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Autore: Vanex23    15/04/2016    0 recensioni
Sem si era sentita piccola piccola in quel momento, mentre mentalmente si ripeteva - "Che figura di merda."
Quella era stata la prima volta che aveva parlato con Zayn Malik.
Genere: Comico, Demenziale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Stressed out 2



Sem era tornata a casa dopo quella calda giornata che annunciava proprio l'inizio di giornate ancora più calde di quella vissuta precedentemente e ciò non faceva altro che rallegrarla molto, perché voleva solamente dire che l'estate era ormai vicina. Quel giorno della settimana, che era appunto il mercoledì, la sua classe, essendo del quarto corso usciva sempre più tardi rispetto alle altre classi, compresa quella di suo fratello, quindi molto spesso si ritrovava a dover pranzare da sola, alle tre del pomeriggio.
Era entrata piano in casa per non far rumore, anche perché suo fratello iniziava molto presto a studiare, visto che il resto del pomeriggio amava trascorerlo con la sua amata fidanzata e molto spesso Sem si divertiva a prenderli in giro, affettuosamente. Era anche amica del suo gruppo, la conoscevano ormai tutti, quindi poteva prendersi certe libertà.
Si lasciò sfuggire per poco la maniglia della porta facendo sbattere un po' per via della corrente che passava tra l'apertura del portone principale e le finestre aperte e sua madre che era in cucina lo notò subito.
"Sem, tesoro, tutto bene?" Chiese alla ragazza, avvicinandosi preoccupata per il rumore. 
"Sì mamma tutto bene, scusami ma non so esattamente come mi è scivolata la maniglia." Rispose pensierosa la ragazza. Stava ancora ripensando all'avvenimento accaduto un paio di ore prima. Si era davvero sentita stupida e piccola davanti a Zayn Malik e con quel ragazzo era la prima volta che ci parlava pure, non aveva nemmeno fatto in tempo a vedere com'era in viso che subito le era andata contro, sbagliando anche persona.
"Non preoccuparti tesoro, tuo padre ed io abbiamo deciso di aprire le finestre oggi per far riprendere un po' questa casa, dopo la piovuta di ieri abbiamo constatato insieme che non se ne può più di tutta questa umidità."Spiegò dolcemente sua madre. Il periodo di maggio e giugno era senza dubbio il più caldo e quando c'erano queste giornate, anche se rare, bisogna sempre approfittarne. 
"Penso proprio che sia un'ottima idea." Rispose Sem, posando lo zaino ai piedi della scala e dirigendosi in cucina.
"La pasta è nella pentola, l'ho lasciata lì dentro cosicché non si raffreddasse sino al tuo arrivo. Buon appetito!" Esclamò divertita sua madre, conoscendo quanto realmente Sem amasse il cibo e quanto ormai la ragazza avesse davvero dei gusti ordinari nella sua vita.
Sem ascoltò subito sua madre, almeno per quanto riguardava il cibo la sentiva subito e andò in cucina a passo spedito, mettendosi la pasta nel piatto. Pregustava già quella sensazione di benessere che si ha quando si sta fuori da casa almeno per sette ore e poi arriva uno dei tuoi piatti preferiti a soccorrerti.
"Finalmente sei arrivata!" Esclamò suo fratello Dylan, cogliendola completamente alla sprovvista. Era seduto anche lui al tavolo, braccia conserte e una gamba poggiata sopra un'altra sedia, proprio come se la sua intensione fino a quel momento sia stata quella di aspettare sua sorella per non si sa quale motivo.
"Da quando il pomeriggio mi degni della tua presenza e non sei in camera a studiare?" Domandò Sem sedendosi accanto a lui a leggendo la posta direttamente dal suo telefonino.
"Sem ho gli esami quest'anno, devo studiare, però oggi non studio semplicemente perché non vado a scuola." Rispose ovvio il fratello.
"E mamma e papà lo sanno, Dyl?" Chiese Sem stuzzicandolo.
"No. E' proprio questo il punto, tu devi stare zitta. E poi ho 18 anni, voglio starmene con Britt domani in tutta tranquillità." Spiegò lui sincero.
"E cosa vuoi da me?" Domandò la biondina continuando a mangiare, disinteressata dal discorso del fratello.
"Devi promettermi di stare zitta, altrimenti.." Cominciò Dylan, sorridendo beffardo.
"Altrimenti cosa? Non ho nulla da nascondere a mamma e a papà." Borbottò infastidita quest'ultima. Certe volte pensava davvero che suo fratello si comportasse come un'idiota di 10 anni.
"Sei sicura?" Chiese, estraendo dalla sua tasca un pacco di sigarette e Sem riconobbe subito la marca perché erano le sue.
"Hai frugato in camera mia?" Chiese lei stizzita.
"Non ho frugato, le hai pure messe in bella vista, cosa pretendevi! Dopo la discussione di oggi ne avevo già un sospetto, ma tu e il tuo ordine mi facilitate sempre in tutto." Rispose beffardo lui.
"Sì, certo." Commentò ironica lei.
"E poi dovresti ringraziarmi, sono arrivato anche prima di mamma a casa e se le avesse scoperte, cosa avresti fatto?" Domandò lui a mo' di interrogatorio.
"Assolutamente nulla." Fece spallucce Sem.
"Come?" Chiese lui stranito.
"Ti ho già detto che mamma e papà sanno tutto e non ho segreti con loro. Sanno che fumo ma non ho il vizio, quindi non ci sono problemi. Puoi anche notare con piacere che ci sono solamente due sigarette in questo pacchetto e ce l'ho da due mesi, lo lascio sempre lì." Spiegò ovvia la ragazza, mentre andava a lavare il piatto.
"Io non ci posso credere! Lo sapevano tutti, tranne me." Borbottò infastidito Dylan.
"Ho sempre pensato che tu fossi stupido, ma darmene una conferma così visibile, non ce n'era bisogno, davvero." Lo liquidò Sem, mentre si apprestava a salire le scale.
"Ma ci sarà qualcosa che mamma e papà non sanno di te, non dico cose stupide ovviamente." Disse lui, seguendola.
"Spara!" Esclamò lei, fermandosi davanti la porta di camera sua.
"Cody?" Chiese risolutivo.
"Ritenta. Mamma e papà sanno anche di Cody." Fece nuovamente spallucce lui.
"E' impossibile." Rispose pensieroso lui.
Proprio in quel momento il telefono della biondina, che era nelle sue mani, suonò, segno che le era appena arrivato un messaggio e appena si accorse del destinatario, sorrise a 32 denti.
"Pensaci." Borbottò lei, lasciando il fratello in aria.
"E' Cody, vero?" Chiese lui, indicando il telefono e sorridendo per la reazione della sorella.
"Mmh, come hai fatto a capirlo?" Chiese lei staccando gli occhi dallo schermo per fissare suo fratello, ancora davanti a lei.
"Perché anch'io con Britt facevo così agli inizi." Rispose lui, facendole capire cosa intendeva.
"Ma con lui è diverso, cioè sai, dopo che abbiamo.." Disse Sem, schiarendosi la voce.
".. Ma ti piaciucchia ancora un po', anche se non vuoi ammetterlo." Quasi cantilenò lui, andandosene verso la sua stanza. Aveva ormai perso le speranze per attuare il suo piano.
"Nah. Ehi, ma dove stai andando?" Lo riprese subito.
"In camera mia, dove sennò?" Chiese lui ovvio.
"Tranquillo, non dirò comunque niente a mamma e papà." Rispose lei, prima di chiudersi in camera.



***




Il giorno dopo a scuola era sempre la stessa storia. Le prime due ore noia totale ascoltando le ultime lezioni di storia e filosofia che avrebbero fatto addormentare chiunque e poi ci sarebbero state due ore bellissime di matematica che, per Sem, erano tutto tranne che due ore bellissime, di matematica.
Se proprio c'era una materia che detestava, era matematica. Ma non la detestava perché non aveva bei voti, anzi, riusciva anche a tenere la media alta, con molti sforzi, ma la odiava proprio per l'ansia che le metteva addosso e per le crisi che questa materia comportava in lei. Per non parlare poi dell'aggiunta negativa dell'avere una professoressa come la Parker.
In quel momento la ragazza si ricordò con enorme gioia della discussione avuta precedentemente con la professoressa e quasi non le scappò un sorriso mentre si dirigeva da sola verso l'aula di matematica. Quel giorno anche Lydia l'aveva abbandonata, la sua migliore amica, e sarebbe tornata tra quattro giorni, dopo il viaggio in Francia per andare a trovare suo padre che lavorava all'estero.
Stava mettendo piede in aula, quando fu bloccata subito all'ingresso dalla stessa professoressa.
"No!" Le ordinò subito, facendo atterrire quasi tutti i presenti in sala e non.
"Ma non sono neppure in ritardo." Protestò la biondina, non capendo la reazione improvvisa della professoressa.
"Non è in ritardo infatti signorina, semplicemente lei oggi non farà lezione qui." Disse la professoressa, portandola fuori dalla classe con sé.
"E dove?" Chiese speranzosa Sem.
"In biblioteca, farà matematica con altri ragazzi, non si preoccupi, non è una punizione. Ci sarà un ragazzo di un altro corso, sempre del quarto anno, è davvero bravo in matematica e aiuterà un po' lei e altre persone a fare quello che vi sto facendo fare io per ora." Spiegò la Parker, convincendo la bionda.
"Dubito sia Brad Pitt." Borbottò la ragazza, che fece quasi ridere la professoressa.
"Ammiro comunque la sua immaginazione, almeno quella non la dia per vinta." Le confessò la Parker, prima di tornarsene in classe e chiudere la porta.
Così Sem si ritrovò a dover rigirarsi metà scuola da sola, andandosene in biblioteca e sperando davvero di non dover ritrovarsi davanti qualcuno di odioso già alla terza ora.
Entrò in biblioteca ma ancora non c'era nessuno, nemmeno qualcuno seduto per sbaglio ad uno dei tavoli, era praticamente vuoto e si sentiva quasi presa in giro dalla sua prof. Si stava davvero arrabbiando, ma almeno si era saltata un'ora di matematica, non per volere suo, ma costretta dalla sua stessa insegnante, quindi avrebbe avuto subito la giustificazione pronta. Si sedette annoiata ad uno dei tavoli e cominciò a svogliare i contatti su whatsapp per inviare messaggi a Jackson. Si era preclusa da sola di poter mandare messaggi a Cody, anche perché non le rispondeva più dalla sera prima e in lei vigeva la regola del chi scrive per ultimo dev'essere cercato, anche se molto spesso con lui ciò veniva completamente rivoluzionato e scusato.
D'un tratto la porta della biblioteca si aprì, ma Sem era fin troppo concentrata a pensare cosa inventarsi questa volta per scrivere a Cody, che non si accorse neppure di chi le stava seduto affianco. Poco dopo, abbandonò il telefono sul tavolo e si girò di scatto. Realizzò subito in quel momento che avrebbe preferito rimanere da sola, piuttosto che condividere quel luogo, in quel momento, proprio con lui.
"Tu.." Disse lei socchiudendo gli occhi.
"Io.." Rispose inizialmente Zayn, sistemandosi i capelli, ma fu interrotto all'istante.
"Tu!" Esclamò ancora più convinta la bionda.
"Non sarò di certo Brad Pitt ma posso andare bene comunque." Le disse in tono molto convincente il ragazzo.
"Tu, come fai a saperlo?" Chiese Sem tremendamente agitata.
"Sai sei la prima che riesce a rispondere a mia zia in questo modo e giuro che quando me lo ha raccontato e ho fatto mente locale ho pensato subito a te." Rispose Zayn ridendo.
"Come? Tua zia? La Parker? E tu? Zia? Nipote? Oh cielo!" Esclamò più agitata di prima la ragazza.
"Intanto cerca di respirare o qui mi vai in iperventilazione e non ti voglio avere sulla coscienza. E poi sta tranquilla, non è mia zia di sangue, sta con mio zio da un paio di anni, quindi rilassati." Spiegò Zayn, cercando di far tranquillizzare la ragazza.
"Ma può essere mai che in un modo o nell'altro sei sempre in mezzo. tu?" Chiese scocciata la biondina, tremendamente adirata, capendo cosa in realtà le aveva appena combinato la sua professoressa.
"Guarda che potrei sinceramente aiutarti anche in matematica, ma dopo questa discussione non so quanta voglia mi sia rimasta di farlo sul serio." Fece spallucce il moro.
"Bene, perché io non ne ho per niente voglia." Rispose Sem, mettendosi a braccia conserte.
"Perfetto!" Esclamò lui, girandosi dall'altra parte.
"Benissimo!" Ripetè lei, rigirandosi.
"Andiamo a fare un giro?" Chiese lui dopo un po' prendendosi i libri.
"Che problemi hai?" Chiese la bionda, un po' stupita.
"Ho problemi che se mi annoio finisco di distruggere la biblioteca e non ne ho voglia e poi devo fumare." Comunicò il ragazzo, aprendo la porta.
"Vengo con te, ma aspettami almeno." Borbottò la bionda raggiungendo il ragazzo.
"Vuoi?" Chiese il ragazzo offrendo una sigaretta alla bionda, mentre stavano sul retro della scuola.
"Sì." Accettò Sem senza fare complimenti.
"Ed io che pensavo che fossi una brava ragazza." Disse lui, scompigliandole i capelli.
"Per prima cosa non prenderti confidenze esagerate con me, non ce n'è bisogno, dopodiché sono una bravissima ragazza e terzo non scompigliarmi mai più i capelli." Rispose seccata la ragazza mentre si accendeva la sigaretta.
"Permalosa." Disse solamente lui, mentre buttava via il fumo dalla sua bocca. Ogni tanto addirittura riusciva a fare dei piccoli cerchi e gli riuscivano veramente bene, questo Sem dovette ametterlo subito e ne rimase anche assai colpita, tant'è che rimase pure a fissarlo, quasi incantata per un po'.
"Da quanto fumi?" Chiese a voce alta, ma poi se ne pentì, si era resa conto, che quasi come sempre, dava voce ai suoi pensieri.
"Tre anni e tu?" Domandò anche lui curioso. Riusciva a espirare col naso con una facilità assurda, glielo doveva.
"Un anno." Confessò lei, tirando ancora.
"Accipicchia." Si lasciò sfuggire lui, mentre spegneva la sua sigaretta sotto le suole delle scarpe. Aveva già finito, era stato super veloce e Sem se ne rese conto.
In quel momento da lì passò la squadra di basket del liceo e in quelli della squadra c'era anche Cody, che aveva da subito visto Sem, insieme a Zayn, anche se non aveva dato alcuna importanza a loro due insieme e come ormai non dava più alcuna importanza in generale anche a Sem, ma lei non riusciva più a capirlo.
"Hei ciao!" Salutò lui, avviciandosi alla ragazza, che a sua volta si avvicinò a lui, non badando neanche più a Zayn.
"Ciao Cody." Sorrise la ragazza, buttando la sigaretta per non farsi vedere.
"Scusami se ieri non ho più risposto al messaggio ma tra gli allenamenti e tutto il resto, non avevo più tempo neppure per studiare e mi sono dato da fare." Si scusò Cody, un po' affranto.
"Figurati. Ieri ero particolamente stanca e mi sono addormentata anche prima del previsto." Gli rispose Sem, quasi scusandosi anche lei.
"Oggi allora ti accompagno a casa. Ho di nuovo l'auto finalmente, ce n'è voluto un po' di tempo prima che me la sistemassero ma eccola qui." Disse alla ragazza, indicandola oltre il cancello della scuola.
"Va bene, grazie mille." Rispose Sem quasi arrossendo per la richiesta del ragazzo. Cody la salutò subito dopo il richiamo della squadra, le lasciò un piccolo bacio sulla guancia e dopo scappò ad allenarsi. Quando la ragazza ritornò alla sua postazione iniziale, Zayn era appoggiato al muro, che scuoteva la testa in segno di disapprovazione, ridendo.
"Oh mio dio." Commentò solamente, ridendo.
"Cosa?" Chiese infastidita la ragazza.
"Ma davvero? Sembravate due bambini della prima media, ragazzi mio dio, non andrete da nessuna parte." Continuò ancora ridendo.
"Ti pregherei, sinceramente, e non te lo sto chiedendo gentilmente perché non fa per me chiedere le cose gentilmente, di non intromettersi in questa faccenda." Sputò acida la ragazza, innervosita dai commenti di Zayn, che la scaraventavano con i ricordi a circa due anni prima.
"Ed io te lo dico sinceramente e non te lo sto chiedendo gentilmente perché non ho mai chiesto a nessuno qualcosa in modo gentile, di non rispondermi più così perché come non so io un cazzo delle tue faccende, tu non sai un cazzo delle mie. Era solamente un consiglio da parte di uno che ci sa fare mille volte più di quel bamboccio con le ragazze. Eravate patetici." Puntualizzò lui, bloccando la ragazza tra sé e la porta.
"Cos'è, ti diamo forse fastidio?" Chiese Sem, provocandolo.
"Parecchio." Mormorò lui al suo orecchio, secco, duro e diretto. E in quel momento Sem provò esattamente le stesse emozioni del ragazzo, provava durezza, fastidio, astio quasi.
"Ti ricorda forse qualcosa che non vorresti?" Chiese, ma istintivamente si tappò subito la bocca capendo che aveva dato un'altra volta voce ai suoi pensieri e stavolta aveva sbagliato, lo aveva capito sia da sola che dall'espressione incupita del ragazzo che era ancora davanti a lei.
"Non ti importa." Sussurrò solamente lui, prima di lasciarla là con mille pensieri in testa, senza degnarla di uno sguardo e sbattendo la porta alle sue spalle.



Quella era stata la prima volta che Zayn l'aveva confusa.
















Angolo Autrice:
Ecco questo secondo capitolo anche se è corto ma sorry, devo andare piano anche perché è più easy come storia quindi scrivo in modo diverso dalle altre.
Comunque sia, iniziamo già ad affondare le radici, soprattutto per quanto riguarda Zayn e che dire, se ne scopriranno delle belle.
Se ve lo state chiedendo, il fratello di Sem è il fantastico Dylan O'Brien uheueheueh.
Buona lettura, xoxo, Vanex23.





 

SPOILER:


[...]
"Beh, se devo essere onesta, tra Cody e Zayn.." Cominciò Lydia.
"Non dirlo, ti prego." Brontolò Sem, guardando male l'amica.
"Zayn è molto più figo. Cioè guardalo, lineamenti perfetti, labbra carnose e belle, gambe magre e slanciate, per quanto possa essere palestrato il suo fisico non si direbbe per niente pompato e sproporzionato, e il suo fondoschiena è sublime!" Ammiccò Lydia, indicando la figura di Zayn, seduto sulle scale all'esterno della scuola, mentre era intento a fumare.
"Ok, lo hai detto." Rispose esasperata Sem, tappandosi le orecchie.
[...]
  
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