21/04/2016
3 recensioniIt's always a Good Time
Quel mattino oltre al sole che entrava dalla finestra fastidioso ci si era messo anche Bokuto a rendere il risveglio più seccante del solito. Dopo una notte passata praticamente insonne, svegliarsi con il proprio capitano che cantava allegramente appena uscito dalla doccia era fastidioso quanto iniziare a percepire il freddo primaverile arrivare sin sotto il lenzuolo nel momento in cui il compagno lo aveva lasciato lì a riposare da solo.
-Woke up on the right sigth of the bed!- rincominciò con i primi versi per l'ennesima volta mentre Keiji afferrava il cuscino del compagno per sbatterselo in faccia e soffocare un lieve mugolio infastidito.
-What's up whit this Prince song inside my head?- continuava a canticchiare muovendosi goffamente.
-Bokuto-San...- lo chiamò disperato da sotto il cuscino, ma non lo sentì.
-Hands up if you're down to get down tonight- cantò ancora con più energia alzando le mani al cielo, come se aspettasse che anche Akaashi lo facesse.
-Bokuto-San!- lo chiamò togliendosi il cuscino di dosso e storcendo la bocca nel guardarlo.
Il gufo si voltò di scatto sentendo la voce del compagno, per poi essere fulminato con uno sguardo un po' burbero. Dispiaciuto, Bokuto sospirò sfoderando un broncio infantile degno di nota sperando di smuovere qualcosa in quella maschera ferma ma Akaashi si limitò a fissarlo con gli occhi di chi non ammetteva repliche. Il maggiore scocciato si voltò borbottando qualcosa mentre l'altro ancora sotto le lenzuola chiuse gli occhi e si rannicchiò alla ricerca di un po' di tepore.
Nella camera calò per pochi istanti il silenzio fino a che il fruscio delle lenzuola catturò l'attenzione di Akaashi. Le sue gambe mentre le distendeva furono avvolte da un piacevole tepore che incominciò a camminare bramoso su tutto il suo corpo, fino a che non le vide, quelle piccole ciocche argentee sbucare da fuori l'orlo del lenzuolo.
Akaashi sospirò alzando gli occhi a cielo non riuscendo a trattenere un lieve sorriso. Alzò cautamente il lenzuolo da sè e lo vide, quel gufo che era peggio di un urgano pronto ad abbattersi su una tremolante casa in legno. Il suo bellissimo e travolgente urgano.
Gli occhi di Bokuto luccicavano mentre poggiava il mento sul petto nudo di Keiji, ostinandosi a guardarlo con gli occhi di un bambino ferito che supplicava il perdono. Lasciò gli angoli della bocca scendere ancor di più verso il basso mentre i suoi occhi dorati si incastonavo a quelli blu scuro di Keiji. L'altro pose lo sguardo altrove celando il lieve rossore sulle gote. Bokuto sorrise soddisfatto e si fece strada sul corpo del compagno fino a ritrovarsi a poco dal suo volto. Si fermò a guardarlo. Il suo viso era appena corrucciato e stringeva le labbra tra i denti ostinandosi ad evitare il suo sguardo, troppo imbarazzato per il suo incontrollabile rossore.
Allora lo baciò sulla guancia Koutaro, lo baciò sul naso, lo baciò vicino all'occhio, lo baciò sul collo, lo baciò sulla fronte e strusciò teneramente il naso sul suo viso alla ricerca di attenzioni mentre Keiji, che si ostinava a stare sulle sue, sentiva l'amore smuoversi in lui insieme a mille brividi. Cercò di rimanere composto ma sentiva ogni angolo del suo corpo fremere a quei contatti così gentili.
-Bokuto-San...- lo richiamò fievolmente chiudendo gli occhi sperando che la finisse.
Ma lui continuò dolcemente a riempirlo di baci e carezze goffe. Un altro bacio, un altro e un altro ancora fino a che non riuscì a strappargli un sorriso che fece immediatamente suo stampandogli un lieve bacio sulle labbra.
-Bokuto-San.- lo richiamò di nuovo un po' titubante.
Koutaro continuò a schioccargli fugaci baci sulle labbra con un enorme sorriso sulle labbra. Akaashi aprì gli occhi e lo guardò lasciando che la felicità dipinta sul volto del compagno facesse breccia nel suo cuore. Allora i suoi occhi si addolcirono colmandosi dell'amore che nutriva per lui, che per quanto potesse essere fastidioso riusciva sempre a farlo sorridere. Bokuto incrociò i suoi occhi blu scuro e inevitabilmente finì per arrossire quanto il compagno.
-Akaashi!- urlò prima di stringergli le braccia al collo e affondare il viso nell'incavo del suo collo.
Keiji rise silenziosamente e iniziò ad accarezzarlo amorevolmente sulla testa rabbrividendo al tatto con le ciocche argentee ancora umide. Poi sospirò beandosi del calore del corpo di Bokuto stretto al suo e affondò il viso nella sua chioma.
-Se vuoi cantare puoi continuare...- alla fine gli disse con il tono di chi proclamava la resa.
Keiji sentì il sorriso nascere sul volto di Bokuto mentre i suoi occhi brillavano ancora più luminosi.
-We don't even have to try!- urlò allegramente all'orecchio del povero Keiji che ne rimase un po' stordito.
Lo baciò ancora con l'amore che risuonava in ogni gesto, prima di alzarsi e guardarlo.
-It's always a good time.- gli disse infine dolcemente perdendosi nei suoi occhi blu.
Dove la figlia del Rosso riposa;
Eccomi qui di nuovo con questi due bimbi troppo preziosi! Questa Shot avevo iniziata a scriverla tempo fa ma l'avevo abbandonata. Siccome doveva essere una semplice frivolezza alla fine, oggi, visto che è tornato un po' di buon umore per scrivere l'ho conclusa! Insomma non è niente di che! Chiaramente la canzone usata è Good Time degli Olw City. Quella canzone mi strappa sempre il sorriso e ce lo vedo troppo bene Bokuto a cantarla a squarcia gola! Non chiedetemi il perchè? :'' Comunque... grazie a tutti quelli che leggeranno questo schif- e grazie ancora di più se qualcuno di tanto amorevole quanto questi gufi la recensirà! Spero vi sia piaciuta! Un abbraccio, Girei <3
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