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Autore: SaintForever    08/04/2009    2 recensioni
Premetto che è la mia prima fanfiction su saint seiyaXD Fra misteri, enigmi, amori, passioni e un pizzico di comicità che non guasta mai una giovane ragazza scoprirà di essere destinata alla guerra...fra rimorsi e difficoltà troverà conforto nei valorosi cavalieri di Athena, in particolare scoprirà che alcuni di loro non sono poi molto diversi da lei...come sempre la giustizia avrà un nemico da affrontare, battaglie da combattere e amici da salvare...riuscirà a trionfare il bene anche questa volta? scopriteloXD
Genere: Romantico, Avventura, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gemini Kanon, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tre mesi prima…

-Nonostante sia appena iniziato Aprile fa già un caldo pazzesco…proprio oggi dovevo venire a visitare la Valle dei templi accidenti a me...-

Sbuffo sonoramente facendo girare verso di me una coppia di anziani che dopo avermi lanciato un’occhiata strana continuano la loro visita dei templi.

Finisco quella che sarà la decima bottiglietta d’acqua in 3 ore di escursione passandomi poi una mano fra i capelli. Fa decisamente troppo caldo oggi, così decido di legarli in una coda di cavallo alla bene meglio.

Certo non sembro proprio una sventola di ragazza ma anche in tenuta da turista devo dire di non lasciare indifferenti i ragazzi. Ovviamente non potevo vestirmi diversamente per visitare Agrigento, specie poi in una giornata così calda.

Tutto sommato faccio la mia figura: sono una ragazza normale, non troppo alta per una ragazza di appena 19 anni, poi con i miei capelli castani, gli occhi azzurri e la pelle abbronzata direi che posso confondermi bene con le tipiche “ragazze mediterranee”.

Incurante degli sguardi delle persone continuo la mia incursione ammirando e, naturalmente, fotografando il tutto.

Mi fermo un po’ di più ad osservare il tempio della Concordia che, essendo quello conservato meglio, mi attirava di più.

Sono amante di tutto ciò che riguardi la mitologia o la storia come del resto lo erano i miei genitori visto che mi chiamarono Pentesilea. Ovviamente per gli amici sono sempre stata “Lea”. Sono anche un tipo che ama molto viaggiare e stare a contatto con la natura e con tutto ciò che è selvaggio. Per questo motivo cerco sempre di organizzare viaggi di questo genere.

Questa settimana sono arrivata in Sicilia, un paese davvero bello e simpatico oltre che ricco di storia. Naturalmente sono qui da sola, essendo orfana da ormai diverso tempo, non mi prendo la briga di invitare amici o parenti nei miei viaggi.

Senza rendermene conto mi sono persa nei miei pensieri osservando il tempio, tanto da non accorgermi di due uomini alquanto sospetti che si stavano avvicinando furtivamente a me.

Questi per l’appunto mi afferrano per le braccia e tappandomi la bocca mi trascinano con sé, ovviamente io inizio a dimenarmi.

“tu guarda che maniere…e meno male che questo era un bel paese” penso.

I due mi trascinarono dietro a due alti arbusti.

“ma come ho fatto a non notarli? certo due che ti girano con occhiali neri scuri e in divisa alla stile agenti di Matrix, con questo caldo poi, non dovrebbero passare inosservati”

Una volta dietro agli arbusti, nascosti da occhi indiscreti, uno dei due si leva con un gesto brusco gli occhiali da sole e girandosi verso l’altro uomo con un’espressione ironica dice:

- Sai Ioria, quando il grande sacerdote ha detto di essere discreti e furtivi non credo intendesse questa mascherata-

-Death, non polemizzare come tuo solito- risponde l’altro togliendosi gli occhiali da sole ma, a differenza dell’altro, parlò con tono pacato e calmo.

Ma tu guarda che situazione…

- Io non polemizzo! Commento solo il tuo modo assurdo di fare le cose, ci guardava mezza Sicilia!-

- Sai benissimo che è impossibile che ci stesse guardando mezza Sicilia…- ribatte sempre pacato Ioria.

Death si passò una mano sul volto con aria mista fra esasperazione e incredulità.

- ok… potevi lasciare fare a me però, visto che fra noi due sono quello che conosce meglio questo posto…-

Intanto io sempre più shockata dalla situazione non so se ridere o piangere.

-ahahahah- interrompo io con una risatina forzata.

I due si voltano verso di me alzando entrambi un sopracciglio.

- ora capisco, siamo su scherzi a parte! dov’è la telecamera?- chiedo io guardandomi a destra e sinistra con un sorriso da ebete stampato in volto.

-scusa come?- chiede Ioria.

- si dai, la telecamera…è uno scherzo vero?- dico io furbetta.

I due si guardano confusi, poi voltandosi verso di me:

-no-

-cosa volete? Derubarmi?-

-no-

-violentarmi?-

-no-

“e diamine non si batte un chiodo” penso.

- ok signori, è chiaro che non vi sentite bene, io purtroppo non sono del posto perciò non posso indicarvi un ospedale, perciò vogliate scusarmi…arrivederci- dico io correndo via a gambe levate.

Mentre corro mi guardo le spalle per vedere se i due mi stanno seguendo.

Quando penso di averli seminati vado a sbattere contro un corpo…o un macigno? La consistenza è uguale.

Cado poco elegantemente col sederino a terra e, mentre penso a maledizioni ed insulti per il macigno lì davanti a me, alzo lo sguardo per vedere contro chi ho sbattuto.

Sarà il caldo, la stanchezza o semplicemente il fatto che non ho mai visto un uomo così bello in vita mia, fatto sta che rimango a fissare la figura davanti a me in catalessi.

Bello? Ma che dico? Sarà una divinità spuntata dal cielo.

Questi intanto mi sta guardando. Io lo guardo. Lui mi guarda. Noi ci guardiamo.

Differenza sostanziale: io lo guardo in adorazione, lui mi guarda con un sopracciglio alzato.

Intanto dietro di me i due rompiscatole di prima mi hanno raggiunto.

- Milo…che ci fai qui?- dicono rivolti allo schianto di fronte a me.

Bingo! Questi tre si conoscono.

Non credevo che potesse cadermi dal cuore così velocemente questo ragazzo.

- E’ evidente che il grande sacerdote aveva dei dubbi sulla riuscita della vostra missione…- dice -...come è evidente che tanto torto non aveva…- conclude poi guardandomi.

-ok- dico io alzandomi –uno: si può sapere cosa diavolo volete da me? due: chi cavolo siete?- poi rivolgendomi ai due agenti di Matrix – e cosa più importante: ma voi due non sentite caldo?- chiedo schifata.

-per Zeus che peperino che è…- bisbiglia Death alzando gli occhi.

-non è questo il luogo per parlarne- dice Ioria.

-giusto!- approvo io – e nella considerazione che io non voglio parlarne vi saluto. Bye bye - aggiungo andandomene.

Proprio quando sto per andarmene, Milo –il figo per intenderci- mi afferra un braccio e con un sorriso che sembra lo abbiano scolpito gli angeli mi dice: -voglia scusarci signorina c’è una questione di estrema urgenza che la riguarda, perciò dobbiamo portarla ad Atene il più presto possibile, con il suo permesso-

“Mamma mia che galante…” penso.

Non so se in quel momento i miei occhi hanno veramente assunto la forma di due cuoricini, ad ogni modo decido di accettare.

Infondo non ho mai visto Atene ed è il mio sogno andarci da sempre.

Poco dopo ci dirigiamo in albergo per andare a ritirare le mie valigie ed io, prima di ogni cosa, ho fatto promettere loro che non appena saremmo saliti in aereo mi avrebbero dato delucidazioni sulla faccenda.

Continua…

Volevo ringraziare tutti per aver letto la mia fanfic, specialmente quelli che hanno commentato^^
Vedrò di aggiornare ad intervalli più brevi possibili anche perchè come potete vedere i capitoli non sono poi così lunghiXD
grassie a tutti e spero che questo chap vi piaccia =)
basetti^^

  
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