Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: ekslytherin    24/03/2005    10 recensioni
CIAO!! E' un pò che non scrivo, ma si sa che la fantasia viene scrivendo!! Dunque, vi faccio un paio di anticipazioni: i protagonisti sono in assoluto i miei preferiti, come poi la coppia principale, di cui ho già scritto una storia... Ops! Forse così ho svelato un segretuccio... Massì, massì... Poi, non credo ci saranno troppi capitoli... Poi...Poi... Leggete in tanti e recensite, PLEASE! ;-)
Genere: Romantico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Yaoi | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Lucius Malfoy, Severus Piton
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
UN NATALE INSOLITO 22

UN NATALE INSOLITO 22

 

Quando Harry arrivò a destinazione, si trovò davanti tre presone, per fortuna il numero previsto.

La prima era un ragazzo dai capelli lunghi e neri come i suoi, cambiava solo il colore degli occhi, il ragazzo aveva due pozze di oceano profondo al posto dei bulbi oculari, era poco più alto di lui ma più mingherlino e nello sguardo si notava uno certo scetticismo. Poi c’era Lucius, con i suoi bellissimi capelli color platino, Harry non si meravigliò di aver creduto di essere innamorato di lui. Per ultimo c’era una donna bellissima, con i capelli ramati e gli occhi castani che tendevano al rosso, un corpo da modella ed il viso che esprimeva soltanto bonarietà e fiducia. “Deve essere Andromeda Zabini… Che bella donna… Blaise deve aver preso tutto da suo padre però… Le somiglia solo vagamente nella dolcezza dei lineamenti…” Il filo dei pensieri del grifone furono interrotti da una voce scocciata

-        Ehi Potter! Ti sei incantato o sei tra noi?-

-        Sempre gentile, eh, Blaise? Simpatico come una spina nel fianco…-

La battuta fece sorridere Lucius, azione che scombussolò un poco i due padroni di casa, in fondo loro avevano sempre e solo conosciuto la “maschera” di Lucius.

-        E da quando, signor Malfoy, lei sorride? Credevo non lo facesse mai per paura di farsi venire le rughe e così rovinare il suo bel faccino…-

-        Ma guarda! Signora Zabini lei mi sorprende! E’ molto più simpatica di suo figlio, lo sa? Forse perché lei tira sfrecciatine a Lucius e non a me...-

Harry era uscito al camino e si era avvicinato alla bella padrona di casa, che intanto si lusingava del complimento appena ricevuto.

-        Basta, per Merlino! Sei venuto qui per fare delle avances a mia madre, Potter? Lucius… Perché c’è anche lui?-

-        Perché è anche opera sua quello che stiamo facendo e sarà grazie a lui che potremo fare la sorpresa a Draco.-

Dopo un’occhiata truce del moro al povero grifone, cominciarono a fare i preparativi della partenza.

-        Quindi io dovrei andare in camera di Draco per svegliarlo? Ci rimarrà secco a vedermi lì, così…-

-        Sarà bello per questo! Tu Andromeda sarai semplicemente seduta in cucina, quando mio figlio arriverà di sotto per fare colazione, ti troverà… Sei sempre stata come una seconda madre per lui, sarà felicissimo di avervi con lui a natale, in fondo li abbiamo sempre passati assieme…-

Mentre Lucius spiegava queste cose ai due, Harry li ascoltava sorridendo leggermente, immaginandosi lo stupore che avrebbe avuto Draco… Sperava ardentemente che questo natale gli avrebbe portato davvero un po’ di serenità interiore.

Mentre era intento a fare questi viaggi con la mente, si ricordò che lui i natali precedenti, se non si contava quello passato con Severus, li aveva passati sempre con i Weasley ed Hermione alla Tana; gli venne una piccola fitta al cuore, rammaricandosi che non sarebbero stati neanche in quell’occasione tutti assieme. Stava per avvicinarsi alla combriccola, che era ormai pronta a partire, quando ebbe un giramento di testa e si accasciò per terra, Lucius gli si avvicinò immediatamente e gli chiese, forse con eccessiva premura

-        Tutto bene, Harry? Che hai?-

-        Nulla… Deve essere per papà… Non siamo mai stati così tanto…-

La frase di spiegazione fu un mistero per tutti tranne che per il biondo, che capì dovesse essere per via del numero immenso di tempo che stava trattenendo sulla terra James.

Lo aiutò ad alzarsi e lo tenne per tutto il tempo, causando strane occhiate da parte dei due Zabini; quando furono pronti per la partenza, Harry si girò verso il gruppo e chiese solo più una cosa, prima di staccarsi dal braccio di Lucius e svanire in una fiammata

-        Per piacere, fate finta di nulla… Non è successo niente, ok?-

 

-        Buon natale!-

Severus si trovò solo nella stanza; doveva ammettere a sé stesso che gli era mancata la vicinanza di quel ragazzo al suo fianco, non capiva come aveva fatto a starne senza per così tanto tempo. Ad un certo punto sentì un rumore, si girò e trovò davanti a sé due uomini dai capelli scuri.

-        Buon giorno Sirius… James… Se volete scusarmi, devo andare a preparare alcune cose…-

-        Aspetta, Moccy… Sai dov’è mio figlio? Non c’è nella sua stanza…-

-        Se è per questo, Felpato, non c’è nemmeno Lucius… Che strano, mancano entrambi… tu ne sai qualcosa?-

-        Si, mi hanno detto che avevano ancora delle commissioni da fare e che sarebbero tornati presto.-

Severus si beccò due guardi piuttosto diffidenti, ma i due non chiesero altro e l’uomo ne approfittò per andare nella sua stanza, voleva scrivere una cosa speciale per un certo ragazzo speciale.

Quando fu arrivato nella camera, aprì poco la finestra, tanto per far entrare un po’ di aria fresca, poi materializzò un pacco, che aveva una strana forma allungata: era una statuetta di un manico di scopa, una firebolt che, all’occorrenza, diventava un pensatoio. La scopa era appoggiata ad un supporto in argento; se si guardava attentamente però, si poteva notare una piccolissima rientranza sotto al piedistallo che, se schiacciata, apriva un piccolo scomparto segreto. Lì dentro Severus decise di mettere la lettera che stava per scrivere; deciso il posto cominciò a trovare le parole adatte per esprimere i sentimenti che provava per un giovane grifone dagli occhi color speranza pura.

 

Caro Harry,

ti scrivo questa lettera per cercare di farti capire cosa tu rappresenti per me.

 

Severus rilesse le due righe che aveva appena scritto, fece una smorfia al caro, e buttò la pergamena. Fece questa operazione per un’infinità di volte, fino a trovarsi la stanza interamente cosparsa di fogli accartocciati; li fece sparire con un movimento di bacchetta, ed optò per una magia più semplice, come quella che Harry aveva fatto al bracciale che il professore aveva al polso, solo che lui avrebbe fatto quell’incanto ad una pergamena, di modo che ogni qual volta che il ragazzo apriva il cassetto segreto, la lettera appariva al suo interno e ne conservava le parole che l’uomo stava per incidere con la magia. Poche e semplici parole ma con un significato cristallino:

 

Amami,

con tutto il tuo cuore,

amami.

Abbraccia e salda la mia anima

con il fuoco del tuo amore,

rendendoci non più due entità distinte

ma un’unica creatura perfetta.*

 

“Si,” si disse Severus “ va bene… E’ un po’ troppo sdolcinato per il mio carattere, ma una volta ogni tanto posso anche fare di queste cose… Si scioglierà quando leggerà queste parole…”.

Così, soddisfatto di sé stesso, fece l’incantesimo e rimpacchettò il regalo. Guardò l’ora e vide che erano già le 08:30, quelle benedette parole gli avevano portato via più tempo del previsto! Aprì il suo armadio per decidere cosa mettersi poi, dopo essersi fatto una mezza idea, scese in cucina, dove era quasi sicuro avrebbe trovato ancora i due ex-grifondoro.

-        Credo stiano per arrivare i ragazzi… Non vi sembra il caso di sistemarvi? E’ natale, per merlino…-

-        Suvvia, Sevvie, non essere così fiscale! Chi vuoi che arrivi? Sono solo Harry e Lucius…-

Severus si mise una mano in faccia non riuscendo a capire l’innata pigrizia dei due, ma prima che potesse ribattere, un rumore in salotto richiamò la sua attenzione. “Devono essere tornati…”.

I tre uomini andarono nella sala e si trovarono non due ma quattro persone; Sirius e James si misero all’erta, mentre Severus sorrideva sotto i baffi per la reazione che i due avevano avuto, avevano l’istinto uno di un predatore e l’altro di un patronus, sempre pronti per qualsiasi evenienza. Il professore di Pozioni si scoprì pensare che forse con persone come quelle non sarebbe stato troppo difficile battere l’Oscuro Signore.

-        Ben tornati… Avete fatto giusto in tempo, tra poco Draco si sarebbe alzato senza la vostra sorpresa…-

-        Cosa significa Severus?... Harry?-

-        Significa che siamo andati a prendere l’ultimo regalo che ci mancava, il regalo per Draco. Vi presento Blaise ed Andromeda Zabini!-

Al cognome James s’infuriò in una maniera eccessiva, nemmeno Harry o Sirius lo avevano mai visto in quello stato; stava per usare il suo potere di patronus quando si sentì improvvisamente debole e si accasciò a terra, come aveva fatto poco prima il figlio, anche se a sua insaputa.

-        Papà… Credo sia meglio se ti calmi, non ti sei ristabilito ancora del tutto… Devi essere molto stanco…-

Le parole uscivano dalle labbra del ragazzo con una lentezza che sembrava calcolata, ma che fece capire a James ed a Severus che c’era qualcosa che non andava.

-        Già. Chiedo scusa, ma è stato più forte di me… Siete parenti di Arthemis Zabini, vero? Dovete essere la moglie ed il figlio…-

-        Come ci conosce? Lei chi è scusi?-

-        Signora sono James Potter… Uno dei primi “amici” di suo marito…-

La rossa Andromeda sbiancò di colpo per poi colorarsi sulle gote di un lieve rossore

-        Mio Dio… Quel James Potter? Mio marito mi parlò di voi, di quello che le fece… Non so come scusarmene…-

 

Solo più tardi scoprirono che Arthemis aveva avuto modo di incontrare un giorno James e lo aveva preso alla sprovvista, portandolo in un luogo isolato e torturandolo un poco, per cercare di capire dove fossero Lily Evans ed il bambino che stava per nascere.

La questione però finì li, Potter si scusò anzi per il raptus violento che aveva avuto, dicendo che le azioni di un uomo non devono ricadere sui chi gli è stato affianco; dopo le varie presentazioni, dove il giovane Zabini fu nuovamente schivo e freddo, tranne che con il professore di Pozioni, tutti andarono nelle loro camere, per portare i regali sotto il grande albero e per vestirsi da festa, mentre l’unica donna della casa andava a sedersi in cucina e Blaise veniva accompagnato da Harry nella camera del più piccolo dei Malfoy. Prima di lasciarlo al suo “lavoro”, il grifone chiese una cosa alla mora serpe

-        Senti Blaise… Credo tu comprenda molto meglio di me Draco…-

-        E’ esatto, Potter. Ti chiedo quindi di non impicciarti in affari che non ti riguardano!-

-        Abbassa la cresta, Zabini, le serpi non ce l’anno… Volevo solo avvisarti che ha avuto una delusione pochi giorni fa, quindi ti chiedo solo di stargli il più vicino possibile… Noi vi aspettiamo di sotto, già che ci sei fallo cambiare subito.-

Detto questo se ne andò, lasciando un Blaise choccato per quello che aveva appena sentito dire da Harry Potter.

Il giovane padrone di casa, quando fu nella sua camera, sospirò ed andò a sedersi sul letto per un attimo, il contatto con suo padre lo stava debilitando più del previsto, era troppo tempo che lo teneva in quello stato, ma non poteva nemmeno farlo sparire proprio il giorno di natale!

Si alzò lentamente, si avvicinò all’armadio e, con non poca fatica, scelse cosa mettersi: un maglioncino color panna ed un paio di jeans che gli facevano risaltare i punti giusti. Vestito, andò a guardarsi allo specchio per cercare di dare un contegno a quei capelli che riuscivano ad essere ribelli anche se lunghi; optò per una treccia lenta, che gli faceva ricadere qua e la dei ciuffi color corvo. Quando fu soddisfatto del suo lavoro, con un movimento di bacchetta portò giù tutti i suoi regali, che non erano moltissimi, tutti quelli che erano per la famiglia Weasley e per i professori ad Hogwarts li aveva spediti la sera prima.

Quando arrivò in sala, adagiò i pacchi sotto l’albero che ne era già stracolmo, e poi andò in cucina per fare compagnia alla bella Andromeda.

La donna era seduta elegantemente su una sedia e guardava la neve che fioccava lenta fuori dalla finestra.

-        Signora, è rimasta sola… Si è annoiata? Non so come scusarmi…-

-        Figurati Harry e dammi del tu per favore, il lei mi sa di vecchia decrepita…-

-        Bene Andromeda… Allora a cosa pensi, se posso? Ti vedo tra le nuvole… Forse non sei convinta di quello che stai facendo?-

-        Assolutamente no Harry… E’ solo che è strano, non passavamo più, io e Blaise, un natale in serenità da molto tempo. E devo dire che non mi sarei mai aspettata un giorno di passarlo con Harry Potter, la sua famiglia e i Malfoy tutti assieme…-

Il moro, quando sentì dire famiglia, spalancò un poco gli occhi, non era abituato a quella parola ed anche ora che aveva Sirius, non la usava mai. “Però,” rifletté un secondo, “perché la mia famiglia sia al completo manca ancora una persona…”

-        Cosa c’è Harry, ho detto qualcosa che non va?-

-        No, certo che no… E’ solo che mi è venuta in mente una cosa… Grazie per avermela ricordata!-

-        Figurati, caro…-

Andromeda non capiva cosa avesse potuto dire per fargli ricordare qualcosa e, mentre ragionava su cosa potesse essere stato, vide arrivare sulla soglia Lucius, anche lui vestito elegante: una camicia bianca larga che entrava nei pantaloni attillati neri e degli stivali dello stesso colore, i capelli tenuti sciolti e lisci come sempre… Decisamente una gran bella visione!

-        Oh, Luc! Mi fai un favore, vero? Tieni compagnia tu alla bella signora, devo andare ancora in un posto prima che si possa cominciare la festa e devo fare in fretta… Se non arrivo prima di quanto penso, dì agli altri che cercherò di fare più veloce che posso, ma c’è una cosa che dovevo assolutamente fare!-

Il moretto non diede nemmeno tempo all’uomo di rispondere che già si era smaterializzato in qualche posto.

Lucius guardò interrogativamente Andromeda che gli rispose con un cenno di diniego con la testa, nessuno dei due aveva capito un acca di cosa era preso al ragazzo.

 

Harry si trovò in una casa dall’arredamento rustico: parquet, divani e poltrone di cuoio, mobili in legno di ciliegio, pareti di mattone e soffitto di legno. Questa era la casa di Remus Lupin.

Il padrone in quel momento era nella biblioteca a leggere un libro sulla luna, ma si accorse immediatamente che qualcuno era entrato in casa, ne sentiva l’odore: eucalipto. Harry.

L’uomo si alzò dalla poltrona ed andò nella sala da pranzo, dove stava diritto un bel ragazzo dai lunghi capelli neri legati in una treccia.

-        Qual buon vento, Harry… E’ parecchio che non ti fai vedere…-

Il ragazzo, non ancora girato verso chi aveva parlato, sorrise al suono di voce caldo e basso. Puntò i suoi occhi smeraldo in quelli oro fuso dell’uomo e rispose

-        Mi sono successe tantissime cose, Rem… Non ci crederai mai quando te le racconterò!-

-        Oh… Devono essere davvero insolite perché ti abbiano tenuto lontano da me per tanto tempo. Ma dimmi: cosa ci fai qui il giorno di natale? Dovresti essere a casa a festeggiare con Sir…-

-        Bè a casa ci stanno aspettando, ma non c’è solo Felpato… E’ una di quelle cose strane che mi sono successe… Sono venuto a prenderti, mancava un membro della mia famiglia Rem… Non avrei potuto festeggiare natale senza di te!-

Le parole del ragazzo colpirono in fondo al cuore Remus, lo aveva chiaramente reputato uno della famiglia… Famiglia… Anche lui, come Harry, non era abituato a quella parola così quotidiana ma che per chi non ce l’ha è una tortura. Remus non aveva più una famiglia da quando i suoi genitori lo avevano abbandonato perché avevano paura di lui, dopo che era stato affetto dalla licantropia, da quando James e Sirius erano scomparsi e lui si era trovato nuovamente solo.

-        Sei gentile, Harry… Mi consideri davvero uno della famiglia?...-

-        Che domande fai, Rem? Sei una delle persone più importanti nella mia vita! Ed ora su, vestiti, ci sono parecchie persone che ci aspettano…-

-        Ma… Chi sono? Oltre a Sirius chi c’è? Non mi dirai che hai lasciato lui e Severus da soli, vero?-

La faccia terrorizzata che aveva fatto al pensiero fu buffissima, infatti Harry scoppiò a ridere allegro, mentre faceva segno di no con la mano.

Dopo un quarto d’ora buono erano pronti: Remus era vestito con un paio di pantaloni color miele ed una maglia sul rosso, abiti che facevano risaltare gli occhi dorati ed i capelli ramati dell’uomo.

-        Bene, Rem… Sei pronto? Cerca di non farti venire un infarto quando vedrai chi c’è a casa, ok?-

-        Si Harry, ho capito! Approposito… Sei cresciuto ancora dall’ultima volta… Stai diventando un uomo niente male… Presto mi dovrò armare di pistole per tenere lontane ammiratrici ed ammiratori…-

E fece l’occhiolino, gesto che fece avvampare il ragazzo. Era incredibile, Remus riusciva sempre a farlo imbarazzare, anche su cose che ormai erano di tutti i giorni!

Dopo pochi secondi nella casa regnò il silenzio, erano scomparsi.

 

Erano ormai le 11:20 e di Harry neanche l’ombra. Erano tutti pronti per la festa, chi seduto e chi in piedi; Draco era appoggiato ad una parete mentre parlava allegro a Blaise, quando si era svegliato con l’amico al fondo del letto quasi gli era venuto un infarto, che però gli venne definitivamente quando, sceso per la colazione, si trovò Andromeda Zabini seduta con naturalezza su di una sedia che conversava con suo padre. Dire che fu entusiasta per quella sorpresa era un eufemismo, sprizzava felicità da tutti i pori. Andromeda stava chiacchierando con James mentre Severus, Sirius e Lucius discutevano su qualche incantesimo oscuro.

Quando l’orologio scoccò le 11:30, si materializzarono al centro della sala due figure; tutti gli sguardi si posarono sui nuovi arrivati. Facevano un certo effetto magnetico lì, a meno di 50 centimetri di distanza, due uomini seducenti, uno con un sorriso inconsapevolmente sexy sulle labbra e l’altro con uno sguardo impietrito davanti a chi si era trovato di fronte; specialmente una persona catturò l’attenzione del rosso, una persona che prendeva il nome di James Potter.

-        James?... Sei… Sei tu?-

-        Si Remus, sono io… Poi ti spiego, ora dobbiamo festeggiare!-

Lunastorta si avvicinò piano a Ramoso e lo abbracciò con tutte le sue forze, azione ricambiata in pieno dal moro.

Quando L’uomo si fu ripreso e si fecero le dovute presentazioni, Harry chiamò Sirius per farsi aiutare a portare sul tavolo tutta la cibaria.

-        Allora, Sir… Piaciuta la sorpresa? Sei contento?-

-        Oltre ogni dire, Harry… Oserei addirittura che questo è il più bel natale della mia vita… Il più insolito, ma anche il più bello…-

E se ne andò, portando il cibo un po’ in mano e un po’ con la magia; Harry invece arrivò con tutti i vini del caso e li versò a tutti quasi come se fosse un cameriere esperto di vini da sempre.

Quando furono tutti a tavola ed ognuno era servito di tutto quello che voleva, cominciarono a mangiare e a parlare allegramente.

-        Spiegami solo una cosa, Harry… Come siamo finiti ad avere Malfoy, Zabini, Potter, Black, Lupin e Piton tutti sotto la stessa casa a passare il natale?-

-        He he he… Segreto! E’ una storia troppo lunga da raccontare, Rem e mi si fredda la carne! Più tardi ti racconto, dopo che abbiamo spacchettato i regali…-

E così continuarono il pranzo di natale, mangiando una quantità di cibo inimmaginabile e bevendo tutto il bevibile… In fondo era natale, no?

Quando ebbro finito di bere il caffè, molto lentamente si alzarono e si spostarono in salotto, tutti seduto più o meno attorno alla montagna di regali che occupava gran parte del pavimento.

-        Bene… Ed ora passiamo all’apertura dei regali!... Il primo fortunato è… Draco!-

Così Harry, che fece il valletto, passò al biondino tutti i regali per lui: una scopa nuova, vari accessori per il volo e per il mantenimento della scopa, libri su creature magiche e su pozioni di altissimo livello, una maglia babbana con zip e cappuccio ed un paio di jeans chiari. Quando ebbe ringraziato tutti, fu il turno di Sirius e degli altri. Per ultimo ci fu Harry, che quell’anno ebbe più pacchetti del solito, molti più pacchetti: pasticcini dei coniugi Weasley, scherzi del negozio dei gemelli, un boccino d’oro firmato, un libro su come si diventa un bravo maestro di pozioni (doveva essere da parte di james, sapeva che il figlio era un po’… Carente, in quella materia!), un medaglione celtico, una mappa stregata di tutta Diagonalley, un bracciale in oro bianco con scritto in nero “H.P.”, un album di una squadra di Quidditch (si scrive così???), e per ultimo una statua a forma di firebolt che diventava un pensatoio.

Quello era l’unico regalo non firmato, come non era stato firmato un regalo per Severus, una scatola porta pozioni che poteva contenere un’infinità di boccette; entrambi, però, quando aprirono il regalo senza mittente sorrisero felici, gesto che lasciò perplessi tutti gli altri.

Finalmente erano stati scartati tutti i regali, nella sala regnava il caos più assoluto: c’erano pezzi di carta da tutte le parti, oggetti posati in ogni dove ed otto persone sedute o in piedi in qualsiasi altro posto libero.

I tre giovani riuscirono molto abilmente a sottrarsi dallo sparecchiare e dal pulire il salotto, dicendo che sarebbero andati a fare un pupazzo di neve fuori.

 

-        Evvai! Scampata anche questa volta!... Senti un po’ Draco… Ti sei divertito?-

-        Che domande, Harry! Certo che si! Non mi sono mai divertito così tanto in vita mia, soprattutto quando Sirius ha fatto l’offeso quando ai è beccato come regalo un guinzaglio da parte di tuo padre… Giuro che avevo mal di pancia!-

-        Già… Mio padre è pazzo… E tu Blaise? Ancora scontroso o sei un po’ più umano ora?-

-        … Diciamo che per oggi, ma solo per oggi visto che è natale, smetterò di lanciarti sfrecciatine… contento? E questo è il mio regalo per te, Potter…-

-        Mamma mia… Mi rendo conto che deve essere un grande sacrificio… Però, solo per oggi che è natale, perché non mi chiami Harry e basta?-

Pian piano i due moretti cominciarono a divertirsi assieme, fino a quando si allearono contro il povero Draco, che si trovò travolto da una valanga di palle di neve. In men che non si dica il tutto si trasformò in una vera e propria guerra, in cui presero parte anche sirius, Remus e la bella Andromeda, che si era trasformata il bel vestito rosso elegante in una tuta da sci per potersi rotolare con gli altri sulla neve.

Dopo quasi un’ora di quell’estenuante lotta, rientrarono tutti zuppi ed infreddoliti ma divertiti da impazzire.

-        Chi l’avrebbe mai detto che un giorno ci saremmo rotolati nella neve con il figlio di Jamye, Lucius Malfoy e suo figlio ed il figlio e la moglie di Arthemis… Vero, Rem?-

-        Concordo, Sir… Se qualcuno me lo avesse detto anni fa… Credo che lo avrei fatto spedire al San Mungo di corsa!-

Ora i cinque erano seduti davanti al camino scoppiettante che se la ridevano tra loro, per le varie cadute comiche che si erano fatti nel corso degli inseguimenti con le palle di neve.

Quando furono di nuovo tutti asciutti si sparpagliarono un po’ in giro alla casa, a passeggiare ed a parlare: Lucius ed Andromeda erano in salotto a giocare a scacchi e a parlare, Draco e Blaise parlavano animatamente di una partita che si era giocata prima della fine della scuola tra Serpeverde e Corvonero, James Remus e Sirius erano nella libreria, in modo da poter parlare tranquillamente di tutto il tempo che avevano perduto senza la loro volontà, mentre Harry e Severus erano nella camera di questo, seduti sul letto a parlare.

-        Devo dire che il regalo che mi è piaciuto di più è stato questo bel pensatoio…-

-        Ah si?... Ma secondo me ancora non hai scoperto tutto di questo regalo…-

-        Dici? E sentiamo un po’… Secondo te cosa devo ancora scoprire?-

-        Non te lo posso dire… Ti rovinerei la sorpresa… Però magari c’è qualche pulsantino segreto da qualche parte… ma è solo una supposizione!-

-        Certo… Solo una supposizione…-

Da quel momento Harry cominciò a maneggiare quella statuetta da tutte le parti, la vide in tutte le prospettive, cercando di scoprire questo benedetto pulsante. Severus nel mentre si divertiva a vedere il ragazzo con la faccia contratta dalla serietà, la bocca in quella posa incantevole che gli veniva solo quando si metteva a fare qualcosa con anima e corpo; non resistette molto, in un secondo mise le mani dietro al collo di Harry e lo baciò, dolcemente.

Il contatto durò fino a quando il ragazzo non posò la statuetta per avere le mani libere e, senza volerlo, premette il pulsante segreto: il moretto si staccò dall’uomo per guardare all’interno dello scompartimento che si era appena aperto. C’era una pergamena con scritto qualcosa sopra:

-        Amami, con tutto il tuo cuore amami… Abbraccia e salda la mia anima con il fuoco del tuo amore… rendendoci non più due entità distinte… ma un’unica creatura perfetta…* Sev, è… E’…-

-        E’ cosa, Harry? Ti piace?-

Il grifone non sapeva cosa dire, così gli rispose con un altro bacio, questa volta con ancora più amore e passione delle altre; Severus intuì che gli doveva essere piaciuto.

Dieci minuti dopo scesero in cortile, per fare una passeggiata sotto il cielo candido e per far vedere che non erano spariti.

Quando furono sotto un bel pino innevato si fermarono, Severus abbracciò da dietro Harry, passando le sue braccia attorno alle spalle del ragazzo che si teneva teneramente a queste. L’uomo chiese al grifone, dopo aver abbassato il suo viso da essere alla stessa altezza della sua guancia

-        Allora ti è piaciuta questa giornata?-

-        Si Sev… E’ stato il mio natale preferito, seguito da quello dell’anno scorso… Però…-

-        Però cosa? C’è qualcosa che non va?-

-        No, figurati… Stavo solo pensando a una cosa che mi ha detto prima Sir…-

-        E cosa ti avrebbe detto?-

-        Che questo è stato il natale più insolito che abbia mai vissuto, oltre che il più bello…-

Ci fu un attimo di silenzio, in cui i due pensarono, poi Severus disse, con un tono di voce divertito

-        Bè, non ha tutti i torti il tuo padrino, non trovi? E’ un natale alquanto particolare…-

-        Già… Un natale insolito…-

 

Più tardi rientrarono in casa e finirono di passare quel giorno che avevano battezzato come “natale insolito” e da quella sera furono tutti ospiti di Harry e Sirius.

Alla fine delle vacanze tornarono nelle loro case ma non smisero di incontrarsi, anche se in segreto visto che Severus, Lucius e Andromeda erano delle spie.

Ci furono dei cambiamenti di lì a poco e quel loro natale insolito fu l’ultima vacanza felice prima della grande guerra.

Quel loro natale insolito era giunto così alla fine… Ma non ad una fine normale… Alla fine dell’inizio…

Ma questa… E’ un’altra storia.

 

FINE

 

Ciaoooo!!!! J So che mi sono fatta attendere, ma ne è valsa la pena, no?... Ditemi di si, vi prego!! J

L’altra volta mi sono sbagliata, non avevo contato che avrei avuto ancora questo spazio! Che svampita…

Comunque! Cosa mi dite? Vi è piaciuta la storia dall’inizio alla fine? Eh? Eh?Eh? E’ vero che almeno in quest’ultimo capitolo mi scrivete in tanti? Anche chi non mi ha mai recensito ma ha avuto la pazienza di leggere tutto? Per favoooore!J

Bene bellezze… Che vi posso dire? GRAZIE DI AVERMI SEGUITA FINO A QUI!!! E vi chiedo di avere un po’ di pazienza, presto tornerò con il seguito… Spero ci sarà qualcuno che avrà ancora voglia di leggere le mie storie…

Ed ora… Ultimo spazio per le recensioni:

Morgan_Snape:. Grazie tante! J Piaciuta fino alla fine? Spero di si… Ma… Quando scriverò la continuazione… Potrò contare sulle tue recensioni? BaX

Rosa:. Draco… Per sapere come andrà a finire la sua vita sentimentale dovrai aspettare il seguito… Lo leggerai? J

Elisabetta:. Com’è andato il compito di diritto?? Comunque… Piace il finale? Sev è troppo dolce qui… A, vedi che ho letto il primo capitolo della tua fic, credo di aver recensito… In questi giorni che sono in vacanza continuo! BaX

Moccy:. Allora? Come ti è sembrato questo finale che in realtà non è un finale? I due bei Malfoy non staranno da soli, non me li ci vedo single… Allora a presto, al seguito! J BaX

Kyu_black:. Allora conto sulle tue recensioni quando scriverò il seguito! J BaX

Goten:. Grazie… Allora spero che leggerai anche la continuazione… BaX

Nayma:. Meglio tardi che mai! J Allora piaciuto il finale? Ti stuzzica abbastanza da leggere il seguito? BaX

Sere:. Grazie cara, ora provo a vedere se riesco a far capire al computer che la storia è finita… Ce la farò… Allora tu DEVI leggere il seguito, capito?!?!?!J BaX

Sanzina :. Ma ciao! Da quanto tempo! Almeno ti sei divertita a Madrid? Certo che ti perdono per non aver recensito gli altri chap! J Allora ti piace il finale ad effetto? Aspetterò le tue recensioni anche nella fic che seguirà questa… BaX

 

Bene bellezze, più che una BUONA PASQUA anticipata non so che altro dirvi… No! Aspettate! Qualcosa c’è! Forse domani, o sabato, posto una one-shot un tantino triste, i personaggi saranno Harry e Sirius… Se avrete tempo vi chiedo di leggerla e di recensirla…

GRAZIE di tutto ancora… BaX ek

 

(* Questa frase l’ho copiata un giorno che l’ho letta da qualche parte, anche se non ricordo dove… Forse in un’altra storia su Harry Potter… Di mio ci sono solo le ultime due righe… Quindi chiedo perdono se chi l’ha scritta la legge qui…)

  
Leggi le 10 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: ekslytherin