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Autore: Tomi Dark angel    09/04/2009    8 recensioni
Edward è andato via. E Bella? Bella è scomparsa da Forks. La polizia indaga ma non troverà nulla...cosa le sarà successo veramente? ha subito un cambiamento...ora è qualcosa di non-umano... qualcosa che tutti (anche i vampiri stessi) credevano leggenda...ma che presto potrebbe trasformarsi in un incubo terrificante.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Era stranissimo, sentivo i rumori del mondo intero.

Da qualche parte una donna piangeva. Dall’altra un uomo rideva. Dall’altra ancora un bambino mangiava un gelato.

Sentivo il motore delle auto della strada dall’altra parte del mondo.

Sentivo i lamenti funebri di molte persone radunate ad un funerale.

Sentivo lo scrosciare della pioggia lontano miglia e miglia da dov’eravamo.

Aprii gli occhi. Anche la vista era sviluppatissima, anche più di prima. Socchiusi le palpebre…e vidi lo scheletro di Rey. Potevo vedere l’interno di ogni cosa con un po’ di sforzo, assurdo!

Mi alzai in piedi con lentezza e movimenti eleganti e calcolati. Tutti mi guardavano stupiti mentre una folata di vento faceva ondeggiare la mia veste e i capelli chiari.

Bella: Efel…

La mia voce era più sottile e contemporaneamente profonda, cristallina. Era stranissima.

Efel: cinque minuti. Vai, Bella, VAI!!!!!!!!!!!!!!

Fu un attimo.

Scattai in avanti con un semplice, fluido movimento. Shara, Bill ed Horus si scagliarono su di me, ringhiando la loro furia.

Lo scontro fece tremare l’universo intero.

Mi arrestai poco prima dell’impatto e schioccai le dita. Una parete di ghiaccio si frappose tra me e i tre Cavalieri. Li sentii provare a danneggiare la parete con gli artigli e con i denti, ma non potevano nulla contro la mia forza. Alzai una mano e toccai il ghiaccio che esplose in migliaia di frammenti, scaraventando Shara a qualche metro di distanza.

Intanto alla mia destra sentii un impatto potente e devastante. Efel e Rey lottavano senza esclusione di colpi, Rey con la sua dannata spada ed Efel con un’asta dorata alla cui fine c’era un grosso cerchio d’argento al cui interno si tesseva un reticolo di fili dorati.

 

Quattro minuti.

 

Edward cercava in tutti i modi di raggiungere la gola del cacciatore di taglie di Rey, ma quello balzava sempre indietro, come se stesse prendendo tempo.

Un ruggito e Horus mi si scagliò addosso.

Lo schivai con una leggera giravolta e gli chiusi il muso con entrambe le mani senza sforzo. Quello si dimenò per un momento, poi batté la zampa a terra e un tuono mi sfiorò, cadendo dall’alto con potenza distruttiva.

Balzai all’indietro, ma delle radici spuntarono dalla terra, avvolgendomi fino alla vita mentre un getto di fuoco si scagliava su di me.

Alzai una mano e con un gesto eliminai la vampa di fuoco, disperdendola nell’aria fin troppo calda. Degli spuntoni di ghiaccio spezzarono le radici che mi bloccavano e uno spuntone particolarmente grosso si spezzò quando lo afferrai, facendomi impugnare una grossa lama di letale ghiaccio affilato.

Mi scagliai su Horus e scartai di lato per evitare un altro tuono che cadde alle mie spalle con un boato.

Balzai tre volte a destra e a sinistra per impedire che le funi mi avvolgessero per bloccarmi ed espormi agli attacchi dei miei “avversari”. Saltai un’altra volta, avvitandomi elegantemente su me stessa. Lo spuntone nelle mie mani brillò di luce sinistra quando scattò in avanti e si conficcò nella spalla di Horus, inchiodandolo a terra. Spezzai lo spuntone nella sua carne e creai una spessa membrana di ghiaccio che avvolgesse l’intero corpo tranne la testa e gli impedisse di invocare il tuono.

Fuori uno.

 

Tre minuti.

 

Edward ed Alice ora lottavano coalizzati contro il Cavaliere senza testa in una furiosa battaglia tanto svelta da essere quasi invisibile. Attaccavano a intervalli e si allontanavano, facendo andare in bestia l’avversario che ad un certo punto calò la spada quando vide Alice avvicinarsi.

Due mani spuntarono dal nulla e bloccarono la lama chiudendola in una morsa ferma e possente. Edward lottò per trattenere la spada del nemico che furiosamente tentava di liberarsi.

Ed: ALICE, JASPER!!!! ADESSO!!!!!!!!!!!!

Alice scattò in avanti e al suo fianco comparve Jasper, potente e furioso come un leone. Lei oltrepassò il Cavaliere senza testa con un balzo e Jasper torse il braccio del nemico con uno scatto feroce, addentandogli poi la spalla per tenerlo fermo. Quello si dimenò e cerò di lasciare la spada per attaccare Jasper, ma Emmett comparve dal nulla, ringhiando e scoprendo i canini leggermente sporchi di sangue. Azzannò la mano del cacciatore di taglie, inchiodandola all’elsa della spada ed impedendogli di lasciarla.

Ed: ALICE, SBRIGATI!!!!!!!!!!!!!!!!!

Rosalie apparve e bloccò con le mani le gambe del nemico, immobilizzandolo definitivamente.

Ali: SEI MIO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

 

Due minuti.

 

Lo spuntone di ghiaccio si sciolse quando una vampa di fuoco mi sfiorò. Bill e Shara si scagliarono su di me, digrignando i denti per la furia.

Li vidi a rallentatore e mi bastò un attimo per sistemarli.

Aprii le mani e due lame di ghiaccio apparvero dal nulla, formandosi come dipinti da una penna invisibile. Li strinsi forte e li incrociai, scrociandoli uno dopo l’altro quando il leone e la tigre mi furono addosso. Il primo spuntone squarciò la zampa anteriore di Bill e il secondo provocò un lungo taglio sulla spalla di Shara. Spezzai le punte di ghiaccio nella carne dei due Cavalieri dell’Apocalisse. Entrambi mugolarono sorpresi e toccarono pesantemente terra, lasciando solchi laddove le bestie erano atterrate con tutto il loro peso.

Sfruttai i millesimi di secondo che usarono per riprendere fiato (Bill sciolse la punta di ghiaccio nella sua carne) e mi avvitai su me stessa, prendendo lo slancio e piegandomi per conficcare completamente le mie armi nei corpi dei miei “nemici”. Appena uno degli spuntoni si conficcò nella spalla di Shara, altri quattro spuntarono dal terreno trapassandole le zampe da parte a parte. Lei ruggì di dolore e provò a dimenarsi, ma poi si immobilizzò, respirando affannosamente per la sofferenza che gli avevo procurato.

Fuori due.

Il secondo spuntone si conficcò nel fianco di Bill, tra le costole, e subito spezzai la lama, colpendolo poi in testa con tanta violenza da farlo svenire.

Fuori tre.

SBAM!!!!!!!!

Un grido straziante lacerò l’aria mentre il cavaliere senza testa cominciava a contorcersi, privato di ciò che lo teneva in vita.

 

Un minuto.

 

Rey si avvitò su se stesso e colpì Efel al petto con l’elsa della spada. Efel cadde all’indietro e appena il suo corpo toccò terra, la spada nera guizzò, conficcandosi nella pancia di Efel che gridò di dolore.

Be: EFEL!!!!!!!!!!!!!!!!

Jacob: dannazione! Sono troppi!

Edward e i suoi fratelli mi si avvicinarono velocemente, guardando furiosi il corpo di Efel che si contorceva dopo che Rey aveva estratto la spada.

Rey: è finita, Efel!

Accarezzai il volto di colui che ci aveva messo anima e corpo per aiutarci, colui per cui ero ancora libera. Ci guardammo per un momento e una miriade di emozioni passò nei nostri occhi.

Speranza.

Sconforto.

Felicità.

Dolore.

Solitudine.

Amicizia.

Due vite si confrontarono nella loro parte umana e non. Due vite passarono davanti agli occhi di entrambi ed entrambi capimmo. Sorrisi con decisione e lui ricambiò fieramente, combattendo il dolore a testa alta.

Be: non è finita.

Posai una mano sulla ferita di Efel e chiusi gli occhi, infondendo il mio potere nella sua istantanea guarigione.

Rey: ma voi buoni non morite mai?!?!?!?!?!?!

Ali: eheh…

Cerbero ruggì e schiacciò alcuni demoni con una sola zampata.

Chiusi gli occhi.

Bella: il tempo è scaduto?

Efel: sì.

Sorrisi.

Bella/Efel: AKAE’!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Alzai una mano e comparve una falce dall’asta di diamante nero e la lama d’argento lunga e affilata.

Bella/Efel: AKAE’!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Edward tremò e si accasciò a terra, portandosi le mani al petto. Seguirono Jasper, Alice, Emmett, Rosalie, Esme e Carlisle, Alec e Jane. I vampiri erano in ginocchio e tremavano violentemente, gemendo di dolore.

Bella: coraggio.

I licantropi indietreggiarono, abbassando le orecchie. Jacob affiancò Sam, guardandosi intorno allarmato.

Cerbero affiancò me ed Efel, ringhiando inferocito verso Rey.

Chiusi gli occhi, stringendo forte la falce.

 

Edward: ti amo.

Accidenti, quante volte mi diceva che era un mostro? Davvero tante! Quante volte mi pregò di allontanarmi da lui? Troppe.

Edward: non ti lascerò mai sola.

Eppure non era così. Lui non era un assassino, lui era solo un piccolo sole sceso sulla terra. Il mio piccolo grande sole. Aveva deciso di rivolgere a me la sua splendente luce, di illuminarmi la via fino alla fine…

Ed: arriverei ad odiare me stesso se ti facessi del male…

Ti avevo visto sempre nelle vesti di un angelo caduto dal cielo. Perfetto, splendente… il mio unico amore.

Ed: mi sento totalmente inutile. Tu combatti e io…io…

Sì. Ti eri sentito totalmente inutile, e forse è ancora così. Nonostante sia cambiata da quando ero umana, ancora non riesco a capirti bene…

Ed: Bella!

Tuttavia…

Ed: tu sei tutta la mia vita, adesso.

Ti sbagliavi!!! DIMOSTRALO A TUTTI, EDWARD!!!!!!!!!!!!

 

Sorrisi mentre un forte vento ci investiva.

Tum.

Tum.

Tum.

Ora li sentivo. Sentivo i loro cuori un tempo muti, sentivo la loro vita che si riaccendeva.

Delle ali bianche spuntarono dalle loro scapole, spalancandosi in tutto il loro splendore e una magnifica, calda luce ci bagnò.

I loro vestiti cambiarono, trasformandosi in candide vesti splendenti come la loro pelle.

Rey indietreggiò.

Rey: non è…possibile…

Be: invece sì!

I vampiri smisero di tremare e si alzarono lentamente, facendo forza sulle mani per raddrizzare il busto.

Be: SALUTA GLI ANGELI GUARDIANI, REY!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Edward sorrise e mi strinse una mano.

Ed: allora a questo serviva il vostro sangue?

Gli feci l’occhiolino.

Be: sì, ma a quanto pare la forza di Efel non sta diminuendo più…sembra che riusciate a darmi altri due minuti per strappare il calice a Rey. ANDIAMO RAGAZZI!!!!!!!!!!!!

Alice saltellò sul posto e notai che la sporcizia della battaglia che prima li insozzava era scomparsa e la loro bellezza brillava come tanti soli messi insieme.

Emmett e Jasper ci superarono, spiccando un balzo e sbattendo le gigantesche ali bianche per potenziare il balzo. Li seguirono Alec e Jane.

Guardai Edward e lui annuì.

Alzai la falce e roteai su me stessa, rivolgendo il piatto della lama d’argento verso il cielo e la terra.

Edward balzò davanti a me e quando girai di nuovo, lui saltò sul piatto della lama splendente.

Be: VAI!!!!!!!!!!

Gli diedi una spinta così forte da farlo schizzare in avanti tanto veloce che nessuno tranne me lo vide.

Ci fu un sibilo e un grido infuriato. Edward atterrò alle spalle di Rey sbattendo le ali una volta per ammorbidire l’atterraggio…in mano stringeva saldamente il Sacro Graal. 

Rey si voltò di scatto, gli occhi rossi infiammati dalla furia, e alzò la spada per colpire Edward, ma subito intervennero Alec e Jane, che si concentrarono un momento e sprigionarono una luce tanto forte da accecarlo. Jasper azzannò l’avambraccio di Rey ed Emmett gli strappò la spada di mano mentre Alice li raggiungeva in volo e tirava un calcio nello stomaco del nemico così violento da alzarlo da terra e farlo volare per qualche metro. Prima che atterrasse però, Esme e Carlisle gli bloccarono le braccia e Rosalie comparve alle sue spalle, colpendolo con una ginocchiata e facendolo volare in avanti e toccare terra con violenza.

Rey: uhg…

Sputò un grumo di sangue nero, tossendo. Era evidente che la luce degli angeli lo stordiva non poco.

Bill: EHIIIIII!!!!!!!!!!!!!

Be: AH!!!!!!!!!!

Mi voltai, notando che i miei compagni si dimenavano, storditi.

Corsi da loro ed Efel mi seguì.

Be: bentornati, ragazzi!

Horus: BENTORNATI??????? NON DIRMI CHE SEI STATA TU A COMBINARCI COSI’!!!!!!!!!!!!!!!!

La sua irritazione era come una musica per me, la musica del sollievo e della felicità per il loro ritorno.

Sbattei le palpebre e gli spuntoni di ghiaccio si ritirarono, facendo gemere di dolore Shara e Bill.

Efel si chinò su di loro, cominciando a curarli.

Sh: E…fel? Che…ci fai qui????????

Sorrisi.

Be: beh…

Rey: MALEDETTI!!!!!!!!!!!!!

Mi voltai.

Rey barcollava e si teneva una mano sulla pancia, respirando affannosamente. Mi accorsi che i licantropi e Cerbero stavano sterminando gli ultimi nemici: Rey aveva perso.

Sorrisi e mi avvicinai a lui, mentre gli angeli, Shara, Bill, Horus, Efel, Carbero e Jacob mi affiancavano.

Be: è finita.

Mi accasciai e posai le mani a terra, mani che velocemente si trasformarono in zampe artigliate di tigre.

Rey: NO!!!! IO NON PERDO!!!!!!!!!!

Be: invece perderai. Perderai perché combatti per provocare dolore, paura, odio e rabbia. Noi combattiamo per qualcos’altro… combattiamo per la speranza, i sogni, la vita e la libertà! La libertà di scegliere, la libertà di vivere le nostre vite!

Rey: NON E’ VERO!!!!!!!! VOI SIETE NATI PER SERVIRE ME, SIETE SOLO PATETICI UCCELLI IN GABBIA!!!!!!!! NON POTETE RIBELLARVI!!!!!!!!

Ed: anche un uccello ingabbiato, se si fa furbo cerca di aprire la gabbia con il becco…

Alec: senza rinunciare alla voglia di libertà.

Chiusi gli occhi ed Edward mi posò una mano sul fianco.

Be: è vero, forse i nostri destini sono come nuvole portate dal vento… ma potrebbe anche non essere così. In ogni caso, può darsi che la destinazione sia la stessa… però…

Respirai a fondo.

Be: …se si sceglie la propria strada, ci si può impegnare in vista del traguardo. La vera forza sta nel possedere questa risoluzione…

Guardai i miei amici e colui che amavo, sorridendo.

Be: queste creature me l’hanno insegnato…anche se di cose da imparare ne avrei ancora molte.

Rey ringhiò e alzò una mano. Un getto di luce nera ci venne incontro alla velocità della luce e in quel brillio oscuro lessi tutta la potenza distruttiva e maligna del figlio del diavolo.

Io, Shara, Horus e Bill spalancammo le fauci e quattro getti luminosi scaturirono da esse.

Il bianco del ghiaccio, il verde della terra, il rosso del fuoco e il giallo del tuono si unirono a formare un unico arcobaleno luminoso e micidiale in cui tutta la potenza repressa dei Cavalieri dell’Apocalisse si sprigionò.

Ed: sono qui.

Aprì una mano e un’asta dorata con un sole alla fine apparve dal nulla… ricordai quell’oggetto, lo stesso che mi aveva salvato dalla morsa della Morte.

Un angelo…il mio angelo.

Le forze dei miei amici si unirono nell’asta che Edward stringeva e un altro getto arcobaleno scaturì dal sole dorato in cima al bastone.

Alec, Jane.

Carlisle, Esme.

Alice, Jasper.

Emmet, Rosalie.

Sam e Jacob.

I licantropi.

Cerbero.

Tutti quanti erano lì e mi tenevano la mano…o forse non mi avevano mai lasciato.

Ci fu un’esplosione violenta…poi per un momento caddi nel buio più totale… ma non ero più sola. Una mano gelida afferrò la mia, attirandomi in un abbraccio che conoscevo bene. E la sua voce mi accompagnò nel sonno, spezzando la solitudine in cui credevo di essere imprigionata. Le catene della solitudine andarono in frantumi e una luce dorata brillò, vegliando su di me.

 

Una voce limpida,

Capace di cancellare ogni esitazione…

Noi ci radunammo

Al cospetto di quella luce dorata.

 

E siamo quasi alla fine di questa pessima storia!!!

Ed: nuooooo!! Come faranno senza di me???

Staranno molto meglio!!! Ma quando la Meyer ha scritto il libro si era drogata??? Tu sei solo bello, non intelligente e tantomeno misterioso!

Ed: non è vero!

Chi è il più fico del mondo?

Ed: IO!!!!!!!!!!!!!!! *O*

Ecco, appunto… -.-

Ehm, ehm…in ogni caso, mi auguro tantissimo che questo capitolo vi sia piaciuto, non metto più i pezzi divertenti perché altrimenti si rovinerebbe l’atmosfera che inutilmente spero di aver creato… comunque, un gigantesco ringraziamento agli eroi che sono arrivati fin qui ma soprattutto a coloro che hanno recensito. Grazie di cuore, continuo a scrivere grazie alle vostre recensioni e al vostro entusiasmo. Grazie perché mi aiutate ad andare avanti fino alla fine. Grazie, angioletti recensori, fatemi sapere ok?

 

Anticipazioni: amare non è mai un errore. Il coraggio di andare avanti sboccia come un fiore e la speranza illumina la via della vita come un grande sole. Ma per Bella il sole vero è il vampiro che la stringe a sé e ride felice. Purtroppo però, il suo tempo è scaduto sulla Terra. È il momento di tornare nell’aldilà e qualcuno di molto speciale le tende la mano verso il Paradiso. Edward e gli altri si parano davanti a lei, incapaci di lasciarla andare. La loro felicità è dove saranno tutti insieme e se non lo saranno, allora le loro vite andranno perdute.

  
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