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Autore: SaraLovex    27/04/2016    1 recensioni
Antalasia, un regno ricco di magia suddiviso in più regni. Un giorno, in uno dei più grandi regni nasce un bambino, Kageyama Tobio, la cui famiglia da sempre fiancheggia il sovrano. Purtroppo il bambino nasce cieco, ma nonostante ciò crescerà forte e svilupperà abilità pari a quelle di un vedente.
Gli anni passano, un incontro particolare con un ragazzo che come magia regala la vista a Kageyama… ma poi sparisce, impedendo a Kageyama di ringraziarlo. Chi è il misterioso ragazzo? Un mago potente o la famosa creatura dal potere illimitato della leggenda di Anatalasia?
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Hajime Iwaizumi, Shouyou Hinata, Tobio Kageyama, Tooru Oikawa, Un po' tutti
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Cap. 02. La leggenda.
 

 
Dopo un incontro casuale con un ragazzo, Kageyama recuperò miracolosamente la vista, ma non riuscì a ringraziarlo, poiché era già scomparso.
Kageyama, sebbene ancora stordito per quanto era successo, si avviò verso palazzo cercando Daichi, che quando lo vide gli andò incontro:
- Kageyama, dove sei stato per tutto questo tempo? Ti stavo cercando! –
Kageyama al momento non rispose e sembrava anche essere stanco, al che Daichi gli chiese se si sentisse mal.
- Daichi… ecco io… riesco a vedere… - fu alla fine la risposta del giovane, mentre Daichi non poté fare a meno di sgranare gli occhi dallo stupore. - Cosa?! Dici sul serio? –
Voleva accertarsi che non lo stesse prendendo in giro, quindi alzò due dita davanti a lui chiedendogli quante fossero e quando si sentì dare la risposta corretta in un tempo a dir poco breve, lo stupore aumentò ulteriormente e non riuscì a non chiedergli come fosse successo un tale miracolo.
- C’era un ragazzo… mi ha messo le mani sugli occhi dicendo di aprirli dopo che le avesse tolte. Quando l’ho fatto è probabile che fosse già andato via, però ho iniziato a vedere! –
Kageyama gli spiegò per filo e per segno tutto quello che gli era successo nel boschetto e la cosa suscitò in Daichi il ricordo di una leggenda che suo padre gli raccontò quando era piccolo.
- Sai… si dice ci sia una creatura misteriosa in grado di cambiare il suo aspetto in base alla sua necessità, oltre ad avere un enorme potere… che se uccisa e poi bevutone il sangue, doni l’immortalità e un grande potere a chi lo beve. Ma sinceramente non ti so dire se sia stato questo essere a darti la vista, oppure un mago di passaggio dalla potente conoscenza sulla magia curativa antica e non posso nemmeno assicurarti che questa non sia solo una leggenda … ma faresti bene a non dire niente a nessuno riguardo questo incontro, capito? –
Dopo aver sentito di quel racconto e delle raccomandazioni di Daichi, Kageyama promise che non ne avrebbe fatto parola con nessuno.
 
Nel frattempo, nel regno di Seijo, Oikawa convocava il re Kuroo, riferendogli che aveva intenzione di firmare con lui un trattato di pace per fermare la guerra fra i loro regni e che lo aspettava al suo palazzo.
Kuroo, accettando di incontrarsi con lui, si avviò assieme al suo fidato compagno e braccio destro, il mago Kenma Kozume, da sempre fedele a lui e quando arrivò, fu subito portato al cospetto di Oikawa.
- Sono felice che tu abbia deciso di accettare questo nostro incontro. – il sovrano del regno di Seijo lo salutò con un apparente sorriso sulle labbra, mentre se ne stava comodamente seduto sul suo trono.
- Già, ma passiamo ai fatti, volevi un contratto di pace no? –
Al momento Kuroo non era proprio in vena di convenevoli, al contrario preferiva passare alle cose veramente importanti, anche perché in quel momento il suo regno era quello messo peggio fra i due.
- Accidenti, come vai di fretta! E va bene, però gradirei che fossimo solo noi due, quindi potresti dire al tuo fidato di aspettare fuori? –
Naturalmente Kenma non era minimamente d’accordo nel lasciare il suo re da solo con quel tizio, ma Kuroo riuscì a convincerlo facendolo uscire, dove incontrò il migliore cavaliere di Oikawa, nonché Iwaizumi Hajime.
- Anche a te è stato vietato di partecipare all’incontro? – fu la domanda del cavaliere nei confronti del mago che si limitò ad annuire con un cenno della testa.
- Bene, ora che siamo solo noi due direi che possiamo anche passare agli affari. – commentò Oikawa con aria soddisfatta.
- Bene, allora quali sono le condizioni per questo trattato? –
Kuroo era deciso a concludere l’incontro il prima possibile, mentre da fuori la sala, siccome i due fedelissimi non avevano la minima voglia di rimanere all’oscuro di quello che si sarebbero detti i loro re, grazie ad uno degli incantesimi di Kenma, poterono seguire il colloquio attraverso una sfera magica.
- Vedi, devi sapere che la vera ragione per cui ti ho chiamato qui non è per fare la pace, ma perché voglio un’alleanza fra i nostri regni. –
Queste erano le vere intenzioni di Oikawa e Kuroo iniziò ad incuriosirsi:
– Un’alleanza di che tipo? – lo chiese con un ghignetto sulle labbra e la risposta dell’altro non si fece attendere.
– Sai, mi è arrivata voce che a Karasuno un ragazzo che era cieco dalla nascita abbia miracolosamente recuperato la vista e sebbene nessuno lo dica, pare che il fatto si possa ricollegare ad una creatura che se uccisa doni l’immortalità e sono certo che non si tratti solo di una leggenda. –
- E tu vorresti allearti con me per dare la caccia a questa creatura e guadagnare l’immortalità, dico bene? - chiese Kuroo sempre più interessato e con un ghignetto che si accentuava.
– Naturalmente ci spartiremo l’immortalità ed annienteremo tutti coloro che si metteranno contro di noi se necessario. – aggiunse Oikawa che rendeva la sua proposta sempre più appetibile e nel frattempo sia Kenma che Iwaizumi stavano seguendo i loro discorsi, allarmandosi.
– Insomma, mi stai offrendo la possibilità della vita eterna e di un dominio assoluto? Beh, vista la generosità potrei anche accettare. – ormai il re del regno di Nekoma era stato convinto.
– Affare fatto allora! – e con un sorriso semi diabolico da parte di Oikawa, quell’incontro si trasformò in un’alleanza contorta, alla quale, entrando violentemente, i due fedelissimi si opposero.
– Mi spiace, ma questa alleanza è una follia a cui non sono intenzionato a partecipare! – urlò Iwaizumi lasciando la sala e il palazzo, seguito da Kenma che guardò con disappunto Kuroo.
– Peggio per loro, vuol dire che non vogliono far parte dei più forti. – concluse Oikawa lasciandoli andare, anche se dentro era deluso e ferito del tradimento del suo fedele Iwaizumi, come Kuroo per il tradimento di Kenma.
 
Nel frattempo a Karasuno, il giovane Kageyama si stava allenando con Daichi per imparare ad usare al meglio i suoi nuovi occhi.
– Forza, prova a colpirmi, ora che puoi vedere dovrebbe essere un gioco da ragazzi per te no? – il giovane re cercava di spronare il suo pupillo, che ce la stava mettendo proprio tutta per fare del suo meglio, riuscendo a colpirlo e a parare i suoi attacchi senza troppa fatica. – Perfetto! Vedo che ti stai abituando alla vista! –
Daichi era semplicemente soddisfatto dei risultati che Kageyama aveva raggiunto in così poco tempo e con lui lo erano anche Ukai e Takeda.
– Sì, devo dire che poter vedere è bellissimo! – esclamò Kageyama con aria seria, quando poi Daichi gli propose di cambiare allenamento. - Senti, visto che ora puoi vedere, vorresti provare ad usare l’arco? –
Kageyama si incuriosì e accettò la proposta, anche perché non aveva mai provato ad usare un arco prima di allora e sinceramente non sapeva nemmeno come fosse fatto.
– Bene, allora tieni! – così Daichi gli porse sia l’arco e sia le frecce e gli fece vedere come si usavano mirando ad uno dei vari bersagli che erano stati piazzati, arrivando a colpire con la freccia il bersaglio molto vicino al centro.
- Visto! Ora prova te! - sorrise guardando l'espressione meravigliata di Kageyama che non esitò a fare una prova concentrandosi al massimo e prendendo la mira con molta attenzione, arrivando a colpire il bersaglio nel perfetto centro, stupendo tutti.
- Incredibile! E al primo tentativo! - il giovane re era meravigliato dal suo allievo.
- Quel ragazzo ha davvero grandi potenzialità; è d'accordo con me, Takeda? - domandò Ukai osservando il sovrano e il giovane ragazzo alle prese con l'allenamento.
- Sì! E pensare che fino a poco fa era cieco... - Takeda sorrise di soddisfazione, ma venne interrotto da uno dei suoi sottoposti che lo informò di un fatto a dir poco urgente.
- Maestà! La prego di venire qui! Ci sono pessime notizie! –
A sentire quelle parole, Daichi si preoccupò e corse da Takeda seguito da Kageyama chiedendo che fosse successo.
- Il re Ushijima vuole attaccarci con il suo esercito! –
Effettivamente era una pessima notizia e il re chiese il perché di quella decisione.
- A quanto pare, quando abbiamo deciso di non intervenire per la situazione della convergenza di assedi nel regno di Nekoma, pare che Ushijima l’abbia interpretato come un complotto e il peggio è che sebbene avessimo tentato di chiarire il malinteso, lui non ha voluto sentir ragioni! –
E questa fu la spiegazione del messaggero, che irritò particolarmente il re Daichi, il quale non poté evitare di divulgare il pericolo dell’attacco al suo regno, annunciandolo a tutti di mantenere la calma e di affidarsi alla truppa dei cavalieri.
 
Ormai le cose si erano fatte complicate, con l’alleanza di Oikawa e Kuroo e il problema dell’assalto di Ushijima, presto ad Antalasia si sarebbe scatenato il caos, ma se nessuno intervenisse senza dubbio le cose sarebbero destinate a peggiorare e questo Daichi lo sapeva benissimo.
- Dobbiamo trovare un modo per contrastare l’impero Shiratorizawa, non possiamo permetterci di ricevere un così pesante assalto, specie in momenti di instabilità come questo. –
Questa fu l’unica cosa che Daichi riuscì a dire in quel momento, quando gli fu riferito che due persone volevano riceverlo.
- Fateli venire, magari saranno alleati. –
Così seguendo l’ordine del sovrano, i due individui lo raggiunsero e si trattava di Iwaizumi Hajime e Kenma Kozume, che dopo aver abbandonato i loro sovrani decisero di allearsi con Karasuno e questo era il motivo per cui si erano presentati al cospetto di Daichi, al quale spiegarono in modo dettagliato quello che era successo, pertanto chiesero di poterlo aiutare a fermare Oikawa e Kuroo.
- In questo momento quello che ci serve sono proprio degli alleati, quindi siete i benvenuti. – naturalmente Daichi accettò senza problemi l’offerta d’aiuto dei due nuovi alleati ed iniziò i preparativi per la difesa della città.
Nel mentre Kageyama iniziava seriamente a pensare che colui che gli aveva donato la vista fosse veramente la creatura che tutti stavano cercando per ottenere la così tanto ambita immortalità, ma sentendosi in debito, decise che avrebbe impedito a chiunque di far del male al suo benefattore e che al contrario avrebbe cercato di trovarla per poterla proteggere.
Ormai Karasuno era alle porte di una probabile guerra, mentre i tre grandi re si preparavano a marciare contro di loro e il re Daichi cercava di tenersi pronto all’assalto.


Note dell'autore: Che dire!!! grazie a chi legge e chi ha messo la storia tra preferiti, ricordare o seguire. Riguardo a Inu, scrive sempre da favola e grazie mille alla nostra amata EliotbyNight per le correzioni.
 
 
   
 
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