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Autore: Diletta_86    05/05/2016    1 recensioni
Severus Snape è sempre stato un uomo burbero e scostante, ma anche uno come lui è capace di amare. Cosa può riuscire a fare un amore in pericolo? Siamo alla notte in cui l'Oscuro Signore si reca a Godric's Hollow per eliminare Harry, ma non tutto andrà come sperato...può il mago più grande e temibile non essere poi cosi invincibile come credeva?!
Genere: Azione, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Lily Evans, Severus Piton | Coppie: Lily/Severus
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Il problema successivo giunse coi suoi rossi capelli all’angolo del corridoio successivo. Lilian Evans in Snape, col suo pancione prominente ed il suo sorriso assassino. Vide il marito e alzò una mano per salutarlo gioviale, Severus sbuffò appena.

-Sai..avremo dei gemelli-

Dissero in coro per poi guardarsi sempre più reciprocamente allibiti.  

-Lo sai?!-

Ripeterono in un buffo coretto tragicomico. Severus riuscì ad afferrare la moglie. –Calmati Lils..-  Lei gli scoccò un occhiataccia. Pessima strategia! Tanto valeva vuotare il sacco una volta per tutte. Delicatamente l’uomo accompagnò la moglie a sedersi su uno dei muriccioli esterni delle ampie vetrate.
-Calmati…lo so perché Sibilla me lo ha detto. –
- Sibilla?! Quella Sibilla Severus?!-
In breve l’uomo la mise al corrente degli ultimi accadimenti. Compresa la nuova profezia emessa sui loro figli ancora non nati. Come se la storia di Harry non fosse sufficiente.  Sospirò, scostando un ciuffo ribelle di capelli neri dal punto in cui giaceva la cicatrice celata.  Vuotare il sacco lo aveva fatto sentire più leggero, ma restava l’ansia, come un groppo depositato sotto lo stomaco. Non intendeva perdere nessuno in quella che si prospettava come una nuova guerra magica.
  • Dobbiamo scoprire qualcosa su questa sorella di Salazaar –
  •  Se vuoi posso provare a torturare Albus...magari si dimentica e ci scuce i dettagli...-
La risata cristallina di Lilian provvide a risollevare del tutto l’umore grigio di Severus. Se c’era qualcosa capace di sciogliere le tensioni quello era vederla ridere. Ogni volta che gli sorrideva s’innamorava di nuovo di lei.

-Non sapevo fossi un uomo di spirito, signor Snape-

- Solo perché non mi hai visto nel mio periodo sperimentale come distillatore di alcolici di contrabbando. –

La verità era che non era mai stato una persona d’umore. Al massimo era una persona sarcastica, e senza di lei sarebbe diventato una persona acida e decisamente poco incline alla risata, ma era stato fortunato.
  • E comunque è più facile che le falci di Spinner’s end si candidino a vincere la coppa del mondo di quiddich che Silente ci riferisca qualche informazione essenziale. –
  • Quiddich? Hai davvero detto quiddich Snivell...ehm. Severus? -
Sirius Black. La parlata era inconfondibile. Ed anche il pessimo vizio di fare battute. Si credeva interessante.  O più semplicemente era convinto che fosse il solo modo per non perdere del tutto quel suo charme da mago purosangue.  Severus roteò gli occhi nel vederlo. Certo, era il padrino di suo figlio e dopo i tragici eventi erano anche diventati quantomeno amici, ma certe battute non riusciva ancora a mandarle giù, né ci sarebbe mai riuscito.
  • Che ci fai in giro senza guinzaglio Felpato? –
  • Oh beh… mi hanno detto che il mio figlioccio ha fatto un entrata da gran star al suo smistamento, ero curioso di vedere cosa fosse stato capace di inventarsi. –
  • Eravamo tutti curiosi e preoccupati assieme … -
Dietro di lui spuntava il viso pallido e perennemente in tensione di Remus J. Lupin, Licantropo e compagno di Sirius, una di quelle coppie così male assortite da crederle impossibili, ma comunque reali.  Con lui i rapporti erano molto più semplici che con Black, in fondo, una volta scoperto cosa nascondesse e quale sofferenza, a Severus non era riuscito di mantenersi in collera con lui.
  • Vedo Rem, vedo… -
  • Ed io vedo, Sinvvy, che non riesci a tenerti lontano dalle brache di Lilian per più di due secondi, e quando lo fai c’è sempre qualche nuovo disastro incombente.
  • Oh. Piantatela! Siete i soliti ragazzini. Abbiamo problemi più seri direi, che battibeccare come coppiette gelose. !! –
Il tono da professoressa di Lils aveva il medesimo effetto di quello della McGrannit. Tutto il gruppo rabbrividì e si accomodò in religioso silenzio.  In breve fu deciso che era tempo di rispolverare le abitudini della prima guerra magica, prima che al preside venissero le fregole di guidare tutti loro come marionette, avrebbero rimesso in pedi l’ordine della fenice per il bene di tutti.
  • A costo di chiuderti sotto incanto fidelius non farai niente di pericoloso, Evans, fin quando i gemelli, mia dea avrò altri due gemelli, non oso pensare al disastro, non saranno nati chiaro!?-
  • Senti sfregiato…-
Qualcosa bloccò sul nascere la tirata di Sirius sull’eccessivo senso di protezione di Severus nei confronti della moglie. Dal fondo del corridoio stavano infatti arrivando alcuni studenti del primo anno e tra di loro, nei colori dorati della sua casa, c’era Harry, dietro di lui i fratelli, e tutti loro erano impegnati a parlare con… l’insegnante di pozioni era sbalordito! suo figlio stava ridendo e scherzando con una ragazza della sua casata il cui aspetto gli ricordava qualcosa, ma non riusciva ad identificare bene che cosa.

“Hey Harry!!”

“Zio Sir! Remus! Cosa ci fate qui?!”

La truppa degli Snape corse in contro ai due nuovi arrivati, seguita dai giovani grifondoro conosciuti allo smistamento, lasciando indietro la giovane serpeverde che li osservava apparentemente intimidita.   Aveva capelli ricci neri come ali di corvo ed eternamente in disordine e due occhi color ghiaccio dall’aria implacabile. Si chiamava Aveline, se Severus non ricordava male.  Aveline De Ridlextrange.  Un brivido gli scorse lungo la spina dorsale mentre lo sguardo si incrociava con quello di lei ed un pizzico, come una bucatura profonda, si sollevò dalla cicatrice. Fece fatica a trattenersi dal portarvi una mano. L'istinto suggeriva che non fosse prudente con la giovane lì. 
   
 
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