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Autore: Francy_remus    09/05/2016    1 recensioni
«Ci scambiamo i ruoli?» chiese beffarda la ragazza.
«Che cosa intendi dire, Mary?» domandò stupito il ragazzo.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Mary MacDonald, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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Ciao a tutti. Questa è la mia prima long, spero in qualche vostra recensione. Di sicuro la pubblico tutta, però mi piacerebbe sapere se per voi ne vale la pena o è meglio che cambi hobby.
Sono 6 capitoli, abbastanza corti. Ringrazio anticipatamente tutti quelli che la metteranno tra le “seguite”, “ricordate” o “preferite”, oppure che recensiranno.
Un grazie speciale a Erede_dei_Black e a _malandrina, che mi sostengono e incoraggiano spesso.
Buona lettura J
Francy_remus.
 
 
Il loro settimo anno era finito da un pezzo, eppure Mary, Lily, Remus, James e Sirius non riuscivano a credere di non passare più la maggior parte della loro vita ad Hogwarts. Quella per loro era più di una scuola: era una casa. Così avevano deciso di affittare un appartamento per tutti e cinque: Mary, Lily e Remus lavavano, stiravano, cucinavano, stendevano, rifacevano i letti, facevano la spesa … Sirius e James si allenavano a Quidditch tutto il giorno, prendevano il sole, dormivano e mangiavano. Inoltre, solo Lily e Mary avevano trovato lavoro. All’ennesima lite tra Sirius e Mary, lei gli propone un patto …
 
 
Cap.1
Ci scambiamo i ruoli?
 
«Ci scambiamo i ruoli?» chiese beffarda la ragazza.
«Che cosa intendi dire, Mary?» domandò stupito il ragazzo.
«Intendo dire … visto che credi che la nostra vita sia facile, puoi tranquillamente viverla tu. Io vivo come Sirius Black e tu come Mary McDonald»
«Offerta allettante» concluse Sirius.
«Non girateci intorno … sì o no?»
«Accettiamo?» domandò rivolto ai suoi due migliori amici.
«No, grazie. So già cosa vuol dire essere donna: sopportare voi due ed essere alquanto nervoso una volta al mese» ghignò Remus a bassa voce.
«Ah ah. Ma che spiritoso» sorrise per finta Mary, smettendo di affettare le carote per la cena e fermando il coltello a mezz’aria.
«Scherzavo » sorrise nervoso Remus abbassando lo sguardo.
«Ti conviene» esordì una voce proveniente dal corridoio. Lily era rincasata.
«Menomale che sei arrivata, altrimenti stasera mangiavamo zuppa di Black e bistecche alla Potter» ghignò a sua volta Mary.
«Cosa è successo?» domandò stupita la nuova arrivata, togliendosi la sciarpa.
«Sirius e Mary hanno litigato di  nuovo e lei gli ha proposto di scambiarsi i ruoli» riassunse brevemente Remus.
«Io e James accettiamo» saltò su Sirius.
«Allora tu prenderai il mio posto e James quello di Lily»
«Hey, aspetta, chi ti ha detto che io ci sto?» domandò indispettita la Evans.
«Come se non ti andasse di rilassarti per due giorni» Mary si interruppe per guardare la faccia sognante dell’amica e poi riprese «O meglio, due ore, perché non resisteranno di più» rise di gusto.
«Scommettiamo, McDonald?»
«Scommettiamo Black» i due si guardavano con sfida, assottigliando gli occhi e facendo vibrare le palpebre, per poi scoppiare a ridere di gusto.
«Finisco di preparare la cena» cantilenò Sirius «E tu, James, mi aiuti»
«Ma io sono Lily, appena arrivata a casa, che si lamenta dei suoi colleghi» sorrise.
«Io non mi lamento dei miei colleghi e aiuto sempre Mary con la cena» rispose seccata, calcando molto su quel “sempre”.
«Già … Lily ha ragione, quindi alza il sedere e vieni ad aiutarmi» esclamò imperativo un ridicolo Sirius indossante un grembiule da cucina a fiori.
«Quel coso ti dona» ghignò James.
«Idiota!» sbuffò l’altro.
«Io e Lily non bisticciamo mai!» sorrise Mary, e salì verso la sua camera, non permettendo a Sirius di risponderle. Lily e Remus la seguirono a ruota, lasciando gli altri due ragazzi a litigare con la verdura.
Si sedettero tutti sul letto di Lily e Mary, che attaccò:
«Ma ci dobbiamo fidare?»
«Io inizierei ad ordinare le pizze, che ne dite?» domandò Remus sornione.
Entrambe, dapprima lo guardarono storto, ma poi scoppiarono a ridere insieme.
Dopo una mezz’oretta che passarono comodamente distesi sul letto lasciandosi scappare qualche volta un “Il dolce far nulla”, vennero chiamati dalla voce squillante di James: la cena era teoricamente pronta. Scesero le scale e videro i due “chef” con i grembiuli luridi e pieni di bucce, i capelli di James contenevano molta della scorza delle zucchine che avrebbero dovuto affettare.
«Abbiamo deciso di invitarvi a cena fuori» sorrise smagliante James.
«Come prego?» domandò Remus.
«Io propongo a Lily di andare a mangiare qualcosa al ristorante Babbano. Offro io» aguzzò ancor più il sorriso.
«E, solo come amici, se ti va, Mary …» Sirius sorrise nervoso. Aveva davvero invitato una ragazza “solo come amici” a cena davanti ai suoi amici?
Mary divenne rossa e sorrise ancora più nervosa. «E Remus?» domandò per sviare il discorso.
«Se si trova una ragazza può invitarla fuori» rispose James pronto, mentre scuoteva i capelli disordinati per togliere gli ultimi rimasugli di zucchine.
«E se usciamo tutti e cinque insieme?» propose Mary, ma James e Lily si erano già Smaterializzati.
«Credo che loro non siano d’accordo» scherzò Sirius, nervoso.
«Vado a cucinare qualcosa per noi tre» concluse Mary «Sempre se voi non uscite, è ovvio»
«Se cucini tu rimango a casa» sorrise Sirius.
«Anche io» esclamò Remus.
 
Dopo che ebbero finito di lavare i piatti, Mary esultò:
«Hai almeno lavato i piatti» e, quando Sirius aprì la bocca per ribattere, gliela riempì con un tozzo di pane avanzato.
«Hey! We are come back!» avvertì Lily dal corridoio, mentre Sirius quasi si strozzava con quello che aveva in bocca.
«Com’è andata?» chiese James, abbracciando Mary. Loro due, infatti, avevano una bellissima amicizia che si trascinavano dai tempi in cui erano poppanti. Erano, praticamente, fratelli.
Remus riassunse in poche parole tutto ciò che era successo e Lily e James risero tanto, mentre Sirius e Mary li guardavano storto.
«Stasera io non ci sono, torno a casa dei miei per un piccolo imprevisto da niente, quindi dormite in due letti, non disfate anche il mio, okay?» chiese Remus.
«Okay. A domani» lo salutarono praticamente in coro.
«Io dormo con Lily nella vostra stanza» avvisò subito James con un sorriso ebete sul viso. Senza aspettare risposta, trascinò Lily nella camera delle ragazze e chiuse a chiave la porta.
«Mi sa che dormiremo insieme, McDonald. Un’altra volta» sorrise Sirius.
«Già. Peccato che, la volta scorsa, abbiamo dormito nella stessa stanza ma in due letti separati» rammentò lei.
«Tranquilla. Starò dalla mia parte. Non mi conosci?»
«No. Proprio perché ti conosco mi preoccupo» lo prese in giro lei.
«Lo dici come se fosse la prima volta che dormi nello stesso letto di un ragazzo» commentò, con un sorriso acido stampato sulle labbra.
«Ma James è praticamente un fratello per me! Tu sei solo un amico. E poi, io sono fidanzata» rammentò.
«Bene. Allora vai a vivere dal tuo ragazzo»
«Sirius! Sei davvero stupido!»
«Allora dormirai con me?»
«Ho altre possibilità?»
«Il tuo tipo»
«Vado a letto. Buona notte» e salì veloce verso la camera dei ragazzi, abbandonando il giovane Black in cucina.
«Eccomi» si Materializzò lui con un sorriso nella stanza.
«Uh, mi hai fatto spaventare» scherzò lei. Non aveva voglia di rispondergli, né di litigare, quella sera.
«Non volevo, scusa» il ragazzo era mortificato. Al che, la ragazza sorrise beffarda e gli comunicò: «Scherzavo» ridendo.
«Ah ah. Divertente McDonald»
«Grazie. Girati che mi devo cambiare» lo avvertì lei.
«E non posso guardare?» domandò sornione.
«Solo se dopo ti posso fare un Oblivion» scherzò lei, mentre lui si voltava di spalle.
Si cambiò velocemente e mise un pigiama rosso e dorato, che le ricordava la sua casa, Grifondoro. La casa di tutti loro, i cinque amici matti di Grifondoro. O meglio  ancora, tre matti e due perfetti. Tutte le volte che lo diceva, tutti la fissavano di traverso. In particolare Remus e Lily, che non sopportavano di essere chiamati “perfetti”.
Pensò di avere un aria molto ridicola, vestita in quel modo. Di solito, si vestiva in un modo un po’ più provocante, ma, in quel momento, si sentiva una bambina che indossava un pigiama con le fatine e i draghi.
«Ti dona quel pigiama» la scherzò Sirius, appena voltato verso di lei.
«Ah ah» rispose. «Dormiamo? Domani ti aspetta una giornata davvero dura, se terrai fede alle tue promesse»
«Okay. Notte»
Il ragazzo si sdraiò sul lato destro e la ragazza su quello sinistro.
 
Circa all’alba, lei si svegliò di soprassalto e iniziò a respirare affannosamente seduta sul letto. Si guardò un po’ in giro e si strinse nelle spalle, allungando il braccio per prendere la bacchetta dal comodino. Aveva appena sognato che i suoi amici erano stati uccisi da Voldemort e, non vedendo Sirius nel letto, si spaventò ancor di più. La porta cigolante iniziò lentamente ad aprirsi, mentre lei le puntava la bacchetta, tremando leggermente, con le nocche bianche a causa della potente presa che esercitava su di essa. La porta si apriva sempre più lentamente, cigolando sempre più intensamente, e dietro Mary scorse una figura alta.
«STUPEFICIUM!»
Un ragazzo stramazzò al suolo con le labbra dischiuse: probabilmente stava cercando di dire qualcosa, ma l’incantesimo era stato più veloce.
«Cosa sta succedendo?» chiese una voce dal piano inferiore.
«James, qualcuno stava entrando nella mia stanza e mi sono preoccupata» disse a voce agitata la ragazza.
Il ragazzo salì le scale di corsa e la visione che gli si parò davanti era veramente stupefacente: un corpo steso sull’uscio della sua camera e, all’interno, una Mary spaventatissima che lo fissava ancora con la bacchetta puntata.
«Ma è solo Sirius!» biascicò James preoccupato.
«Poteva fare a meno di essere tanto misterioso» commentò Mary acida, molto più tranquilla.
«L’hai Schiantato!» sottolineò stupito.
«INNERVA! Problema risolto!» proruppe la voce di Lily dal corridoio. Sirius iniziò lentamente ad alzarsi.
«Non è che se ti spaventi devi iniziare a sparare Fatture a caso» la rimproverò il giovane Black.
«Già, scusa»sorrise lei. Caspita, questo era davvero troppo. Il suo orgoglio non le aveva mai permesso di dare ragione a nessuno, ed ora addirittura chiedeva “scusa”?
A questi pensieri arrossì leggermente e annunciò che dovevano fare colazione.
«Era proprio per questo che venivo a chiamarti, prima che tu tentassi di uccidermi»
«Esagerato … ragazze, la colazione è giù che vi aspetta» sorrise James.
«Grazie amore» Lily si portò fino alla cucina, stupendosi di tutto ciò che stava in tavola: bacon, uova, spremute di arancia e pompelmi, succhi di zucca, di pera, di fragola …
«Stupefacente quello che riescono a fare se si impegnano»
«Hey! Noi ci impegniamo sempre!» rispose James dall’angolo cottura.
«Già! Per le mutande di Merlino, queste uova sono buonissime» biascicò Mary con la bocca piena, mentre Sirius la guardava soddisfatto.
   
 
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