Serre di Hogwarts, gennaio 2019.

Albus era stato pensieroso per tutta lezione, e questo atteggiamento distratto non era da lui visto che solitamente era uno dei ragazzi più diligenti del suo anno. Era la prima giornata di lezione dopo il rientro a scuola dalle vacanze di Natale e il giovane Serpeverde stava rimettendo i libri nella borsa, i suoi compagni di casa si erano già avviati verso il castello impazienti di fare pranzo, mentre lui si era attardato alle serre.
Al professor Paciock non era sfuggito il comportamento del suo figlioccio, e non gli era sfuggito che Albus non era seduto a lavorare in coppia con sua cugina Rose come faceva sempre: Erbologia era uno dei pochi corsi che Serpeverde e Corvonero avessero insieme e i due cugini non perdevano occassione di poter condividere la loro passione per la materia.
"Albus" lo chiamò Neville "oggi sei stato strano tutta la lezione", il giovane alzò i suoi occhi verde prato e fissò con sguardo vacuo il suo interlocutore "Professor Paciock, è vero che lei a fine anno se ne andrà da Hogwarts?" rispose.
Neville venne preso in contropiede da questa affermazione, non era un segreto tra gli insegnanti che avrebbe lasciato la cattedra a fine anno, ma pensava che la voce non fosse ancora arrivata agli studenti, decise però che avrebbe detto la verità al suo figlioccio "Si Albus, è vero, sai che l'anno prossimo arriva a Hogwarts mia figlia Alice e sarebbe poco opportuno che io rimanessi qua a insegnare. Da settembre gestirò le serre dell'ospedale San Mungo, ma scommetto tutte le mie mandragole che non è questo a renderti così infelice! Lo sai che con me ti puoi confidare."
Albus sospirò, il suo padrino lo conosceva troppo bene e, d'altronde, a cosa sarebbe servito mentire? Probabilmente una di queste sere Neville e Hannah sarebbero stati ospiti a Grimmauld Place e i suoi genitori avrebbero sicuramente parlato di quanto accaduto.
"A Natale ho litigato con Rose e i miei zii" sputò fuori tutto d'un fiato il giovane Potter "Tra cugini è normale litigare, ma dalla tua espressione deduco che non sia un litigio come gli altri" replicò Neville "Il fatto è che io non volevo offendere nessuno, cioè, Scorpius è il mio migliore amico, tutti i miei cugini hanno sempre invitato i loro amici alla Tana per passare le vacanze, perchè io non posso farlo?".
Al professore fu tutto chiaro, sapeva benissimo che i Weasley avevano sempre osteggiato la linea tenuta da Harry dopo la Guerra, quest'ultimo, deciso a non accanirsi contro gli ex-Mangiamorte e non far prevalere il senso di vendetta, aveva testimoniato nei vari processsi facendo in modo che le pene comminate ai seguaci del Signore Oscuro non fossero troppo dure. Tra questi aveva fatto scalpore il fatto che nel processo a carico di Lucius, Narcissa e Draco Malfoy il Prescelto avesse di fatto impedito che madre e figlio finissero ad Azkaban.
L'unica che, nella famiglia, aveva sempre appoggiato le scelte di Harry era stata Ginny, e non era un caso che avessero educato i loro figli a guardare al di là del cognome delle persone, cosa che evidentemente il resto della famiglia Weasley aveva difficoltà a fare.
Anche Neville a suo tempo non aveva condiviso le scelte del suo ex compagno di dormitorio però negli anni si era reso conto che serbare rancore ed emarginare qualcuno era la strada migliore per fomentare il ritorno di un nuovo periodo di contrapposizioni e di paura. In più erano due anni ormai che il figlio di Malfoy era suo allievo e si stava rendendo conto di come forse le persone non possono migliorare, ma i figli possono essere migliori dei genitori: Scorpius era un ragazzo schivo, non cercava di provocare gli altri e cercava di dimostrare di essere un buon mago attraverso l'impegno, non per il suo stato di sangue o per le ricchezze della propria famiglia.
"Vedi Albus -sospirò Neville- purtroppo certe cose sono difficili da dimenticare, e da queste cose nascono i pregiudizi, i tuoi zii e i tuoi nonni hanno vissuto molte situazioni brutte nella loro vita e forse non riescono ad andare oltre quelli che sono i loro ricordi, non riescono a capire che le colpe dei genitori non devono ricedare sui figli. Mi ricordo ancora il tuo giorno dello smistamento, quando il Cappello ti ha assegnato a Serpeverde, e di come tu ti sia avviato con passo incerto alla tavolata di quella che sarebbe stata la tua famiglia per i successivi sette anni. Tu volevi solo che la gente pensassi che tu eri Albus, Al e basta, e non 'Il figlio Serpeverde di Harry Potter', e hai trovato Scorpius che voleva che la gente pensasse a lui come Scorpius e basta, e non 'Il rampollo di una casata Purosangue che in passato ha fatto cose brutte'. Su queste basi siete diventati amici per quello che eravate, e non per chi eravate, e queste sono le amicizie migliori, quelle che durano per tutta la vita. E sei stato coraggioso, forse come nessuno nella tua famiglia, perchè, pur sapendo chi ti trovavi davanti, sei riuscito ad andare al di la di tutto, cosa che non riescono a fare i tuoi parenti. Non avercela con Rose, con i tuoi zii o con i tuoi cugini, capiranno anche loro un giorno, e nel frattempo puoi sempre contare sui tuoi genitori e tuoi fratelli, che saranno sempre dalla tua parte."
Albus, rincuorato da quelle parole, abbracciò di sclancio il suo padrino e, dimentico del fatto che fosse a scuola, lo guardò riconoscente dicendo "Grazie Neville!", il professore sorrise e rispose "Dai Al, avviamoci perchè se no non ci rimarrà nulla da mangiare per pranzo, e ricordati che a scuola io sono il Professor Paciock ".