Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Grimilde Deveraux    08/05/2016    1 recensioni
Questo è un racconto a cui sono molto affezionata, non c'è un vero e proprio motivo per cui ho deciso di pubblicarlo, forse solo il fatto che adoro il protagonista e che in questo periodo mi sto concentrando molto su di lui e su altri racconti che lo riguardano...
"Non c’è niente di meglio, donne, alcol e soldi. Questa sì che è vita" e il suo migliore amico lo guardò facendogli l’occhiolino: "Devo ricordarti che quella che hai tra le braccia è mia sorella?" commentò Jason con un sibilo mentre l’altro baciava avidamente le labbra della sua ragazza
Genere: Drammatico, Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ho deciso di cominciare con un piccolo spezzato della vita di Jas e Trish dopo la nascita del piccolo Amadeus, solo un dolce momento di tenerezza di quest'adorabile famiglia...

Erano passati poco più di sette mesi dalla nascita di Amadeus e la vita per Jason e Patricia era quanto di più simile potesse esserci ad una favola; dopo la nascita del piccolo Trish era rimasta a casa in maternità e Jason aveva deciso di abbandonare, almeno per il momento, le corse per poter stare vicino alla moglie e godersi ogni singolo attimo di vita di quel piccolo angelo biondo dagli occhi azzurri, il suo piccolo ritratto ovviamente!

 

<< Jason… >> la voce di Trish lo riportò al soggiorno di casa mentre lui seduto sul divano guardava Amadeus che giocava allegramente sul tappeto con le sue macchine giocattolo:<< Jason, mi stai ascoltando? >> domandò lei avvicinandosi e poggiandogli una mano sulla spalla mentre lui si voltava a guardarla.

Era bella Patricia, anzi bella era un eufemismo, era la  donna più bella che avesse mai visto in tutta la sua vita e ora che era sua per niente al mondo l’avrebbe lasciata andare.

Fissando gli occhi in quelli scuri della moglie le sorrise per un istante tornando poi a concentrarsi sul figlio:<< Io avevo la sua età quando ho cominciato a parlare >> commentò poi dando voce a quel pensiero che gli ronzava nella testa già da qualche giorno, lui aveva all’incirca sette mesi e mezzo quando aveva detto la sua prima parola, Ferrari, ed era qualche giorno che si stava chiedendo quando anche suo figlio avrebbe fatto lo stesso, in fondo era un Anderson e stupire era una loro prerogativa:<< Deus è piccolo, dagli il suo tempo e vedrai che parlerà >> commentò Trish sedendosi sul divano accanto a lui:<< Gwenny ha parlato dopo di me, ci ha messo un buon mese in più per dire una parola che avesse senso e credo non me lo abbia mai perdonato >> commentò lui sorridendo ricordandosi quanto sua sorella a quel tempo l’avesse guardato con quei suoi occhioni azzurri colmi di invidia mentre lui apriva bocca e dava voce ad ogni singolo pensiero che gli passava per la sua mente di bambino.

<< Beh devo dire che ha recuperato notevolmente, non conosco nessuno che sia loquace e abbia il carisma di tua sorella >> Jas annuì ripensando a quel momento:<< Mamma mi ha raccontato che quando Gwenny ha parlato non ha semplicemente detto una parola, ma una frase intera…io avevo rotto un vaso giocando in soggiorno con il triciclo che mi aveva regalato nonno Matthew e quando mamma è venuta a vedere cosa fosse successo le sue parole sono state: è stato Jas >> Trish scoppiò a ridere:<< Oh mio dio! Adoro mia cognata! >> poi per evitare che Jason mettesse il broncio come un bambino gli baciò una guancia:<< Sai che ti amo vero? >> lui fece finta di arrabbiarsi:<< Donna perfida >> << Permaloso >> lo prese in giro lei accoccolandosi accanto a lui:<< Ad ogni modo devi avere pazienza amore, quando vorrà Deus parlerà >> << Come quando… >> ma non fece in tempo a finire la frase che Trish gli ricordò:<< È un Anderson, farà qualcosa solo quando vorrà lui >> sorridendo insieme a sua moglie Jason le baciò una guancia:<< Hai ragione amore mio, come sempre >> e, come ogni buon Anderson che si rispetti e con il tempismo perfetto che aveva immancabilmente preso da suo padre, Amadeus Jason Anderson si avvicinò ai genitori gattonando arrampicandosi poi sulle lunghe gambe di suo padre:<< Ehi piccolo… >> e perso dietro quegli occhioni azzurri Jason prese suo figlio tra le braccia scompigliandogli i riccioli dorati: << Allora Deus…mamma dice che non parlerai…che ne dici di far felice il tuo papà e dire qualcosa? >> davanti all’ostinazione di suo marito Trish scoppiò a ridere e poi fece il solletico al piccolo suscitando i gemiti eccitati del bambino:<< Perché non dici mamma…andiamo Deus fa vedere a papà quanto sei bravo…mam-ma… >> Jas guardò la moglie con aria di sfida, ma prima che potesse anche solo aggiungere una replica Deus si fece terribilmente serio guardando prima sua madre e poi lui, gli occhi di suo figlio che lo fissavano sembravano sondargli l’anima:<< Pa…p… >> poi stringendo i pugnetti e continuando a guardarlo fisso mormorò più convinto:<< Papà >>

Sia Jason sia Patricia restarono immobili per un attimo, poi lui scoppiò a ridere e baciò il figlio felice guardando la moglie allegro:<< Avevi ragione Trish…Amadeus è proprio un Anderson! >> lei fece la linguaccia alzandosi dal divano e andando in cucina per preparare il pranzo:<< Hai ragione Jas, Deus è ruffiano quanto suo padre! >> e mentre una calda risata riempiva il loft Jason strinse suo figlio al petto ringraziando il cielo di essere così fortunato.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Grimilde Deveraux