Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: AceDPortogas    27/04/2016    0 recensioni
Un ragazzino piuttosto alto dai capelli rosso fuoco e con il viso completamente coperto di lentiggini, correva nella disperata speranza di riuscire a salire sul mezzo di trasporto. Aveva le gambe lunghe ed i suoi passi lo portarono a raggiungere il vagone in fretta, afferrò la maniglia e con enorme sforzo si issò verso la porta un secondo prima che questa si chiudesse alle sue spalle, per poi cadere rumorosamente sopra Molly, rimasta immobile ad osservare la scena dell’inseguimento. “Ehi, bello, neanche siamo a scuola e già ci provi con nostra sorella?”
[Questa storia, scritta in comune accordo con Queila, si è classificata quarta al “Contest Round Robin– Perché due mani in più servono sempre.” Indetto da grazianaarena sul forum di EFP e portato a termine da milla4.]
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Arthur Weasley, Fabian Prewett, Gideon Prewett, Molly Weasley, Nuovo personaggio | Coppie: Arthur/Molly
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Partecipante 1:  AceDPortogas
Partecipante 2:  S.Elric (sul forum), Queila (su EFP)
Fandom o genere della storia : Harry Potter, Genere: Romantico, Sentimentale, Commedia
Personaggi: Molly Weasley, Gideon Prewett, Fabian Prewett, Arthur Weasley, Nuovo Personaggio
Avvertimenti: Missing Moment
Rating: Giallo
NdA: La storia si svolge durante gli anni scolastici di Arthur e Molly e parla di come si sono conosciuti e innamorati. I capitoli sono in tutti 6 e ogni capitolo ha le proprie note (scritte da chi ha fatto il capitolo, come specificato) in fondo, i capitoli dispari (1, 3 e 5), sono stati scritti da S.Elric, e quelli pari (2, 4 e 6) da AceDPortogas.
Abbiamo deciso di comune accordo che la storia verrà pubblicata sul profilo di AceDPortogas.
Titolo storia: About Arthur & Molly


About Muggles, Tournaments and New Knowledge

Molly e Arthur si sentirono spesso quell’estate, tanto che i loro genitori si lamentavano spesso e volentieri per il via vai dei gufi dei due nelle loro case, nonostante entrambe le famiglie fossero ampiamente abituate ad una “stranezza” del genere.
Arthur le raccontò di un viaggio fatto, insieme ai fratelli più grandi e al padre, in un parco lunatico babbano, luogo dove quest’ultimi erano soliti andare a divertirsi. Le raccontò delle montagne russe che, a discapito del nome, non assomigliavano per niente a delle montagne! Anzi, erano degli strani aggeggi di metallo, che a lui avevano ricordato un treno, dove bisognava sedersi e allacciare una specie di cintura di ferro, poi questa macchina sarebbe partita, prima lentamente poi sempre più velocemente, facendo degli strani percorsi.
“I Babbani sono fantastici! Sembrava di essere su una scopa!” aveva scritto il ragazzino, lanciandosi poi nella descrizione di una ruota panoremica, attrazione che, a suo dire, era stata molto meno divertente ma comunque interessante.
Molly, invece, gli raccontò di un viaggio fatto in Francia con la propria famiglia, dove aveva avuto modo di visitare i più importanti centri di interesse storico magico e gli raccontò delle prodezze dei due gemelli che, in territorio francese, si erano lanciati alla conquista di qualche ragazza, ottenendo però un bel due di picche.(1)
Ovviamente non mancarono neanche lettere da parte di Edwin, Alec e Phoebe, anche se quest’ultima era sempre un po’ restia a chiacchierare con il giovane Weasley e non perdeva mai occasione per ricordargli che, se non avesse finito tutti i suoi compiti entro settembre, lei non avrebbe mosso un dito per aiutarlo.

Settembre arrivò veloce e con lui anche l’inizio della scuola, i cinque ragazzi si ritrovarono presto sul treno, tutti insieme, a raccontarsi delle vacanze e delle splendide avventure che avevano vissuto in quei mesi. Phoebe si lanciò poi in un’animata discussione riguardante il Quidditch, affermando che quell’anno sarebbe entrata a far parte della squadra di Grifondoro a qualsiasi costo!
Arrivati ad Hogwarts ci fu la Cerimonia dello Smistamento, del quale unico fatto notabile fu lo smistamento di Bellatrix Black, lontana cugina di Molly e ancora più lontana cugina di Arthur, una strana ragazzina dagli scarmigliati capelli neri, occhi scavati e aspetto macabro ed inquietante.
Con il passare dei giorni, iniziarono a girare voci su questa strana ragazzina che, si diceva, amasse torturare le lucertole e i topolini che trovava in giro, con i metodi più disparati e crudeli, aveva poi una fobia quasi totale per i Nati Babbani ed era assolutamente convinta che essi, insieme ai Babbani, fossero minacciosi e tramassero nell’ombra per scardinare la società magica. Presto quelle voci vennero azzittite da un’indispettita Professoressa McGranitt e la ragazzina venne semplicemente considerata un po’ matta e venne isolata.
Presto arrivò la tanto agognata selezione per la squadra di Quidditch e i cinque amici, cui si era aggiunta anche Annabell Littleton, ragazzina del loro anno e compagna di dormitorio di Molly, si riunirono tutti esaltati, pronti ad entrare in squadra.
Violet McAlister, nuovo capitano della squadra dei Grifondoro e battitrice, era una corpulenta ragazza del quinto anno, un po’ scorbutica e molto severa, cui era stato affidato anche il compito di fare da Prefetto per la propria casata.
La giovane richiamò il silenzio attraverso un semplice incantesimo, prima di iniziare a parlare in modo forte e chiaro, permettendo a tutti di sentirla.
«Buongiorno, Grifondoro! Tutti quanti sappiamo perché siamo qui, quindi tagliamola corta: impegnatevi, rispettate le regole e siate i migliori e verrete presi nella squadra; disobbedite ai miei comandi e siete fuori!» esclamò, enfatizzando il concetto indicando le tribune con un gesto secco della mano.(2)
«Ora, ascoltatemi bene perché non mi ripeterò: verrete divisi in piccoli gruppi, ogni gruppo dovrà giocare contro di me, Joshua e i gemelli Prewett, chi ci colpirà maggiormente, sarà nella squadra» disse, indicando i componenti della vecchia squadra di Grifondoro: Joshua Taylor, anch’esso battitore e Fabian e Gideon Prewett, cacciatori, che molto probabilmente avrebbero avuto un posto assicurato anche quell’anno.
La selezione durò tre ore e, quando fu finita, la ragazza annunciò la composizione della nuova squadra: Joshua Taylor sarebbe stato il secondo Battitore, Fabian e Gideon Prewett, insieme al giovane Dedalus Lux, Cacciatori, Cora Rollins, Cercatrice e Ethan Wilson, ragazzo del quarto anno, Portiere.
Phoebe, Arthur e Bilius, fratello di quest’ultimo, rimasero parecchio delusi della loro esclusione dalla squadra ma, almeno per quanto riguarda i due ragazzi, si rassegnarono presto.(3)
Ottobre arrivò velocemente e, con esso, anche la prima partita: Grifondoro contro Tassorosso, vinta per duecentocinquanta a cento dai rosso-oro.
Tutto sommato il secondo anno si rivelò particolarmente noioso e, così, anche il terzo, durante il quale unica nota positiva fu il fatto che i due avevano preso a studiare materie più interessanti, quali Cura delle Creature Magiche e Divinazione, materie preferite dalla giovane Molly e Babbanologia, materia che il giovane Weasley non avrebbe perso per niente al mondo.(4)
Fu, invece, il quarto anno dei due Grifondoro ad aprirsi con una sorpresa totalmente inaspettata: quell’anno, dopo secoli dall’ultima edizione, sarebbe stato restaurato il Torneo Tre Maghi, al quale avrebbero potuto partecipare tutti gli studenti dal quinto anno in su.
Si diceva che l’ultima edizione, svoltasi nel 1805, ormai più di un secolo prima, fosse stata un totale fallimento perché gli studenti di Durmstrang e di Hogwarts avevano semi-distrutto Beauxbatons, scuola allora designata ad ospitare il torneo. Per questo motivo, nonostante quell’anno non vi fossero stati morti nel Torneo, la scuola francese ne aveva categoricamente escluso una nuova edizione.

Molly era entusiasta del Torneo, contagiata dai giovani fratelli, che già miravano a diventare i prossimi Campioni di Hogwarts, sfidandosi anche in lunghi duelli per designare quale tra i due fosse il più forte senza, tuttavia, riuscire mai a prevalere sull’altro.
Arthur, invece, era leggermente più restio nei confronti del Torneo: certo, gli sarebbe piaciuto raggiungere la “gloria, fama e ricchezza” che sembrava promettere a colui che avrebbe alzato quel splendido calice turchino al cielo, ma la paura di perdere le persone a lui care era sempre stata più forte della fama di gloria. Era sempre stato un ragazzo coraggioso, dietro la sua timidezza e il suo arrossire, si nascondeva un animo buono, gentile ed attaccato alla famiglia, ma allo stesso tempo era una persona che avrebbe fatto di tutto pur di proteggere coloro che amava, persino rischiare la vita, ma non riusciva proprio a concepire perché, per una semplice competizione, dei giovani maghi e streghe quali erano loro, avrebbero dovuto rischiare la vita così inutilmente.
Nonostante questi pareri contrastanti, i due erano seduti l’uno accanto all’altro, al tavolo della loro Casata, pronti ad accogliere i giovani aspiranti campioni.
Il Preside di Hogwarts, Albus Silente era un uomo di mezza età, con folti capelli castani, leggermente brizzolati e una lunga barba che gli arrivava fino a metà petto. Era un uomo veramente straordinario, era intelligente, coraggioso e furbo ed era stimato da chiunque l’avesse mai conosciuto.
L’uomo si alzò dal suo scranno e si avvicinò lentamente al leggio posto di fronte al tavolo dei professori, mentre accanto al posto a tavola riservato al Preside, apparivano due nuove sedie, antiche e riccamente intarsiate.
La Sala ammutolì, mentre si accingeva a cominciare ed il Preside sorrise nel notare quanto i suoi alunni pendessero letteralmente dalle sue labbra, in fermento per l’inizio di quel famoso Torneo.
«Buonasera, ragazzi miei, e scusate questo pover uomo se vi ha fatto attendere a lungo per quanto aspettavate con ansia!» iniziò, percorrendo con i suoi occhi cristallini l’immensa Sala, abbracciando con lo sguardo i propri studenti «Come vi avevamo anticipato, quest’anno si svolgerà il Torneo Tre Maghi e questa sera vi sarà la cerimonia d’apertura, ma prima di parlarvi del Torneo, permettetemi di accogliere i nostri importanti ospiti»
«Salutiamo con un caloroso applauso il Preside dell’Istituto Durmstrang, Vladislav Nielsen ed i suoi fieri allievi!» disse, mentre Apollyon Pringle, il vecchio e burbero custode della scuola, apriva il portone della Sala Grande con un colpo di bacchetta.
Una delegazione di una ventina di studenti fece il suo ingresso nella Sala, seguiti da un uomo anziano, dall’aspetto burbero e irascibile, con lunghi capelli corvini, leggermente brizzolati e pelle pallida, provata dal freddo del Nord.
I ragazzi si schierarono davanti al preside di Hogwarts e, mettendosi in riga, si misero sull’attenti, con le braccia lungo i fianchi, per poi inchinare appena il busto di fronte a Silente in segno di saluto e rispetto.
Nel frattempo, il loro Preside andò a salutare il collega, con una compostezza tale da essere inumana, stringendogli la mano con energia e vigore, accomodandosi poi sullo scranno posto alla sinistra del Preside, mentre i suoi allievi venivano posti al tavolo dei Serpeverde.
Il Preside rivolse un caldo sorriso a tutti loro, prima di annunciare nuovamente: «e ora accogliamo Madame Maxime, la Preside dell’Accademia femminile di Beauxbatons e le sue splendide allieve!».
Le porte vennero nuovamente aperte e una maestosa donna, alta più di due metri, entrò nella sala, seguita da una ventina di ragazze, vestite con sgargianti miniabiti beige, lunghi fino alle ginocchia e impreziositi da delle splendide stole in pelliccia bianca.(5)
Anch’esse si disposero di fronte al Preside e fecero un lieve inchino all’uomo, volgendosi poi alla Sala e salutando anch’essa, successivamente si diressero al tavolo dei Corvonero, accomodandosi accanto a loro.
Nel frattempo, la maestosa donna si era avvicinata al Preside e si era lasciata fare il baciamano dall’uomo, mentre tutta la sala aveva gli occhi puntati sulla sua bellezza: aveva lunghi capelli neri e lisci, raccolti in un’elaborata acconciatura sulla testa, che ne lasciava cadere solo qualcuno qua e là, era vestita in modo elegante e impeccabile, fasciata in un bel tubino rosso, che ne metteva in mostra il fisico longilineo, senza andare tuttavia nell’indecenza e rimanendo molto elegante.
Quando anche la donna si fu accomodata, il Preside prese nuovamente parola: «Ed ora che siamo tutti accomodati, permettetemi di spiegare brevemente in cosa consiste questa magnifica opportunità, prima che siamo tutti troppo stanchi dal banchetto.
«Il Torneo Tre Maghi, come tutti sappiamo, è una competizione che vede sfidarsi tre studenti scelti dalle tre scuole qui riunite per aggiudicarsi il titolo di “Campione”. A chiunque vinca questa sfida viene promessa eterna gloria ma, proprio per questo, tengo a ricordarvi che le prove a cui sarete sottoposti non saranno facili, dovrete affrontare le vostre più grandi paure in questo torneo e rischierete anche la vita.»
Mentre il Preside parlava veniva portato un immenso calice in pietra alle sue spalle, in modo che fosse ben visibile da tutti.
«Per questo motivo noi Presidi vogliamo che ci pensiate bene prima di decidere di iscrivervi, perché una volta gettato il vostro nome nel Calice di Fuoco, posto alle mie spalle, non potrete tornare indietro.»
Lasciò un po’ di tempo alla Sala per assimilare le proprie parole poi sorrise e aggiunse: «Tra una settimana verranno scelti i campioni. Ed ora… Buon appetito, ragazzi miei!» a quelle parole, le pietanze comparvero in gran quantità sui tavoli. E, mentre l’uomo tornava al proprio posto, i commensali presero a mangiare e a discutere animatamente su quanto detto dal Preside.

Esattamente una settimana dopo, la Sala era nuovamente gremita e trepidante, i tavoli erano scomparsi e, al loro posto, erano comparse delle lunghe panche, disposte lungo le pareti, mentre al centro della Sala era posto il Calice di Fuoco.
I professori erano tutti al proprio posto, mentre il Preside si accingeva ad estrarre i nomi dei tre campioni che si sarebbero sfidati e tutti, dal primo all’ultimo studente, attendeva con ansia quel momento.
«Buonasera, ragazzi miei, è con grande piacere che sono qui ad annunciarvi i nostri campioni!» si avvicinò lentamente al Calice, la cui fiamma prese a mutare colore, “sputando” poi un fiore rosso, che volò tra le mani del mago.
«La campionessa di Beauxbatons è Amaryllis Roux» gli studenti esultarono mentre una bella ragazza del quinto anno – sotto l’invidia delle compagne – si alzava e si avvicinava al Preside: aveva dei corti e ricci capelli neri, occhi azzurri, fisico asciutto e un’eleganza immane, tanto che parecchi ragazzi di Hogwarts le sbavavano – letteralmente – dietro.
La ragazza venne condotta nella Sala dei Trofei, dove avrebbe atteso gli sfidanti, mentre il Preside si accingeva ad estrarre il secondo nome.
«Il campione di Durmstrang è Andrey Novikov!» un giovane ragazzo, sì e no del settimo anno, si avvicinò al Preside con passo deciso e rigido, mantenendo in viso un leggero sorriso di compiacimento.
«Ma quelli di Durmstrang che problemi hanno?» sussurrò Gideon ai compagni lì accanto.
«Si sono mangiati una scopa, Gid!» gli rispose il fratello, scatenando le risate dei compagni, fortunatamente prontamente attutite.
Nel frattempo il Calice aveva nuovamente virato di colore e, in un attimo, ne fuoriuscì l’ultimo nome. I due gemelli si guardarono in faccia, eccitati, mentre tutta la Sala tratteneva il fiato in trepidante attesa.
«La campionessa di Hogwarts è Alexandra Prince» i Serpeverde esultarono, mentre il capitano della loro squadra di Quidditch si alzava, sorridente, andando a raggiungere il preside.
I tre presidi si congedarono anch’essi e gli studenti vennero lasciati liberi, in attesa che scattasse il coprifuoco, di fare ciò che volevano.
Le Case di Hogwarts, esclusa ovviamente Serpeverde, non furono particolarmente contente della scelta del Calice e con esse anche i due gemelli Prewett, che desideravano veramente partecipare tuttavia, per loro, ogni scusa era buona per far festa, perciò coinvolsero tutta la Sala Comune dei Grifondoro in una festa che durò tutta la notte o, almeno, fino a che la McGranitt non se ne accorse e non decise di togliere cento punti alla sua Casa, mettendola anche in punizione.

Nei mesi successivi strane voci iniziarono a girare: si diceva che alcuni studenti stessero organizzando una sorta di “organizzazione” clandestina che inneggiava alla violenza e all’odio nei confronti dei Babbani e dei Nati Babbani. Essi, capitanati da alcuni ragazzi di Durmstrang e composti principalmente dagli studenti della suddetta scuola e da Serpeverde – non mancavano tuttavia esponenti delle altre Case –, credevano che gli unici maghi degni di essere chiamati tali fossero i cosiddetti “purosangue”, persone di discendenza magica, mentre pensavano che tutti gli altri fossero solo feccia.
Durmstrang era famosa per la capacità di forgiare il carattere, la durezza del clima e dei professori, ma nessuno, che non ne fosse studente, era in grado di comprendere fino a che punto lo fosse.
Il Preside imponeva ai propri studenti lo studio delle Arti Oscure, costringendoli ad utilizzare i propri compagni come cavie e sottoponendoli a duri e rigidi allenamenti per migliorarne la forza fisica e mentale, non tralasciando torture di ogni sorta. Tutto ciò veniva fatto per poter capire chi, tra quei giovani, fossero i più determinati, spietati e promettenti maghi e, una volta individuati, questi sarebbero entrati a far parte del suo gruppo di fedelissimi, pochi e – a suo dire – fortunati ragazzi che avrebbero avuto l’opportunità di crescere e diventare potenti, per poi servire il nascente Lord Voldemort, conosciuto ai più come Tom Riddle.(6)
Strani incidenti ed attentati vennero commessi ai danni dei Nati Babbani, scritte inneggianti l’odio verso di essi iniziarono a comparire in ogni dove, senza mai riuscire a trovare i responsabili e la situazione andava lentamente degenerando nel caos, tanto che i Presidi di Hogwarts e Beauxbatons avevano pensato di sospendere il Torneo, dissuasi tuttavia dal terzo Preside, senza comprendere che lui fosse uno dei responsabili degli attacchi.
Tra gli studenti questa strana organizzazione iniziava a diventare famosa, coadiuvati dalla nuova edizione della “Gazzetta di Hogwarts”, fondata, scritta e divulgata da una Corvonero del terzo anno, Rita Skeeter. Ma, nonostante questo giornale fosse spesso finito tra le mani dei professori, nessuno di questi sembrava credere a quanto scritto, vista la pessima fama della ragazzina di raccontare frottole, coadiuvati anche dalle numerose pagine dedicate interamente al gossip.
E così, all’alba di dicembre, i professori non erano riusciti ancora a cavare un ragno dal buco e, a peggiorare la situazione già di per sé preoccupante, si aggiungeva anche l’imminente Ballo del Ceppo, tradizione propria del Torneo, che avrebbe visto scendere in pista centinaia di ragazzi in preda ad una crisi ormonale, costringendo i professori ad aumentare notevolmente le già strette misure di sicurezza adottate.
Molly era entusiasta di partecipare al Ballo del Ceppo e aveva già selezionato il vestito adatto, decidendo anche l’acconciatura che avrebbe fatto e gli accessori; l’unica cosa che le mancava, come i fratelli non smettevano di ricordarle, era un accompagnatore.
«Vedrai sorellina che troverai un ragazzo» le aveva detto Gideon una sera, sorridendole.
«Sai, Lolly Molly, dicono che Pringle sia ancora disponibile!» aggiunse il fratello, ridendo. La ragazza per tutta risposta gli tirò un sonoro scappellotto, ma prima che potesse dire qualcosa, il gemello affermò: «Ma no, Fabie, cosa vai a pensare! Non andrà di certo con Pringle! Deve solo aspettare che il suo fidanzatino la inviti» disse con fare teatrale.
La ragazza alzò gli occhi al cielo, sapendo dove volesse andare a parare il fratello e sbuffò, mentre il gemello di questo continuava: «Hai proprio ragione Gid, quando ha intenzione di invitarti il tuo caro Arthurino?».
«Si chiama Arthur!» sibilò la ragazza, infastidita «e non è il mio fidanzato!».
«Certo, certo, sorellina… Convinta tu!» le rispose Gideon «A quando le nozze?» chiese.
«Idiota!» mormorò la ragazzina, sottovoce, prima di alzarsi e dire: «Io vado a dormire, vedete di non combinare disastri voi due!».
«Noi?!» chiesero i due all’unisono «per chi ci hai preso, sorellina?»
«Per Gideon e Fabian Prewett, i miei fratelli» rispose lei, con un mezzo sorriso, avviandosi al proprio dormitorio «Buonanotte, ragazzi!»
«Notte, Lolly Molly!» risposero i due ridendo.

La ragazza entrò nel proprio dormitorio e si guardò intorno: Phoebe, Eudora e Annabell non erano ancora rientrate, perciò decise di concedersi un lungo bagno rilassante, prima di mettersi a letto.
Entrò nella vasca e, lasciandosi scivolare appena al di sotto della superficie dell’acqua, si mise a pensare a quanto detto dai due fratelli, constatando che non avessero proprio tutti i torti: le sarebbe piaciuto andare con il ragazzo al Ballo e, si disse, se lui non l’avesse invitata, l’avrebbe fatto lei già il giorno dopo!
I suoi sogni di gloria vennero però distrutti da un fulmine dai capelli biondi che, quasi investendola mentre stava andando a letto, le disse con voce euforica «Arthur mi ha invitata al Ballo!», il primo pensiero della giovane Grifondoro fu quello di ucciderla seduta stante, ma pensandoci bene si disse che passare la vita ad Azkaban non era molto produttivo, così guardò sorridente l’amica mentre le raccontava come il ragazzo l’avesse invitata e, quando Eudora le chiese con chi sarebbe andata lei al ballo, rispose il primo nome che le venne in mente: «Dedalus Lux».
Quando le raccontò tutto, Phoebe si disse pronta ad aiutarla ad uccidere la loro compagna, ma la ragazza la fece desistere dai suoi intenti. Non riuscì, tuttavia, a trattenerla dal lanciare una fattura al povero Arthur, ignaro del vero motivo della furia della Banshee.
In quel periodo, Molly ebbe la premura di evitare il giovane, cosa resa molto ardua dal fatto che frequentassero le stesse lezioni e fossero compagni di banco, ma con ottimi risultati.
La sera del Ballo, la rossa si preparò con cura: sistemò i propri capelli ribelli in un’elegante crocchia, indossò il proprio vestito - un abito rosso scuro, con scollo a cuore, impreziosito da un prezioso ricamo sul corpetto e sui fianchi ed ampia gonna a balze, insieme a delle scarpe con un leggero tacco - e ornò la propria figura con pochi ed eleganti accessori: un fermaglio in pietre preziose nei capelli, abbinato ad un bel braccialetto ed una collana.
Scese in Sala Grande insieme a Phoebe e si diresse alla ricerca del proprio cavaliere, Dedalus (che aveva invitato dopo la chiacchierata con la bionda) l’aspettava con aria svogliata appena accanto la soglia della Sala, indossava un eccentrico abito blu, con papillon e ricami gialli. I due entrarono e si accomodarono al proprio tavolo, dove – purtroppo per lei – si sedettero anche una raggiante Eudora e un silenzioso e agitato Arthur e, dopo un’abbondante cena e l’apertura delle danze da parte dei tre campioni, i due si congedarono, sparendo tra la folla.
Molly sbuffò e, poggiando le braccia sul tavolo, incrociò le mani tra di loro e vi poggiò sopra il mento, ascoltando con aria svogliata le chiacchiere di Dedalus e le imprecazioni della giovane Phoebe, che meditava di sabotare la loro compagna, sotto lo sguardo divertito di Edwin, il suo cavaliere (e segreto sostenitore della coppia Molly/Arthur).
Ad un certo punto il ragazzo, probabilmente conscio di star annoiando la propria dama, decise di chiederle di ballare, sotto lo sguardo stupito degli altri tre commensali. La rossa sorrise, lusingata da questa improvvisa premura nei suoi confronti e si lasciò condurre sulla pista da ballo dal coetaneo.
Ballarono a lungo, fino a che non videro una piangente Eudora correre fuori dalla Sala, diretta chissà dove: aveva il vestito bruciacchiato e annerito in più punti ed i capelli completamente in disordine «Penso che Phoebe si sia vendicata realmente» disse a bassa voce il compagno e la ragazza annuì, non potendo trattenere un sorriso.
La serata passò velocemente e Molly e Dedalus scoprirono di avere in comune più di quanto avessero mai pensato così, una volta tornati al castello dalle vacanze natalizie, iniziarono a frequentarsi finché, un giorno, lui non la baciò, scatenando la gelosia nel giovane Weasley.
I due si misero insieme e la loro relazione durò fino alla fine dell’anno scolastico quando, dopo un violento litigio, si lasciarono, decidendo di comune accordo fosse meglio rimanere amici.
Il Torneo nel frattempo passava liscio, nonostante i continui attacchi dei futuri “Mangiamorte”, e si concluse con la vittoria schiacciante del giovane Andrey, sotto lo sguardo fiero del proprio Preside.
Numerose amicizie si erano formate quell’anno: Molly aveva conosciuto una giovane di Beauxbatons, Apolline Bourgeois – futura signora Delacour – con la quale tenne i contatti per un annetto, prima di perderli per i troppi impegni; Arthur aveva fatto amicizia con un giovane di Durmstrang, Marko Dahl, morto in circostanze mai chiarite nell’estate successiva, numerosi studenti di Hogwarts e di Beauxbatons erano diventati pupilli del Preside di Durmstrang, tra i quali spiccavano Bellatrix Black che, nonostante la giovane età, era considerata la più promettente del gruppo; Augustus Rookwood e Igor Karkaroff, studenti del settimo anno, conosciuti per la bravura nei duelli e per la spietatezza.(8)

 
NdAceDPortogas:
1. A mio parere, Molly potrebbe provenire da una famiglia abbastanza agiata (non ricca come i Malfoy, ma abbastanza abbiente) e questo potrebbe far sì che si creino contrasti tra i due giovani ed i genitori di lei.
2. Per creare il carattere di Violet ho pensato ad un incrocio tra i caratteri di Hermione Granger (per quanto riguarda la sua parte studiosa, riflessiva e ligia alle regole), Oliver Baston (per quanto riguarda la sua mania per il Quidditch) e Dolores Umbridge (per il rispetto ferreo delle regole).
3. I componenti della squadra sono stati estratti totalmente a caso, mentre i due gemelli Prewett sono voluti nella loro posizione di cacciatori, dal momento che metterli come battitori mi pareva scontato, essendo gli zii di Fred e George, tuttavia ho voluto renderli giocatori di Quidditch perché io li immagino come dei ragazzi molto sportivi e amanti del Quidditch, in particolare (come quasi tutti i maghi).
Per quanto riguarda Bilius Weasley, Arthur dovrebbe avere almeno un fratello e, visto che il secondo nome di Ron è Bilius, ho pensato fosse probabilmente il nome del fratello del padre.
4. Ovviamente le materie preferite sono inventate ma, per quanto riguarda Molly, mi piace pensare che Charlie abbia preso dalla madre nella sua passione per i draghi e, per quanto riguarda la Divinazione, l’ho attribuito al fatto che anche da adulta tenda a credere facilmente a ciò che legge (basta ricordare gli articoli di Rita Skeeter) e la immagino come un’inguaribile romantica che potrebbe benissimo appassionarsi di una materia che le permette di predire il suo futuro.
5. Ovviamente so che le divise di Beauxbatons dovrebbero essere azzurre, ma ho pensato che, come spesso dimostrato, le ragazze di questa scuola sono un po’ vanitose e superbe perciò mi pare possibile che periodicamente la divisa cambiasse, per seguire le mode (se si considera anche il fatto che Parigi è una delle capitali della moda mondiale).
6. L’idea del Torneo Tre Maghi serve proprio per creare questa organizzazione e per “inizializzare” i futuri Mangiamorte alla conoscenza delle ideologie di Voldemort (perché, francamente, non me lo vedo al nascere della sua “carriera” a fare propaganda per raccogliere seguaci).
7. Come detto sopra, a mio avviso Molly proviene da una famiglia abbastanza benestante e quindi può permettersi vestiti del genere.
Link del vestito: http://image.nanopress.it/donna/fotogallery/979X0/154627/abito-da-sposa-rosso-con-corpetto-ricamato.jpg
8. Il cognome di Apolline Delacour è inventato, dal momento che non ho trovato fonti sul suo vero nome, per quanto riguarda Igor Karkaroff e Augustus Rookwood, non si sa che età abbiano, pertanto ho deciso di inserirli come studenti del settimo anno (ovviamente Igor frequentava Durmstrang).

Ehilà! Ciao a tutti!

Vi ricordate di noi? Speriamo di sì...

Allora, che dirvi di questo capitolo? Se non che AceDPortogas ha scritto delle note chilometriche e per questo vi chiede perdono? Beh, innanzitutto si può dire che sia ricco di dettagli e che AceDPortogas ha potuto introdurre numerosi elementi che le piacerebbe sviluppare nei prossimi capitoli e che permetteranno ad entrambe di creare una storia avvincente e molto molto particolare!

Poi beh, possiamo solo sperare che, fin qui, la storia vi sia piaciuta e che vogliate leggere il prossimo capitolo, scritto da Queila, che AceDPortogas vi invita nuovamente ad andare a trovare.

Vorremmo inoltre ringraziare FloxWeasley per averla recensita (perdonaci per il ritardo nella risposta T.T) e averla messa nelle seguite, Pussapapussa, Rosalie CK Muto e SweetLady98 per averla messa nelle seguite e _gaiuccia_ per averla messa tra le ricordate. 

Ora vi salutiamo, vi invitiamo a recensire e vi mandiamo un bacione.

A presto,
AceDPortogas e Queila ♥

Questa storia partecipa al “Contest Round Robin– Perché due mani in più servono sempre.” Indetto da grazianaarena sul forum di EFP e portato a termine da milla4.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: AceDPortogas