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Autore: Gayzelle    02/05/2016    2 recensioni
~Ciò che chiamiamo amore anche con un altro nome conserva sempre il suo profumo [Semi cit.] ~
Piccola raccolta di one-shots su alcune coppie shoujo-ai, giusto perché anche le ragazze hanno bisogno di amore.
|probabile OOC|presenza di capitoli AU|
#1: Stelle (ReinaxMaki), 937 parole secondo Word: "[...]fece unire le loro labbra in un bacio al sapore di cioccolata, un bacio che di innocente aveva ben poco."
Ci si vede dentro ~
Genere: Comico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shoujo-ai, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Autore: Alicchan
Titolo: Amore al femminile
Prompt: “Stelle”
Coppia: Reina x Maki
Parole: 937 secondo Word
Note: Prima raccolta in cui mi cimento e, come avrete capito, parla interamente di coppie shoujo-ai, visto che stanno diventando sempre più rare nel fandom –e un po’ mi dispiace, ci sarebbero un sacco di ragazze che starebbero così bene insieme.
Enjoy~
 
 

-Stelle-

 
Il profumo pungente del caffè ed i mormorii sommessi delle persone riempivano il locale, accogliendo per primi i clienti subito dopo il tintinnare argentino del campanello sopra la porta. Ciò che più colpiva di quell’ambiente erano forse le vetrate che ne percorrevano il perimetro, affacciandosi sulla strada brumosa e impregnata di pioggia temporalesca, in perfetto contrasto con il tepore diffuso in quel piccolo paradiso di dolci e calde bevande.
Peccato che quel posto fosse decisamente troppo affollato per Reina, che di sicuro non si aspettava di venir trascinata lì dalla sua ragazza, la quale le aveva promesso di portarla a vedere un posto traboccante di astri, qualcosa di simile a dei secchi ricolmi di stelle, pensò.
Invece, si ritrovavano ora sistemate su delle scomode sedie di legno nodoso, dallo schienale troppo basso e troppo inclinato, e, mentre Maki sembrava a suo agio scrutando con occhi curiosi il menù così ricco, la ragazza seduta di fronte a lei riusciva a malapena a leggere i nomi dei vari drink, cercando, con lo sguardo perplesso, quello sicuro della Sumeragi, quasi a chiederle aiuto tramite un’occhiata spaesata.
-Guarda che per ordinare dovresti guardare il menù, Reina-chan.-
Un sonoro sbuffo seguito da una svelta ed imbarazzata ravvivata di capelli da parte della maggiore fecero ridacchiare di gusto Maki, la quale decise infine di alzare lo sguardo color acquamarina per osservare maliziosa la compagna.
-Non so cosa scegliere.- Dichiarò infine la Yagami con tono sconfitto, senza accorgersi di come l’altra si fosse protesa verso di lei, i loro nasi quasi a sfiorarsi.
-Io ti consiglierei questo, è molto dolce, l’esatto contrario di te.-
Un altro ghigno dispettoso e divertito affiorò sulle labbra della più giovane, mentre indicava una tazza riempita di latte e caffè, con l’aggiunta di una crema al miele caramellato.
Le guance di Reina non poterono fare a meno di imporporarsi repentinamente a causa della vicinanza tra le proprie labbra e quelle rosee e piene della Sumeragi, così incredibilmente morbide al solo aspetto, e si ritrasse in un moto di imbarazzo, non ancora abituata a scambiarsi gesti d’affetto con lei in pubblico.
Ordinate le bevande calde, osservò a lungo la semplice cioccolata con panna tenuta tra le manine candide e infantili della sua ragazza, trovando incredibilmente tenero il suo modo di soffiare nella tazzina di vetro trasparente nel tentativo di raffreddarla.
Assaggiò titubante il proprio ordine, scoprendo con rammarico il sapore esageratamente zuccherino, affatto di suo gusto, ma non volle avanzarne dal momento che era stata Maki a consigliarle quella bevanda –e anche perché non le andava di buttare via dei soldi per nulla.
La trangugiò in qualche sorsata, cercando di non inspirare quell’odore melenso e impregnante, quasi voluttuoso, per poi aspettare impazientemente che la sua ragazza finisse a sua volta di sorseggiare il drink, sicuramente più buono del proprio.
-Già finito? Dev’esserti davvero piaciuto allora.- Constatò la ragazza con il solito vivace sguardo del colore del mare, scaltro e indagatore.
-In realtà aveva un sapore terribile.- Disse Reina senza troppi giri di parole. -Mi sarebbe piaciuto ordinare una semplice cioccolata, come la tua.-
-Se volevi assaggiarla bastava dirlo; ora è finita.-
Si alzarono dal tavolo amareggiate, chi perché desiderava un altro tipo di appuntamento e chi perché sperava di rendere divertente la giornata uggiosa, ma senza riuscirci a quanto sembrava.
Maki alzò lo sguardo verso la maggiore, squadrandola con occhi dubbiosi, le labbra incurvate in una smorfia frustrata e numerosi pensieri ad assillarle la mente; come fare a sistemare la situazione?
Attraversando la porta in vetro del locale ed ascoltando il tintinnio che accompagnava il chiudersi di essa, la minore ebbe un’idea.
-Reina-chan, se vuoi so come togliere il saporaccio del tuo latte e miele, me l’ha insegnato Hiroto, sai?-
-Sarei stata d’accordo se non avessi nominato quel nome; i metodi che ha Hiroto con Midorikawa sono tutto fuorché casti, ho paura di cosa possa averti consigliato.-
Maki non poté fare a meno di lasciar scappare una risatina dalle labbra dischiuse.
-Hai detto che avresti voluto assaggiare la cioccolata, no?-
-Non c’è bisogno di comprare altro, sto bene così ora.-
Fece a malapena in tempo di finire la frase prima di trovarsi faccia a faccia con la Sumeragi, costretta a stare sulle punte dei piedi per colmare la differenza di altezza tra lei stessa e la sua ragazza, che, senza troppi convenevoli, fece unire le loro labbra in un bacio al sapore di cioccolata, un bacio che di innocente aveva ben poco.
Reina si ritrovò intrappolata in quell’abbraccio, cosa che ovviamente non le dispiacque, e ricambiò il gesto, gustando più le labbra vellutate e carezzevoli della sua ragazza che il sapore dolciastro del cacao.
Forse non è stato poi un brutto appuntamento.
 
~Epilogo~
 
Camminavano ora mano nella mano sull’asfalto sdrucciolevole e irrorato dalla pioggia, passeggiando tra le vetrine illuminate dalle luci sintetiche dei neon, ben più sgradevoli di quelle fioche e calde delle lampadine del locale.
-Non stai più pensando a quel latte, vero?-
La ragazza dai lunghi capelli celesti scosse il capo con un sorriso; di sicuro non era quella la parte dell’appuntamento che continuava a riaffiorare nella sua mente.
-Credevo solo mi avresti portato in un qualche planetario ad osservare numerosi ammassi di astri, visto che avevi nominato dei “secchi di stelle”, non in un locale di dubbia qualità.- Ammise poi con un sorriso.
La più giovane si fermò sul posto, piantando negli occhi della Yagami uno sguardo a dir poco esterrefatto, quasi sconvolto, per poi iniziare a ridere sguaiatamente, attirando così l’attenzione di diversi passanti che lanciarono alle due ragazze occhiate curiose seguite da parole sussurrate e risatine soffocate.
-Starbucks è il nome del locale, Reina.-
  
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