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Autore: arowen47    07/04/2009    1 recensioni
ambientato in un indeterminato medioevo, iniziato come storia divertente e basato su storia vera più o meno, queto racconto parlerà di un amore tra una principessa e un cavaliere dai nomi bizzarri!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un colpo dopo l’altro i due uomini si batterono, si batterono ognuno per motivi diversi:

Lord Giraff si batteva per amore, per amore di quell’angelo che gli aveva rubato il cuore quel giorno nella foresta e Lord Strünz invece combatteva per l’onore, non poteva farsi battere da quello sconosciuto, avrebbe perso la sua reputazione e per di più avrebbe perso quella donna tutta curve che gli faceva pulsare violentemente il basso ventre, non avrebbe mai permesso che qualcuno gliela portasse via, la desidera più di qualsiasi altra cosa e avrebbe fatto di tutto per ottenerla.

Lord Strünz fece appena in tempo a schivare un colpo che si ritrovò a terra con il naso rotto, senti colare sulle sue labbra quella sostanza rossa e ferrosa, sputò per terra, per essere un ragazzino con i pugni se la cava!

Lord Giraff non si lasciò sfuggire quell’occasione e riprese senza sosta quella danza guerresca con la sua spada, non si sarebbe fermato finchè non avesse visto il suo avversario steso a terra agonizzante. Ma prima che un altro colpo di spada toccasse il corpo del suo avversario sentì una donna urlare.

“Fermatevi, fermatevi immediatamente!”

“Lord Strünz posa a terra quella spada! È un ordine!”

Ma quella voce, quella maledetta voce! Non era possibile, non poteva essere lei.

I due uomini smisero di combattere e la folla si aprì per far passare quelle tre donne che erano appena arrivate.

“Madre che cosa ci fate qui!” Lord Strünz non poteva, non voleva credere che sua madre fosse davvero venuta fin lì. Avrebbe rovinato i suoi piani, maledetta!

Quella donna, la duchessa De Romp, madre di Lord Strünz, fiera nel suo abito elegante si avvicinò al figlio e gli tirò uno schiaffo.

“Come ti sei permesso! Concedere delle terre in cambio di una donna? Potevo accettare un comportamento del genere solo se le terre fossero state tue, ma non è così! Avete ingannato il re! Questo è un fatto altamente oltraggioso, mi vergogno a essere tua madre!”

La duchessa si presentò davanti al re, che per tutto quel tempo era rimasto immobile a godersi lo spettacolo, si inchinò e con voce molto più bassa e rispettosa disse:

“Sire perdonate il comportamento di mio figlio, l’ha ingannata…”

“Come ingannato?”

“Le terre che vi ha promesso in cambio della mano di vostra figlia non appartengono a lui e …”

“Come? Questo è… guardie arrestate quell’imbroglione! Figlia avvicinatevi!”

La principessa Latruzz si avvicinò sorretta ancora dalla serva a suo padre.

“Ditemi padre!”

“Figlia mia, la donna che hai qui di fronte è la madre di quell’uomo che avresti dovuto sposare!”

La principessa accennò un breve inchino e altrettanto fece la donna che le stava di fronte.

“Principessa, mio figlio ha ingannato il re e così anche voi, non possiede nessuna terra, mio marito la diseredato dopo che l’ha trovato nel letto di una prostituta! Non sapevamo neanche dove fosse, fino a qualche tempo fa, sono venuta a conoscenza che era promesso sposo a una principessa, contenta finalmente che mio figlio avesse messo la testa a posto sono venuta qui, stavo per raggiungere la chiesa quando madamigella Lapigold è venuta nei miei alloggi e mi ha spiegato la situazione, non potevo permettere che una giovane e bella ragazza come voi sposaste uno come mio figlio! Mi dispiace davvero molto!”

Si prese il viso tra le mani e pianse, lacrime di delusione, rabbia e imbarazzo le rigavano il viso segnato dagli anni in cui aveva fatto da balia a quel figlio troppo libertino.

La principessa Latruzz abbracciò la donna.

“Padre, io…”

Il re alzò la mano e zittì la figlia, respirò a fondo e rivolto alla folla che aveva assistito alla scena disse:

“Mio popolo, colui che avrebbe dovuto sposare mia figlia, mi ha ingannato, mi ha tradito e non permetterò che mia figlia vada in sposa a un uomo del genere, sarà rinchiuso nelle segrete del castello finchè non deciderò il contrario!”

La folla applaudì felice della scelta del loro sovrano.

Il re, dopo aver riportato il silenzio tra la folla si avvicinò al giovane sconosciuto.

“Voi chi siete?”

“Sua maestà” con un inchino profondo rese omaggio al suo re “il mio nome è Lord Giraff!”

“Mmh… Lord Giraff, se non ho sentito male voi prima avete affermato di amare mia figlia, o mi sbaglio!”

“No, non sbagliate sire. Sì, io amo vostra figlia!”

Il re fece segno a sua figlia di avvicinarsi.

“Piccola mia e voi? Voi l’amate?”

“Sì, padre io amo quest’uomo con anima e corpo!”

“Figlia, stavo per commettere l’errore più grande della mia vita, stavo rinunciando alla vostra felicità per un po’ di terra!”

“Oh padre…”

“Vi prego asciugate le vostre lacrime, non voglio vedervi triste, ascolta…”

“Ditemi padre…”

“L’amore che questo ragazzo prova per te è profondo tanto quello che io alla vostra età provai per tua madre, e anche te lo ami, e quindi, sono contento di aver trovato finalmente il genero giusto per te!”

“Padre!”

La principessa Latruzz abbracciò e baciò suo padre, per poi buttarsi fra quelle braccia forti che la strinsero a se, i loro corpi aderirono perfettamente, affondò il viso nella spalla dell’amato e lui la strinse ancora più forte e le accarezzò dolcemente i capelli.

“Ho avuto paura di perderti!”

“Ora sono qui e non ti lascerò mai più!”

“Ti amo!”

“Ti amo anche io!”

Il ragazzo prese fra le mani il viso della giovane e avvicinò le sue labbra alle sue, morse quelle labbra deliziose e gioco con la sua lingua, la baciò intensamente finchè non gli mancò l’aria. Si stacco da lei e bramoso ricercò ancora quel contatto e strinse a lui quella ragazzina che fra le sue braccia sembrava così fragile.

“Popolo, oggi ho capito il mio grande errore, non permetterò ha nessun altro di sposare mia figlia, almeno che non sia l’uomo che lei desidera al suo fianco per il resto della vita!”

“Sì padre, io voglio lui!”

“Bene, per i poteri conferitemi da me stesso e dal papa, io re Alguasto IX vi dichiaro marito e moglie finchè morte non vi separi!”

La folla urlò di gioia, c’era chi applaudiva, chi piangeva per la felicità, chi rideva, chi gridava le congratulazioni ai giovani! Tutto il popolo era in festa!

“Finalmente sei mia!”

“Sì, sono solo tua!”

La principessa baciò suo marito e Lord Giraff baciò sua moglie e vissero per sempre felici e contenti!

 

Ed ecco che la nostra storia finalmente si conclude.

Come in ogni storia che si rispetti il vero amore ha trionfato, ma un momento, che cosa? Oh, mi chiedete cosa successe poi a Lord Giraff e alla principessa Latruzz?

Questo nessuno lo sa, c’è chi dice che siano andati ad abitare nella reggia di Lord Giraff, altri raccontano di un castello meraviglioso in riva al mare, c’è chi afferma che abbiano avuto tanti bambini… nessuno sa la verità su di loro, ma noi tutti concordiamo che dovunque essi si trovino essi siano felici e che si amano tantissimo.

Bhe, ora io me ne vado… spero che…

Cosa? Ma voi allora siete davvero curiosi! Volete sapere che cosa successe anche agli altri?

Il nostro Lord Strünz è tutt’ora rinchiuso nelle segrete del castello, sua madre, la duchessa, non ha permesso al re di liberarlo affermando che prima il ragazzo doveva imparare a stare il mondo! Chissà se mai uscirà di lì! Madamigella Lasfigà dopo il matrimonio scappò via dal regno decisa a non farvi più ritorno e insieme alla sua dama di compagnia è alla ricerca del suo principe azzurro! Cosa dire di madamigella Lapigold e De Scemenz, anche loro hanno trovato l’amore e ora vivono felici e contente con tanti bambini!

Ora questa magnifica storia è giunta finalmente al termine, spero che non vi abbia annoiato anche se so che ho facilitato il sonno a qualcuno di voi, si, non fa niente, almeno è servita pur sempre a qualcosa!

Addio amici miei!

 

 

 

 

FINE

  
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