Era
stranissimo, sentivo i
rumori del mondo intero.
Da
qualche parte una donna
piangeva. Dall’altra un uomo rideva. Dall’altra
ancora un bambino mangiava un
gelato.
Sentivo
il motore delle auto
della strada dall’altra parte del mondo.
Sentivo
i lamenti funebri di
molte persone radunate ad un funerale.
Sentivo
lo scrosciare della
pioggia lontano miglia e miglia da dov’eravamo.
Aprii
gli occhi. Anche la
vista era sviluppatissima, anche più di prima. Socchiusi le
palpebre…e vidi lo
scheletro di Rey. Potevo vedere l’interno di ogni cosa con un
po’ di sforzo,
assurdo!
Mi
alzai in piedi con
lentezza e movimenti eleganti e calcolati. Tutti mi guardavano stupiti
mentre
una folata di vento faceva ondeggiare la mia veste e i capelli chiari.
Bella:
Efel…
La
mia voce era più sottile e
contemporaneamente profonda, cristallina. Era stranissima.
Efel:
cinque minuti. Vai,
Bella, VAI!!!!!!!!!!!!!!
Fu
un attimo.
Scattai
in avanti con un
semplice, fluido movimento. Shara, Bill ed Horus si scagliarono su di
me,
ringhiando la loro furia.
Lo
scontro fece tremare
l’universo intero.
Mi
arrestai poco prima
dell’impatto e schioccai le dita. Una parete di ghiaccio si
frappose tra me e i
tre Cavalieri. Li sentii provare a danneggiare la parete con gli
artigli e con
i denti, ma non potevano nulla contro la mia forza. Alzai una mano e
toccai il
ghiaccio che esplose in migliaia di frammenti, scaraventando Shara a
qualche
metro di distanza.
Intanto
alla mia destra
sentii un impatto potente e devastante. Efel e Rey lottavano senza
esclusione di
colpi, Rey con la sua dannata spada ed Efel con un’asta
dorata alla cui fine
c’era un grosso cerchio d’argento al cui interno si
tesseva un reticolo di fili
dorati.
Quattro minuti.
Edward
cercava in tutti i
modi di raggiungere la gola del cacciatore di taglie di Rey, ma quello
balzava
sempre indietro, come se stesse prendendo tempo.
Un
ruggito e Horus mi si
scagliò addosso.
Lo
schivai con una leggera
giravolta e gli chiusi il muso con entrambe le mani senza sforzo.
Quello si
dimenò per un momento, poi batté la zampa a terra
e un tuono mi sfiorò, cadendo
dall’alto con potenza distruttiva.
Balzai
all’indietro, ma delle
radici spuntarono dalla terra, avvolgendomi fino alla vita mentre un
getto di
fuoco si scagliava su di me.
Alzai
una mano e con un gesto
eliminai la vampa di fuoco, disperdendola nell’aria fin
troppo calda. Degli
spuntoni di ghiaccio spezzarono le radici che mi bloccavano e uno
spuntone
particolarmente grosso si spezzò quando lo afferrai,
facendomi impugnare una
grossa lama di letale ghiaccio affilato.
Mi
scagliai su Horus e
scartai di lato per evitare un altro tuono che cadde alle mie spalle
con un
boato.
Balzai
tre volte a destra e a
sinistra per impedire che le funi mi avvolgessero per bloccarmi ed
espormi agli
attacchi dei miei “avversari”. Saltai
un’altra volta, avvitandomi elegantemente
su me stessa. Lo spuntone nelle mie mani brillò di luce
sinistra quando scattò
in avanti e si conficcò nella spalla di Horus, inchiodandolo
a terra. Spezzai
lo spuntone nella sua carne e creai una spessa membrana di ghiaccio che
avvolgesse l’intero corpo tranne la testa e gli impedisse di
invocare il tuono.
Fuori uno.
Tre minuti.
Edward
ed Alice ora lottavano
coalizzati contro il Cavaliere senza testa in una furiosa battaglia
tanto
svelta da essere quasi invisibile. Attaccavano a intervalli e si
allontanavano,
facendo andare in bestia l’avversario che ad un certo punto
calò la spada
quando vide Alice avvicinarsi.
Due
mani spuntarono dal nulla
e bloccarono la lama chiudendola in una morsa ferma e possente. Edward
lottò
per trattenere la spada del nemico che furiosamente tentava di
liberarsi.
Ed:
ALICE, JASPER!!!!
ADESSO!!!!!!!!!!!!
Alice
scattò in avanti e al
suo fianco comparve Jasper, potente e furioso come un leone. Lei
oltrepassò il
Cavaliere senza testa con un balzo e Jasper torse il braccio del nemico
con uno
scatto feroce, addentandogli poi la spalla per tenerlo fermo. Quello si
dimenò
e cerò di lasciare la spada per attaccare Jasper, ma Emmett
comparve dal nulla,
ringhiando e scoprendo i canini leggermente sporchi di sangue.
Azzannò la mano
del cacciatore di taglie, inchiodandola all’elsa della spada
ed impedendogli di
lasciarla.
Ed:
ALICE,
SBRIGATI!!!!!!!!!!!!!!!!!
Rosalie
apparve e bloccò con
le mani le gambe del nemico, immobilizzandolo definitivamente.
Ali:
SEI
MIO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Due minuti.
Lo
spuntone di ghiaccio si
sciolse quando una vampa di fuoco mi sfiorò. Bill e Shara si
scagliarono su di
me, digrignando i denti per la furia.
Li
vidi a rallentatore e mi
bastò un attimo per sistemarli.
Aprii
le mani e due lame di
ghiaccio apparvero dal nulla, formandosi come dipinti da una penna
invisibile.
Li strinsi forte e li incrociai, scrociandoli uno dopo
l’altro quando il leone
e la tigre mi furono addosso. Il primo spuntone squarciò la
zampa anteriore di
Bill e il secondo provocò un lungo taglio sulla spalla di
Shara. Spezzai le
punte di ghiaccio nella carne dei due Cavalieri
dell’Apocalisse. Entrambi
mugolarono sorpresi e toccarono pesantemente terra, lasciando solchi
laddove le
bestie erano atterrate con tutto il loro peso.
Sfruttai
i millesimi di
secondo che usarono per riprendere fiato (Bill sciolse la punta di
ghiaccio
nella sua carne) e mi avvitai su me stessa, prendendo lo slancio e
piegandomi
per conficcare completamente le mie armi nei corpi dei miei
“nemici”. Appena
uno degli spuntoni si conficcò nella spalla di Shara, altri
quattro spuntarono
dal terreno trapassandole le zampe da parte a parte. Lei
ruggì di dolore e
provò a dimenarsi, ma poi si immobilizzò,
respirando affannosamente per la
sofferenza che gli avevo procurato.
Fuori due.
Il
secondo spuntone si
conficcò nel fianco di Bill, tra le costole, e subito
spezzai la lama,
colpendolo poi in testa con tanta violenza da farlo svenire.
Fuori tre.
SBAM!!!!!!!!
Un
grido straziante lacerò
l’aria mentre il cavaliere senza testa cominciava a
contorcersi, privato di ciò
che lo teneva in vita.
Un minuto.
Rey
si avvitò su se stesso e
colpì Efel al petto con l’elsa della spada. Efel
cadde all’indietro e appena il
suo corpo toccò terra, la spada nera guizzò,
conficcandosi nella pancia di Efel
che gridò di dolore.
Be:
EFEL!!!!!!!!!!!!!!!!
Jacob:
dannazione! Sono
troppi!
Edward
e i suoi fratelli mi
si avvicinarono velocemente, guardando furiosi il corpo di Efel che si
contorceva
dopo che Rey aveva estratto la spada.
Rey:
è finita, Efel!
Accarezzai
il volto di colui
che ci aveva messo anima e corpo per aiutarci, colui per cui ero ancora
libera.
Ci guardammo per un momento e una miriade di emozioni passò
nei nostri occhi.
Speranza.
Sconforto.
Felicità.
Dolore.
Solitudine.
Amicizia.
Due
vite si confrontarono
nella loro parte umana e non. Due vite passarono davanti agli occhi di
entrambi
ed entrambi capimmo. Sorrisi con decisione e lui ricambiò
fieramente,
combattendo il dolore a testa alta.
Be:
non è finita.
Posai
una mano sulla ferita
di Efel e chiusi gli occhi, infondendo il mio potere nella sua
istantanea
guarigione.
Rey:
ma voi buoni non morite
mai?!?!?!?!?!?!
Ali:
eheh…
Cerbero
ruggì e schiacciò
alcuni demoni con una sola zampata.
Chiusi
gli occhi.
Bella:
il tempo è scaduto?
Efel:
sì.
Sorrisi.
Bella/Efel:
AKAE’!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Alzai
una mano e comparve una
falce dall’asta di diamante nero e la lama
d’argento lunga e affilata.
Bella/Efel:
AKAE’!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Edward
tremò e si accasciò a
terra, portandosi le mani al petto. Seguirono Jasper, Alice, Emmett,
Rosalie,
Esme e Carlisle, Alec e Jane. I vampiri erano in ginocchio e tremavano
violentemente,
gemendo di dolore.
Bella:
coraggio.
I
licantropi
indietreggiarono, abbassando le orecchie. Jacob affiancò
Sam, guardandosi
intorno allarmato.
Cerbero
affiancò me ed Efel,
ringhiando inferocito verso Rey.
Chiusi
gli occhi, stringendo
forte la falce.
Edward: ti amo.
Accidenti, quante volte mi diceva
che era un mostro?
Davvero tante! Quante volte mi pregò di allontanarmi da lui?
Troppe.
Edward: non ti
lascerò mai sola.
Eppure non era così. Lui
non era un assassino, lui era
solo un piccolo sole sceso sulla terra. Il mio piccolo grande sole.
Aveva
deciso di rivolgere a me la sua splendente luce, di illuminarmi la via
fino
alla fine…
Ed: arriverei ad odiare
me stesso se ti
facessi del male…
Ti avevo visto sempre nelle vesti
di un angelo caduto
dal cielo. Perfetto, splendente… il mio unico amore.
Ed: mi sento totalmente
inutile. Tu combatti
e io…io…
Sì. Ti eri sentito
totalmente inutile, e forse è
ancora così. Nonostante sia cambiata da quando ero umana,
ancora non riesco a
capirti bene…
Ed: Bella!
Tuttavia…
Ed: tu sei tutta la mia
vita, adesso.
Ti sbagliavi!!! DIMOSTRALO A TUTTI,
EDWARD!!!!!!!!!!!!
Sorrisi
mentre un forte vento
ci investiva.
Tum.
Tum.
Tum.
Ora
li sentivo. Sentivo i
loro cuori un tempo muti, sentivo la loro vita che si riaccendeva.
Delle
ali bianche spuntarono
dalle loro scapole, spalancandosi in tutto il loro splendore e una
magnifica,
calda luce ci bagnò.
I
loro vestiti cambiarono,
trasformandosi in candide vesti splendenti come la loro pelle.
Rey
indietreggiò.
Rey:
non è…possibile…
Be:
invece sì!
I
vampiri smisero di tremare
e si alzarono lentamente, facendo forza sulle mani per raddrizzare il
busto.
Be:
SALUTA GLI ANGELI
GUARDIANI, REY!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Edward
sorrise e mi strinse
una mano.
Ed:
allora a questo serviva
il vostro sangue?
Gli
feci l’occhiolino.
Be:
sì, ma a quanto pare la
forza di Efel non sta diminuendo più…sembra che
riusciate a darmi altri due
minuti per strappare il calice a Rey. ANDIAMO RAGAZZI!!!!!!!!!!!!
Alice
saltellò sul posto e
notai che la sporcizia della battaglia che prima li insozzava era
scomparsa e
la loro bellezza brillava come tanti soli messi insieme.
Emmett
e Jasper ci
superarono, spiccando un balzo e sbattendo le gigantesche ali bianche
per
potenziare il balzo. Li seguirono Alec e Jane.
Guardai
Edward e lui annuì.
Alzai
la falce e roteai su me
stessa, rivolgendo il piatto della lama d’argento verso il
cielo e la terra.
Edward
balzò davanti a me e
quando girai di nuovo, lui saltò sul piatto della lama
splendente.
Be:
VAI!!!!!!!!!!
Gli
diedi una spinta così
forte da farlo schizzare in avanti tanto veloce che nessuno tranne me
lo vide.
Ci
fu un sibilo e un grido
infuriato. Edward atterrò alle spalle di Rey sbattendo le
ali una volta per
ammorbidire l’atterraggio…in mano stringeva
saldamente il Sacro Graal.
Rey
si voltò di scatto, gli
occhi rossi infiammati dalla furia, e alzò la spada per
colpire Edward, ma
subito intervennero Alec e Jane, che si concentrarono un momento e
sprigionarono una luce tanto forte da accecarlo. Jasper
azzannò l’avambraccio
di Rey ed Emmett gli strappò la spada di mano mentre Alice
li raggiungeva in
volo e tirava un calcio nello stomaco del nemico così
violento da alzarlo da
terra e farlo volare per qualche metro. Prima che atterrasse
però, Esme e
Carlisle gli bloccarono le braccia e Rosalie comparve alle sue spalle,
colpendolo con una ginocchiata e facendolo volare in avanti e toccare
terra con
violenza.
Rey:
uhg…
Sputò
un grumo di sangue
nero, tossendo. Era evidente che la luce degli angeli lo stordiva non
poco.
Bill:
EHIIIIII!!!!!!!!!!!!!
Be:
AH!!!!!!!!!!
Mi
voltai, notando che i miei
compagni si dimenavano, storditi.
Corsi
da loro ed Efel mi
seguì.
Be:
bentornati, ragazzi!
Horus:
BENTORNATI??????? NON
DIRMI CHE SEI STATA TU A COMBINARCI COSI’!!!!!!!!!!!!!!!!
La
sua irritazione era come
una musica per me, la musica del sollievo e della felicità
per il loro ritorno.
Sbattei
le palpebre e gli
spuntoni di ghiaccio si ritirarono, facendo gemere di dolore Shara e
Bill.
Efel
si chinò su di loro,
cominciando a curarli.
Sh:
E…fel? Che…ci fai
qui????????
Sorrisi.
Be:
beh…
Rey:
MALEDETTI!!!!!!!!!!!!!
Mi
voltai.
Rey
barcollava e si teneva
una mano sulla pancia, respirando affannosamente. Mi accorsi che i
licantropi e
Cerbero stavano sterminando gli ultimi nemici: Rey aveva perso.
Sorrisi
e mi avvicinai a lui,
mentre gli angeli, Shara, Bill, Horus, Efel, Carbero e Jacob mi
affiancavano.
Be:
è finita.
Mi
accasciai e posai le mani
a terra, mani che velocemente si trasformarono in zampe artigliate di
tigre.
Rey:
NO!!!! IO NON PERDO!!!!!!!!!!
Be:
invece perderai. Perderai
perché combatti per provocare dolore, paura, odio e rabbia.
Noi combattiamo per
qualcos’altro… combattiamo per la speranza, i
sogni, la vita e la libertà! La
libertà di scegliere, la libertà di vivere le
nostre vite!
Rey:
NON E’ VERO!!!!!!!! VOI
SIETE NATI PER SERVIRE ME, SIETE SOLO PATETICI UCCELLI IN
GABBIA!!!!!!!! NON
POTETE RIBELLARVI!!!!!!!!
Ed:
anche un uccello
ingabbiato, se si fa furbo cerca di aprire la gabbia con il
becco…
Alec:
senza rinunciare alla
voglia di libertà.
Chiusi
gli occhi ed Edward mi
posò una mano sul fianco.
Be: è vero,
forse i
nostri destini sono come nuvole portate dal vento… ma
potrebbe anche non essere
così. In ogni caso, può darsi che la destinazione
sia la stessa… però…
Respirai
a fondo.
Be: …se si
sceglie
la propria strada, ci si può impegnare in vista del
traguardo. La vera forza
sta nel possedere questa risoluzione…
Guardai
i miei amici e colui
che amavo, sorridendo.
Be:
queste creature me
l’hanno insegnato…anche se di cose da imparare ne
avrei ancora molte.
Rey
ringhiò e alzò una mano.
Un getto di luce nera ci venne incontro alla velocità della
luce e in quel
brillio oscuro lessi tutta la potenza distruttiva e maligna del figlio
del
diavolo.
Io,
Shara, Horus e Bill
spalancammo le fauci e quattro getti luminosi scaturirono da esse.
Il
bianco del ghiaccio, il
verde della terra, il rosso del fuoco e il giallo del tuono si unirono
a
formare un unico arcobaleno luminoso e micidiale in cui tutta la
potenza
repressa dei Cavalieri dell’Apocalisse si
sprigionò.
Ed:
sono qui.
Aprì
una mano e un’asta
dorata con un sole alla fine apparve dal nulla… ricordai
quell’oggetto, lo
stesso che mi aveva salvato dalla morsa della Morte.
Un
angelo…il mio angelo.
Le
forze dei miei amici si
unirono nell’asta che Edward stringeva e un altro getto
arcobaleno scaturì dal
sole dorato in cima al bastone.
Alec,
Jane.
Carlisle,
Esme.
Alice,
Jasper.
Emmet,
Rosalie.
Sam
e Jacob.
I
licantropi.
Cerbero.
Tutti
quanti erano lì e mi
tenevano la mano…o forse non mi avevano mai lasciato.
Ci
fu un’esplosione
violenta…poi per un momento caddi nel buio più
totale… ma non ero più sola. Una
mano gelida afferrò la mia, attirandomi in un abbraccio che
conoscevo bene. E
la sua voce mi accompagnò nel sonno, spezzando la solitudine
in cui credevo di
essere imprigionata. Le catene della solitudine andarono in frantumi e
una luce
dorata brillò, vegliando su di me.
Una
voce limpida,
Capace
di cancellare ogni esitazione…
Noi
ci
radunammo
Al
cospetto di quella luce dorata.
E siamo quasi alla
fine di questa pessima storia!!!
Ed: nuooooo!! Come
faranno
senza di me???
Staranno molto
meglio!!! Ma quando la Meyer ha scritto il libro si era drogata??? Tu
sei solo
bello, non intelligente e tantomeno misterioso!
Ed: non è
vero!
Chi è il
più fico
del mondo?
Ed:
IO!!!!!!!!!!!!!!! *O*
Ecco,
appunto… -.-
Ehm, ehm…in
ogni
caso, mi auguro tantissimo che questo capitolo vi sia piaciuto, non
metto più i
pezzi divertenti perché altrimenti si rovinerebbe
l’atmosfera che inutilmente spero
di aver creato… comunque, un gigantesco ringraziamento agli
eroi che sono
arrivati fin qui ma soprattutto a coloro che hanno recensito. Grazie di
cuore,
continuo a scrivere grazie alle vostre recensioni e al vostro
entusiasmo. Grazie
perché mi aiutate ad andare avanti fino alla fine. Grazie,
angioletti
recensori, fatemi sapere ok?
Anticipazioni:
amare
non è mai un errore. Il coraggio di andare avanti sboccia
come un fiore e la
speranza illumina la via della vita come un grande sole. Ma per Bella
il sole
vero è il vampiro che la stringe a sé e ride
felice. Purtroppo però, il suo
tempo è scaduto sulla Terra. È il momento di
tornare nell’aldilà e qualcuno di
molto speciale le tende la mano verso il Paradiso. Edward e gli altri
si parano
davanti a lei, incapaci di lasciarla andare. La loro
felicità è dove saranno
tutti insieme e se non lo saranno, allora le loro vite andranno perdute.