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Autore: LovelySun96    02/05/2016    1 recensioni
E se Hermione, nata in una famiglia Purosangue, fosse la migliore amica di Draco Malfoy? E' da questa domanda che parte la mia storia.
Genere: Avventura, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Capitolo 4°
 
Nella sala da pranzo di casa Granger, Daniel e Jean facevano colazione, servita da uno dei loro elfi domestici. Un’aria di tensione non aveva abbandonato i due coniugi dal giorno precedente. Avevano cominciato a litigare da quando Hermione era salita sul treno, e non avevano ancora finito.
-TUA figlia non si è ancora fatta sentire? - Disse il capofamiglia, con tono arrabbiato.
-Ti ricordo che è pure figlia tua. Comunque…… cosa ti aspettavi? Sarà arrabbiata con te, per come l’hai trattata ieri davanti a tutti, solo per salvaguardare il tuo onore. Comunque non ti preoccupare, sarà che era molto stanca, quindi si è addormentata subito e se n’è dimenticata. Io, a differenza di te, conosco MIA FIGLIA. Sicuramente, tra poco arriverà la sua lettera. - calmandosi, Jean riprese a bere la tazza di tè, che gli avevano portato. Un’ attimo dopo, come aveva previsto la donna, una civetta bianca planò sulla spalla destra di Jean. L’animale lasciò cadere la missiva, che finì nelle mani di Jean. Dopo averla sventolata un’po’ davanti agli occhi del marito, l’aprì.
 
Ciao Mamma,
Come va? Spero bene. Mi manchi già tantissimo, anche se è passato un giorno, mi mancano i tuoi abbracci e le nostre chiacchierate…
Scusami se non mi sono fatta sentire subito, ma sono successe tante cose (che poi ti spiegherò) ed ero così stanca. A proposito, la scuola è bellissima, proprio come me la raccontavi tu ogni notte. Ho conosciuto alcuni compagni simpaticissimi, si chiamano Harry Potter e Ron Weasley. Per fortuna siamo nella stessa casa…. All’ contrario di Draco e di Daphne.
 Mi dispiace se vi ho deluso, ma come avete capito non sono entrata in Serpeverde. Sono una Grifondoro…. Non arrabbiatevi. Tanto so che papà dirà che sono una delusione come sempre….
Io lo so che mi vuole bene, ma…
Comunque ci sono tante cose che vorrei dirvi, ma è già tardi e devo andare a fare colazione.
Ti manderò altre lettere, te lo prometto.
Ciao Mami
 
Ps: salutami Lilith e mio padre… la civetta si chiama Edvige, è di Harry.
 
Quando finì di leggere, Jean accarezzo la testa di Edvige, che poi volò via.
-Che dice Hermione? – chiese Daniel, con tanto interesse, anche se non lo voleva dimostrare.
- Sta bene, dice che si è fatta dei nuovi amici e…. – Jean non finì di parlare.
- Chi sono? Spero dei Purosangue – ecco che rispuntava il vecchio Daniel.
- Purtroppo, per te, no. Almeno, uno lo è, ma non come vorresti tu. – ridacchiava la donna.
-Sono Ron Weasley e Harry Potter. –
Daniel era rimasto scioccato. Sua figlia con quei due! Harry Potter, il - bambino – sopravvissuto, poteva sopportarlo, ma un Weasley… mai, e poi mai! Traditore del proprio sangue!
-E non è finita qui… tua figlia non è entrata in Serpeverde, ma in Grifondoro! – Disse la moglie, aspettando un’altra reazione dal marito.
- COME?!?! MIA FIGLIA, GRIFONDORO?! QUESTO NON POSSO ACCETTARLO, COSA DIRANNO DI NOI GLI ALTRI PUROSANGUE? CHE DELUSIONE!!! LA NOSTRA FAMIGLIA E’ DA GENERAZIONI SERPEVERDE! ORA VADO AD HOGWARTS, PARLO CON SEVERUS E LA TRASFERISCO A BEAUXBATONS! - urlò Daniel.
- Tu fallo, è vedrai che, non solo tua figlia non ti parlerà mai più, ma io ti caccerò direttamente di casa. -  disse Jean, con una faccia più che arrabbiata.
Alle parole della moglie l’uomo si zitti. Mai fare arrabbiare Jean Granger, lui lo sapeva bene, molto bene.
- C-Comunque io ci vado lo stesso a parlare con Severus-  disse Daniel, “leggermente” spaventato.
-Allora io verrò con te. –
-Ok-
Dopo aver finito la colazione, si smaterializzarono davanti al portone di Hogwarts.
 
 
Nel frattempo, dopo aver spedito la lettera dalla guferia, grazie ad Edvige, “prestata” gentilmente da Harry, Hermione scese le scale per andare a fare colazione in Sala Grande, non sapendo che a casa sua stava succedendo un finimondo. Appena scese l’ultimo gradino, si trovò davanti a se Draco e Daphne, che nel mentre l’avevano seguita.
-Buongiorno, ragazzi! –
-Giorno Herm! – rispose Draco, salutando con la mano, mentre Daphne le saltò addosso. Se non si era ancora capito, Daphne adorava Hermione. Lei era l’unica con cui esternava i propri sentimenti. –Ciao, Hermy!! Hai mandato la lettera ai tuoi? –
-Si, ma ho paura. –
- Di che cosa? – chiese Draco, pur sapendo la risposta, mentre si avviavano verso la Sala Grande.
- Di mio padre e del suo giudizio, sai come ragiona, Draco. – Hermione calò la testa.  Draco si fermò, dando una carezza sulla guancia di Hermione.
- Non ti preoccupare, si calmerà … e comunque ci saremo io, Daphne, Tiger e Goyle ad aiutarti, caso mai avessi bisogno. – Disse Draco sorridendo. Solo pochissime persone potevano vedere il raro ma meraviglioso sorriso di Draco, e tra quelle persone c’era Hermione.
Notando che la mano era ancora attaccata alla guancia della ragazzina, Draco la levò, arrossendo un po’. Menomale che nessuno l’aveva notato, pensò. Quanto si sbagliava. Infatti Daphne se ne accorse, sorridendo. Lei sapeva che il ragazzino provava qualcosa per l’amica, l’aveva capito solo guardandoli.
Dopo un po’ Daphne li prese per le braccia e inizio a correre.
-Daph, non così forte! Mi cade la borsa. –
-E’ tardissimo, dobbiamo andare… –
Arrivarono, sani e salvi, davanti la porta della Sala Grande. I due serpeverde salutarono Hermione, per poi dirigersi verso il proprio tavolo. La ragazzina, rimasta sola, si avviò verso Harry e Ron, che erano intenti a mangiare. Si sedette vicino a loro, prese dei pancakes e iniziò a mangiarli. Appena finito, tutti e tre si alzarono per andare alla loro prima lezione, Pozioni con il professore Piton.  Hermione lo conosceva già, era un carissimo amico di suo padre e padrino di Draco. Era simpatico e buono, con lei.
 
Arrivarono davanti alla porta dell’aula, stranamente chiusa, in anticipo rispetto a gli altri compagni.
-Ma guarda chi abbiamo qui? Potter e Weasley…  Attenta Hermione, potresti contaminarti. – Disse Draco, dietro di loro. Oggi, i grifondoro avrebbero condiviso la lezione con i serperverde.
-DRACO! – Daphne e Hermione non sopportavano questo comportamento.
-Hermione, non dovresti parlare. Draco ha pienamente ragione… - Quella voce la conosco, pensò la ragazza. Si girò, trovandosi di fronte i suoi genitori con affianco il professor Piton.
-Papà! Mamma! Che ci fate qui? –
-Siamo venuti per parlare con Severus, tesoro. – disse la madre, accarezzando la testa alla figlia.
-Hermione, ti dobbiamo dire una cosa. In privato-
Piton, sentendo quelle parole, ordinò agli altri alunni di entrare in classe e di aspettarlo per cominciare la lezione.
Harry e Ron, quasi corsero sentendo il tono del professore. Seguiti da Goyle, Tiger e Daphne.
Draco non si mosse. Sapeva che Hermione aveva bisogno di sostegno.
-Vorrei rimanere qui, se a voi non dispiace, professore? –
-Va bene, Malfoy. –
Dopo pochi secondi, tutti i ragazzini, Serpeverde e Grifondoro, erano in classe.
-Ora possiamo parlare – disse il signor Granger
- Hermy cara. Tuo padre ed io abbiamo deciso che sarebbe meglio se tu fossi trasferita in un'altra scuola, precisamente a Beauxbatons. – Disse Jean, triste.
 I due ragazzi rimasero scioccati.
-Ma… ma…. Perché? Solo perché sono una Grifondoro? Dimmelo papà, è solo per questo? – Urlò Hermione. Daniel non rispose.
- Non è questo, Hermy. E’ solo che…- Disse la madre.
- E’ solo che? Che cosa? –
- Ci sono cose che non puoi sapere, signorina. Cose che succederanno. – Daniel cercò di zittire la figlia.
- Tesoro, ascolta tuo padre… Te ne parleremo dopo. Devi accertarlo Hermione, è per il tuo bene. –
- No! Io rimarrò qui! – detto questo si fiondò in classe.
Jean si avvicino a Draco, che era ancora scioccato per la notizia.
-Draco, restale vicino-
- Si, signora Granger. – rispose il ragazzo, dirigendosi verso l’aula.
 I coniugi Granger salutarono il professore e si smaterializzarono al manor.
-Abbiamo fatto bene, Daniel? –
-Si, non ti preoccupare. E’ per il suo bene. – Daniel si avvicino alla moglie, abbracciandola.
- Ma era appena arrivata. Dovrà lasciare la scuola che ha sempre desiderato. Dovrà lasciare Draco e Daphne. Lei non vorrà mai, l’hai sentita. –
-Hai sentito cosa ha detto Severus, e poi i Greengrass manderanno le proprie figlie lì. Hermione non sarà sola. –
-Ok… Ha ragione. E’ la cosa migliore da fare. Draco rimarrà lì, quindi?
- Si-
-Scusami, Daniel. Andrò per un po’ in biblioteca a pensare. -
Jean se ne andò, lasciando il marito nell’atrio. Dopo poco, da una delle porte aperte spunto un cane, anzi una massa di pelo bianco, che correndo si avvio verso il padrone.
Max era un samoiedo di circa 4 anni. Jean e Daniel l'avevano regalato a Hermione per  il suo compleanno, ma si era affezzionato di più al padre. 
- Ciao Max .E’ normale che sia così triste- disse Daniel, accarezzando il cane, ricordando il discordo con Severus.

INIZIO FLASHBACK.

Jean e Daniel entrarono nell’aula del professor Piton.
-Severus, ti devo parlare riguardo mia figlia. Potresti chiedere al preside Silente di trasf… - Daniel rimase traumatizzato dalla occhiataccia della moglie – Ehm.... Volevo dire potresti stare attento a Hermione da oggi in poi? – disse ridacchiando.
-Daniel, ti stavo proprio mandando un lettera per parlare… non abbiamo buone notizie. -
-Che succede, Severus? – disse Jean, preoccupata.
-Mi sono arrivate delle notizie. LUI sta cercando di tornare. E quando tornerà vorrà che i suoi servitori lo seguiranno, o li ammazzerà con le proprie famiglie. –
I due coniugi rimasero senza parole.
-Ma comè? Ma non era morto? Harry Potter l’aveva ucciso. – Disse, quasi piangendo, Jean, ricordando il periodo in cui LUI era al potere. Hermione era piccolissima e ricordava benissimo le “missioni” che Daniel era costretto a fare per proteggere lei e sua figlia. Non voleva che tutto questo ritornasse. Quando tutto era finito, Daniel e altri avevano rischiato di andare ad Azkaban, ma erano riusciti a liberarsi dalle accuse, dicendo che erano costretti o sotto Imperius. Verità usata come bugia.
Aveva paura per la sua Hermy, che da piccola era stata costretta a subire i giudizi perfidi delle persone.
-No. Non se n’è mai andato. –
- Che significa questo, Severus? Tra quanto potrebbe tornare?  – Disse Daniel, pensieroso.
-Significa che vostra figlia deve essere portata lontana da qui. Magari trasferita in un'altra scuola, la Beauxbatons, per esempio. E’ pericoloso se rimane qui, e non solo perché è una Grifondoro. Non sarà l’unica che se ne andrà. Anche le figlie di Greengrass. Lucius, invece, ha deciso di lasciare Draco qui.  LUI potrebbe tornare domani o tra cinque anni, ma tornerà. –
 I tre rimasero in silenzio, fino a quando Daniel parlò.
-Ok, parleremo con lei e tra una settimana sarà trasferita. –
Tutti e tre uscirono dalla porta, ritrovandosi un gruppo di ragazzini di fronte.
 
FINE FLASHBACK

Momento Autrice :)
Ciao a tutti ! Mi dispiace per il grandissimo ritardo di 5 mesi :( Ma è stato un periodo di instabilità per me. Spero comunque che continuerete a leggere la mia storia e vi assicuro che continuero a scrivere più spesso. Prima di finire, volevo dedicare questo capitolo al mio angelo a quattro zampe, Max, che mi ha lasciato troppo presto....
GRAZIE PER AVER LETTO QUESTO CAPITOLO :)


 
  
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