Ho deciso di cominciare con un piccolo spezzato della vita di Jas e Trish dopo la nascita del piccolo Amadeus, solo un dolce momento di tenerezza di quest'adorabile famiglia...
Erano passati poco più
di sette mesi
dalla nascita di Amadeus e la vita per Jason e Patricia era quanto di
più
simile potesse esserci ad una favola; dopo la nascita del piccolo Trish
era
rimasta a casa in maternità e Jason aveva deciso di
abbandonare, almeno per il
momento, le corse per poter stare vicino alla moglie e godersi ogni
singolo
attimo di vita di quel piccolo angelo biondo dagli occhi azzurri, il
suo
piccolo ritratto ovviamente!
<< Jason…
>> la voce di Trish
lo riportò al soggiorno di casa mentre lui seduto sul divano
guardava Amadeus
che giocava allegramente sul tappeto con le sue macchine
giocattolo:<< Jason, mi stai ascoltando? >>
domandò lei avvicinandosi
e poggiandogli una mano sulla spalla mentre lui si voltava a guardarla.
Era bella Patricia, anzi bella era
un
eufemismo, era la donna
più bella che
avesse mai visto in tutta la sua vita e ora che era sua per niente al
mondo
l’avrebbe lasciata andare.
Fissando gli occhi in quelli scuri
della
moglie le sorrise per un istante tornando poi a concentrarsi sul
figlio:<< Io avevo la sua età quando ho
cominciato a parlare >>
commentò poi dando voce a quel pensiero che gli ronzava
nella testa già da
qualche giorno, lui aveva all’incirca sette mesi e mezzo
quando aveva detto la
sua prima parola, Ferrari, ed era qualche giorno
che si stava chiedendo
quando anche suo figlio avrebbe fatto lo stesso, in fondo era un
Anderson e
stupire era una loro prerogativa:<< Deus è
piccolo, dagli il suo tempo e
vedrai che parlerà >> commentò
Trish sedendosi sul divano accanto a
lui:<< Gwenny ha parlato dopo di me, ci ha messo un buon
mese in più per
dire una parola che avesse senso e credo non me lo abbia mai perdonato
>>
commentò lui sorridendo ricordandosi quanto sua sorella a
quel tempo l’avesse
guardato con quei suoi occhioni azzurri colmi di invidia mentre lui
apriva
bocca e dava voce ad ogni singolo pensiero che gli passava per la sua
mente di
bambino.
<< Beh devo dire che
ha recuperato
notevolmente, non conosco nessuno che sia loquace e abbia il carisma di
tua
sorella >> Jas annuì ripensando a quel
momento:<< Mamma mi ha
raccontato che quando Gwenny ha parlato non ha semplicemente detto una
parola,
ma una frase intera…io avevo rotto un vaso giocando in
soggiorno con il
triciclo che mi aveva regalato nonno Matthew e quando mamma
è venuta a vedere
cosa fosse successo le sue parole sono state: è
stato Jas >> Trish
scoppiò a ridere:<< Oh mio dio! Adoro mia
cognata! >> poi per evitare
che Jason mettesse il broncio come un bambino gli baciò una
guancia:<< Sai
che ti amo vero? >> lui fece finta di
arrabbiarsi:<< Donna
perfida >> << Permaloso >> lo
prese in giro lei accoccolandosi
accanto a lui:<< Ad ogni modo devi avere pazienza amore,
quando vorrà Deus
parlerà >> << Come
quando… >> ma non fece in tempo a finire la
frase che Trish gli ricordò:<< È un
Anderson, farà qualcosa solo quando
vorrà lui >> sorridendo insieme a sua moglie
Jason le baciò una
guancia:<< Hai ragione amore mio, come sempre
>> e, come ogni buon
Anderson che si rispetti e con il tempismo perfetto che aveva
immancabilmente
preso da suo padre, Amadeus Jason Anderson si avvicinò ai
genitori gattonando
arrampicandosi poi sulle lunghe gambe di suo padre:<< Ehi
piccolo… >>
e perso dietro quegli occhioni azzurri Jason prese suo figlio tra le
braccia
scompigliandogli i riccioli dorati: << Allora
Deus…mamma dice che non
parlerai…che ne dici di far felice il tuo papà e
dire qualcosa? >> davanti
all’ostinazione di suo marito Trish scoppiò a
ridere e poi fece il solletico al
piccolo suscitando i gemiti eccitati del bambino:<<
Perché non dici mamma…andiamo
Deus fa vedere a papà quanto sei
bravo…mam-ma… >> Jas
guardò la moglie con
aria di sfida, ma prima che potesse anche solo aggiungere una replica
Deus si
fece terribilmente serio guardando prima sua madre e poi lui, gli occhi
di suo
figlio che lo fissavano sembravano sondargli
l’anima:<< Pa…p…
>> poi
stringendo i pugnetti e continuando a guardarlo fisso
mormorò più
convinto:<<
Papà >>