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Autore: Melaa    18/04/2016    1 recensioni
Sono passati 5 anni dalla battaglia, dalla distruzione di Voldemort, dalla morte di Fred, Remus, Tonks e tutti gli altri. Molte cose sono cambiate, Hermione ora è alla ricerca di una "nuova vita". Cosa succederebbe se, come lei, qualcun'altro stesse iniziando una "nuova vita"? Come andranno le cose?
Tratto dal primo capitolo:
[...] Il barman continuava a lanciare occhiate in direzione delle ragazze. A Hermione sembrò che il suo sguardo si soffermasse quasi sempre su di lei, ma appena lei se ne accorgeva il ragazzo faceva finta di nulla e continuava con i suoi affari.
"Hermione?"
"Si?"
"Il barman continua a guardare verso di noi, non sembra anche a te di conoscerlo?"
"In effetti si, ma non riesco a capire chi potrebbe essere." Dopo due secondi, Hermione spalancò gli occhi.
Questa è la mia prima ff, siate clementi :)
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Luna Lovegood | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny, Luna/Theodore
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Era passato qualche giorno e di Draco non aveva avuto notizie. Non le aveva scritto nemmeno un messaggio, e Hermione si stava dannando l’anima per ciò.
Non si spiegava come mai fosse così in ansia per questo fatto, non si spiegava perchè aspettasse così tanto un messaggio da parte di Draco. Non aveva mai provato dei sentimenti simili, ma d’altronde lei che ne sapeva. Aveva avuto solo due ragazzi in tutta la sua vita! Fatto sta che non riusciva davvero a capire perchè stesse così in pensiero, stava quasi male. Quel pomeriggio decise allora di invitare le sue amiche Ginny e Luna a fare shopping in un centro commerciale a Londra, anche se lei odiava fare shopping, tanto per far qualcosa di diverso e per parlare di quello che le stava capitando.
Ginny era entusiasta, Luna.. beh, lei vive nel suo mondo.
Si stava apprestando a uscire quando a un tratto sentì il campanello suonare.
‘Non sono in ritardo, quindi le ragazze non possono essere.. chi sarà mai?’
Corse verso la porta e appena l’aprì Hermione sentì una sensazione strana all’altezza del petto.

“Granger, ti faccio tutto st’effetto?” Malfoy in tutto il suo splendore era lì che ghignava beffardamente.

“Avevi iniziato a chiamarmi Hermione.” ‘Stupida.’

“Lo so, ma quando ti prendo in giro preferirei chiamarti Granger se non ti dispiace” disse il moro facendosi beffe di lei “sai, fa più effetto.”

“Se proprio devi; vuoi entrare?”

“Certo..” si accomodò sul divano e si guardò intorno. “E’ davvero carina casa tua. Scusa se non mi sono fatto sentire, ma il caro Blaise si è seduto sul mio telefono e con il suo bellissimo deretano ha rotto lo schermo. Non sapevo come rintracciarti e allora ho deciso di venire qui.. scusa se mi sono presentato. Ma stavi per caso per uscire?”

Hermione che intanto si era accomodata sulla poltrona davanti a lui si apprestò infretta a svestirsi. “Oh no, niente di importante, volevo solo uscire a fare una passeggiata. Vuoi bere qualcosa?”

“Un whisky incendiario, se ce l’hai.”

“Bene.” Si apprestò a cercare il telefono e a scrivere a Ginny.

-Malfoy è qui a casa mia. Avverti Luna, per favore, se volete potete venire qui per la cena. Baci-
Preparò il whisky e tornò a sedersi davanti a lui, ma la fermò.

“Guarda che puoi sederti vicino a me, non mordo. Almeno non ancora.”
Hermione rimase qualche secondo a mezz’aria ancora in procinto di sedersi, poi andò a sedersi vicino a lui e gli porse il bicchiere con dentro il whisky.

“Allora Malfo.. Draco. Come ti va?”

“Blaise mi sta facendo dannare l’anima in questi ultimi giorni. Ha avuto qualche problema con Daphne, sembra una ragazzina isterica.”


“Ma.. poverino. Magari è solo innamorato. Infondo Daphne è una bella ragazza, per quel che ricordo ai tempi di Hogwarts.”

“Si, ma è una strega.”

“Beh, questo lo sapevamo già..” risero entrambi “ma d’altronde è una Serpeverde, come te. Ricordi?”

“Si ma io non sono acido.” Draco fece il finto arrabbiato e incrociò le braccia al petto come un bambino.

“Tu dici? A me invece sembra il contrario.”

“ A volte.”

“A volte..” Hermione non faceva che pensare a quanto Draco fosse bello. Si sentiva una ragazzina alle prime armi. “Ma.. concedimi una delucidazione. Perchè ti sei tinto i capelli di
nero?”

“Per non farmi riconoscere dai nostri compagni di scuola. Volevo iniziare una nuova vita, senza vivere con la consapevolezza che ogni giorno qualcuno ti critica o ti fa la bella faccia perchè ha paura di te. Comunque ha funzionato, evidentemente.”

“Beh diciamo che non mi interessava più di tanto scoprirlo.”

“Ah.” Ci fu un momento di silenzio, in cui Hermione si dava della stupida, e Draco pensava che forse a lei non interessava niente di lui.

“Io intendevo dire che, dati i nostri rapporti fino a qualche tempo fa..”

“Certo, lo capisco.” La interruppe lui.
Di bene in meglio. Hermione, ritorna in te stessa!

“Allora.. i tuoi genitori come se la passano?”

“Beh, mio padre è ad Azkaban, ma questo sicuramente lo sai già. Mia madre invece è come rinata: non è più la fredda Narcissa che faceva vedere, ora ha iniziato ad essere completamente se stessa.”

“Posso immaginare, ha dovuto portare un grosso fardello sulla schiena.”

“Già..” Draco guardò l’orologio. “Devo andare a fare delle cose, prima di andare a lavoro. Ci.. vediamo. Se ti va, passa a trovarmi al pub.”

“Certo, verrò sicuramente.”
Draco le sorrise, poi le accarezzò con una lentezza dolcissima la guancia, sfiorando con la punta delle dita il suo collo. Hermione si sentiva andare a fuoco, specialmente nel punto in cui lui l’aveva toccata. Lui si alzò e lei lo seguì, aprendogli la porta.

“Beh.. allora ciao” le disse lui,sorridendole ancora, poi si avvicinò al suo orecchio sussurrandole: “Sei bellissima quando sorridi.”

“Grazie. Beh.. ciao” Gli sorrise anche lei, poi chiuse la porta quando lui uscì.
Era stata una stupida oggi. Da quando Hermione Granger non riesce a spiegarsi? Avere Draco vicino la faceva cambiare, e lo sapeva. Però lui con quella richiesta l’aveva fatta sperare, forse non tutto era ancora perduto.
Cercò un libro da leggere e si sedette sul divano ad aspettare che le sue amiche arrivassero per la cena.
 
 
   
 
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