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Autore: JeytonSawyer    29/04/2016    4 recensioni
DAL PRIMO CAPITOLO:
Essere la migliore amica di Lily Luna Potter non è mai stata una cosa facile. Diciamo pure che a volte è una cosa impossibile. Lunatica, prepotente a tratti, esuberante fin troppo. Essere la sua migliore amica è un lavoro a tempo pieno, con reperibilità ventiquattro ore su ventiquattro e con gli straordinari, il tutto gratis. E non è facile anche perché la suddetta ha una madre meravigliosa, che però sembra non capire che anche tu hai la tua famiglia, e ti ci trovi pure bene, quindi si sente in dovere di trattenerti a cena e a dormire praticamente ogni volta che capiti a casa loro anche solo per un saluto. E non è facile anche essere sempre oggetto di taglienti battutine sulla tua indicibile goffaggine da parte del fratello di mezzo Albus Severus Potter, che sembra essere l’incarnazione della gentilezza con tutti tranne che con te. Ma soprattutto, più di tutto, essere la migliore amica di Lily è un inferno quando dal primo momento che l’hai visto hai una cotta spaventosa, paurosa, astronomica per suo fratello James Sirius.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Lily Luna Potter, Lorcan Scamandro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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Crazy Little Thing Called Love




La mattinata era trascorsa rapidamente, mentre Lily cercava di convincere Serena a dire la verità a suo fratello.

-Ma che cosa c’è di male!?- continuava a ripetere, facendo saltare le omelette nella padella.

-C’è di male che non potrei nemmeno guardarlo in faccia, poi! Dai, mi vergogno!- protestò Serena, che al solo pensiero di poter affrontare con James quell’argomento, rabbrividiva. Non erano mai riusciti ad avere una vera e propria conversazione, a causa di quel blocco che la presenza del ragazzo le provocava. –Mi considera una ragazzina, dai!-

-Non puoi saperlo, finché non glielo chiedi.-

Quando Lily si impuntava, sapeva essere tremenda. Seguitando a tagliare patate, la accusò: –E poi tu avresti potuto avvertirmi, Merlino!-

-Ancora!? Ti ho spiegato che è successo tutto in fretta… A quanto pare è tornato perché ha una cosa importante da dirci, papà pensa che lo abbiano promosso in capo alla sezione estera del dipartimento di Auror.-

-Non cambia il fatto che è qui e io faccio sempre la figura della rimbambita con lui.-

Lily sospirò: -E quindi? Intendi passare il resto della vita a guardarlo da lontano? La vita è una sola e troppo breve per stare alla finestra…-

Serena si accorse della nota malinconica nella voce dell’amica e colse il pretesto per cambiare argomento: -Quale perla di saggezza ci regali oggi… Va tutto bene?-

Lily alzò le spalle e si girò verso Serena, -Si tratta di Lorcan.-

-Chissà come mai, lo avevo immaginato… avete litigato?-

Lily scosse la testa. –No, affatto! Il problema è proprio quello.-

-Il problema è che non litigate?! Non capisco.-

Lily assunse un’aria pensierosa e un ruga le attraverso la fronte alta, si lisciò i capelli e abbassò lo sguardo: -Non è facile da spiegare… E’ che non parliamo più. E quindi nemmeno litighiamo… Ci siamo allontanati, non condividiamo più niente, lui non mi chiede niente, io non chiedo niente a lui. Come se fossimo due binari paralleli, vicini, ma che non si incrociano mai davvero. Non so, Serena, credo che siamo giunti al capolinea.-

Serena aveva captato da tempo che tra la sua migliore amica e Lorcan le cose andavano maluccio. Si era preoccupata molto quando aveva deciso di organizzarle una festa a sorpresa per il suo diciassettesimo compleanno e lei e Roxanne avevano praticamente dovuto pregare Lorcan di aiutarle, perché sembrava del tutto disinteressato, troppo preso dal suo essere Capitano di Corvonero in procinto di vincere la coppa. Insomma, Serena non ne capiva molto di relazioni, non avendone mai avute di serie… ma quale ragazzo deve essere costretto a partecipare alla festa della propria ragazza? Ma Lorcan era sempre stato riservato, chiuso e imprevedibile, il contrario di Lily, quindi dopo averci rimuginato un po’, Serena si era detta che forse era solo l’ennesima stranezza.

-Ne hai parlato con lui? Cosa pensa?-

Lily sgranò gli occhi: -No che non ci ho parlato! Insomma, siamo così distanti che mi riesce persino difficile pensare a come approcciare l’argomento… Non ci voglio pensare, ora, però.- Lily si riscosse, come scacciando i cattivi pensieri scrollò la chioma rossa, mentre la porta di casa di apriva e le voci dei suoi due fratelli riempivano l’aria.

-Ti sei rammollito, all’estero, questa è la verità.- Albus fece capolino dalla porta ed entrò in cucina seguito da James, col volto rabbuiato.

-Sono solo fuori allenamento, imbecille! Sono e resto il portiere di Grifondoro più imbattuto della storia.- brontolò, sedendosi sullo sgabello. –Che profumo! Cosa si mangia?- chiese allegro.

-Omelette e pancetta con contorno di carote e patate arrosto.- rispose fiera Lily. Da qualche tempo aveva scoperto in lei una vena culinaria.

Serena osservò James di sottecchi, cercando qualcosa di interessante o brillante da dire, ma con sua frustrazione, alla fine finì col tacere.

-Lily, dimmi cosa ha cucinato Serena, così evito di mangiarlo.- Al si avvicinò alla sorella, spiando le pentole da sopra la testa.

-Proprio non riesci a non lasciarmi stare per un secondo, eh?- sbottò Serena, stupendosi della sua intraprendenza, ma era talmente esasperata da Al che nemmeno
James poteva essere un deterrente.

-Già, Al, Serena ha ragione… Inizio a pensare che tu abbia una cotta per lei.- replicò James, poi scoppiò a ridere insieme a Lily.

Albus staccò un morso di carota, masticando lentamente sembrò non essere rimasto minimamente toccato dalla battuta del fratello. – Perché avere una cotta per Serena, quando sto uscendo con Tamara Knowles?-

I tre si voltarono di scatto verso di lui.

-Che. Cosa. Hai. Detto.- Lily era senza parole, mentre James guardava Al con le sopracciglia alzate.

Serena dimenticò per un attimo il fatto che James avesse fatto una battuta a sfondo sentimentale su lei e Albus, cosa che reputava a dir poco raccapricciante, e fissò il Potter di mezzo. Tamara Knowles era rinomatamente considerata la ragazza più affascinante di Hogwarts: splendenti capelli color mogano che scendevano in boccoli perfetti sulla schiena, labbra rosate e lineamenti del volto quasi da dipinto, profondi occhi castanti contornati da ciglia lunghe, gambe tornite e curve notevoli. Il tutto compensato da un carattere affabile, che rendeva impossibile per chiunque detestarla: Serena pensava che se almeno fosse stata una stronza di prima categoria, odiarla le sarebbe venuto più facile. Invece Tamara aveva un carattere tranquillo, era una ragazza tutto sommato normale. Frequentava il loro stesso anno in Tassorosso e qualche volta aveva chiesto aiuto a Serena per i corsi che seguivano. Ecco, se proprio doveva trovarle un qualche difetto di fabbrica, c’era il fatto che Tamara non era affatto un genio scolastico. Proprio per niente.

-Che le hai fatto, le hai dato una botta in testa?!- esclamò Serena, dopo essersi ripresa dalla notizia.

Albus, per tutta risposta, alzò un sopracciglio: -C’è chi sa apprezzare la merce di valore, non mi aspetto che tu lo capisca... Miss-esco-con-Jeremy-White.-

James rise di nuovo e nel vedere il suo sorriso le viscere di Serena si contrassero: -Io sposo la teoria di Serena, non esiste che la Knowles esca con te... Ma, per Morgana, davvero esci con White?- James si rivolse a Serena con uno sguardo interrogativo.

-Io… beh…Uscivo… Ed è successo soltanto una volta. Una. E me ne sono amaramente pentita.- balbettò, avvampando.

-Meglio così, puoi puntare molto più in alto.- sorrise con un lato della bocca, passandosi una mano tra i capelli. Le farfalle nello stomaco di Serena si alzarono in volo.

-Tamara non usciva con Malfoy, l’anno scorso? Credevo fosse una cosa seria.- replicò Lily.

-Usciva con Malfoy e ora esce con me.- concluse trionfante Albus.

In quel momento, entrarono i signori Potter. –Chi esce con chi?- chiese Ginny, avvicinandosi al fornello. –Brave ragazze, ottimo lavoro.-

-Albus dice che sta uscendo con Tamara Knowles.- rispose Lily, mentre Serena aiutava la signora Potter ad apparecchiare la tavola. Si alzò sulle punte per arrivare alla
credenza coi bicchieri, quando sentì James avvicinarsi –Aspetta, ti aiuto!- Allungò un braccio sopra la sua spalla e trasse due bicchieri, passandoli a Serena con un
sorriso.

Albus, assistendo alla scena, sorrise sornione e mentre Serena gli si avvicinava per dargli il suo bicchiere, fece apposta a lasciarlo cadere a terra. Per fortuna, il signor Potter fu lesto a bloccarlo prima che toccasse il suolo.

-Oh, Serena… Sempre così maldestra!- ridacchiò Albus, mentre Serena si dovette mordere la lingua per non ricoprirlo di insulti.

Una volta terminato di apparecchiare, Lily portò le omelette in tavola.

-Allora, Serena, raccontaci un po’, come stanno i tuoi?- Harry le passò la ciotola con le patate arrosto, sorridendo. Serena pensò che il signor Potter aveva trasmesso a James la stessa aria affidabile e cordiale, am gli occhi di James erano quelli di Ginny Weasley.

-Oh, molto bene, vi salutano. Passeranno le vacanze in Italia, in Sicilia. Li raggiungerò tra un mese.-

James, che si era seduto di fianco a lei, si voltò a guardarla con aria serie: -Quindi non resterai con noi per tutta l’estate, come gli altri anni?-

A Serena parve di cogliere una leggera sfumatura di delusione e l’espressione che assunse Lily, di fronte a lei, glielo confermò. –In effetti no, resterò soltanto un mese. Non voglio dare troppo disturbo, quest’anno.- e sorrise, scoprendo che in fondo parlare con James non era così difficile.

-Peccato… Ci tenevo che ci fossi anche tu…-

Albus, con la bocca piena, si intromise: -Che ci fosse a cosa?-

-Albus Severus, non parlare con la bocca piena!- lo redarguì la madre, ma gli occhi di tutti erano puntati su James.

-Beh,- sospirò, - Avrei preferito un annuncio più formale, ma date le circostanze…Al matrimonio.-

Uno strano silenzio calò nella sala, mentre Harry guardava la moglie interdetto. Ad Albus andò di traverso l’acqua che stava bevendo, e tossicchiò.

-Quale… Quale matrimonio?- Lily aveva ancora la forchetta a mezz’aria, mentre spostava lo sguardo dal fratello a Serena.

James assunse un’aria incerta, poi staccò i gomiti dal tavolo. –Il mio. L’annuncio che dovevo fare è questo: a settembre mi sposo.-

Il seguito fu piuttosto confuso. Esclamazioni, domande, richieste di chiarimenti, ma per Serena tutto era lontano, come ovattato.

James si sarebbe sposato.

Sposato.























Et voilà! Eccoci al secondo capitolo!
Dunque... ve l'aspettavate? James si sposa e la nostra Serena si ritrova in mezzo alla famiglia durante l'annuncio. Come la prendera? Riuscirà a sopravvivere alla notizia! Mi piacerebbe sentire la vostra opinione sulla storia :)
Grazie ai lettori silenziosi, comunque! A presto!
J.

 
  
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