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Autore: _Nimphadora_    01/05/2016    7 recensioni
||Crossover HP/Game of Thrones
Westeros è diviso in due.
A Nord regna la famiglia Stark di Grande Inverno, a Sud la famiglia Baratheon ad Approdo del Re.
Dopo anni di convivenza pacifica i Baratheon infrangono ogni patto per conquistare il potere anche oltre la barriera.
In seguito al tradimento di alcuni cavalieri la dimora degli Stark viene messa a ferro e fuoco, saranno molti a morire ma una dei giovani nobili riuscirà a fuggire.
Iryn Stark, principessa del Nord, ferita gravemente ma ancora viva si allontana muovendosi nella neve dal suo castello in fiamme.
Eppure non sarà sola a lungo, il nome degli Stark deve essere vendicato.
In molti l'accompagneranno e le giureranno fedeltà.
Iryn è di diritto la regina del Nord, ma nasconde un terribile segreto...
Amori peccaminosi. Morti. Intrighi. Battaglie.
Nessuno è al sicuro.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuova generazione di streghe e maghi, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: Incest, Incompiuta, Triangolo | Contesto: Altro contesto, Più contesti
Capitoli:
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Ormai il sole era calato e l'unica fonte di luce rimasta era la pallida luna.
La neve e il ghiaccio le ricoprivano le ginocchia sbucciate, facendole perdere sensibilità agli arti inferiori.
Anche il sangue che proveniva dall'ampio taglio sul fianco sembrava essersi ghiacciato, restava la grossa macchia scarlatta sulle vesti azzurre a ricordare a Iryn di essere stata colpita.
Non riuscendo più a compiere un solo passo la principessa si afflosciò contro il tronco di un vecchio albero dalla corteccia nodosa.
Non era pronta a morire, ma gli Dei non se ne sarebbero curati.
Si accarezzò il ventre piatto, per sentirsi meno sola.
Non sarebbe mai stata madre, né moglie.
Non sarebbe mai stata donna, o vecchia.
L'unico pensiero che riuscì a darle conforto prima di chiudere le palpebre e lasciarsi cadere contro la neve fu quello che presto avrebbe raggiunto i suoi cari e avrebbe riposato fra le braccia di sua madre.
Riuscì persino a vedere l'azzurro degli occhi di Robb, sorrise.
Poi, il buio.
 
Jonathan Sterling era un ragazzo come tanti, un figlio di contadini con tanti fratelli.
Per lui il futuro era stato già scritto, avrebbe faticato per far fruttare la terra che aveva ottenuto da suo padre.
Avrebbe preso una donna senza pretese e avrebbe voluto da lei dei figli sani e dalle ossa forti.
Jonathan aveva una vita tranquilla, arricchita da qualche rissa alla taverna locale e dalle attenzioni delle prostitute meno care.
Non si aspettava sorprese.
Aveva smesso di fantasticare riguardo ad armature scintillanti e spade dell'acciaio più resistente.
La gloria, per uno Sterling, era un sogno ridicolo che si reggeva in piedi su gambe storte.
Quel giorno il maggiore dei figli di Emmett Starling si era svegliato all'alba per andare a caccia di volpi delle nevi e lepri selvatiche e ancora assonnato si andava trascinando svogliatamente fra la neve e il fango.
Poi finalmente sentì qualcosa, il rumore ovattato di piccole zampe, Jonathan si mosse furtivo armandosi di due lunghi pugnali ben affilati.
Cercò di fare meno rumore possibile mente si avvicinava alla bestiola, una volpe dal manto candido.
Eppure a un certo punto fu costretto ad arrestare il suo passo, c'era qualcosa che gli impediva il passaggio.
Quando il giovane abbassò lo sguardo non poté credere a ciò che trovò sotto i suoi occhi.
Una ragazza, distesa sulla neve resa rossa dal sangue che perdeva dal fianco, i capelli neri e annodati si confondevano per colore al sangue scuro e ormai solidificato.
La bocca aperta in una smorfia innaturale, gli occhi serrati.
Jonathan si chinò e porse l'orecchio verso le labbra ormai blu della giovane donna e in seguito ne coprì il corpo in tutta fretta con la pelliccia di tasso che portava sulle spalle.
«SOPHIA! Corri! C'è una donna ferita sulla neve, è ancora viva»
La sorellina di Jonathan non tardò ad arrivare, avendolo accompagnato nella caccia, e nel vedere la scena si inginocchiò al fianco del maggiore, sconvolta.
«Jace ma... ma questa è Iryn Stark!»
 
Christopher Flangan si muoveva a passo svelto, nonostante l'armatura gli pesasse sulle spalle.
Osservava ogni dettaglio intorno a se', sapeva che prima o poi avrebbe notato qualcosa, un dettaglio che avrebbe potuto aiutarlo.
Sapeva anche che lady Stark non poteva essere tanto lontana, non con le ferite che si ritrovava.
L'aveva vista fuggire dal banchetto, tenendosi il fianco sanguinante.
Doveva essere una ferita profonda, senza cure sarebbe finita per morire dissanguata.
Già troppi Stark avevano perso la vita quella notte, Iryn non doveva finire fra loro.
Il cavaliere aveva ancora nella mente l'immagine orrenda del piccolo Rickon, gettato sulla tavolata col corpo senza testa, il volto privo di vita di Catelyn Stark, il giovane Bran che gridava per le gambe mozzate.
Oltraggio. Tradimento.
Non solo i Baratheon erano riusciti nel loro intento di devastare Grande Inverno, ma ci erano riusciti perché i compagni più fidati di Re Eddard avevano tradito.
Flangan al solo pensiero sentì lo stomaco rivoltarsi.
Poi però un leggero fruscio catturò la sua attenzione.
Il cavaliere poggiò la mano sull'elsa della  sua spada, per poi continuare a camminare fino a che non sentì un ramo spezzarsi alle sue spalle.
Si voltò di scatto, la spada liberata dal suo fodero ora era posizionata contro la gola dell'intruso.
Flangan non nascose lo stupore quando vide di chi si trattasse. 
Quegli occhi... rossi come il sangue. Li riconoscerebbe fra milioni.
«Tu, mi segui da ore. Perché?»
«Non riesci a immaginarlo da solo, Christopher?»
Pronunciò la donna con tono suadente, per poi scoprire la fila di denti bianchi per un sorriso furbo.
«Non mi servi, Nafeesa»
Proferì l'uomo con tono brusco.
«Non sono qui per aiutarti, sono qui per trovare la mia padrona»
«Mi rallenteresti soltanto»
L'ancella scosse la testa, infastidita, facendo un passo avanti per scostarsi la spada di dosso.
«Ti seguo da ore, no? Non mi sono fermata e di certo non mi sono lamentata. Io sono la sua ancella più fidata, sono cresciuta accanto a lei. Devo sapere se è ancora viva o se è mio dovere doverla piangere»
La mezza vampira non avrebbe cambiato idea, era certo.
Era bella, persò il cavaliere, come sempre.
Coperta da una delle pellicce di lady Stark era possibile ammirarne solo il volto. La pelle olivastra, i capelli neri come la terra bruciata e gli occhi penetranti. Era bella di una bellezza mortale, doveva esserlo per attrarre le sue vittime. Era questo l'obiettivo della sua natura eppure gli Stark l'avevano accolta sin da bambina, facendole consumare sia cibo che sangue di cavallo.
Vedevano qualcosa in lei, del potenziale, che Flangan non aveva mai capito.
«Quindi dovrei fidarmi di te?»
Chiese ironico il cavaliere, facendo un passo indietro per poi posare la spada nel fodero.
Nafeesa sorrise ancora, lo stesso sorriso furbo di poco prima.
«Puoi sempre tenermi d'occhio»
Poco più il la, se solo fossero arrivati qualche ora prima, avrebbero trovato Iryn Stark ancora immersa nel suo stesso sangue.
 
«Grande Inverno ormai è sotto il loro controllo! Da quando Robert Baratheon ha fatto giustiziare Re Eddard due anni fa, già tramavano di prendere il Nord. Banda di Porci! Ecco cosa sono tutti i Baratheon!»
«Si sa qualcosa di Re Robb? Se è morto, Grande Inverno è davvero perduto e con lui tutto il regno del Nord»
Iryn fu svegliata dal suono di voci concitate intorno a lei, assetata e ancora infreddolita com'era non riusciva nemmeno a muovere le dita.
«A-Acqua»
Riuscì soltanto a pronunciare.
Ma dove si trovava?
Tutti i presenti nella stanza si voltarono verso di lei.
«Lady Stark, finalmente vi siete svegliata... Sophia corri, va a prendere dell'acqua per la signora»
Fu una donna di mezza età a parlare, per poi sorriderle dolcemente. Dagli abiti che indossava era facile capire che fosse di umili origini. Iryn era sempre più confusa.
«Vi hanno trovato due dei miei figli, mia signora, poco lontano da Grande Inverno. Ma non vi sforzate, siete ancora ferita»
Rispose quello che doveva essere il marito della donna, quasi a comprendere dal suo sguardo incerto la sua confusione.
«Il mio nome è Emmett Sterling, questa è mia moglie Emalysa. Coltiviamo un piccolo appezzamento di terra appena fuori i vostri territori»
Ma Iryn non ebbe il tempo di annuire per far intendere di aver compreso che una ragazzina le accostò alle labbra una tazza di metallo ammaccata.
Bere fu più difficile del previsto, ogni minimo movimento le costava uno sforzo e un dolore immane.
«Avete m-medicato le mie f-ferite?»
Domandò con voce tremula infine la lady, voltandosi verso la ragazzina che annuì.
«L'ho fatto io, come ho potuto. Purtroppo non sembrate migliorare come previsto, presto io e mio fratello vi condurremo dalla guaritrice che dimora nel bosco. Lo faremo all'alba»
Solo allora Iryn sembrò notare il ragazzo biondo poggiato con la schiena al muro che la osservava in dispare, senza parlare.
«È mio fratello, Jace. Vi ha visto lui svenuta sulla neve»
Spiegò Sophia.
Era bello, pensò Iryn, prima di sprofondare ancora in un sonno profondo.
Sognò occhi azzurri come il cielo e ricci del colore della terra immersi nel sangue.
 
«Pensi che riuscirà a sopravvivere, Emmett?»
«Io me lo auguro, non si sa niente riguardo agli alti suoi fratelli. Per quanto ne sappiamo potrebbero essere tutti morti, in questo caso Iryn Stark sarebbe l'unica erede al trono legittima. Non possiamo permettere che lei muoia»
La donna sbiancò, per poi voltarsi verso il maggiore dei suoi figli.
«Jace, il tuo è un compito molto importante. Non fare nulla di avventato come tuo solito domani»
Il ragazzo annuì, serio.
«Vado da lei, avrà bisogno di incantesimi di protezione»
Disse Sophia, con aria preoccupata.
Temeva con tutta se stessa di trovarsi appesantita dalla morte di una reale sulla coscienza.
Quello che però la famiglia Sterling non sapeva ancora era che quella notte lady Iryn Stark non era l'unica possibile erede al trono sotto il loro tetto.
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo Autrice: ecco il primo capitolo! È breve, dovreste vederlo come un'introduzione alla storia, i prossimi capitoli saranno più lunghi e meno "spezzettati" se così si può dire.
Comunque ecco la lista dei personaggi scelti, non sono ancora comparsi tutti ma siamo ancora al primo capitolo, no?
 
Ruolo A: Jonathan Sterling, 23 anni.
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Ruolo B: Sophia Sterling, 16 anni.
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Ruolo C: Christopher Flangan, 28 anni.
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Ruolo D: Riona Griève, 22 anni.
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Ruolo E: Declan Kennet, 20 anni.
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Ruolo F: Nafeesa Hermann, 25 anni.
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Ruolo G: Ryanne Lendworen, 23 anni.
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Ruolo H: Damien Dawson, 26 anni.
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E questa è Iryn Stark, 19 anni.
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