20 Gennaio 

 

(Ore 12:13) Appartamento Stilinski - Martin 

 

"Ragazzi, avete preso tutto? I biglietti?" 

"Si, Lyds, tranquilla" 

"Stiles, chiamami. Qualsiasi cosa succeda, ok? Non lasciarmi in ansia" 

"Si, te l'ho promesso" 

"Ok. Andate, che farete tardi. Ah, Stiles?" 

"Mh?" 

"In bocca al lupo!" 

"Scottie, credi che ti serva davvero una banshee così spiritosa? Perché non la sgozzi?" 

 

 

(Ore 13:57) Padre, stiamo per decollare. Non fare tardi e portami un pacchetto di patatine, avrò fame! SS 

 

(Ore 13:58) Che ansia per stasera, Sourwolf! SS 

 

 

(Ore 19:40) 

 

"Il cartello Benvenuti a Beacon Hills mi ha sempre fatto un certo effetto. Ci vorrebbe una qualche colonna sonora per il momento. Tipo la canzone del Titanic. Cioè non proprio quella, ma qualcosa di incisivo com-" 

"Sceriffo, faccia smettere suo figlio perché già l'ho sopportato per ore e non potevo lanciarlo dall'aereo. Se lo lanciassi dalla macchina forse non morirebbe" 

"Figliolo, dà retta a Scott e taci. Dimmi solo dove ti devo portare" 

"Al loft, ma va piano, devo prima mandare qualche messaggio" 

 

 

(Ore 19:47) Non è imbarazzante che sia la ragazza ad invitarti a cena, vero? SS 

 

(Ore 19:56) Ok, si scende. Ha detto che ci incontriamo all'entrata del palazzo. Non mi fai un in bocca al lupo, Sourwolf? SS 

 

(Ore 19:58) Cora, comincia a controllare il tuo battito e nascondi l'agitazione che questa notizia ti darà. Inventa una scusa ed esci di casa. Lascia quella specie di porta socchiusa, almeno lo spazio per passarci. Sono quasi giù. SS 

(Ore 19:59) Io ti amo, Stiles Stilinski! Sei il mio eroe! Il musone è sul letto. CH  

 

 

~ Loft Hale 

 

"Cazzo, Cora, sei un lupo, ma non hai la coda! La porta potevi chiuderla, fa freddo qui dentro!" 

"Sempre più gentile, eh, Sourwolf?" 

"..." 

"Sorpresa?" 

"Cosa...tu..." 

"Cosa ci faccio qui?" 

"..." 

"Mh, vediamo. Credo di voler iniziare io con le domande. Credi che io sia stupido?" 

"Mi hai mentito" 

"Derek, vuoi davvero cominciare a contare le volte in cui hai mentito tu a me?" 

"..." 

"Ecco, appunto. Domanda numero due: Come stai?" 

"Puoi vederlo" 

"Mh, direi uno schifo. Sono state bandite le lamette e il cibo in questa specie di casa? E immagino che non chiudi occhio da un po'. Domanda numero tre: Mi dirai la verità?" 

"La conosci" 

"Non andiamo bene, Sourwolf. Lo sai che studio criminologia e che sono quello che ha sempre scoperto come tirarvi fuori dai casini, vero?" 

"Non indagare su questa cosa" 

"Sorvoliamo su ciò. Vuoi che me ne vada?" 

"Si" 

"Davvero non vuoi vedermi più? 

"Si" 

"Posso porre una piccola condizione? Piccola piccola. Devi solo dire una cosa e non mi vedrai più. Magari la trovo davvero una vicina carina" 

"Cosa? Stiles allontanati" 

"Oh, no. Mi devi guardare diritto negli occhi e rispondere all'ultima richiesta" 

"O...ok" 

"Vedo che la mia vicinanza ti fa balbettare. Ti distrae avere il mio fiato sulla faccia mentre parlo? O ti distrae sentire il battito del mio cuore così vicino?" 

"Stiles. La. Richiesta" 

"Mh, ok. Voglio solo che tu mi dica una cosa e io andrò via senza voltarmi indietro" 

"..." 

"Dimmi che non mi ami" 

"..." 

"Dimmi che non mi ami. Di che non mi ami tanto quanto ti amo io. Che non ti si stringe lo stomaco ogni volta; che non ti manco come ti manca il respiro. Dillo, Derek, ed uscirò una volta per tutte da quella porta" 

 

 

Derek alza una mano, titubante, e sfiora la tempia del ragazzo che ha di fronte. Sente le loro pelli sfiorarsi, è un tocco così leggero che forse Stiles nemmeno lo avverte, ma c'è. Sulle dita di Derek quel tocco c'è in tutta la sua potenza, gli scioglie il nodo allo stomaco che lo ha accompagnato per più di dieci giorni. Sente il dolore farsi via via più lontano; ed è bastato solo sfiorarlo. Vede Stiles, vede che non si aspettava il suo gesto e lo sente sospirare. Sa che è entrato da quella porta con una maschera di freddezza, nonostante le cose che gli ha detto. Lo sa che sta cercando di mostrarsi forte, ma Derek sa leggere nei battiti del suo cuore, quanto quella sia una finzione. Ne ha la conferma nel sospiro che rilascia, nelle sua spalle che si abbassano, nei suoi occhi che si chiudono e nella sua testa che cerca di appoggiarsi alla sua mano, al suo tocco. Entrambi vorrebbero rendere quello sfiorarsi più concreto, vorrebbero sentire, forte, la pelle dell'altro sulla propria.  

Derek ha la conferma di aver perso quando Stiles spalanca gli occhi che aveva socchiuso e li punta dritti nei suoi. A Derek sono mancati ogni secondo quegli occhi enormi e si dà dello stupido perché li vede lucidi, vede le lacrime che Stiles sta cercando di trattenere.  

Continua a guardare gli occhi di Stiles, del suo compagno, dell'unica persona che amerà in tutta la sua miserabile vita, e li vede che si spostano sul suo viso, sempre più frenetici. Derek riesce subito a capire che allo shock si è sostituita la preoccupazione, l'ansia, ma non capisce il perché.  

È un attimo e le mani di Stiles sono sul suo viso, sul suoi zigomi, sulla sua barba di più di dieci giorni. E Derek se ne accorge, ritorna ad avere consapevolezza del proprio corpo, non solo di quello della persona che ha di fronte, e se ne accorge. Le sente sul viso, sul collo, le sente perfino nello stomaco scosso da forti singhiozzi. Sta piangendo, di fronte a Stiles, sta cadendo a pezzi di fronte a quel ragazzino logorroico che ora lo guarda e gli rivolge un sorriso tra il dolce e l'impertinente e gli dice con il suo solito tono di scherno 

"Lo sappiamo entrambi che non me lo dirai mai, lo sappiamo che sono troppo maglifico per non amarmi immensamente, Sourwolf" 

E Derek crolla, letteralmente, tra le sue braccia, ma non ha paura. Sa che Stiles, nonostante sia più piccolo di lui, lo reggerà. In fondo l'ha già fatto più volte. Quindi lo sorregge e lo aiuta a sedersi sul pavimento. Si inginocchia e continua ad abbracciarlo, gli tiene la testa stretta sul petto, all'altezza del cuore. E Derek piange al ritmo dell'assordante rumore dei suoi battiti. Poi, però, si concentra su un altro suono, un suono ripetitivo, una litania nelle sue orecchie. 

"Va tutto bene, sono qui e ti amo. Va tutto bene, sono qui e ti amo..." 

 

Derek capisce di essersi calmato quando non sente più la voce di Stiles. Convinto di essere stato in quella posizione per ore fino a quando non guarda la luna, non più piena, che si riflette nelle vetrate del loft e capisce che sono passati poco meno di dieci minuti. Sa che deve farlo, che deve parlare. Questa volta sa che non basteranno grugniti e sopracciglia espressive, come le chiama Stiles.  

 

"Hai ragione, non posso dirlo. E mi sembra di aver capito che sai anche il perché, ma voglio parlartene io, devi sapere tutta la storia" 

"Va bene, ti ascolto" 

"Voglio chiederti scusa per quello che ho fatto. Ti chiedo scusa perché so che sei io fossi stato bene, non saresti qui oggi" 

"Non è v-" 

"Shh! Saresti tornato, lo so, ma durante le vacanze, come è giusto che sia. Ti chiedo scusa, ma non sono pentito. La notte in cui era di guardia Liam a casa tua, quando ancora non avevi i ricordi, ho compiuto la scelta migliore di tutta la mia esistenza. Tuo padre mi chiamò perché, nonostante la sua presenza e quella dei tuoi amici, tu non ti calmavi e continuavi ad urlare il mio nome. Arrivai in pochi minuti, tu non eri ancora cosciente, ma dopo poco ti svegliasti. Eri...devastato, Stiles. Gli incubi ti stavano uccidendo, il non sapere ti logorava la testa e lo vedevo. Tutto quello che provavi aveva già un forte impatto su di me. Non avevo mai preso in considerazione il fatto di...sceglierti. Fino a quel momento. Tu eri lì, indifeso, che cercavi risposte che nessuno poteva darti e gridavi il mio nome. Forse nemmeno lo ricordi, ma chiedesti a tutti di uscire dalla stanza, c'era anche tuo padre-" 

"E dissi di volere solo te, lo ricordo. È per questo che mi hai scelto?" 

"No, eri in stato di shock e sei un essere umano e ami come tale. Sapevo che forse non avresti mai voluto solo me per tutta la vita, ma era solo perché avevi bisogno quella notte di piangere solo con me. Furono però le tue parole a spingermi a farlo. Tu volevi solo me quella notte e io mi resi conto di volere solo te per la vita. Dicesti Solo lui , e il mio lupo fece eco alle tue parole. Lo sentivo che lottava contro la mia parte umana. Mamma mi spiegò cosa significava scegliere un compagno quando avevo dieci anni, mi spiegò le conseguenze, come farlo e soprattutto perché non farlo" 

"Ma tu hai fatto di testa tua" 

"Mh. Eri lì, mi rovinavi l'ennesima maglietta e ho lasciato i freni" 

"Come...come succede?" 

"Non è complicato, non c'è nessun rituale particolare. Non c'è nemmeno bisogno che la persona sia presente, a dire il vero. È una sorta di dialogo tra il mannaro e il lupo dentro di sé. È come se lasciassi il via libera al lupo di annusare quello specifico odore e di non amarne un altro con la stessa intensità" 

"Quindi il tuo lupo mi ama?" 

"Si, ma ti ama perché è la mia parte umana a farlo. Ti ho amato prima come essere umano e poi ho lasciato che il lupo facesse lo stesso" 

"Ma...cioè, il lupo quindi non mi ha scelto? Sei stato tipo tu ad imporgli di scegliere me e non un'altra persona?" 

"No, forse è stato il contrario. Sono io che mi sono accorto di te perché sentivo il lupo spingermi" 

"Quindi mi ami di riflesso a quello che prova il lupo?" 

"Stiles, sono un mannaro, smettila di vedermi come due persone diverse. Sono unico e ti amo in un unico modo. Con la mia testa, il mio cuore e il mio lupo" 

"Oh" 

"Già" 

"Però? Perché c'è il però, vero? Altrimenti non avresti problemi a stare con me. Smettiamola con la scusa del college e della mia vita. Dimmi perché non puoi. Ricordo che me lo dicesti anche quando ti chiesi di uscire" 

"Si, c'è un ma. Facciamo un patto?" 

"Ok, solo se non prevede il mio allontanamento immediato, però" 

"No, non lo prevede" 

"C'è una cosa che non sai e che non posso dirti. Una cosa che...non ricordi" 

"Oddio! Avevamo una tresca segreta? Dimmi che stavo con te in segreto e che Scott non ne sapeva niente!" 

"No, idiota! E non ti dirò cos'è. Però voglio sperare che tu ci riesca da solo. Quindi ti chiedo solo una cosa. Un ultimo mese. Poi ti prometto che la dimenticherò anch'io" 

"E staremo insieme come persone normali senza tragedie greche? No, perché mi sono davvero scocciato di piangere e disperarmi e non baciarti. Il non baciarti è la cosa che più mi urta i nervi!" 

"Quello è perché hai gli ormoni di un sedicenne" 

"Ehi! Ho vent'anni!" 

"Dai, alziamoci, che stai congelando qui per terra. Dammi la mano" 

"Oppalà. Quindi? Niente baci? Davvero?" 

"Niente baci" 

"Sei un bastardo, Derek Hale!" 

"Me lo dicono spesso" 

"Quindi devo andarmene?" 

"Ci vediamo domani" 

"Ok, chiamo papà e gli dico di passarmi a prendere" 

 

~ Chiamata in corso da Stiles a Papà 

 

"Che significa che il mio letto è occupato?" 

"Beh, figliolo, c'era Cora che si era stufata di aspettare e diceva che avreste fatto tardi e sbadigliava" 

"CORA MI HA OCCUPATO IL LETTO?" 

"Prova a chiamare Scott, non posso svegliarla" 

"Hai ragione, ti azzannerebbe. Vabbè, chiamo Scottie" 

 

 

- Chiamata in corso da Fratello a Fratello 

 

"Che significa che non posso?" 

"Amico, c'è Isaac. Mica posso cacciarlo?" 

"OVVIO!" 

"Certo, lo mando sotto ai ponti. Dormi da Derek, domani ti offro la colazione. Buonanotte!" 

 

~ Chiamata terminata 

 

 

"MI HA CHIUSO IL TELEFONO IN FACCIA! QUEL LUPO SPELACCHIATO!" 

"Quindi dormirai tu sotto ai ponti?" 

"Lo sai che mio padre ha una pistola?" 

"Lo sai che guarisco?" 

"Se non mi ospiti ti faccio licenziare" 

"Non ho nemmeno cominciato" 

"Questo influirà molto sul tuo curriculum, sai? Disoccupato a vita" 

"Idiota, vieni, puoi dormire nella camera di Cora. Hai mangiato?" 

"Si, le patatine in macchina prima di venire. Mi dai una tuta? Una più stretta di quella grigia dell'altra volta, grazie" 

 

 

"Quindi...buonanotte, Sourwolf" 

"Notte, Stiles. Cerca di dormire" 

"Non mi rimbocchi le coperte?" 

"Hai dieci anni?" 

"E il bacino della buonanotte?" 

"Notte, Stiles" 

 

 

(Ore 01:04) 

 

"Cosa. Stai. Facendo" 

"Shhh. Stai sognando, è un tuo sogno" 

"Non mi sono nemmeno addormentato" 

"L'hai fatto senza accorgertene. Fatti più in là, non ci entro. E non sbuffare!" 

"Nel mio letto sbuffo quanto voglio" 

"Shhh. Fammi spazio" 

"C'è un letto intero" 

"Infatti è troppo grande. A me basta mettermi....così. Ecco, buonanotte" 

"Spiegami perché mi stai spingendo la tua schiena nel fianco" 

"Sopporta, stai solo sognando, non è reale" 

"Non ti sopporto" 

"Eh, ma mi hai stretto un braccio intorno" 

"Non esultare, è solo per farti stare fermo, ti agiti troppo" 

"C'era bisogno di farmi da cucchiaio per tenermi fermo?" 

"Farti da cosa?" 

"Non parlare, mi solletichi sul collo" 

"Ti spezzo le costole se non ti fermi" 

"Soffro il solletico!" 

"Shh!" 

"Buonanotte, Sourwolf" 

"Mh" 





Lo so, forse è troppo breve, ma non vi sentite ripagati dopo tutto l'angst? Giusto un po'?

Prometto tutto il fluff di questo mondo Lunedì. Questa volta non posso anticipare, c'è il Comicon sabato e domenica! *___*

Vi lascio l'anticipazione, però.
In realtà è una sola parola.

Flashback. 



Buon Weekend!

<3