Storie originali > Introspettivo
Segui la storia  |       
Autore: SheenaRam    24/04/2016    1 recensioni
Sensazioni, pensieri, sogni ad occhi aperti.
Genere: Erotico, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Mentre il treno rallentava per arrivare in fine a fermarsi cercò con lo sguardo il vagone meno affollato.
Scelse uno degli ultimi e salì.
Aprì la porta dello scompartimento e soddisfatta vide che c’erano solamente due anziani e una ragazza impegnata a scrivere qualcosa al pc.
Si sedette nel posto più lontano possibile ai 3 estranei, mollò la borsa su un sedile e si lasciò scivolare su quello affianco.
Era stata una lunga giornata, si era trovata immischiata nella lite tra due colleghi e ora si preparava ad affrontare la prova più difficile della giornata.
Rus.

Sempre lui, tra tutti i problemi lui era quello che l’aveva inseguita e tormentata più a lungo.
Si erano conosciuti a 16 anni e la prima volta che l’aveva visto l’aveva odiato all’istante.
Lui e la sua ragazza, sempre ad appartarsi per sbaciucchiarsi dietro ai cespugli.
E poi c’era stata quella gita assieme ai suoi amici, una settimana in tenda sulle rive di un lago sperduto in montagna.
Se lo ricordava come se fosse successo il giorno prima.

Lei si era allontanata dal gruppo, aveva acceso un piccolo fuoco e e si era distesa a guardare quel cielo meraviglioso, quella sera la via lattea era stupenda e a lei piaceva mescolare i suoi pensieri con quei puntini luminosi. Aveva sentito dei passi avvicinarsi e poi una voce.
“Aspetti una stella cadente?” gli chiese lui sedendosi vicino al fuoco.
“Sì, forse riesce ad esaudire il mio desiderio: farti sparire.” rispose lei senza nemmeno voltarsi a guardarlo.
Ci fu un attimo di silenzio in cui si pentì di aver usato un tono così brusco, e lui non replicò.
Si girò su un fianco e gli chiese: “Perché non sei in tenda ad amoreggiare con la tua dolce metà?”.

Di nuovo era stata troppo acida, ma le parole le erano uscite di bocca senza nemmeno pensarci.
Rus scrollò le spalle e non le rispose.

“Ti ho portato una coperta, è umido, e non vorrei ti prendessi qualcosa, siamo solamente al secondo giorno” così dicendo le porse la coperta e lei lo invitò a sedersi al suo fianco.
Dopo quel gesto lei mise da parte un po’ del suo orgoglio e iniziò a parlare più tranquillamente.
Avevano troppe cose in comune per fingere che tra loro non ci fosse un reciproco interesse.

Nel giro di un mese lui le aveva rapito la mente, aveva creato una catena di fili invisibili con la sua.
Si cercavano, lui la chiamava nel cuore della notte per sapere com’era andata la giornata, lei teneva sempre il cellulare sul comodino aspettando che squillasse.
Per sei mesi era stata un’ amicizia perfetta, poi lui si era fatto più distante, qualcosa era cambiato, non la cercava più come prima.
Lei si era ritrovata a porsi molte domande e alla fine aveva deciso di confessare la sua attrazione.
“Mi dispiace ma da qualche settimana ho una nuova ragazza” rispose lui prima di rimanere in silenzio e riattaccare il telefono.
Blackout.

Dopo qualche tempo si fece risentire e per 4 anni il loro rapporto fu un rincorrersi di confessioni fatte in ritardo, silenzi, speranze e relazioni con altre persone.
Non riuscirono mai ad incontrarsi nel momento giusto.

In quel periodo era stato sempre lui a chiederle di incontrarsi e Dio solo sa quante volte poi le aveva dato buca, a volte senza nemmeno avvertirla e lei era rimasta lì ad aspettare per ore sperando nel suo arrivo.

Con decisamente troppe domande per la testa aveva deciso di dire basta.
Basta a quei tira e molla che all’inizio l’avevano incuriosita ma che alla fine non la stavano portando da nessuna parte.

Per un anno intero non si erano né visti né sentiti, poi un sabato sera tornando a casa all’una e mezza di notte ecco il messaggio che l’aveva spiazzata:
Ciao, come va? Una vita che non ci sentiamo! Riordinando delle vecchie scatole ho trovato delle cose che ti riguardano…perché non passi a trovarmi? So che sei curiosa.-

Non avrebbe dovuto rispondere a quel messaggio, come lui tante volte aveva fatto.
Ma lei era curiosa.
Maledettamente curiosa.
E ora si trovava su quel treno diretta ad un incontro per il quale si era già pentita di aver acconsentito.
Appoggiò la fronte sul finestrino e chiuse gli occhi mentre l’intro di Riders on the storm si confondeva con la pioggia che batteva sul vetro nell’attesa di arrivare a destinazione.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: SheenaRam