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Autore: Keira92    09/04/2009    3 recensioni
Nami si troverà di fronte ad un ostacolo che le impedirà di continuare il suo viaggio con la sua ciurma e specialmente di vivere il suo sogno con Sanji. Quell'ostacolo si chiama Davy Back Fight. Riuscirà la nostra navigatrice a superarlo? A tutti i fan della coppia SanjixNami. Buona lettura.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nami, Sanji
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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capitolo 7

Silenzio. Un silenzio fastidioso. Di quelli che ti entrano nella testa. E buio. Poi la luce.

Una sagoma familiare prese forma, mentre il silenzio si dileguava dietro al sibilo del vento.

La sagoma iniziò a tremare e prese la rincorsa verso di lei, Nami, che teneva in mano il suo Perfect Clima.

La sagoma correva. Correva veloce. Sempre più veloce.

In un istante la sagoma si fece più nitido, mostrando un ragazzo biondo, che, in pochi attimi la colpì al ventre, sferrandogli un calcio.

Un dolore lancinante la pervase a partire dal ventre, fino al petto e allo stomaco.

La sensazione di qualcosa di caldo si fece sentire in gola e poi sulla bocca per poi uscire, verso le labbra e scendere giù per il mento.

La vista si fece via via più sfocata e poi di nuovo buio. Buio e silenzio, mentre il dolore si propagava per tutto il corpo.

La testa girava e il fiato mancava. Come se i polmoni fossero stretti in una morsa.

Istintivamente, Nami aprì gli occhi, di colpo, prendendo aria.

Con il fiatone e il cuore a mille, Nami cercò di alzarsi a sedere, ma un bruciore la colpì al ventre.

Invano riprovò ancora, ma il dolore atroce che provava la costrinse a rimanere sdraiata.

Lentamente si guardò intorno. Il legno della parete. Le provette delle medicine nella mensola sopra di lei. Tutto così familiare.

Restò in ascolto. Sentì delle risate familiari in lontananza.

Dimenticando il dolore, si mise a ridere, mentre le lacrime, lacrime di gioia, iniziarono a scendere giù per il viso.

< è finita > pensò < è finita ce l’hanno fatta >.

Portò lentamente la mano al viso e si asciugò le lacrime.

Dopo un attimo si silenzio, riprovò ad alzarsi. Una fitta la colpì nuovamente, costringendola a respirare velocemente.

Dopo vari tentativi si voltò, mettendosi sdraiata sul fianco destro.

Al suo fianco vide Sanji, che dormiva, seduto su una sedia accanto al letto.

Teneva la testa china e le braccia appoggiate sulle proprie gambe.

La rossa si mise più comoda e prese a guardarlo, sorridendo affettuosamente.

Sarebbe stata li a guardarlo per ore e ore.

Passati alcuni minuti il biondo iniziò a parlare nel sonno.

< Nami > sussurrò < Nami > la voce si faceva sempre più forte. Un dolore, non provocato dalla ferita, prese di mira il petto di Nami, manifestandosi, poi, sotto forma di brividi, che la pervasero tutta.

< Nami!> Sanji si svegliò saltando quasi in aria, mentre Nami, di scatto, chiuse gli occhi e finse di dormire.

Intorpidito portò le mani in viso e la testa all’indietro, per poi portarsi completamente in avanti, poggiando i gomiti sulle ginocchia.

Nel frattempo Nami sospirò, fingendo si svegliarsi.

Sanji alzò il viso leggermente e guardò Nami.

< ciao > disse piano la rossa aprendo gli occhi.

< Nami > in un primo momento fece per avvicinarsi di più, ma, cambiò idea e tornò nella posizione di prima.

Con le braccia appoggiate alle gambe guardò a terra e resto in silenzio.

Nami non sapeva che dire, e Sanji, dal canto suo, non osava nemmeno guardarla. Aveva paura e si vergognava di se stesso, per aver ferito gravemente la sua Nami. I sensi di colpa lo aggredivano dentro facendolo infuriare ancora di più nei propri confronti.

Nami riusciva a percepire il dolore che provava ed era consapevole di essere stata dura durante lo scontro, così dura da averlo spinto a fare una cosa che lui non si sarebbe mai sognato di fare.

Altri istanti passarono in silenzio e Nami iniziò a non sopportarlo.

< Sanji > lo chiamò leggermente, mentre, sempre a testa china, Sanji, tremante, portò le mani tra i capelli, reggendosi la testa.

< Sanji > Nami continuava a chiamarlo leggermente, solo che ora iniziava a preoccuparsi. Allungò la mano e, in segno affettuoso, la appoggiò al ginocchio del ragazzo. < …dispiace > borbottò > m-mi dispiace > la voce si fece leggermente più chiara.

Nuovamente il dolore al petto si fece sentire.

< Sanji > il tono di voce di Nami si fece più apprensivo < era necessario… > Nami fece per parlare, ma venne subito interrotta dai singhiozzi di Sanji.

< ho avuto paura, pensavo di perderti >

Nami non sapeva più che cosa dire per confortarlo. Si limitò solamente a muovere il pollice della propria mano, appoggiata al ginocchio del ragazzo, accarezzandolo, sperando di riuscire a calmarlo.

< eri completamente priva di sensi. Poi Chopper è intervenuto e ha detto che dovevi essere operata urgentemente… > Sanji venne interrotto da propri singhiozzi. Deglutì e continuò a parlare < …e tutto questo per colpa mia >.

Delle lacrime scesero, lateralmente, giù per il viso della rossa.

In quel momento si sentiva male nei confronti del biondo, che stava lì, davanti a lei, a piangere come un bambino.

Le faceva tenerezza questa sua immagine, ma era doloroso dover sopportare i suoi singhiozzi disperati, stracolmi di sensi di colpa.

Stringendo i denti, Nami si alzò piano piano a sedere, portando le gambe fuori dal letto.

Trattenendo quasi il fiato, si avvicinò al ragazzo, abbracciandolo.

Con un braccio gli avvolse le spalle, mentre con l’altra mano, gli accarezzava la testa.

Sanji continuò a piangere, dando sfogo ai sensi di colpa.

< sssh > fece Nami < non fa niente > lo rassicurò, dandogli un bacio sulla guancia.

Entrambi, poi, si lasciarono trasportare dal momento:

Sanji si girò lentamente verso la rossa, che arrossì violentemente, e si avvicinò a lei, posando le proprie labbra su quelle della ragazza, mentre Nami posò le mani sul viso umido del ragazzo.

Per un istante, che sembrava essere durato secoli, passato a baciarsi, Sanji si lasciò trasportare ancora di più dal momento e , allungando le braccia, cinse i fianchi di Nami e la avvicinò di più a sé.

< AH! > Nami saltò quasi in aria, per colpa della fitta provocata dalla ferita.

Il bruciore si propagò nuovamente per tutto lo stomaco e i fianchi.

< perdonami > si scusò Sanji, mentre Nami chiuse gli occhi e strinse i denti.

Riaperti gli occhi, Nami posò delicatamente la mano sulla guancia del biondo > non fa niente > disse lei sorridente.


< Ehi Sanji, Nami si è svegli… > Usop entrò di corsa nella stanza dell’infermeria.

Sanji e Nami si girarono di scatto verso Usop che rimase lì imbambolato mentre Chopper corse verso la ragazza.

< Nami! > la ragazza accolse la piccola renna e la abbracciò < sono felice che tu ti sia svegliata > piagnucolo Chopper.

< faresti meglio a raggiungere gli altri sul ponte > disse Usop sorridendo < abbiamo preparato una sorpresa per te > aggiunse poi.

< Sanji potresti… > la ragazza non fece in tempo a completare la domanda che Sanji la prese delicatamente in braccio.

Senza farle male, il biondo la portò sul ponte, mentre Usop li guidava.

< tutti pronti > esclamarono Usop e Chopper non appena fuori dalla cucina.

In un istante l’intera ciurma urlò < Bentornata Nami! >

Nami rise, mentre le solite lacrime di felicità iniziarono a sgorgare < grazie ragazzi, grazie > disse.


< diamo inizio ai festeggiamenti! > esclamò Rufy, mentre Franky, Chopper, con i bastoncini infilati nel naso, Usop e Brook, già al pianoforte, erano pronti ad aprire le danze.

Nami rise di nuovo.

Ora poteva stare di nuovo con la sua pazza e strana ciurma.





Spero vi sia piaciuta, anche se il finale non era come me l'aspettavo. Arrivederci alla prossima FF



  
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