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Autore: Tinucha    04/05/2016    1 recensioni
"Voglio che smetti di frignare come una stupida ragazzina." "Come una stupida ragazzina? L'uomo che amo è morto appena due giorni fa!" sbottai spingendolo via e rischiando di cadere. "E quell'uomo Ty, quell'uomo era tuo fratello."
Genere: Drammatico, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Non mi stupii quando rimase  impassibile davanti a quella mia confessione. << Appunto, dovresti doppiamente evitare di farti del male. >> << Non capisci niente, come al solito. >> << No, sei tu che non capisci. Ryan è andato, e non tornerà. >> << Ma come fai ad essere così indifferente? >> lo guardai con la bocca spalancata. << Era l'unico che riusciva a capirti oltre quella specie di cricca di amici che hai. L'unico della tua famiglia con cui avevi un legame indissolubile, ed io ancora oggi mi chiedo cosa vi legasse così tanto nonostante foste gli opposti. >> << La differenza tra me e te Camille è che io non ho intenzione di cadere in quel baratro oscuro in cui stai cadendo tu. Io non sono come te, non mi piango addosso. Non provo dolore, né altro. >> << Ma hai una fottuta voglia di spaccare tutto quanto qui dentro. >> non disse altro. Si girò di spalle e se ne andò.






<< Quel buzzurro, burbero, inespresso catalano.. >> imprecai continuando a fare avanti e dietro nei corridoi di casa Adams. << Inespresso catalano? >> aggrottò la fronte Caroline << Ma di chi parli tesoro, del mio Drew? >> sorrisi educatamente guardando la madre di Ryan e Tyler elegantemente seduta sul divano di casa con una tazza di The tra le mani. Evitai di ricordarle che quella scimmia di suo figlio odiasse con ogni singola cellula essere chiamato Drew, ed annuii << Signora Adams è sicura che non abbiano scambiato il piccolo Tyler nella culla? >> << Sarà anche uno scapestrato, Camille, ma si tratterebbe comunque di un affascinante e misterioso scapestrato. >> << E questo cosa cambia? Se avesse un animo buono almeno. Ha un cervello così minuto poi. >> commentai acidamente << Pare.. >> si guardò intorno con fare cospiratorio abbassando la voce << ..che sotto le lenzuola sia un portento. >> spalancai gli occhi guardandola << Beh anche Ryan lo era. >> mi misi sulla difensiva sentendo un vortice girarmi dentro quando mi resi conto di aver parlato di lui al passato. Le lacrime cominciarono, traditrici, ad abbandonare i miei occhi pieni di ricordi. Cominciai a singhiozzare, mentre Caroline si alzò con quei suoi modi di fare, elegantemente, e si posizionò davanti a me che ero scoppiata ancora una volta in un pianto isterico. Posò delicatamente le sue mani sulle mie guance e mi sorrise. << Non siamo ancora pronte a dirgli addio, cara, e non lo saremo mai probabilmente. Ryan era speciale, la luce nelle nostre vite, ma non ci vorrebbe vedere così. >> annuii concorde << Anche Tyler sta soffrendo, sono preoccupata per lui. >> << Non devi, Ty è un uomo forte, può farcela da solo. >> concluse voltandosi << Ora devo correre a prepararmi, più tardi sono a cena dai McCartney. Delle persone davvero squisite. >> ritornò a sorridere e cominciò ad avanzare nei corridoi di quella fredda e vuota casa, procurando con i suoi tacchi un rumore quasi assordante. Raccolsi le mie cose infilandomi il giubbotto e scuotendo il capo mi diressi verso la mia auto, accedendo fin da subito il riscaldamento, e partendo. Non capivo affatto quella donna, sembrava così dolce, accogliente, una mamma perfetta, ma solo con Ryan. Il viaggio di ritorno verso casa, mi lasciò pensare molto, ed arrivare alla conclusione che in quella famiglia ci fosse qualcosa di strano. Infilai le chiavi nella toppa della porta, e quando rientrai in casa lo vidi. Era ancora steso sul divano, con le coperte attorcigliate attorno le gambe, a petto nudo e con i capelli tutti arruffati. Sorrisi teneramente avvicinandomi a coprirlo, ma lui immediatamente aprì gli occhi sobbalzando e portandomi ad indietreggiare. << Volevo solo coprirti. >> mi difesi << Non ce n'era il bisogno. >> sbuffò << ..ma grazie comunque. >> << Sono stata da tua madre. >> << Sta già festeggiando? >> sbottò acido mettendosi seduto e passandosi sensualmente una mano tra i capelli. << Tyler. >> lo ammonii mandandogli un'occhiata per nulla amichevole e ricevendo in cambio uno sguardo freddo. << Tyler cosa? >> << Nulla, nulla. Sei insopportabile. Io ho fame, ordino una pizza, tu ne vuoi? >> annuì << Salame piccante per me. >> << E poi? >> << Grazie. >> sbuffò alzandosi << Altolà! >> con una mano lo spinsi a risedersi << Attorcigliati nel lenzuolo e poi puoi camminare per casa. >> roteò gli occhi << Sei una rompicoglioni. >> << Già. >> storsi il naso prendendo il mio cellulare per chiamare la pizzeria dietro casa.


<< Stai scherzando? Non fare il retrogrado! Vuoi pagarmi sul serio la pizza? Ma mica sono la tua donna! >> strillai dandogli una spinta e ricevendo uno sguardo confuso da parte del ragazzo delle pizze << Sta' un po' zitta, mi fai girare la testa ed io mi sono svegliato da poco. >> sbottò pagando il ragazzo e sbattendogli la porta in faccia con la mano libera. << Pezzo di idiota, che gran maleducato che sei. >> << Oh signore Camille! Dimmi che almeno a letto sei una bomba, perché altrimenti davvero non conoscevo mio fratello. >> ridussi gli occhi a due fessure guardandolo male. << Cosa vorresti insinuare? >> << Che sei la donna più insopportabile che io abbia mai conosciuto in tutta la mia vita, giuro. >> confessò per poi dirigersi verso la cucina e i cartoni di pizza fumanti. La tavola era già perfettamente apparecchiata ed entrambi ci sedemmo silenziosi. Aprii il mio cartone di pizza prendendo la forchetta ed il coltello ed avvertendolo ridere sguaiatamente. << Non posso credere che tu mangi la pizza con le posate, Dio mio, pensi di essere in un castello? Puoi usare le mani, sai? >> roteai gli occhi, seguendo il consiglio, giusto per farlo tacere, fino a quando un languorino non mi arrivò dritto allo stomaco nel guardare la sua pizza. << Ty? >> << Che c'è? >> << Me ne dai un pezzo della tua? >> domandai facendomi piccola piccola nella sedia. << Io.. >> << VORRESTI CONTRADDIRE UNA DONNA INCINTA E LE SUE VOGLIE? NE SEI SICURO? >> sbottai presa da uno strano input. Lui sgranò gli occhi passandomi il suo cartone << Tieni, donna affamata ed a breve obesa. Tutta tua. >> << Insensibile del cazzo. >> gli diedi un calcio sotto il tavolo avvertendo un suo lamento e sorrisi, impossessandomi immediatamente di un trancio della sua pizza. Riuscii a mangiarne più di metà, fino a quando ad un certo punto non mi concentrai a guardare un punto fisso dinanzi a me. << Ty? >> << Che vuoi, adesso? Vuoi anche la mia birra? Questa te la scordi, eh! >> sbottò, ma io scossi il capo. << Ho la nausea.. >> sbarrò gli occhi guardandomi ed alzandosi di scatto << Non ho intenzione di vederti vomitare, chiaro? >> << Sei un deficiente. >> sbottai alzandomi e dirigendomi verso la porta della mia camera seguita a ruota da lui. << Stai, ecco..hai ancora la nausea? >> << Fanculizzati. >> sbottai, sbattendogli la porta in faccia ed andando a dormire con un sorriso sulle labbra, avvertendo un suo lamento. << BUONANOTTE DREW. >> gridai cominciando a ridere << VAFFANCULO CAMILLE. >>



CIAO A TUTTI!!!
Sono tornata con un nuovo capitolo. Qui vediamo un rapporto abbastanza scontroso e divertente tra Camille e Tyler, meno pesante del loro rincontro.
Vorrei ringraziare le persone che seguono e leggono la mia storia.
Un baciooo 😘




   
 
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