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Autore: YoongiYah    28/04/2016    8 recensioni
"Quando Jin varcò la soglia di quel loft, ritrovandosi davanti tre ragazzi, capì subito di aver interpretato male l'annuncio trovato su internet"
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[NamJin] [YoonSeok] [TaeJiKook]
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Prima di lasciarvi alla lettura, vorrei farvi notare che i fatti narrati in questo capitolo (e anche quelli del prossimo, in realtà) si svolgono nella stessa giornata di quello precedente

 

 

 

 

 

 

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Quando Hoseok si svegliò, la mattina dopo quell'orribile giornata, pensò che tutto quello che era successo fosse stato solo un bruttissimo incubo. Quella certezza era dovuta dal fatto che ad averlo strappato dalle braccia di Morfeo era stata la percezione di un movimento e di un corpo accanto al suo, steso sul materasso. Non poteva essere altri che Yoongi, pensò, e per questo si girò dalla sua parte, allungando un braccio per circondare così la sua figure sottile. Gli si avvicinò, tanto da affondare il viso sul corpo caldo dell'altro e inspirare profondamente, riempiendosi i polmoni di quello che credeva essere il suo profumo e mugolando soddisfatto. Quello stato di beatitudine raggiunto con quei semplici gesti fu brutalmente disintegrato dalla voce profonda di Namjoon e dal suo "Ti piacerebbe" borbottato in malo modo. A quel punto Hoseok si ritrovò costretto ad aprire gli occhi con fatica, dopo averli strizzati un paio di volte. Si accorse così che il suo braccio non aveva affatto circondato la vita di Yoongi, come credeva, bensì era andato a posizionarsi sul cavallo del suo migliore amico, che non era steso accanto a lui ma si era messo seduto con la schiena appoggiata alla testiera del letto. Disgustato, Hoseok si limitò a guardare Namjoon con una faccia stralunata, cercando di pensare al modo migliore per chiedergli cosa diavolo stesse facendo sul suo letto, in mutande. Namjoon, a sua volta, lo stava guardando con le sopracciglia inarcate, perplesso.

"Se ti sei reso conto di quello che sta succedendo perché accidenti non hai ancora spostato quel maledetto braccio da lì?"

Hoseok, essendosi appena svegliato, riuscì a metterlo a fuoco solo dopo qualche istante. Ancora stordito cercò di rispondergli, con scarsi risultati. Si schiarì la gola e a quel punto riuscì a parlare "Sono troppo sconvolto per muovermi"

La sua voce era ancora troppo roca. Yoongi qualche giorno prima gli aveva detto che gli piaceva la sua voce di mattina, quando era appena sveglio. Cercò di soffocare ogni pensiero di quel tipo e di concentrarsi sul suo amico che, con l'estrema grazia che da sempre lo caratterizzava, lo prese per il braccio e malamente lo spinse via, facendolo tornare dalla sua parte del materasso a due piazze e aggiungendo ironicamente "Non c'è di che"

Dopo essersi ritrovato steso sulla schiena, Hoseok si fece forza coi gomiti per tirarsi su e mettersi seduto anche lui, proprio come Namjoon, appoggiato alla testiera del letto. Ancora confuso da tutta quella situazione, si guardò un attimo intorno e poi ritornò sull'altro e riuscì a chiedere, stavolta con la sua voce normale "Che ci fai qui?"

Namjoon sbuffò una risata "Non sei contento di avermi sul tuo letto?"

"No" Hoseok sbadigliò e si stiracchiò pigramente e poi aggiunse "Non mi fraintendere. Platonicamente ti amo, lo sai, ma averti tra le mie coperte, in mutande, non è esattamente il sogno della mia vita"

Vedere l'amico rimanere impassibile alle sue solite battute sulla loro immaginaria relazione gli fece capire il perché si trovasse lì in quel momento. Non che non gli facesse piacere, era ovvio che gli era grato per l'aiuto che gli aveva dato quella notte e gli era grato anche per la preoccupazione che dimostrava in quel momento, ma questo non cambiava i fatti. Era stato un idiota, era vero, ma non aveva ancora voglia di parlarne. Non aveva voglia di spiegare a nessuno quello che era successo, l'unico a cui doveva e voleva dare delle spiegazioni era Yoongi. Non sapeva ancora quello che avrebbe dovuto dirgli ma era certo che lui fosse l'unico con cui doveva parlarne. Per la sua sanità mentale. Sicuramente, non tirare fuori la questione con altre persone lo avrebbe aiutato a mantenere la calma che aveva ritrovato dopo aver dormito. Innervosirsi lo portava solo a parlare a sproposito nei momenti meno opportuni e a perdere il controllo. Con Yoongi ne aveva già poco, non era il caso di peggiorare la situazione solo perché era pazzo. Non più di quanto avesse già fatto, almeno. Per questo, quando Namjoon gli chiese "Non mi vuoi dire che cosa è successo ieri?" si ritrovò costretto a non fiatare e scuotere semplicemente la testa, senza guardarlo e stringendo le labbra in una linea sottile.

Namjoon, allora, sospirò e, proprio come lui, puntò gli occhi in un punto indefinito davanti a sé "Dimmi solo se è colpa sua"

Nonostante tutto, Hoseok si ritrovò a sorridere appena, a quelle parole "Nah. Colpa mia. Ho dato di matto e non sono stato molto carino"

E con queste, di parole, fece ridere il suo amico "Tutto regolare allora. Sarà solo difficile spiegarglielo"

"Già"

Per evitare di rovinarsi l'umore cercò di cambiare discorso, scherzando "Dovrò temere l'ira di Jin hyung secondo te?" l'esperimento fallì quando l'espressione di Namjoon si rabbuiò, dicendogli "Non credo sia tu a dover preoccuparti di questo"

Hoseok inarcò le sopracciglia, sorpreso. Rimanendo seduto, si girò, in modo da affrontare e guardarlo e studiarne il volto "Che hai combinato?"

La voce di Namjoon si fece stridula "Niente!"

Hoseok gli avrebbe riso in faccia se non fosse stato il buon amico che effettivamente era "Hai proprio la faccia di uno che non ha fatto niente"

A quel punto anche l'altro si girò e lo affrontò e, iniziando a gesticolare freneticamente, sempre con voce stridula, iniziò "Io non lo so che diavolo è successo, ok? Prima lo stavo ignorando per evitare di parlarci, dopo di che ci siamo baciati un paio di volte e poi se n'è andato dicendo che non mi sopporta. Come se lui non fosse insopportabile quando ci si mette"

Hoseok, stoicamente, rimase impassibile a quella rivelazione. In un momento diverso probabilmente avrebbe iniziato ad esultare dalla felicità, come la ragazzina che in fondo in fondo era, alla notizia del bacio che tanto attendeva tra quei due, ma ora a premergli era altro. Ridusse gli occhi a due fessure e chiese "Quindi sei qui perché non vuoi andare di là ed affrontarlo da solo, vero?"

Namjoon non gli rispose. Si limitò a ridurre gli occhi a due fessure a sua volta e a guardarlo per un po', prima di cedere e sbottare un "Ti odio"

"Non attacca questa volta" si alzò dal letto e si diresse verso l'armadio e, mentre sceglieva attentamente cosa indossare quel sabato, senza dover usare uno dei suoi completi eleganti, continuò "Ho già un ragazzo a cui pensare, Jin hyung è tutto tuo. Non me lo agitare troppo che gli devo chiedere un favore più tardi"

Mentre si abbassava per tirare fuori uno dei suoi cardigan dal ripiano più basso del suo armadio, sentì Namjoon dirgli "E io come devo fare?"

"Sii chiaro. O cambia casa"

Non voleva essere antipatico col suo amico. Voleva aiutarlo, voleva stargli vicino o fare qualsiasi cosa di cui avesse bisogno ma il problema era che, finché Namjoon non si fosse arreso alla realtà delle cose, lui avrebbe potuto fare ben poco. L'unica cosa che poteva fare era quella che effettivamente aveva già fatto, ovvero cercare di fargli capire che non serviva a niente pensare a come tragicamente potesse finire per lui prima ancora di sapere cosa c'era da iniziare. E se il modo con cui l'aveva fatto la prima volta non era servito a nulla, evidentemente ora servivano le maniere più pesanti. Per quanto le sue maniere potessero esserlo, ovviamente "Non risolverai mai niente continuando a negare o a nasconderti. O ci parli chiaramente o cambi casa"

Dopo aver preso dal suo guardaroba tutto quello che gli serviva, si girò verso il letto e a quel punto vide Namjoon guardarlo stralunato "Cacceresti di casa me?"

Hoseok posò con cura i vestiti sul comò e, dopo averlo fatto, mise su una smorfia indifferente e scrollò leggermente le spalle "Non posso buttare fuori di casa il migliore amico di Yoongi. E poi lui cucina. Adesso esci di qui, devo rifare il letto e poi andare a farmi una doccia"

"Quindi io devo aiutare te quando ti trovo mezzo moribondo sul divano di casa ma tu non puoi  stare dalla mia parte?"

Respirò profondamente e contò mentalmente fino a dieci, cercando di portare aventi il suo intento di non innervosirsi "Io sono dalla tua parte. E' per questo che ti sto dicendo di smetterla di nasconderti. Sono anni che ti vedo farlo. Non sei stanco di perdere tutte le occasioni che ti capitano?"

Namjoon si alzò dal letto e, senza più guardarlo, si diresse verso la porta della camera, dandogli anche una leggera spallata prima di lasciarla definitivamente.

Hoseok lo guardò allontanarsi e, una volta rimasto solo, sospirò. Ora avrebbe dovuto sistemare le cose anche col suo migliore amico ma la realtà era che non era affatto dispiaciuto. O almeno, non era dispiaciuto perché sapeva che quello che gli aveva detto lo avrebbe fatto riflettere almeno in parte, proprio come quello che Namjoon gli aveva detto la mattina precedente aveva fatto riflettere lui. Sperava solo che il suo migliore amico non andasse fuori di testa con la persona sbagliata come aveva fatto lui.

Prese un ultimo respiro profondo per tentare di rimanere davvero tranquillo e non mandare a monte il piano che aveva fatto per il resto della giornata -piano che conteneva già troppe incognite, per i suoi gusti -la prima delle quali era l'informazione che doveva scucire a Jin.

A parlare con Namjoon ci avrebbe pensato in un altro momento.

 

 

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Non sapeva bene come aveva fatto a convincere Jin hyung ad aiutarlo in tutta quella faccenda, davvero, ma comunque non aveva di certo intenzione di lamentarsi. Probabilmente era perché il più grande era troppo nervoso per quello che era successo con Namjoon e per questo, quando gli aveva chiesto "Hyung, puoi darmi l'indirizzo di Yoongi?" lui aveva grugnito la risposta, diventando violento con il pezzo di carne che stava cucinando in quel momento, senza prestargli davvero attenzione. Non si lasciò nemmeno impressionare dal suo "Se l'offendi di nuovo te lo taglio alla base" perché quella era già la sua seconda minaccia e ancora non aveva fatto nulla. In ogni caso, sperava proprio che per il più grande Namjoon avesse la precedenza e, all'evenienza, menomasse lui. Soprattutto, sperava davvero che Jin non avesse motivo di prendersela con lui perché questo avrebbe significato che con Yoongi, questa volta, sarebbe andato tutto esattamente come doveva andare. Il fatto che ancora non sapesse in cosa consisteva questo “come” non aveva ancora importanza. L'importante era che andasse bene, in un modo o nell'altro.

Quando si ritrovò davanti alla porta dell'appartamento in cui Yoongi viveva si fece per un attimo prendere dal panico. Inspirò ed espirò con calma un paio di volte e, come faceva sempre, dopo, per rilassarsi, contò lentamente fino a dieci. Tirò fuori dalla tasca il cellulare e cercò di specchiarsi alla meglio sullo schermo per sistemare i capelli. A quel punto lisciò cardigan, camicia e pantaloni e, solo dopo aver avuto la certezza di essere a posto, bussò con decisione sulla superficie e attese pazientemente, con occhi chiusi e un nodo alla gola.

Ad aprirgli non fu Yoongi, come aveva intensamente sperato, ma un altro ragazzo. Un altro bellissimo ragazzo che poteva perfettamente immaginare sulla copertina di una rivista o sotto i riflettori di un palco scenico. Ingoiò a vuoto, realizzando che sarebbe stato più difficile del previsto rimanere concentrato sul da farsi. Il ragazzo, invece, si limitò a fissarlo con aria di sufficienza e a chiedergli "Sì?"

Hoseok si ritrovò costretto a respirare profondamente un'altra volta. Gli faceva venire voglia di mettersi a piangere, tutto quello. Poco più di un mese prima avrebbe pagato oro per ritrovarsi in un appartamento pieno di ragazzi pronti a fare carriera tra gli idol. Non solo, si sarebbe messo a fare lo scemo esattamente come aveva fatto con Yoongi la prima volta che l'aveva visto, sperando che almeno un di loro ci sarebbe cascato, nel tranello e nel suo letto. In quel momento, invece, tutto quello che voleva era che quell'attraente, meraviglioso ragazzo lo portasse da Yoongi e gli permettesse di parlare con lui. Non che non si fosse soffermato a guardare lo sconosciuto, chiaramente. Era pur sempre un uomo e l'ultima volta che aveva controllato i suoi occhi funzionavano ancora perfettamente, solo che, oramai, Yoongi aveva la sua esclusiva. Che scopo poteva avere fare il cascamorto con un altro se tutto quello che voleva era tornare a casa con lui? A questo pensiero riuscì a trovare il coraggio necessario "Dovrei parlare con Yoongi. E' in casa?"

Il ragazzo, allora, inarcò le sopracciglia, sorpreso "Non sarai mica il famoso Hoseok, vero?"

Il suo cuore iniziò a battere all'impazzata. Sapeva che non doveva farsi troppe illusioni, sapeva che poteva anche non voler dire nulla, ma il fatto che Yoongi avesse parlato di lui ai suoi coinquilini era innegabile. Cercò di concentrarsi sul suo braccio sinistro, per avere la certezza di non avere un infarto proprio lì, sulla soglia della porta d'ingresso di casa di un gruppo di futuri idol -il non volerci più fare l'imbecille come avrebbe fatto un tempo non voleva di certo dire poterci fare la figura dell'idiota malataccio- e poi rispose "In persona"

Quando vide la smorfia indefinibile sul viso dell'altro, però, pensò che forse l'infarto non avrebbe influito più di tanto sulla sua reputazione all'interno di quell'appartamento. E infatti il "Dai suoi racconti ti immaginavo diverso. Molto diverso" dell'altro glie ne diede la conferma. Non sapeva cosa volesse dire ma era abbastanza sicuro che non fosse una cosa molto positiva per lui. Non se ne curò più di tanto, non quando Bellissimo aggiunse "Lo vado a chiamare"

Era talmente agitato che non riuscì a curarsi nemmeno della porta che gli venne sbattuta in faccia. Cercò di pensare al modo più brillante per salutarlo, una qualsiasi battuta per rompere il ghiaccio, ma poi si diede del cretino pensando che, una battuta, non era esattamente quello che ci voleva dopo l'ultima cosa che gli aveva detto proprio il giorno prima. I suoi pensieri furono interrotti, comunque, dalla porta che, lentamente si riapriva. Yoongi creò una piccolissima fessura, tanto sottile che Hoseok riuscì a intravedere solo uno dei suoi begli occhietti, e non gli diede neanche il tempo di farla, quella battuta -se solo ce l'avesse avuta in mente.

"Che cosa accidenti ci fai tu qui?"

Hoseok ingoiò a vuoto un'altra volta. Il suo tono di voce non prometteva affatto una semplice chiacchierata. Non che fosse quello che si aspettava, ovviamente. Insomma, alla fine sapeva di essersi guadagnato tutto il rancore che l'altro ragazzo poteva avere a disposizione -e ormai aveva imparato a conoscerlo, sapeva che quel rancore poteva anche essere tanto.

"So che non mi vuoi qui ma è stato Jin hyung a darmi l'indirizzo. Voglio chiederti scusa, Yoongi"

"Infatti, non ti voglio qui. Non sprecare il fiato. Ora, se non ti dispiace, tutti i miei coinquilini mi stanno aspettando in camera da letto per un'ammucchiata"

Eh.

Se l'era cercata, alla fine.

Yoongi fece per chiudere la porta ma Hoseok, con uno scatto felino che non sapeva nemmeno gli fosse possibile, lo fermò, facendo resistenza col palmo della mano che si era andato a posare su di essa "Yoongi, ti prego. Non volevo dire una cosa del genere. Sai che non potrei mai pensare una cosa così su di te"

"No Hoseok, non lo so"

Stava facendo forza anche lui e Hoseok dovette ringraziare che Yoongi non fosse fisicamente molto prestante, altrimenti se la sarebbe ritrovata sbattuta in faccia di nuovo, quella dannata porta.

"Allora te lo dico io adesso! Yoongi, ieri ero davvero tanto nervoso e a volte mi capita di andare fuori di testa e di dire cose che normalmente non direi mai! No-"

"L'hai pensato, però. Non c'entra niente il nervosismo, tu pensi che io sia uno che va col primo che gli fa qualche moina, ammettilo"

No, Hoseok non aveva mai pensato nemmeno questo. Sapeva che gli piaceva essere apprezzato ed elogiato, sapeva che quello era il modo più semplice per tenerselo buono, ma non credeva di certo che Yoongi fosse uno facile. Un bacio dato per dei complimenti sul colore della tinta per capelli non avrebbe significato nulla, se ci fosse stato -non erano più dei ragazzini, un bacio in una circostanza del genere non aveva grande importanza. E la prima volta era dovuto ricorrere all'aiuto di Namjoon e a dei trucchetti assurdi per farsi notare.

"Penso tante cose di te ma fidati, tra queste non c'è niente del genere"

Quando l'altro ci mise più forza nel tentare di chiudere la porta, Hoseok sbottò "Ero geloso, ok?" e funzionò, dato che Yoongi smise di spingere e lui quasi perse l'equilibrio.

"Come?"

Hoseok si ricompose ma comunque non si allontanò dalla porta, parlando a bassa voce "Penso che ormai l'avrai capito che non sono proprio un campione in fatto di sicurezza e autostima, no? L'averti visto così...affiatato con un altro ragazzo, un ragazzo così bello e sicuramente pieno di talento, come immagino siano tutti quelli che vivono con te, mi ha fatto andare fuori di testa" si fermò un attimo e quando riprese la sua voce si era fatta ancora più bassa "E' tutta la vita che mi sento dire che non valgo niente. Me lo dicevano a scuola e me l'hanno detto anche al college. A volte vengo sminuito addirittura al lavoro ed è successo anche ieri. Ormai so che non devo dare troppo peso al parere degli altri, ma del tuo mi importa veramente e ieri ho avuto l'impressione che in realtà la cosa non fosse reciproca"

Dovette fermarsi e schiarirsi la gola prima di continuare "Con questo non voglio dire che pretendo che tu mi ricambi o cose del genere. Voglio solo dirti che non penso affatto quello che hai capito e che va bene se vuoi chiuderla qui"

Il silenzio che seguì fu talmente tanto pesante che Hoseok pensò di non poter reggere oltre. Sentiva il bisogno di tornarsene a casa, svuotare l'armadio e rimettere tutto a posto in maniera maniacale come sempre faceva quando si sentiva in quel modo. Distrutto, logorato, un casino su due gambe. Gambe che avrebbero ceduto presto, se non se ne fosse andato al più presto di lì.

"Ecco. Quello che dovevo dire l'ho detto e...uhm. Sì. Mi dispiace, Yoongi"

Si staccò dalla porta e fece per girarsi e andarsene quando l'altro la spalancò velocemente, rivelandosi finalmente alla sua vista. Lo sguardo di Hoseok fu irrimediabilmente attirato dai capelli di Yoongi, diventati improvvisamente biondi "Mi farai venire il mal di testa con tutti questi cambiamenti"

L'altro però lo ignorò e si avvicinò, guardandolo negli occhi. Hoseok non riuscì a decifrare la sua espressione. Senza dubbio era molto seria.

"Non volevo incontrassi i miei coinquilini"

Confuso, non poté fare a meno di aggrottare le sopracciglia. Non voleva fare la figura del deficiente proprio ora ma "Cosa significa?"

Lo guardò prendere un respiro profondo e mordicchiarsi appena il labbro inferiore prima di rispondergli "Loro sono tutti più belli di me. Sembrano già dei veri idol. Credevo mi volessi solo per questo e loro sono tutti migliori di me. Pensavo ti sarebbero piaciuti di più e che mi avresti scaricato. E' per questo che ieri ti ho detto di aspettarmi in macchina"

Hoseok, stordito e col cuore impazzito, sorrise leggermente, incredulo, e incominciò a scuotere la testa "No Yoongi! Ha smesso di essere solo per quello dalla seconda volta che ci siamo incontrati, quando ho capito quanto cazzuto e intrigante tu sia! Dio, sono talmente pazzo di te che ti ho lasciato infrangere quasi tutte le mie regole! Non m'importa che tu sia o no un idol. Te l'ho già detto, io voglio te"

Lo vide arrossire un pochino e Hoseok non seppe davvero cosa lo frenò dall'avventarsi sulle sue labbra. Quando poi gli sorrise, chiedendogli "Ti piacciono anche così i miei capelli?" lo avrebbe immobilizzato e spogliato lì seduta stante.

Si avvicinò e, proprio come aveva fatto il giorno del loro mancato primo bacio, iniziò ad accarezzarli, sistemandoglieli dietro le orecchie "Li adoro. Li adorerei anche se avessero la ricrescita -ed è una cosa che solitamente non potrei mai tollerare, per cui fatti due conti"

Quando Yoongi gli disse "L'ho cambiato ancora perché il rosa mi ricordava troppo il nostro primo incontro da soli" pensò che forse aveva iniziato a credere che le cose si fossero sistemate un po' troppo presto ma, quando poi gli si avvicinò a sua volta e, dopo aver appoggiato delicatamente una mano sulla sua spalla, salì in punta di piedi per sussurrargli all'orecchio "Vuoi entrare?" ebbe la certezza di essere il ragazzo più fortunato esistente sulla faccia della pianeta.

Gli circondò la vita con le braccia e mise una delle mani sulla parte bassa della schiena, facendolo avvicinare ancora un poco, e, dopo avergli sussurrato a sua volta un sì direttamente sulle labbra, lo baciò profondamente, come aveva desiderato fare da quella fatidica volta in cui aveva effettivamente capito chi fosse davvero Min Yoongi.

 

Si sarebbe dovuto poi ricordare di chiedere agli altri dove quelle lenzuola blu fossero finite, una volta tornato a casa. Sapeva che sarebbero state bene anche con i nuovi capelli biondi di Yoongi e che tutto doveva tornare al suo posto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lo so, avevo detto che per questa settimana non avrei pubblicato nulla e invece sono qui.
Eh, che ci volete fare, sono una tipa volubile.
In realtà non è neanche proprio colpa mia, è che sono letteralmente in balia dei feels e non so come gestirli, quindi eccomi qui a straparlare con voi.

 Ebbene.

Su questo capitolo non ho molto da dire -in realtà ho provato a modificarlo milioni e milioni di volte ma più lo leggevo e meno mi piaceva quindi alla fine mi sono arresa e questo è il risultato, ma ok, non sto qui ad annoiarvi con queste inutili ciance- se non che era mia intenzione fin dall'inizio fare Yoongi biondo -perché sì, non contestate. Quando però ho iniziato a scrivere mi è venuta in mente la scena del terzo capitolo -quella del semi bacio tra lui e Hoseok- e nella mia testa è partito un bellissimo filmino e quindi mi sono giocata la carta delle sue innumerevoli tinte così.
L'avevo detto che avrei straparlato stasera UU

Inoltre, volevo farvi una piccola sorpresa -magari a voi non importerà nulla ma va beh, io mi ci sono impegnata xD Per questa sera, in onore della ritrovata pace tra la Yoonseok, doppio banner!

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Comunque, questa volta è andata così ma sappiate che prima o poi una piccola pausa dovrò prenderla, i capitoli pronti da pubblicare iniziano a scarseggiare :C

 Spero però che questo non abbia deluso nessuno di voi *-*
Come al solito, vi ringrazio tutti, infinitamente, perché siete sempre meravigliosi

 

Buonanotte a tutti, alla prossima

 YoongiYah

   
 
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