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Autore: Onyxandopal    30/04/2016    1 recensioni
Era cominciato tutto con una scelta ed era finito allo stesso modo. Le due decisioni avevano inciso in maniera diversa sul futuro di chi le aveva prese.
SEQUEL di water, air & fire
Genere: Drammatico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Michael's pov

Non volevo credere che quella fosse la fine di tutto e tutti. Se davvero Kresley avesse fatto saltare in aria tutto, sarebbero morti anche gli Oscuri e questa era una magra consolazione, ma non volevo che altri dominatori morissero. Soprattutto non lei. Mentre continuava a stringere la presa sui corpi degli Oscuri, qualcosa simile ad un'ombra le si parò davanti. La vidi sgranare gli occhi, mentre ricominciava a piangere. Assottigliando le palpebre potei vedere che si trattasse di Luke, o meglio del suo fantasma. Non sentii ciò che dicevano, ero troppo lontano. Nessuno delle centinaia di doninatori presenti mi aiutò, erano troppo presi dai propri pensieri. Essi si accumulavano nella mia testa facendola girare come in una centrifuga. Mi alzai a fatica e barcollando mi avvicinai a loro. Stringendo i denti per il colpo che avevo ricevuto mi accostai alla ragazza che mi aveva lanciato contro il muro.
- Kresley, andate via. Siete liberi, non sprecare altro tempo. Porta fuori tutte queste persone. Non lasciare che i tuoi poteri ti uccidano, vivi. Vivi per me.- Chiese dolcemente Luke. Era trasparente, ci vedevo attraverso, ma i dettagli della sua persona erano chiari. Era come se avesse perso di consistenza, ma non di effetto visivo.
-Luke, sei tornato- Aveva la voce rotta, le sue schegge mi ferirono.
-Non me ne sono mai andato, sarò sempre con te. Ma ora calmati e andate via.- Lei parve intenzionata a dargli ascolto, mentre guardava titubante gli assassini di suo fratello.
- Il sangue porta sangue- Mormorò. Luke le accarezzò una guancia.
-Appunto per questo devi lasciar cadere la vendetta e andare via. Non sporcare le tue mani del loro sangue-. Mi mancò il fiato, per un secondo gli occhi di Kresley erano tornati azzurri, erano tornati quegli occhi belli da togliere il fiato.
-Kres, Luke ha ragione- Lei mi guardò, ma le sue iridi erano nuovamente rosa.
-D'accordo- Mormorò. Allentò la presa sugli Oscuri, fino a farli cadere a terra senza fiato.
-Non finisce qui, Hemmings- Sputò con voce roca Lilith.
-Oh sta tranquilla. La prossima volta non ci sarà nessuno a salvarvi quella merda di vita che avete.-. Aprì un varco magico e vi entrò, facendo strada a tutti i dominatori, che intimoriti la seguirono.

*

Ci trovavamo in quel castello da ormai due giorni, che furono i più duri della mia vita. Kresley aveva eretto quella fortezza nel mezzo di una foresta come aveva fatto Elsa di Fronzen, con la differenza che quello non era un cartone animato. In tutto quel trambusto, lei non c"era, si era chiusa in quella maledetta stanza del trono con i propri pensieri e non ne era uscita più. Avevo dovuto sistemare i dominatori, cercare di calmarli e comvincerli che lei non li avrebbe feriti. Alcuni, la maggior parte in realtà, decise di tornare a casa propria, dove stava prima di essere rapiti. Li appoggiai in pieno, anche io lo avrei fatto. Quelli che erano rimasti però avevano bisogno di una guida, regole da seguire, qualsiasi cosa li collegasse alla maggiore civiltà possibile.

Erano state le peggiori quarantotto ore della mia vita, tanto intense che non avevo avuto il tempo di dormire o mangiare. Non che avessi fame.

Mi faceva male Kresley, vederla così addolorata e distrutta mi uccideva. Non parlava, non mangiava, non viveva. Era semplicemente morta con Luke. Ogni minuto di silenzio in più mi faceva pensare che forse lei non sarebbe mai più stata la Kres che avevo conosciuto, quella dolce e sorridente, acida all'inizio, ma che poi era diventata amichevole e non si era lasciata condizionare dal fratello. Lei mi aveva guardato davvero e ora... ora non vedeva nulla all'infuori del dolore. Sospirai guardandola attraverso la porta aperta della sala in cui ormai si crogiolava tra odio e rabbia. Non era riuscita a lasciare la prigione senza portarsi dietro i due assassini del fratello. Li aveva incastrati in un blocco di ghiaccio fino al collo e li stava facendo morire lentamente. Aveva sviluppati una tale resistenza ai loro poteri che li aveva resettati, erano quasi due comuni mortali. Si sedeva davanti a loro, sul suo trono di ghiaccio e li guardava. Non si stancava mai di fissare i due con odio, facendoli soffrire ogni tanto, si divertiva a far spuntare spine di ghiaccio e fargli perforare la pelle. Era diventata un altra persona. Non era più la Kres di cui ero diventato amico, non era più la ragazza per cui avevo desiderato spaccare il naso a James. Non la conoscevo piu.

Per fortuna, per l'elemento dell'acqua avevo potuto contare su Laurent. Era un dominatore particolarmente bravo, aveva un grande controllo sui propri poteri e inoltre capiva la mia necessita di un aiuto. Si era proposto di sostituire Kresley nell'addestramento dei più giovani fin quando lei non fosse riuscita a tornare indietro. Gliene ero molto grato.
-Michael, credo dovremmo provare ad organizzare meglio gli addestramenti- Mi voltai a guardarlo, anche se in quel momento non avevo molta voglia di progettare e programmare allenamenti.
-Cosa consigli? Scusa ma non ho proprio la testa in questo momento- Scossi la testa passandomi le mani sul viso e poi tra i capelli. Lui annuì come per dire che mi capiva, poi pronunciò la propria idea.
-Io direi che è stupido dividerli per età, sarebbe meglio dividerli per capacità-. Ci pensai su, non era una cattiva idea, infondo sarebbe stato più facile.
-Ok, puoi occupartene tu per l'acqua? Più tardi penserò agli altri-. Mi diede una pacca sulla spalla.
-Vedrai che tornerà.-Disse indicandomi con il mento Kres. Sospirai, lo speravo.
 -Lo spero. È tutto ciò che mi rimane-. Laurant si allontanò, pronto a riorganizzare i propri "alunni'. Il mio sguardo tornò su Kresley. Sperai seriamente che tornasse.

Kresley's pov

Non c'era più. Luke se n'era andato, abbandonandosi alla morte, lasciandosi cullare da quelle perfide braccia.

Non ci sarebbero stati più i suoi avvertimenti, i suoi commenti cattivi verso Michael, non ci sarebbe più stato il grande Hemmo rubacuori. Sarebbero da li in poi mancati i pomeriggi a sentirlo suonare e cantare, sarebbero venuti meno i momenti migliori della mia vita. Da quando die giorni prima lui era morto, era come se avessi smesso di respirare. Avrei voluto uccidere quegli assassini, ma mi sarei abbassata al loro livello sporcandomi le mani con del lurido sangue di Oscuro. Li odiavo con tutta me stessa.

Da quando eravamo li, nessuno che non fosse Michael mi si era avvicinato, era come se temessero che avrei potuto ucciderli. Sospirai stancamente osservando i dominatori che si allenavano davanti a me, sentendomi vuota. Non riuscivo nemmeno a sentire i sensi di colpa, dovevo esserci io ad allenarli, non Laurent. Dovevo fare il mio dovere di Alpha, ma il dolore me lo impediva. Era tanto che trovassi la forza di alzarmi dal letto, volevo solo restare a crogiolarmi nel mio dolore senza niente e nessuno intorno. Mi guardavano come se fossi il peggiore dei mostri, mi guardavano peggio di come guardassero i Tre. Quanto meno però non vi era compassione nei loro occhi. Non l'avrei sopportato, non reggevo proprio la pietà altrui. Scossi la testa prima di entrare nella stanza adibita agli addestramenti. Calò il silenzio totale, come se di colpo fossero diventati tutti muti. Li guardai uno a uno, tutti con gli occhi bassi, che vagavano ovunque meno che su di me. Guardai Michael e mi ci avvicinai.
-Come procede?- Domandai. Ero cambiata sì, ero diventata uno zombie praticamente, ma mi importava ancora dei dominatori. Quello che era successo a me non avrebbe più dovuto ripetersi. Mai più, a qualsiasi costo. Se fossero stati pronti, avrebbero potuto difendersi.
-Abbastanza bene. Li abbiamo suddivisi per mancanze. In modo da lavorare tutti sulla stessa cosa e migliorare insieme.-Rispose continuando a guardare le persone davanti a noi.
-Perfetto. Non voglio che risucceda quello che si è appena concluso. Non dobbiamo farci trovare impreparati. Non dimenticate che gli oscuri sono ancora fottutamente vivi.- ringhiai. Non aspettai una risposta e voltai loro le spalle per andarmene. Un mormorio sommesso si alzò poco prima che mettessi piede nel corridoio e sentì Michael rimproverarli.
- Ragazzi basta! Abbiate rispetto per una persona che sta male! Forza, adesso riprendete da dove vi siete fermati, non ammetto perdite di tempo.- Sorrisi al tentativo di Michael, ma subito dopo sparì sostituito dal dolore.
Mi avviai verso la stanza in cui tenevo il corpo di Luke congelato. Mi avvicinai al suo corpo. Per quanto fosse macabro e insensato tenerlo li, morto e congelato, non ero riuscita a lasciarlo. Non potevo, era l'unico modo per tenerlo vicino a me nonostante non fosse più con me. Gli accarezzai il volto con le lacrime agli occhi.
-Sai Luke, è sempre peggio. Ogni ora che passa mi rendo sempre più conto che tu non ci sei più e che sono da sola in mezzo a tutta questa merda. Dovrei addestrare i dominatori dell'acqua, aiutare Michael nella direzione di questo posto, ma non ce la faccio. Mi manchi, mi sembra di impazzire e forse sono già folle. Quale persona sana di mente terrebbe il proprio fratello congelato in una stanza?- Chiesi, come se potesse realmente rispondermi. Scossi la testa, ero sull'orlo del baratro e non ci sarebbe stato nessuno a tirarmi su.

Luke's pov

Quando vidi Ashton mirare a Veronika, mi ci piazzai davanti. Non gli avrei permesso di uccidere sua sorella, non potevo lasciarglielo fare. Lei non lo meritava, era una ragazza fantastica e meritava di vivere. Provai a reagire,ma venni colpito da un raggio nero, che mi fece collassare a terra sanguinante, mentre il dolore mi incendiava il petto e si diffondeva nel resto del corpo. Guardai nella direzione di Veronika. Era stata colpita a sua volta e stava stesa a terra, con il viso rivolto al pavimento e una pozza di sangue al di sotto del suo esile corpo. No, non era possibile. Non ero riuscito a salvarla. Non avevo mai pensato a come sarei morto, ma farlo nel tentativo di salvare qualcuno che amavo mi sembrava una scelta più che buona. Perché infondo, anche se non lo ammettevo a me stesso, io l'amavo e avrei fatto qualunque cosa per salvarla. Sapevo che Kresley ne avrebbe sofferto, che non mi avrebbe capito, ma ero certo che lei avrebbe fatto lo stesso per Michael. Per quanto odiassi quell'ipotesi, molto probabilmente lei era innamorata di Michael dal primo momento in cui si erano parlati ma per via della promessa che mi aveva fatto non lo ammetteva. Il respiro mi mancò, mentre il sapore del sangue andava diffondendosi in gola. Ogni secondo che passava, la cara e vecchia signora morte si avvicinava ed io mi preparavo a lasciare quella terra. Kresley mi venne accanto, con le lacrime che tempestavano il suo viso. Alzai una mano e scorsi un dito lungo la sua guancia.
-Hey, va tutto bene- mormorai con un dolore immenso, non riuscivo quasi a respirare, ma volevo parlare un ultima volta con lei.
- Luke, non andartene- mi implorò mentre mi accarezzava i capelli. Stavo male, la sofferenza del mio corpo era immensa. Ero rammaricato per ciò che sarebbe successo di li a poco, ma non valeva la pena struggersi per qualcosa che avevo scelto io.
- Kres, va tutto bene. Sto bene. Promettimi una cosa- Cercai di sorridere per rassicurarla, ma un colpo di tosse mi fece smettere.
-Luke non stai bene- Scosse la testa, mentre la sua piccola mano si poggiava sul mio petto, macchiandosi del mio sangue. Cercai di strapparle la promessa che non si sarebbe autodistrutta a seguito della mia morte, ma sapevo bene che ne sarebbe uscita devastata. Volevo solo illudermi che lei fosse abbastanza forte. Forse, con Michael accanto avrebbe in qualche modo superato la perdita, o per lo meno reagito. Sperai che lui la proteggesse davvero da qualunque cosa, persino da se stessa. Conoscendola, lei sarebbe stata anche capace di tutto pur di seguirmi e non volevo quello per la mia principessa. Ormai le forze mi avevano abbandonato quasi del tutto, le palpebre erano sempre più pesanti e il respiro quasi inesistente.
-Addio piccola- sussurrai prima di abbandonarmi all'oblio della morte. Mi lasciai andare, con l'ultimo ricordo collegato alle due donne più importanti della mia vita. Una era la mia amata sorellina, quella che avevo cercato di proteggere sempre e comunque, l'altra era una ragazza che avevo conosciuto in poco tempo ma di cui mi ero innamorato nel giro di un battito di ciglia. Se solo avessi potuto dirglielo, se solo avessi avuto la possibilità di baciarla, quelli erano i miei più grandi rimpianti. Non avrei potuto più vedere i miei grandi amori.
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Dovrei cambiare il nickname in ''MrsSadness''. Anyway, spero vi sia piaciuto il capitolo! Non vi preoccupate, non sarà un intero ''libro'' di depressione e Kresley cattiva pronta a uccidere tutti. CI sono molte cose in serbo per voi, cambieranno un sacco le cose (w i sinonimi, complimenti) e soprattutto anche Mike e Kresley attraverseranno diverse fasi. Ve lo ''spoilero'' perché ci tengo che sappiate che non sono una di quelle che scrive solo cose depresse :) 
Alla prossima
P.S. Dedico il capitolo a f_irefly <3

   
 
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