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Autore: midori_ninjin    04/05/2016    1 recensioni
Quante volte avete pensato al momento in cui tutto si sarebbe rivelato, il momento in cui il mago ed il futuro re, facce della stessa medaglia, si sarebbero finalmente guardati negli occhi, senza alcun segreto a frapporsi tra loro, a separarli solo i loro ceti sociali?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Gaius, Merlino, Morgana, Principe Artù | Coppie: Merlino/Artù
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Seconda stagione
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Il mattino arrivò anche per i due, che, ancora abbracciati, furono svegliati dalla luce del sole.
-E già l'alba?- mugugnò il Biondo avvicinandosi ancora di più al giovane mago.
-Vedete quell'enorme palla gialla in cielo? Ebbene quella penso sia proprio il sole!- Rispose il castano.
-Non mi dire non l'avevo mai notata-
-Dovremmo alzarci- Sentenziò in fine Merlino.
-Si dovremmo alzarci chiudere quelle dannatissime tende e poi tornare a letto-
-Io non intendevo questo-
-A nessuno importa quello che intendevi... e se provi ad alzarti ti faccio impiccare- Disse Artù, sfiorando la pelle della schiena dell'altro, lasciata scoperta dalla maglia, causandogli un brivido lungo la spina dorsale.
-Gaius si starà preoccupando del fatto che io non sono tornato questa notte... E poi devo consegnare degli unguenti e dei tonici per suo conto... per non parlare dei vostri impegni, dovete...-
-Haaa zitto- Mugugnò il principe mettendosi a cavalcioni sopra Merlino e premendo il cuscino sopra il viso dell'altro... in un evidente tentativo di soffocarlo.
-Non... Rifiefco a Reffirare- Cercò di articolare l'altro muovendosi per provare a spostare Artù da sopra di se.
-Se ti lascio respirare mi assicuri che non userai quel fiato per ricordarmi del pranzo che oggi ho con mio padre, Morgana e lady Rose per dare il benvenuto a quest'ultima?-
-Si- Acconsentì Merlino prima che Artù levasse il cuscino e lo lasciasse cadere per terra, senza però spostarsi dalla strana posizione.
-Bene...- Disse poi prima di essere interrotto dal castano.
-Però è anche vero che lady Rose arriverà alle...
-Merlino ti soffoco con il cuscino- L'avvisò Artù con un inquietante tono piatto.
-Non potete semplicemente ignorare i vostri impegni!- Merlino cercò di far ragionare il biondo, che nel frattempo cercava una posizione più comoda, distendendosi sopra il giovane mago ad un soffio dal suo viso, reggendosi sui gomiti.
-Io sono il futuro re... Posso fare qualsiasi cosa-
-Che strano ho come l'impressione che queste parole faranno molta meno impressione quando vostro padre vi starà urlando contro-
-Merlino il cuscino è ancora vicino... Non mi tentare...- In quell'istante si voltarono entrambi verso la porta che, dopo un sinistro cigolio, si stava evidentemente aprendo... Per fortuna quando Morgana entrò nella stanza Merlino era già riuscito a scivolare via da sotto Artù e a lasciarsi cadere sul pavimento dietro al letto.
-Morgana...- Disse il biondo abbastanza sorpreso.
-Artù hai visto...- Si interruppe lei vedendo il principe, ancora disteso sui gomiti in una posizione abbastanza strana senza nessuno sotto -Stai bene?- Chiese poi, mentre il biondo si alzava velocemente e lasciava cadere "distrattamente" le coperte verso Merlino per coprire la sua spalla un po' troppo in alto.
-Si benissimo... Mi sono appena svegliato!-
-Merlino non è venuto?-
-Eh? Chi? Merlino? No! Niente Merlino! Neanche l'ombra!- Disse convinto Artù mentre Merlino soffocava una risata da sotto le coperte.
-Non è neanche qui dunque, Gaius non l'ha visto rientrare per la notte e quando è venuto a consegnarmi la medicina per dormire mi ha confidato le sue preoccupazioni... Non lo vede da ieri-
-Ora che me lo dici mi pare abbia passato la notte nella taverna-
-Alla taverna...? Merlino?-
-Si! Ultimamente ci passa molto tempo... Ti farò sapere se lo vedo-
-Va bene... Allora ci vediamo a pranzo... ho saputo che ci sarà anche Lady Rose-
-Si... A dopo- Disse Artù prima che Morgana uscisse, per poi chiedere al castano -Merlino ti stai divertendo-
-Eh...? No... Comunque guardate cos'ho trovato!- Esclamo questo prima di tirare ad Artù il cuscino, di poco prima, colpendolo in viso.
-Merlino...- Lo chiamò il biondo.
-Si...?- Chiese timoroso l'altro.
-Scappa- Disse il principe, con un inquietante espressione, prima che Merlino uscisse molto velocemente. Nessuno dei due voleva parlare dell'accaduto... Era come un bel sogno che nell'istante stesso in cui fosse stato raccontato si sarebbe trasformato in un incubo, un altro segreto da nascondere a tutti, ma per una volta era il loro segreto... Solo di Merlino ed Artù che sapevano che quel qualcosa era tanto bello quanto complicato ma non erano abbastanza forti per continuare a negare quello che c'era sempre stato fra di loro. Per tutti questi motivi il sorriso di Merlino si spense nell'esatto istante in cui uscì dalla stanza, così fu anche per Artù, era stata la cosa più vera e travolgente della loro vita ma entrambi sapevano come sarebbe finita e non avevano la forza di continuare a sorridere se non riflettendo il sorriso dell'altro... si facevano forza a vicenda... Ma quando non erano insieme tutte le debolezze ritornavano prepotenti.
Merlino camminò lento per i svariati corridoi, come se pensasse che ogni passo lo allontanasse non solo fisicamente da Artù, arrivò nelle stanze dove Gaius era indaffarato a sistemare svariate boccette in una borsa circolare.
-Merlino...!- Esclamò questo appena notò il ragazzo, fermo sull'uscio, per poi avvicinarcisi in fretta -Ero preoccupato... Cos'è successo?-
-Niente... Io... Ero alla taverna!- Disse ricordandosi la scusa di Artù con Morgana.
-Alla taverna...? A fare cosa?-
-...Bere! Si ultimamente sono sempre più stressato e affaticato... E così...
-Merlino non puoi semplicemente andare alla taverna e non tornare... Artù sarà infuriato... Deve anche prepararsi per accogliere Lady Rose-
-Accogliere?-
-Si il re ha ordinato che fosse Artù in persona ad accoglierla alle porte di Camelot alla città bassa per condurla fino a castello-
-Perché?-
-Non è certo nostro compito interrogarci sugli ordini di Uther... Comunque dovresti andare o Artù rischia di arrivare in ritardo-
-Io in realtà volevo cambiarmi...-
-Merlino-
-Ok... Ho capito vado- Si arrese il castano uscendo dalla stanza e riavviandosi verso le stanze del principe... Pensava a quanto sarebbe stato strano ritornare in quella stanza. Dove pochi secondi prima era uscito, dopo essere stato disteso fra le braccia di Artù, ora invece sarebbe rientrato come Merlino il servitore... Avrebbe vestito il principe e lo avrebbe accompagnato alla città bassa... Il tutto come sempre aveva fatto, eppure sapeva che mentre scendevano le strade a cavallo avrebbe odiato ogni singola persona che gli impediva di stare più vicino all'altro... Sapeva che avrebbe distrattamente guardato il principe per poi senza volerlo perdersi nei sui occhi troppo azzurri... E sapeva o meglio sperava che Artù lo avrebbe visto in modo diverso. Merlino era come sempre colmo di indecisioni e dubbi fino a chiedersi cosa fosse realmente stato per Artù quel bacio... Non avrebbe mai potuto immaginare che l'altro ormai considerasse persino la sua stessa pelle nient'altro che di intralcio perché voleva solo essere vicino all'altro più di quanto il suo corpo fisico gli concedesse... Ed ora il biondo era nella sua stanza di nuovo da solo... E quel letto, che per una sola breve notte era stato riempito, ora era di nuovo troppo vuoto e troppo grande... E quando sentì qualcuno bussare rimase fermo in silenzio, non voleva vedere nessuno in quel momento... ma a bussare a quella porta era stato proprio l'unico servo in tutta Camelot che non si faceva troppi problemi ad entrare senza permesso e così pochi secondi dopo i due erano di nuovo nella stessa stanza a condividere una stessa forza che non era chiaro a nessuno dei due da dove arrivasse...
-Perché sei tornato?- Chiese Artù nella sua migliore imitazione di un tono disinteressato.
-Sono andato da Gaius... e mi ha riferito che dovrete accogliere Lady Rose alle porte di Camelot, nella città bassa-
-Cosa...? Perché?-
-Ordini del re-
-È assurdo... Vado a parlare con mio padre- E così un secondo dopo i due erano di nuovo separati da altre inutili mura. Artù percorse i svariati corridoi in fretta per poi arrivare davanti alla porta della sala del trono... Avvicinò il pugno con l'intento di bussare ma si fermò prima di farlo, ancora con la mano in alto pensò ad una cosa... Quella sarebbe stata la prima volta che vedeva Uther dopo l'accaduto con Merlino... dopo aver tradito ogni cosa in cui credeva il padre, si chiese come avrebbe potuto guardarlo negli occhi e mentirgli... ma poi arrivò il castano alle sue spalle, che evidentemente l'aveva seguito.
-Artù va tutto bene?- Chiese il castano vedendo il principe interdetto... E Artù allora lo vide Merlino, forse per la prima volta... Vide il mago che con un gesto poteva far accadere l'impossibile ma che rimaneva lì a servire il futuro re di Camelot... E non ne ebbe alcuna paura, si chiese come era possibile avere paura indistintamente della magia senza pensare a chi la possiede... E così fatto un lungo sospiro bussò per poi entrare. Artù si convinceva sempre più dei suoi sentimenti eppure agli occhi di Merlino non poteva sembrare altro... Ai suoi occhi era ovvio che il biondo stesse fuggendo da lui.
-Ho saputo che vuoi che vada ad accogliere lady Rose alle porte di Camelot di persona- Disse subito il biondo.
-Si... è così- Disse il padre seduto in trono, abbassando i fogli che teneva in mano.
-Se posso chiederlo... Perché?- Continuo il principe avvicinandosi al padre.
-Artù conosco il padre di lady Rose da molto tempo ormai ed è un fedele alleato di Camelot inoltre la figlia è ormai una donna...- Disse Uther alzandosi per poi avvicinarsi anch'esso.
-Mi state combinando un matrimonio?- Chiese Artù in un misto di sorpresa e disgusto.
-No... Ma Rose è una ragazza molto bella e di buon cuore, come la madre, e se voi due finiste per provare qualcosa di più, l'uno per l'altra, io e suo padre non avremmo nulla in contrario e anzi saremmo lieti di unire le nostre famiglie- Concluse Uther per poi fare un gesto con il capo, come a far intendere che per lui la spiegazione era conclusa e così Artù non poté fare altro che salutarlo e uscire.
-Artù... Cosa vi ha detto vostro padre?- Chiese Merlino stanco di essere ignorato.
-...Che lady Rose e... Cagionevole di salute... Si, e quindi preferisce che ci sia qualcuno ad accompagnarla- Non sapeva perché mentiva eppure ora la sua priorità era diventata non far sapere a Merlino la verità ma il castano gestiva il principe da troppo tempo per non accorgersi di una bugia... Anche se lasciò correre, non era sicuro di voler sapere la verità.
I due camminarono fino alle stanze del principe in completo silenzio e lì Artù si sedette su di una panca così che Merlino potesse iniziare a mettergli l'armatura, il castano prese la cotta di maglia dal tavolo ma prima che potesse fare altro.
-Merlino... Vieni qui- Ordinò il principe in un tono che sembrò molto più una supplica, il castano obbedì posando la cotta e avvicinandosi ad Artù, questo rimanendo seduto afferrò una sua mano e lo costrinse ad avvicinarsi ancora, fino a che non poté posare la propria fronte sul petto dell'altro.
-Artù...- Disse Merlino alzando le mani, riflettendo sul modo migliore per allontanare l'altro e riprendere i propri compiti.
-Si?- Chiese Artù avvolgendogli i fianchi e facendolo avvicinare ancora di un passo.
-...Niente- Concluse il castano, capendo di non avere alcuna voglia di allontanarlo, posò una mano sui suoi capelli biondi ormai premuti contro il suo petto e chinò il capo per guardarli meglio... Eppure giorni fa non si sarebbe nemmeno sognato un contatto del genere con il futuro re di Camelot ed ora riteneva inimmaginabile allontanarsi da quel corpo così caldo.
-Allora cos'ha detto realmente vostro padre?- Chiese Merlino.
-Niente... Tu non devi preoccuparti di niente- Disse Artù alzandosi in piedi, per poi stringere il castano alla vita e appoggiare la propria fronte su quella dell'altro.
-Già... Devo solo preoccuparmi di gestire i cavalli, pulire le scuderie e lucidare l'armatura-
-Ecco vedi come dicevo... Tu non devi preoccuparti di niente- Sorrise Artù avvicinandosi alle labbra dell'altro fino a sfiorarle per poi continuare -E comunque ti sei dimenticato che devi pulire le mie sta...- Ma Artù fu interrotto dalla bocca dell'altro che premuta contro la sua gli fece dimenticare ogni cosa. E così la mano del castano salì fino a posarsi sulla spalla dell'altro mentre la lingua del biondo si muoveva sinuosa ed una delle sue mani scivolava più su fino a sfiorare la mascella dell'altro, Artù si separò da Merlino per dirgli delle parole che non comprendeva a pieno ma che aveva il bruciante desiderio di condividere con l'altro.
-Ti amo...- Disse convinto Artù per poi lasciare un veloce bacio sulle labbra dell'altro, questo lo guardo negli occhi per poi sprofondare nell'incavo fra la spalla e il collo dell'altro, consapevole di aver perso tutta la sua pallidità, e bisbigliare quasi inudibilmente.
-Ti amo-
Ed eccoli per l'ennesima volta nella stessa stanza a condividere una strana forza ignota... Forse qualcuno avrebbe detto banalmente che quella era la forza dell'amore, ma quel qualcuno non avrebbe mai potuto comprendere cosa può nascere fra il buio e la luce, che soli nella loro individualità tentano disperatamente di stare insieme, con giochi di ombre e bagliori, non riuscendoci mai completamente... eppure ora luce ed ombra erano insieme, ignorando ogni più semplice regola di fisica, chimica o logica... I due opposti ora condividevano i medesimi sentimenti e le due facce di una stessa medaglia ora, in un modo mai per nessuno chiaro, si guardavano negli occhi.
 
*Angolo dell'autrice*
Ringrazio tutti quelli che sono arrivati fin qui, mi scuso se come mio solito la storia e finita con il "Ti amo"... Spero che questa cosa vi sia piaciuta e di essere riuscita a rendere i sentimenti dei protagonisti, ci terrei tanto ad una recensione anche solo per delle critiche o tiri di ortaggi vari... O solo per farmi sapere se volete indietro i minuti che avete speso per leggere questa cosa... Comunque vi ringrazio ancora... E ci sentiamo alla prossima cosa scritta da me! ⌒.⌒
   
 
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