-Sai..avremo dei gemelli-
Dissero in coro per poi guardarsi sempre più reciprocamente allibiti.
-Lo sai?!-
Ripeterono in un buffo coretto tragicomico. Severus riuscì ad afferrare la moglie. –Calmati Lils..- Lei gli scoccò un occhiataccia. Pessima strategia! Tanto valeva vuotare il sacco una volta per tutte. Delicatamente l’uomo accompagnò la moglie a sedersi su uno dei muriccioli esterni delle ampie vetrate.
-Calmati…lo so perché Sibilla me lo ha detto. –
- Sibilla?! Quella Sibilla Severus?!-
In breve l’uomo la mise al corrente degli ultimi accadimenti. Compresa la nuova profezia emessa sui loro figli ancora non nati. Come se la storia di Harry non fosse sufficiente. Sospirò, scostando un ciuffo ribelle di capelli neri dal punto in cui giaceva la cicatrice celata. Vuotare il sacco lo aveva fatto sentire più leggero, ma restava l’ansia, come un groppo depositato sotto lo stomaco. Non intendeva perdere nessuno in quella che si prospettava come una nuova guerra magica.
- Dobbiamo scoprire qualcosa su questa sorella di Salazaar –
- Se vuoi posso provare a torturare Albus...magari si dimentica e ci scuce i dettagli...-
-Non sapevo fossi un uomo di spirito, signor Snape-
- Solo perché non mi hai visto nel mio periodo sperimentale come distillatore di alcolici di contrabbando. –
La verità era che non era mai stato una persona d’umore. Al massimo era una persona sarcastica, e senza di lei sarebbe diventato una persona acida e decisamente poco incline alla risata, ma era stato fortunato.
- E comunque è più facile che le falci di Spinner’s end si candidino a vincere la coppa del mondo di quiddich che Silente ci riferisca qualche informazione essenziale. –
- Quiddich? Hai davvero detto quiddich Snivell...ehm. Severus? -
- Che ci fai in giro senza guinzaglio Felpato? –
- Oh beh… mi hanno detto che il mio figlioccio ha fatto un entrata da gran star al suo smistamento, ero curioso di vedere cosa fosse stato capace di inventarsi. –
- Eravamo tutti curiosi e preoccupati assieme … -
- Vedo Rem, vedo… -
- Ed io vedo, Sinvvy, che non riesci a tenerti lontano dalle brache di Lilian per più di due secondi, e quando lo fai c’è sempre qualche nuovo disastro incombente.
- Oh. Piantatela! Siete i soliti ragazzini. Abbiamo problemi più seri direi, che battibeccare come coppiette gelose. !! –
- A costo di chiuderti sotto incanto fidelius non farai niente di pericoloso, Evans, fin quando i gemelli, mia dea avrò altri due gemelli, non oso pensare al disastro, non saranno nati chiaro!?-
- Senti sfregiato…-
“Hey Harry!!”
“Zio Sir! Remus! Cosa ci fate qui?!”
La truppa degli Snape corse in contro ai due nuovi arrivati, seguita dai giovani grifondoro conosciuti allo smistamento, lasciando indietro la giovane serpeverde che li osservava apparentemente intimidita. Aveva capelli ricci neri come ali di corvo ed eternamente in disordine e due occhi color ghiaccio dall’aria implacabile. Si chiamava Aveline, se Severus non ricordava male. Aveline De Ridlextrange. Un brivido gli scorse lungo la spina dorsale mentre lo sguardo si incrociava con quello di lei ed un pizzico, come una bucatura profonda, si sollevò dalla cicatrice. Fece fatica a trattenersi dal portarvi una mano. L'istinto suggeriva che non fosse prudente con la giovane lì.