ordini, motivo per cui devo trovare una soluzione.

So che c'è una persona che saprebbe essattamente cosa fare, quindi compongo il suo numero senza nemmeno fare a caso al fatto che fossero le 4 di mattina.

"Drew, che succede?"

"Ho bisogno del tuo aiuto, Jake."

"Mh?"

"Ho fatto un accordo di merda con Payne ed è finita male."

"Cristo."

"Già, è un casino."

"Ci vediamo domani sera al molo." -afferma. - e non dimenticare Jane." -ridacchia.

Attacco e sospiro, non avevo idea di come sarebbe finita.

Mi addormento e sogno di uccidere Payne, mettendo così fine a tutti i miei problemi.

Appena mi sveglio, prendo il cellulare e trovo una sfilza infinita e patetica di messaggi sdolcinati da far venire il vomito da parte di Kelsey, ma nessun messaggio di Demi.

Odiavo non poterle spiegare tutto, a modo mio volevo proteggerla da un mondo che sarebbe meglio che un angelo come lei non conoscesse, ma probabilmente stavo semplicemente facendo peggio riempiendola di menzogne su chi sono davvero.

Compongo il suo numero senza pensarci, ma non risponde immediatamente come al solito.


 

DEMI'S POV
 

Quella notte faccio mille sogni sconnessi e questo mi porta a svegliarmi più di una volta. Liam dorme tranquillamente, anche se penso che quell'espressione da innocente non gli dona affatto. Era pur sempre il Liam con un sorriso sghembo sempre stampato in viso. Sempre il Liam che non perde occasione per dimostrare la sua tremenda antipatia. Sempre il Liam che fuma di continuo, come se fosse la sua via d'uscita da chissà cosa. Non riuscivo a pensare a Liam triste o preoccupato, era piuttosto pieno di vita. Uno di quei tipi che non butti giù facilmente. Ma chissà se avesse creato un muro attorno a sè. Chissà se anche Liam Payne ha un suo lato debole.

Lo sento lamentarsi, ma quando apro gli occhi noto che i suoi sono serrati. Sta sognando, probabilmente qualcosa di molto brutto vista la sua espressione sofferente. Non so cosa fare, inzia ad agitarsi e la prima cosa che mi viene in mente di fare è chiamarlo sottovoce. Inizialmente non sembra cambiare nulla, quindi mi avvicino e poggio una mano sulla sua spalla, accarezzandola piano. Sorride e sussurra il mio nome, cercando di avvicinarsi e di poggiare la testa sul mio petto.

"Non ne approfittare, Liam." -preciso.

Ridacchia e torna a dormire, mentre io torno di nuovo al mio posto al lato sinistro del letto.

Non riesco a riaddormentarmi, quindi osservo la stanza di Liam, ma dato il buio in cui era avvolta, non riesco a scorgere molto. Volgo lo sguardo verso Liam e sorrido, alzando gli occhi al soffitto. Cosa ci facevo nel suo letto? Era totalmente assurdo! Ancora di più il fatto che non avesse provato a fare chissà cosa con me mentre ero in quello stato pietoso. Non aveva alzato un dito su di me. Non si era nemmeno cambiato, indossava ancora i suoi jeans blu scuro e la sua t-shirt bianca.

Mi riaddormento molto probabilmente perchè la suoneria del mio cellulare mi fa sobbalzare. Lo lascio suonare, convinta che fosse la sveglia, ma smette solo per un attimo e poi ricomincia.

Quindi, con molta riluttanza, lo prendo e rispondo alla chiamata di Justin.

"Ma chi è?" -mormora Liam con voce assonnata.

Mimo "Justin" con le labbra e lui annuisce semplicemente.

"Era ora!" -esclama Justin dall'altro lato del telefono.

"Buongiorno a te, Justin" -rido.

"Sei ancora a letto? Sbrigati che tra quindici minuti sono da te."

Cazzo.

"Uhm... Non credo sia una buona idea."

"Scusami?"

"Non sono a casa mia."

"Ah no? E dove allora?" -cerca di mantenere la calma, ma con scarsi risultati.

"A casa di Liam."

"Ora si incazza." -sussurra Liam ridendo.

Non ti ci mettere anche tu, Liam!

"Cosa!? Demi, si può sapere che cazzo fai!?"

"Ci vediamo a scuola."

Attacco prima che possa dire altro, ero stufa del suo comportamento. Stava con Kelsey, non aveva motivo di essere geloso in questo modo. Anche se tra me e Liam ci fosse qualcosa, sarebbero affari miei.

"Perchè ti tratta come se fossi la sua ragazza?" -chiede Liam.

"Sinceramente me lo chiedo anche io."

"Mh."

Si alza dal letto e prende il pacchetto di sigarette.

"Sei sveglio da nemmeno dieci minuti e fumi di già?"

"Abitudine." -alza le spalle.

"Io dico che non riusciresti a stare senza fumare per un'intera giornata." -lo provoco.

"Mh, vuoi scomettere?"

"Cioè?"

"Se in tutta la giornata non fumo nemmeno una sigaretta, domani sera uscirai con me."

"E se alla fine cedi?"

"Se cedo, allora ti starò alla larga."

"Carino, ci sto!" -esclamo felice, sapevo avrebbe ceduto.

"Mi odi proprio eh?" -chiede retoricamente.

Non rispondo, la risposta la conosceva già da sè.

Si avvicina a me, sempre di più. Talmente tanto che sento il suo respiro sul mio viso. Instintivamente lo sguardo mi cade sulle sue labbra e subito dopo nei suoi occhi castani che a malapena nascondono il loro divertimento nel vedermi in difficoltà. Mi sposta dalla fronte una ciocca di capelli e quando chiudo gli occhi, aspettando un bacio che non riuscirei a rifiutare, le sue labbra si posano sulla mia fronte.

"Come pensavo." -dice ridendo.

Scuoto la testa, odiavo l'effetto che aveva su di me e odiavo me stessa per non riuscire ad allontanarlo.

"Faremo tardi." -osservo, guardando l'ora.

"Ti accompagno a casa. -dice- non vengo a scuola oggi." -aggiunge indifferente.

Non gli chiedo il motivo, perchè il suo sguardo fa capire chiaramente che non me lo avrebbe detto. Ma non nego di essere curiosa.

Usciamo da casa di Liam e appena arriviamo nel famoso parco vicino casa mia, mi ricordo della nostra scommessa.

"Aspetta! Come faccio a sapere che non fumerai?"

"Fidati di me." -dice, come se fosse facile.

"Mh, e chi mi dice che posso?"

"Avrei potuto portarti a letto senza che tu ricordassi nulla e non l'ho fatto."

Ma come faceva ad avere sempre la risposta pronta?

"A domani."

"Ciao bellissima, non mi pensare troppo." -ammicca.

Alzo gli occhi al cielo, fanatico presuntuoso.
 

"Eccoti!" -fa mia madre appena entro in casa.

"Mamma." -la saluto.

"Dov'eri?"

"Ho dormito da Miley mamma." -rispondo scocciata.

Tra lei e Justin era difficile scegliere chi tra i due avrebbe potuto avere successo nella carriera polizesca in fatto di interrogatori!

Salgo nella mia stanza e mi cambio velocemente, chiamo Justin e prima che parli gli chiedo di venirmi a prendere subito. Attacco e finisco di prepararmi più in fretta che posso.

Prendo lo zaino ed esco di casa e Justin è nella sua Nissan a fissare il vuoto con un'espressione nervosa.

Entro in macchina e lui si volta immediatamente verso di me, aspettando che gli spieghi tutto.

"Sono andata ad una festa ieri sera e un coglione mi ha messo qualcosa nel bicchiere. Stavo male e Liam mi ha tenuta sveglia e mi ha portata a casa sua."

"Non avrete mica...?"

"Per chi mi hai presa Justin?" -mi innervosisco.

"Chiedevo e basta" -precisa.

Sembra rilassarsi e mette in moto, dirigendosi verso la scuola.

Appena si ferma, decido di togliermi un dubbio che avrebbe continuato a tormentarmi.

"Posso sapere quale sarebbe il tuo problema in caso contrario?" -azzardo.

"Semplice, Payne non è il ragazzo adatto a te."

"E chi lo stabilisce?"

Sospira, ma non risponde. Scende dalla macchina e lo faccio anche io, decisa a non terminare lì quella conversazione, ma vedo arrivare Kelsey e capisco che sarebbe terminata lì lo stesso.

Mi avvio verso l'ingresso e trovo le mie amiche ad aspettarmi.

"Ehi Dems, ti presento Allison, la ragazza di Luke." -dice Miley sorridendo.

"Piacere, io sono Demi ma chiamami pure Dems!" -mi rivolgo amichevolmente alla ragazza di Luke.

"Piacere mio, Luke mi ha parlato tanto di te." -ammette Allison.

Prevedibile, aveva una cotta per me qualche anno fa ma niente di serio.

Alzo le spalle ridendo e lei siede accanto a me e Miley.

Passiamo la mattinata a ridere e scherzare e grazie a questo, riesco a distrarmi dai pensieri riguardanti il misterioso e il geloso, rispettivamente Liam e Justin.

"A domani ragazze!" -saluto le mie amiche, compresa Allison appena suona la campanella dell'ultima ora.

"Aspetta Dems, vengo con te!  -urla Miley da lontano- Attenta a Luke, Ally!" -si raccomanda ridendo con Allison.

Scuoto la testa e appena Miley mi raggiunge, le racconto tutto quello che era successo.

"Io dico che alla fine ci uscirai." -mi prende in giro, dandomi una gomitata.

"Non credo proprio." -dico decisa.

"Andiamo Dem, non è mica brutto!"

"Cosa c'entra, sai che lo odio." -mi difendo.

Continua ad insistere, ma alla fine capisce che è una battaglia persa.


 

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La giornata trascorre tranquillamente, anche se Justin non si fa sentire ma decido di non volerne sapere il motivo.

Dopo cena accendo il pc e cerco una serie tv da guardare, come sempre alla fine ricado su "The Vampire Diaries" nonostante abbia già visto e rivisto tutte le stagioni.

Da Liam: Scendi un attimo al parco.

Guardo l'ora, è quasi mezzanotte.
Non posso uscire a quest'ora.

Non rispondo, ma ovviamente il moro non demorde.

Da Liam: E' importante, ti prego piccola.

Liam che mi prega, sto per caso delirando a causa di una febbre molto alta?

Lascio il portatile sul letto e scendo di sotto.

"Mamma, c'è Miley qui fuori devo portarle gli appunti di chimica."

Mi guarda come se fossi pazza ma prima che possa obbiettare, indosso una felpa nera ed esco di casa, andando verso il parco.

Liam scende dalla sua Porsche e mi viene incontro sorridendo, mi abbraccia e non posso fare a meno di ricambiare l'abbraccio, in fondo andava tutto bene finchè non apriva bocca.

"Dove ti porto domani sera?" -chiede ridacchiando.

"Non hai vinto la scommessa."

"Senti puzza di fumo?"

Effettivamente no, ma avrebbe potuto mettere del profumo.

"Fiducia, Lovato, fiducia." -dice facendomi la linguaccia.

"Il cinema va bene." -rispondo rassegnata.

"Sei così noiosa, decido io."

"Fanculo."

Scoppia a ridere e prova ad abbracciarmi di nuovo, ma mi scanso.

"Ti divertirai vedrai, notte bellissima."

Alzo gli occhi al cielo e torno a casa senza degnarlo di uno sguardo, che insopportabile!
 

Mi stendo sul letto e spengo il pc, sto per addormentarmi ma il mio telefono come sempre inizia a squillare. Rispondo non appena vedo il numero di Justin sul display.

"Dev, ho bisogno di te."

"Cosa è successo?" -chiedo preoccupata.

"Ti spiego di persona, ce la fai ad arrivare al molo?"

Ma perchè avevano bisogno tutti di vedermi di notte!?

Per fortuna i miei sono andati a letto e forse riuscirò ad uscire senza che se ne accorgano, ma non mi importa, in fondo non sono più una bambina e Justin ha bisogno di me.

Esco di casa, cercando di non fare rumore e decido di andarci in moto, non avrei di certo preso di nuovo la metro di notte.

Indosso il casco, ma prima che parta vedo arrivare una macchina. Riconosco immediatamente Jake appena scende da quella macchina.

"Vieni Dem, Justin sta male."

Rimetto a posto il casco e la moto nel garage e salgo in macchina, chiedendo a Jake cosa fosse successo. Dice che Justin ha avuto una brutta discussione con Stephan Wesley ma che non può dirmi altro. Mi accontento, voglio solo vedere Justin. Jake si ferma in una zona che mi sembra di aver già visto, ma non mi fermo a riflettere perchè vedo Justin accanto alla sua auto, seduto a terra. Scendo velocemente dalla macchina di Jake e corro verso Justin che mi abbraccia con le poche forze che ha. Il suo occhio sinistro è segnato da un livido violaceo e il suo labbro è spaccato e sanguinante. Vedo Jake andare via e non so cosa fare, quindi entro nella Nissan a cercare la bottiglietta d'acqua che Justin teneva sempre di scorta sotto il sedile, per fortuna la trovo e trovo anche un pacchetto di fazzoletti dimenticato. Bagno il fazzoletto con l'acqua e lo poggio sul labbro di Justin, ripetendogli quanto fosse incosciente. Tolgo il fazzoletto solo quando il labbro smette di sanguinare e noto che Justin non mi toglie gli occhi di dosso.

"Sei così bella, Dev." -dice in un sussurro dopo essersi tirato sù.

Poggia le mani sui miei fianchi, avvicinandomi si sporge per tempestarmi il collo di morbidi baci lasciandomi sfuggire un piccolo gemito.

Si concentra poi sulle mie labbra, mi prende il volto tra le mani e mi bacia con decisione mentre la sua mano scende lentamente a sfiorare la mia coscia.

"Ehm ehm."

Ci giriamo di scatto e vediamo Liam.

Ma cosa...

"Cosa ti salta in mente Bieber?" -chiede Liam furioso.

Non capivo a cosa si riferisse.

"Ma che succede?"

"Non mi sta bene che venga a palpeggiarti sotto casa mia." -spiega Liam.

Cosa!? Ecco perchè quel posto mi sembrava familiare!

"Una mossa davvero stupida, Bieber."

Justin alza le spalle e guarda Liam come se stesse per ucciderlo con le sue stesse mani.

"L'hai fatto di proposito?" -chiedo a Justin, ma non voglio sentire la risposta.

Annuisce tenendo lo sguardo basso e a quel punto voglio solo scoppiare in lacrime.

"Sei davvero uno stronzo." -lo insulta Liam.

E per la prima volta, forse anche l'ultima, sono d'accordo con lui.

Liam cammina barcollando e da questo e dai suoi occhi lucidi capisco che ha bevuto e anche tanto. Decido di accompagnarlo a casa perchè in quelle condizioni sarebbe potuto cadere anche in un burrone. Justin non apprezza l'idea, ma non mi importa. Mi fa schifo per quello che ha fatto.

Aiuto Liam ad arrivare sano e salvo nella sua stanza e appena ci arriviamo, piomba di schiena sul materasso e mi trascina con sè. Quando atterriamo, mi ritrovo con la faccia a pochi centimetri dalla sua. Diventa serio improvvisamente e si protende verso di me. Fa per baciarmi, ma lo allontano.

"Smettila, Liam." -dico.

Mi tiene stretta finchè non smetto di divincolarmi, poi cerca di togliermi la maglietta ma lo fermo.

"Quanto hai bevuto?"

"Abbastanza." -risponde sorridendo e cercando ancora una volta di togliermi la maglietta.

"Più che abbastanza, direi." -preciso allontanando ancora una volta la sua mano.

"Dio Liam, puzzi di liquore."

"Jack Daniel's" -precisa.

"Sa di legna bruciata e roba chimica."

"Ne ha anche il sapore." -risponde ridendo.

Spengo la luce e lo aiuto a spogliarsi, senza guardare.

Resta con le gambe penzoloni, gli occhi chiusi e il respiro profondo, pesante. E' andato.

Mi avvicino al suo armadio, mi tolgo velocemente i vesiti e prendo una maglietta a caso ma in quel momento Liam mi piomba addosso, cingendomi la vita con le braccia.

Comincia ad accarezzarmi e noto che le sue mani si muovono lente, caute. Chiudo gli occhi quando mi attira a sè e sprofonda la testa tra i miei capelli. Sentendo il suo corpo nudo contro il mio, impiego un attimo a protestare.

"Liam..."

Mi scosta i capelli e mi sfiora la schiena con le labbra, da una spalla all'altra, slacciandomi il reggiseno. Mi bacia la base del collo e io chiudo gli occhi. Il calore e la morbidezza della sua bocca erano troppo piacevoli per fermarlo. Mi fa voltare verso di lui e quando preme il bacino contro il mio mi lascio sfuggire un gemito silenzioso capendo dal contatto con i suoi boxer quanto mi desiderasse. Trattengo il fiato, l'unica cosa che ci frena dal compiere questo passo importante a cui mi ero opposta fino ad un attimo prima sono due semplici pezzi di stoffa. Prende a baciarmi e lentamente le sue mani sfiorano l'orlo delle mie mutandine, ma proprio quando è sul punto di sfilarle, si ferma.

"Non così. -sussurra baciandomi ancora. -Ti voglio, ma non così."

Arretra e cade sul letto di schiena, rimango interdetta e con il mio respiro che era totalmente irregolare.

Indosso la maglietta che avevo preso prima e appena vedo che si addormenta, esco dalla sua stanza chiudendo la porta e mi stendo sul divano.

Justin che mi usa per chissà quale stupida vendetta nei confronti di Liam e Liam per poco non mi porta a letto.
 

Una delle sere migliori della mia vita, insomma!




















 

N.A. :

Chiedo scusa per il capitolo lunghissimo ma avevo molta ispirazione e quando ce l'hai, è meglio sfruttarla.

Per la prima volta non aggiorno di notte, complimenti a me...!

Fatemi sapere cosa ne pensate di tutta questa faccenda, giuro che spiegherò tutto visto che per adesso è tutto confuso, ma vi assicuro che nella mia mente ho un'idea ben precisa!

Grazie a tutti e buona serata!

Bacinii, M.
   
 
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