Fanfic su attori
Segui la storia  |       
Autore: Giulls    06/04/2009    24 recensioni
“Oh mio Dio! Ho Robert Pattinson davanti a me! QUEL Robert Pattinson! L’Edward Cullen di Twilight! Sto sognando, non è possibile! Non posso credere che Teo, mio fratello Teo, sia suo amico…eppure me l’ha appena presentato…" pensai rimanendo estasiata davanti a lui... *La storia di Giulia, una sedicenne italiana che andrà a trascorrere le vacanze estive a Londra, incurante che proprio lì imparerà davvero cosa vuol dire la parola AMORE...* °°°°°°°°°°°°°° Salve ragazze, sono tornata con la mia ultima storia, alla quale tengo moltissimo...spero di piaccia!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Buonasera a tutti! Scusate il ritardo, ma oggi ho fatto molta fatica con questo capitolo…neanche oggi voglio dilungarmi, perché sono stanchissima (domani mattina alle 6.50 devo essere a scuola per andare in gita) e il mio umore non è dei migliori…
Prima di iniziare a farvi leggere però vorrei scrivere un breve pensiero su tutti coloro che hanno perso la propria casa o la propria famiglia durante il terremoto: sinceramente oltre a dire che mi dispiace non saprei cos’altro dire e mi sento una grande ipocrita per questo, perché mi vien da pensare a quello che ho io e a quello che molti ora non hanno più. Oltretutto sono preoccupata per le mie amicizie a distanza…state tutte bene, vero? Lo spero proprio e spero che stiano bene anche i vostri cari.
Questo piccolo capitolo voglio dedicarlo a tutti coloro che hanno perso qualcosa o qualcuno durante il terremoto.
So che non è molto, ma mi sentivo di farlo.
Scusate se vi ho prolungato, spero di non avermi annoiato, ma era una cosa che mi sentivo di fare.
E scusatemi ancora se oggi non risponderò alle vostre meravigliose recensioni, ma mi sembra giusto così. Perdonatemi, nel prossimo capitolo troverete come sempre i ringraziamenti.
Grazie a chi ha messo la storia tra i preferiti, chi ha solo letto e a Twilighter001
, Sognatrice85, Lion E Lamb, LondonCalling, kiarab, Rosalie_Hale_Cullen, marty sweet princess, doddola93, EmilyAtwood, daydre4mer, Ithil, Miley90, lilly95lilly, CriPattinson, fede_sganch, Ilarylove Sol, KikiCullen, fedev82, Kumiko_Chan_, milly92, privi93, ilachan89yamapi, Ili_sere_nere per avermi recensita, regalandomi un sacco di sorrisi e pure risate…e scusatemi se vi ho fatto piangere ancora! xD

A sabato! Un bacio la vostra Giulls
P.S. un ringraziamento speciale per Ali e Danny, che mi hanno aiutato tantissimo con l’inizio del capitolo. Grazie ragazzi!!!!!!!!!!! Vi devo un favorone enorme! ^^

29. PERDONAMI

La mattina seguente Teo mi svegliò sulle dieci.
< Hey piccola, sveglia. Ci sono Nikki, Ashley e Kristen >
Lentamente aprii gli occhi e guardai le ragazze fingendomi allegra, sicura che fossero venute a trovarmi per chiedermi della rottura tra me e Robert.
< Ciao!> esclamò Ashley sorridendomi dolcemente < abbiamo portato la colazione! > aggiunse mostrandomi un sacchetto del bar vicino a casa.
< Oh, grazie! Ma come mai siete qui? > domandai fingendomi sorridente e sperando di non scoppiare a piangere da un momento all’altro.
< Volevamo chiederti una cosa > rispose Kristen sedendosi sul letto.
< Ovvero? > domandai preparandomi al peggio.
< Tu sai perché Robert ha annullato tutti i servizi fotografici e le interviste? >
< Robert ha fatto veramente questo? > domandai sgranando gli occhi.
< Sì. Non…non lo sapevi? > chiese Nikki aggrottando le sopracciglia.
< Voi non lo sapete, vero? > domandai con il magone.
< Giulia, cos’è successo? > chiese Kristen squadrandomi.
< Robert ed io non stiamo più insieme… > risposi abbassando la testa e asciugando una lacrima che mi stava solcando il viso.
< CHE COSA? > domandarono urlando le ragazze in coro.
< Avete capito benissimo > risposi guardandole.
< Ma…cosa…quando…perché? > domandò Nikki sconvolta.
Sospirai e a fatica raccontai loro per filo e per segno tutto quello che era successo io giorno prima.
< IO QUELLA TROIA L’AMMAZZO! > urlò infuriata Nikki scattando in piedi.
< Nik, ti seguo a ruota > rispose Kristen tirando fuori il cellulare un gigantesco mazzo di chiavi.
< Kris, ma quelle sono le tue chiavi di casa in America…che hai intenzione di fare? > chiese Ashley.
< Prima di tutto voglio rigarle la macchina, poi prendo le chiavi e gliele ficco in gola! > rispose arrabbiata.
< Ragazze, per favore non fate niente di avventato > continuò Ashley tentando di calmarle, mentre io non facevo altro che guardarle con la bocca spalancata.
< Calmarti? Ash, hai visto la stronzetta che cosa ha fatto? Se non si fosse messa in mezzo, tutto questo casino non sarebbe successo > rispose Kristen alzando la voce.
< Kristen ha ragione. Non possiamo fargliela passare liscia così… >
< Ragazze, spero che voi stiate scherzando. Non vi permetterò di fare una cosa del genere! > esclamò Ashley interrompendo Kristen.
< Ma, Ash… > dissero in coro.
< No, Ashley ha ragione. Cosa servirebbe poi? Ormai il danno l’ha fatto. È tutto inutile > sussurrai interrompendole.
Ashley si voltò verso di me e corse ad abbracciarmi, mentre io scoppiai a piangere nuovamente.
< Su…avanti Giulia, non fare così…calmati > sussurrò Ashley accarezzandomi dolcemente la schiena, mentre io non facevo altro che singhiozzare.
Kristen e Nikki ci raggiunsero immediatamente e mi abbracciarono anche loro.
Dopo pochi minuti il cellulare di Kristen squillò.
< Pronto?...Oh, ciao…no, sono da…ehm…sono…sono da Giulia…sì, certo…sì, arrivo subito…d’accordo, ciao… > disse Kristen terminando la conversazione.
< Rob? > domandai guardandola.
< Sì > rispose dopo un momento di esitazione < mi ha chiesto di andare da lui… >
< Vai > dissi asciugandomi una lacrima.
< Sicura? > domandò accarezzandomi il braccio.
< Sì >
< Nikki, puoi andare anche tu con Kris? Vorrei restare a parlare un po’ con Giulia > disse Ashley guardando prima Nikki e poi Kristen.
< Sì, certo… > rispose sorridendole e poi sia lei che Kristen mi si avvicinarono di nuovo e mi abbracciarono.
< Ti chiamiamo dopo > disse Kristen baciandomi la fronte.
< Ok. Ciao ragazze > risposi sorridendo.
< Ciao… > disse Nikki schioccandomi un dolce bacio sulla guancia.
< Giulia, avanti non fare così. Calmati > disse dolcemente Ashley una volta rimaste sole passandomi un fazzoletto.
< Sono una gran rompiscatole, lo so. Scusa Ash, immagino che per te non sia divertente restare qui con me > risposi soffiandomi il naso.
< Non dire sciocchezze! Sei mia amica e ti voglio bene. E poi posso capire quello che stai provando >
< Cosa? Perché? > domandai guardandola e la vidi sorridere.
< Devi sapere che fino alla settima scorsa Jackson ed io avevamo stabilito di essere una coppia aperta > rispose Ashley sorridendomi ed accarezzandomi una guancia < qualche giorno fa per caso passando davanti ad un’edicola, ho visto su un giornale una foto di Jackson che passeggiava abbracciato ad un’altra ragazza… > aggiunse guardando fuori dalla finestra e stringendosi le spalle.
< No… > risposi sgranando gli occhi.
< Sai, nonostante quello che avevamo accordato, io mi sentivo tradita…immediatamente gli ho mandato un messaggio dicendosi di non farsi più vedere… >
< E poi che è successo? > domandai guardandola.
< Lui è venuto in albergo da me per parlarmi, ma io non volevo ascoltarlo. Alla fine però mi sono convinta a farlo e lui mi ha spiegato che la misteriosa ragazza era in realtà sua sorella… >
< Oddio, mi era venuto un infarto! Non potevo credere che Jackson avesse potuto farti una cosa del genere… >
< Io penso la stessa cosa di Rob >
< Robert però non stava baciando sua sorella… >
< Non hai capito quello che intendevo > disse sorridendomi < dovresti andare da Robert e chiarirti, non pensare che lui possa non volerti più vedere… >
< E…e se non fosse così? > domandai con voce tremante.
< Sarebbe solo uno stupido a non voler più una ragazza come te > rispose alzandomi il mento < e poi se lo facesse, anche se ne dubito fortemente, vorrebbe dire che non ti merita davvero >
Arricciai il labbro e poco dopo scoppiai a ridere.
< Tu non hai idea di quanto io ti voglia bene > le dissi abbracciandola.
< Te ne voglio tanto anche io… > rispose ricambiando l’abbraccio, ma ci staccammo quando le squillò il telefono < pronto? Oh, ciao Jack…sono da Giulia. No, ora… >
< Vai da lui > dissi interrompendola.
< Sicura? > domandò allontanando il telefono.
< Più che sicura. Ora sto un po’ meglio. Grazie e salutami Jackson > risposi sorridendole.
< Jack? Sì, sto arrivando. D’accordo, a dopo…un bacio > disse Ashley terminando la chiamata < grazie… > aggiunse guardandomi e sorridendomi.
< Quando vuoi > le risposi abbracciandola.
Non appena rimasi sola mi ristesi sul letto, pensando quanto mi mancasse Robert e alla mia paura che Robert non mi perdonasse più e fu proprio quella stupida paura, in aggiunta al mio orgoglio, che m’impedii di andare da Robert per scusarmi.
Sia Teo che tutti gli altri tentarono in tutti i modi possibili di convincermi ad andare da lui, ma nessuno riusciva a farmi cambiare idea.
In quei giorni fu Robert a sparire dalla circolazione: non rispondeva alle chiamate, non usciva di casa e non riceveva neanche chi andasse a trovarlo.
Il martedì dopo più o meno verso le cinque del pomeriggio Kristen venne a trovarmi.
< Ciao > disse entrando in camera mia e sedendosi sul letto.
< Ciao Kris > risposi riemergendo dal libro di storia.
< Come stai? >
< Perché, non si vede? > domandai sarcasticamente.
< Fidati, lui sta peggio >
< Come lo sai? >
< Sono appena stata da lui… >
< Ah… > dissi.
< Mi c’è voluto non so quanto per farmi aprire. Giulia, ti prego va da lui. È in uno stato pietoso, gli manchi da morire… >
< E se non volesse più stare con me? Metti caso che io vada a scusarmi e lui mi dica che accetta le mie scuse ma che non vuole più vedermi? >
< Questo non potrebbe mai accadere >
< Perché? Come fate ad esserne tutti così sicuri? > domandai esasperata.
< Ma allora sei tarda! È da giorni che non faccio altro che ripetertelo, che tutti noi non facciamo altro che ripetertelo: lui non potrà mai dirti di non volerti più, perché ti ama da morire. Tu non hai idea di quanto fosse devastato quando sono andata da lui. Non l’ho mai visto così >
< Kris, senti… >
< No, non voglio sapere niente. Io ti ho detto le cose come stanno, ma se tu vuoi fare la stupida e non andare da lui sono problemi tuoi. Soffrirai come sta soffrendo lui, ma prima o poi ne uscirete. Giu io ti voglio bene, ma stai facendo un errore madornale e spero che tu possa capirlo il prima possibile. Io ora sono stufa. È la tua vita, puoi fare le scelte che vuoi, io non voglio più sapere niente > disse Kristen uscendo dalla mia camera.
< Kris aspetta! > esclamai e quando si voltò aggiunsi < mi daresti un passaggio da Robert? >
< Muoviti! > esclamò sorridendo.
M’infilai velocemente le scarpe e uscii chiudendo casa, raggiungemmo casa di Robert nel giro di dieci minuti e quando uscii dalla macchina Kristen, per essere sicura che non cambiassi idea, ripartì lasciandomi sola. Stetti davanti a casa sua per qualche minuto senza suonare, tentando di scorgere qualche movimento dall’interno, ma tutto fu invano. Così presi coraggio e suonai il campanello: ero pronta ad affrontare le conseguenze; se Robert non mi avesse voluta più me ne sarei fatta una ragione.
< Ragazzi basta, non ho voglia di parlare. Andatevene! > urlò Robert senza aprire la porta.
< Robert, sono Giulia. Ti prego aprimi > dissi implorante passandomi una mano tra i capelli.
Sentii la serratura scattare immediatamente e la porta aprirsi, trovandomi davanti agli occhi un Robert devastato, esattamente come aveva detto Kristen: aveva il viso smunto, gli occhi segnati da delle occhiaie, non si era fatto la barba da qualche giorno, i vestiti puzzavano di alcool e fumo e aveva uno sguardo spento, che non trasmetteva allegria come le altre volte. Per me però era sempre bellissimo.
< Posso entrare? > domandai indicando l’interno di casa sua.
< Certo > rispose con un sussurro facendosi da parte.
Entrai dentro notando che il disordine lì dentro dominava e quando mi voltai per guardarlo, vedendo il suo volto, sentii le lacrime nascere dagli occhi.
< Robert mi dispiace, perdonami… >
< Perdonarti per cosa? > domandò confuso.
< Katie è venuta da me e mi ha raccontato la verità. Mi ha detto che è stata lei a baciarti e che tu ti sei scansato subito. Mi dispiace di aver dubitato di te… > risposi piangendo.
< Giulia… > disse sospirando.
< No, lasciami finire ti prego. Mi dispiace per non essermi fatta viva questa settimana e per essere stata una vigliacca, ma temevo che anche se mi fossi scusata tu non mi avresti mai perdonata… >
< Perché pensi questo? >
< Perché ti ho detto cose non vere, cose che non pensavo… >
< A cosa ti riferisci di preciso? > domandò appoggiandosi alla parete.
< A quando ho detto che era meglio se dopo il nostro appuntamento non ti fossi più fatto vivo >
< Ah, già. Sai, quella è stata la cosa che mi ha ferito di più… > rispose sorridendo amaramente.
< Ti prego, puoi perdonarmi? > domandai implorante e singhiozzando, ma non ricevetti nessuna risposta, si limitava a guardarmi.
Dopo due minuti di silenzio indietreggiai e feci per andarmene, ma Robert mi bloccò per un braccio.
< Sai, dopo questa lite finalmente ho capito quanto tu sia importante mia vita. La tua domanda è stupida: non potrei mai non perdonarti, perché ti amo troppo. Giulia, sei la cosa più meravigliosa che mi sia capitata nella vita e non riuscirei ma a immaginarmi senza di te > disse regalandomi il suo bellissimo sorriso sghembo mentre si avvicinava a me ulteriormente e mi baciò con passione.
Risposi al bacio con la stessa intensità, dopodiché mi prese in braccio e mi strinse maggiormente a sé. Le mie mani erano sui suoi capelli e le mie gambe salde sui suoi fianchi, mentre le sue mani mi tenevano strette a sé. Gli presi una mano e la intrecciai con la mia e continuando imperterriti a baciarci mi portò verso il piano superiore.
< Guarda che non riesci a portarmi di sopra senza guardare > dissi ridendo tra un bacio e l’altro.
< Donna di poca fede… > rispose sorridendomi.
Una volta arrivati in camera sua, arrivati inspiegabilmente senza cadere, Robert si tolse le scarpe sfilandosele dal tallone, mi adagiò sul letto ed io feci lo stesso con le mie, mentre si stava posizionando sopra di me. Gli circondai il collo con le braccia spingendolo maggiormente verso di me, mordendogli il labbro inferiore e facendolo ridere e mentre abbandonò le mie labbra per baciarmi il collo iniziò a sbottonarmi la camicia.
< Sei bellissima… > disse osservandomi e sorridendomi con uno sguardo estasiato.
Imbarazzata lo attirai di nuovo verso di me perché non mi guardasse, finché non mi decisi a togliergli la maglia, rimanendo estasiata ancora una volta davanti al suo fisico e notando che si era fatto la ceretta sul petto.
< Hai fatto la ceretta? > domandai passando una mano sul suo petto
< Sì >
< E perché? >
< Beh, per quello che mi avevi detto… >
< L’hai fatto per me? > domandai dolcemente tirandomi su a sedere.
< Sì > rispose baciandomi la punta del naso e facendomi sorridere.
< Ti amo >
< Anche io amore > rispose prendendomi il viso tra le mani.
Lo guardai e gli sorrisi felice. Sapevo quello che sarebbe successo dopo ma non m’importava. Ero pronta, amavo Robert e volevo dimostrarglielo in tutti i modi possibili. Oltretutto ero sicura che non mi avrebbe fatto male. Avevo paura, quello era certo, ma lo amavo e quella era l’unica cosa importante.
Quando però iniziò a slacciarmi i jeans sentii il mal di pancia, che avevo anche prima ma al quale comunque non avevo dato molto peso perché credevo fosse solo agitazione, aumentare, mi sorse un atroce dubbio, così lo spinsi lontano da me e corsi in bagno. Tornai in camera qualche minuto dopo con una faccia a dir poco mortificata.
< Amore, scusami ma… >
< Non sei pronta… > disse lui tentando di sorridermi.
< No, non è per quello. Anzi, ti assicuro che lo sono > dissi sorridendogli e lui ricambiò < è che…mi è appena arrivato il ciclo…mi dispiace… > aggiunsi sedendomi sul letto mortificata.
 < Amore non è assolutamente colpa tua, abbiamo solo beccato il giorno sbagliato > rispose sorridendomi ed accarezzandomi una guancia.
Gli accarezzai la guancia anche io, notando che i suoi occhi erano ancora accesi di desiderio e quando glielo feci notare mi rispose che non dovevo preoccuparmi perché non era niente.
< Ti amo > gli dissi.
< Ti amo anche io amore mio > rispose baciandomi la tempia e sorridendomi.
Restai da lui per tutta la sera e mi fermai anche a dormire, ma prima ci guardammo un paio di film, mangiammo una pizza e sistemammo casa.

   
 
Leggi le 24 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori / Vai alla pagina dell'autore: Giulls